Kit Yamaha YZR500 (OW98) "TECH 21 1988" "Limited Edition" in sacala 1/12 - Modello Hasegawa. La Yamaha YZR500 è una motocicletta da competizione sviluppata dalla Yamaha Motor Company per il campionato mondiale di MotoGP (categoria 500cc). È stata utilizzata dai team ufficiali Yamaha e da piloti privati durante gli anni in cui la classe 500cc era la categoria regina del motociclismo, fino all'introduzione della MotoGP nel 2002. Caratteristiche principali della Yamaha YZR500: Motore: La YZR500 era equipaggiata con un motore a 2 tempi, una tecnologia tipica dell'epoca per le moto da gara della classe 500cc. Si trattava di un quattro cilindri a V, con una cilindrata di 499 cm³, in grado di erogare una potenza massima di circa 170-200 CV a regimi elevati. Il motore era estremamente leggero e compatto, una delle ragioni del grande successo della YZR500 in termini di maneggevolezza. Telaio e Ciclistica: La moto era costruita con un telaio perimetrale in alluminio, che garantiva leggerezza e rigidità strutturale, fondamentale per una guida precisa in pista. La geometria del telaio era ottimizzata per fornire equilibrio tra stabilità alle alte velocità e agilità in curva, una caratteristica essenziale nei circuiti del MotoGP. La sospensione anteriore utilizzava una forcella telescopica upside-down, mentre al posteriore era presente un sistema monoshock. Prestazioni: La YZR500 era in grado di raggiungere velocità superiori ai 300 km/h grazie alla combinazione di potenza del motore e aerodinamica ottimizzata. L'accelerazione e la leggerezza la rendevano competitiva, anche se la gestione del motore a 2 tempi richiedeva abilità da parte del pilota, a causa della brusca erogazione della potenza. Design: La moto presentava un design aerodinamico, con una carenatura sviluppata per minimizzare la resistenza all'aria e migliorare la stabilità. I colori e le grafiche variavano in base agli sponsor dell'epoca. Tra i più famosi, le livree Marlboro, Gauloises e Yamaha Factory Racing. Piloti e Successi: La Yamaha YZR500 è stata guidata da leggende del motociclismo come Eddie Lawson, Wayne Rainey, Kenny Roberts Sr., e Max Biaggi. La moto ha vinto diversi titoli mondiali, contribuendo al dominio Yamaha negli anni '80 e '90 nella classe 500cc. Evoluzione e Fine della Carriera: La YZR500 è stata costantemente aggiornata nel corso degli anni per rimanere competitiva contro rivali come la Honda NSR500 e la Suzuki RGV500. Con l'introduzione della classe MotoGP nel 2002, che prevedeva moto con motori a 4 tempi e cilindrate fino a 990cc, la YZR500 venne sostituita dalla Yamaha YZR-M1, il modello progettato per competere nella nuova era del MotoGP. Eredità: La Yamaha YZR500 è considerata una delle moto più iconiche nella storia delle corse motociclistiche, rappresentando l'apice della tecnologia a 2 tempi nella classe 500cc. È ricordata per i suoi successi, il design innovativo e per essere stata la moto di grandi campioni che hanno segnato un'epoca nel motociclismo.
Kit Watanabe Dunlop Lola T90-50 "Limited Edition" in sacala 1/24 - Modello Hasegawa. La Watanabe Dunlop Lola T90-50 è una vettura da corsa progettata per le competizioni di automobilismo, in particolare per la Formula 3000, una categoria di monoposto di velocità di livello intermedio, considerata una delle principali serie di preparazione per la Formula 1. Caratteristiche principali della Watanabe Dunlop Lola T90-50 Progetto e Storia: La Lola T90-50 è un'evoluzione della precedente Lola T90, un modello sviluppato negli anni '80 da Lola Cars per le competizioni di Formula 3000. Questo modello specifico, la T90-50, è stato costruito per sfruttare la combinazione di performance e affidabilità, con l'adozione di tecnologie avanzate per migliorare le prestazioni in pista. Motore e Prestazioni: La vettura è alimentata da un motore Ford Cosworth DFV (ovvero il Cosworth DFY o simili, a seconda delle specifiche di gara), uno dei motori più usati nelle competizioni automobilistiche di quel periodo. Il motore, un V8 da circa 3.5 litri, è noto per la sua potenza e affidabilità, e fornisce una buona velocità massima e accelerazione per le gare di Formula 3000. Design e Struttura: Il telaio della Lola T90-50 è realizzato in fibra di carbonio e alluminio, materiali leggeri ma resistenti, che permettono di ridurre il peso complessivo della vettura pur mantenendo la rigidità necessaria per una guida ad alte prestazioni. La carrozzeria della vettura è aerodinamicamente ottimizzata per ridurre la resistenza e migliorare la stabilità ad alte velocità. Ruolo e Successo nelle Corse: La Watanabe Dunlop Lola T90-50 è una versione specifica di questa vettura, sponsorizzata dal produttore giapponese Watanabe e dotata di pneumatici Dunlop. Le modifiche riguardano principalmente le sponsorizzazioni e i dettagli tecnici legati alle forniture di pneumatici e agli sponsor di squadra. Questo modello ha partecipato a diverse competizioni di Formula 3000 durante la fine degli anni '80 e i primi anni '90, con prestazioni competitive e una buona presenza nelle classifiche. Evoluzione e Influenza: Sebbene non abbia mai raggiunto il livello di popolarità della Formula 1, la Formula 3000 e veicoli come la Lola T90-50 hanno avuto un impatto significativo come serie di sviluppo per i futuri piloti di Formula 1. Vetture come la T90-50 hanno permesso ai giovani piloti di acquisire esperienza con monoposto veloci e tecnicamente avanzate. Conclusione La Watanabe Dunlop Lola T90-50 è una macchina da corsa importante nell'ambito della Formula 3000 degli anni '80 e '90, con un design raffinato e prestazioni che l'hanno resa competitiva nelle gare di quell'epoca. Pur non essendo famosa come le monoposto di Formula 1, ha contribuito a formare il talento di molti piloti destinati a entrare nel mondo della Formula 1.
Kit Space Wolf SW-190 " War against Mazone" w/Yuki Kei Figure in scala 1/72 - Modello Hasegawa. La Space Wolf SW-190 è un'interpretazione immaginaria e futuristica ispirata al leggendario caccia della Seconda Guerra Mondiale, il Focke-Wulf Fw 190. Si tratta di un'idea di design che combina il concetto di un velivolo storico con elementi di fantascienza, spesso presente in opere di narrativa o modellismo futuristico. Caratteristiche della Space Wolf SW-190: Ispirazione storica: Il design richiama il Focke-Wulf Fw 190, uno dei caccia più iconici e avanzati della Luftwaffe tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale, ma lo reinterpreta per un contesto spaziale. Ambientazione futuristica: Spesso rappresentato come un velivolo o astronave destinato al combattimento nello spazio, equipaggiato con tecnologie avanzate come motori a propulsione spaziale e armamenti energetici (laser, cannoni al plasma, ecc.). Design: La fusoliera e le ali mantengono elementi estetici del Fw 190, ma il design è arricchito con motori a reazione, sistemi di volo per lo spazio profondo e dettagli che lo rendono adatto a un ambiente fantascientifico. Armi e difese: In un contesto immaginario, potrebbe essere equipaggiato con: Cannoni laser o al plasma. Missili guidati o torrette automatiche. Scudi energetici per la protezione dagli attacchi nemici. Contesto narrativo: Il Space Wolf SW-190 potrebbe far parte di una storia ambientata in un futuro alternativo in cui vecchie tecnologie aeronautiche vengono riadattate per il combattimento spaziale. Spesso presente in videogiochi, modellini di fantascienza, o universi narrativi paralleli. Esempi d'uso: Modellismo: Alcuni modellisti creano versioni personalizzate e futuristiche di velivoli storici, trasformandoli in astronavi o caccia spaziali. Videogiochi: Un concetto simile potrebbe apparire in giochi che mescolano passato e futuro, come ambientazioni ucroniche o fantascientifiche. Narrativa fantascientifica: Utilizzato in racconti o graphic novel per aggiungere un tocco di nostalgia e innovazione. In breve, la Space Wolf SW-190 è una reinterpretazione creativa che mescola tradizione e fantasia, rendendo omaggio a un caccia iconico mentre lo proietta in un universo futuristico e fantascientifico.
Kit Mini Cooper S Countryman All4 "Black Jack" "Limited Edition" in sacala 1/24 - Modello Hasegawa. La Mini Cooper S Countryman ALL4 è una versione sportiva e ad alte prestazioni del Mini Countryman, un SUV compatto prodotto dalla casa automobilistica britannica Mini, che fa parte del gruppo BMW. Il modello ALL4 indica che la vettura è dotata di trazione integrale (AWD - All-Wheel Drive), mentre il "Cooper S" è la versione sportiva con motore potenziato rispetto alle versioni base. Caratteristiche principali della Mini Cooper S Countryman ALL4: Motore e Prestazioni: La Mini Cooper S Countryman ALL4 è equipaggiata con un motore turbo a 4 cilindri da 2.0 litri che produce circa 192 CV e 280 Nm di coppia. La trazione integrale ALL4 garantisce una migliore aderenza al suolo e una guida più stabile, particolarmente utile su terreni accidentati o in condizioni di bassa aderenza. Il motore è abbinato a una trasmissione automatica a 8 marce o manuale (a seconda della versione), e consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in circa 7 secondi. Design e Comfort: La Mini Cooper S Countryman mantiene il tipico stile compatto e sportivo di Mini, ma con una carrozzeria più grande rispetto alle versioni hatchback, rendendola adatta per una guida più confortevole in famiglia o per viaggi lunghi. Gli interni sono spaziosi, con materiali di alta qualità e una dotazione tecnologica avanzata, che include un sistema di infotainment con display touchscreen, compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, e un sistema audio premium (a seconda dell’allestimento). Il design esterno presenta dettagli sportivi, come paraurti più aggressivi, cerchi in lega sportivi e finiture nere lucide. Tecnologia e Sicurezza: La vettura è dotata di una serie di sistemi di assistenza alla guida, tra cui il controllo di trazione e stabilità, il monitoraggio della pressione dei pneumatici, il sistema di frenata automatica d'emergenza e l'assistenza al parcheggio. La Mini Cooper S Countryman ALL4 ha anche un sistema di sospensioni regolabili, che consente di adattare la rigidità delle sospensioni per una guida più confortevole o più sportiva, a seconda delle preferenze del conducente. Versatilità e Capacità: Con la trazione integrale, la Mini Countryman è adatta anche per affrontare percorsi leggeri fuori strada, pur mantenendo un comportamento dinamico e maneggevole su strada. Il bagagliaio offre una buona capacità per un SUV compatto, con un volume di circa 450 litri, che può essere ulteriormente ampliato abbattendo i sedili posteriori. Conclusioni: La Mini Cooper S Countryman ALL4 è una scelta ideale per chi cerca una vettura compatta ma versatile, con uno stile distintivo e prestazioni superiori rispetto alla versione base del Countryman. La trazione integrale e il motore potente la rendono adatta a una guida sportiva e a condizioni di guida variabili, pur mantenendo il comfort e la praticità di un SUV compatto.
Kit auto da Formula 1 Lotus 79 "1978 German GP Winner" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. La Lotus 79 è una delle vetture più iconiche della storia della Formula 1, progettata dal team Lotus e utilizzata durante le stagioni 1978 e 1979. Creata sotto la direzione del geniale progettista Colin Chapman, la Lotus 79 è famosa per aver introdotto con successo il concetto di effetto suolo nelle corse automobilistiche, rivoluzionando il design delle monoposto di Formula 1. Caratteristiche principali: Effetto suolo: La Lotus 79 sfruttava un fondo sagomato a "venturi" che, grazie a minigonne laterali flessibili, creava un’area di bassa pressione sotto l’auto. Questo generava una forte forza di deportanza, migliorando l'aderenza in curva senza aumentare la resistenza aerodinamica. Motore: Era equipaggiata con un motore Ford Cosworth DFV V8, da 3 litri, con una potenza di circa 500 cavalli, un’unità molto popolare e affidabile all'epoca. Telaio: La vettura era costruita con un telaio monoscocca in alluminio, progettato per ottimizzare l’effetto suolo e ridurre il peso. Design aerodinamico: La carrozzeria era estremamente pulita e curata nei dettagli aerodinamici, con ali anteriori e posteriori studiate per completare l’effetto suolo. Prestazioni e successi: La Lotus 79 fu dominante nel campionato del mondo di Formula 1 del 1978, vincendo sei Gran Premi e permettendo al pilota Mario Andretti di conquistare il titolo mondiale piloti. Anche Ronnie Peterson, compagno di squadra, ottenne ottimi risultati, contribuendo alla vittoria del titolo costruttori per Lotus. Impatto storico: La Lotus 79 è considerata una pietra miliare nella storia della Formula 1 per la sua rivoluzione aerodinamica. La tecnologia dell’effetto suolo si sviluppò ulteriormente negli anni successivi, fino a essere regolamentata e limitata per ragioni di sicurezza. Con il suo successo e il design innovativo, la Lotus 79 rimane una delle monoposto più celebri e influenti di tutti i tempi.
Kit Japanese Battleship IJN Mikasa "The Battle of the Japan Sea" in scala 1/350 - Modello Hasegawa. La IJN Mikasa è una nave da battaglia pre-dreadnought appartenente alla Marina Imperiale Giapponese (Imperial Japanese Navy - IJN). Costruita alla fine del XIX secolo, la Mikasa ha giocato un ruolo cruciale nella modernizzazione della marina giapponese e ha contribuito alla vittoria del Giappone nella guerra russo-giapponese (1904-1905), in particolare nella storica battaglia di Tsushima. Caratteristiche principali della IJN Mikasa: Costruzione e Design: La Mikasa fu costruita nei cantieri Vickers Shipbuilding and Engineering a Barrow-in-Furness, Regno Unito, e completata nel 1902. Fu progettata seguendo le linee dei pre-dreadnought britannici, combinando armamenti potenti con una buona protezione e velocità. Fu nominata in onore del Monte Mikasa, situato vicino alla città di Nara, in Giappone. Specifiche tecniche: Dislocamento: circa 15.380 tonnellate a pieno carico. Lunghezza: 132 metri. Larghezza: 23 metri. Propulsione: 2 motori a vapore alimentati da caldaie a carbone, che garantivano una velocità massima di 18 nodi (33 km/h). Equipaggio: circa 830 marinai. Armamento: Batteria principale: 4 cannoni da 305 mm (12 pollici), montati in due torrette binate. Batteria secondaria: 14 cannoni da 152 mm (6 pollici), montati in casematte lungo la fiancata. Armamento minore: 20 cannoni da 76 mm e 4 tubi lanciasiluri da 457 mm. La nave era progettata per affrontare sia grandi navi da battaglia che unità più leggere. Corazzatura: La Mikasa era ben corazzata per l'epoca, con una cintura corazzata principale spessa fino a 229 mm e torrette principali con corazze da 254 mm. La sua protezione era progettata per resistere al fuoco delle navi contemporanee. Ruolo storico: Guerra russo-giapponese: La Mikasa fu la nave ammiraglia dell'ammiraglio Togo Heihachiro, uno dei comandanti più celebri della storia giapponese. Partecipò alla vittoriosa Battaglia di Tsushima (1905), dove la flotta giapponese sconfisse la flotta russa del Baltico. Questa battaglia segnò una svolta nella guerra e stabilì il Giappone come una potenza navale mondiale. Incidenti e riparazioni: Poco dopo la fine della guerra, nel settembre 1905, la Mikasa subì un'esplosione accidentale nei depositi di munizioni, che causò gravi danni e la morte di oltre 300 membri dell'equipaggio. Fu successivamente riparata e rimessa in servizio, ma divenne progressivamente obsoleta con l'avvento delle navi da battaglia di tipo dreadnought. Ritiro dal servizio: La Mikasa fu ufficialmente radiata dal servizio attivo nel 1923 e trasformata in una nave da esposizione a Yokosuka, in Giappone. La Mikasa oggi: La IJN Mikasa è una delle poche navi da battaglia pre-dreadnought conservate come museo navale e un importante sito storico in Giappone. È esposta a Yokosuka, dove rappresenta un simbolo della modernizzazione giapponese durante l'era Meiji. La nave è aperta al pubblico e offre una visione unica della tecnologia e della storia navale della fine del XIX e dell'inizio del XX secolo. Eredità: La Mikasa non è solo un'icona della marina giapponese, ma anche un simbolo del rapido sviluppo tecnologico e militare del Giappone durante il periodo Meiji. La sua partecipazione alla guerra russo-giapponese ha cambiato il corso della storia navale e ha dimostrato l'efficacia delle strategie e delle tecnologie giapponesi dell'epoca.
Kit aereo AV-8B Harrier II "Night Attack" [U.S.M.C. Attacker] in sacala 1/48 - Modello Hasegawa. L'AV-8B Harrier II è un aereo d'attacco al suolo progettato per operazioni a corto raggio e con capacità di decollo e atterraggio verticale (VTOL) o a corto raggio (STOL). È un'evoluzione del precedente Hawker Siddeley Harrier, sviluppato attraverso una collaborazione tra gli Stati Uniti e il Regno Unito. Prodotto dalla McDonnell Douglas (poi Boeing) e dalla British Aerospace, l'AV-8B Harrier II è stato utilizzato principalmente dai Marine Corps statunitensi, dalla Royal Air Force (RAF), e da altre forze aeree nel mondo. Caratteristiche principali Propulsione VTOL/STOL: Equipaggiato con il motore Rolls-Royce Pegasus, un turbofan unico dotato di ugelli orientabili che consentono il decollo verticale o a corto raggio. Questo sistema lo rende ideale per operazioni da basi avanzate, ponti di navi o piste di atterraggio non convenzionali. Ruolo operativo: Progettato per missioni di supporto aereo ravvicinato (CAS), interdizione aerea e ricognizione armata. Può operare in ambienti ostili con elevata precisione. Armamento: Armato con un cannone GAU-12 Equalizer da 25 mm montato in un pod ventrale. Capacità di trasportare fino a 4.200 kg di armamenti su piloni alari, inclusi: Bombe convenzionali (Mk 82, Mk 84) Bombe guidate (GBU-12, GBU-38) Missili aria-aria (AIM-9 Sidewinder) e aria-superficie (AGM-65 Maverick) Razzi e serbatoi di carburante. Elettronica e Avionica: Dotato di sistemi avanzati di navigazione, targeting e autoprotezione: HUD (Head-Up Display) Sensori FLIR (Forward-Looking Infrared) Radar e sistemi di contromisure elettroniche. Velocità e autonomia: Velocità massima: 1.065 km/h (Mach 0.9). Autonomia operativa: circa 2.200 km, estendibile con serbatoi esterni o rifornimento in volo. Versioni principali AV-8B Harrier II (versione base): Progettato per il supporto al suolo con miglioramenti aerodinamici rispetto al primo Harrier. AV-8B Harrier II Plus: Dotato di radar AN/APG-65, migliorando notevolmente le capacità aria-aria e aria-superficie. TAV-8B: Versione biposto da addestramento, utilizzata per formare i piloti. Impiego operativo L'AV-8B Harrier II ha partecipato a numerosi conflitti, tra cui: Guerra del Golfo (1991): Supporto aereo ravvicinato e interdizione. Operazioni in Bosnia e Kosovo: Attacchi mirati e ricognizione. Guerra in Afghanistan e Iraq: Operazioni di supporto alle truppe di terra. È apprezzato per la sua versatilità in teatri operativi remoti e il suo impiego da portaerei leggere. Evoluzione e sostituzione Con il passare degli anni, l'AV-8B è stato progressivamente sostituito dal F-35B Lightning II, che mantiene la capacità VTOL/STOL ma con tecnologie stealth e capacità operative superiori. Tuttavia, l'Harrier II rimane un aereo iconico e una pietra miliare nell'aviazione militare per il suo design unico e il contributo operativo.
Kit aereo X-29 `NASA´ "Limited Edition" in scala 1/72 - Modello Hasegawa. Il McDonnell Douglas/Boeing X-29 è un aereo sperimentale sviluppato dalla NASA (National Aeronautics and Space Administration) in collaborazione con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Il X-29 è famoso per la sua forma aerodinamica avanzata e il design innovativo, tra cui l'uso di un'ala asimmetrica a freccia negativa, che lo rende un aereo unico. Caratteristiche principali del X-29 Design innovativo: Il X-29 è noto per la sua ala a freccia negativa (con angolo di 60 gradi verso l'indietro), che offre vantaggi aerodinamici, come una maggiore manovrabilità a basse velocità e una resistenza minore alle forze aerodinamiche in volo. Il velivolo è stato progettato per testare nuove tecnologie aeronautiche, come il controllo fly-by-wire, che sostituisce i tradizionali sistemi di controllo meccanico con sistemi elettronici. Tecnologia e obiettivi: Il principale scopo del programma X-29 era testare il comportamento di un velivolo con un'ala così insolita e studiarne gli effetti sulle prestazioni aerodinamiche e la stabilità del volo. Il progetto ha anche contribuito alla ricerca nel campo dei sistemi di controllo del volo avanzati e della stabilità a bassa velocità. Il X-29 ha anche esplorato l'uso di materiali compositi avanzati per ridurre il peso dell'aereo. Specifiche: Motore: Due motori turbojet General Electric F404 (stessi motori utilizzati sul F/A-18 Hornet), che gli consentivano di raggiungere velocità fino a 2.000 km/h (circa Mach 1.6). Apertura alare: circa 8,69 metri. Lunghezza: 13,2 metri. Autonomia: circa 2.000 km. Progettazione e costruzione: Il X-29 era derivato dalla fusoliera di un aereo F-5 Freedom Fighter, con l'ala e altri componenti adattati per esperimenti. La fusoliera e il design generale erano modificati per ottimizzare il comportamento del volo e testare il controllo del volo fly-by-wire. Fly-by-wire: Il sistema fly-by-wire è stato una delle principali innovazioni testate sul X-29. Questo sistema elettronico ha sostituito i tradizionali comandi di volo meccanici con segnali elettronici, migliorando la risposta e la precisione nei controlli di volo. Obiettivi del programma e risultati Il programma X-29 ha aiutato a comprendere meglio le prestazioni aerodinamiche di un'ala a freccia negativa e ha aperto la strada a velivoli da combattimento più manovrabili e avanzati, come il F-22 Raptor e il F-35 Lightning II, che incorporano concetti di aerodinamica simili. I test hanno anche migliorato la tecnologia di controllo fly-by-wire, che è ora comune in molti aerei moderni. Storia e utilizzo Il primo volo del X-29 avvenne il 29 dicembre 1984, con il velivolo che ha completato una serie di voli di prova nel corso degli anni successivi. Sono stati costruiti due prototipi di X-29, entrambi utilizzati per testare diverse configurazioni e tecnologie. Il programma è terminato nel 1991, dopo aver completato con successo tutti gli obiettivi di ricerca. Eredità Nonostante non sia entrato in produzione, il X-29 ha contribuito in modo significativo all'evoluzione dei velivoli da combattimento e degli aerei sperimentali, facendo avanzare le conoscenze in materia di aerodinamica e controllo del volo. La ricerca effettuata con il X-29 ha influito su successivi velivoli di ricerca e sugli aerei da combattimento moderni, facendo da precursore al design di altre piattaforme di volo avanzate. Il X-29 rappresenta un importante capitolo nella storia della sperimentazione aeronautica e rimane un esempio notevole di innovazione tecnologica nell'aviazione.
Kit aereo Kawanishi H8K2 Type 2 Flying Boat Model 12 '901st Flying Group' "Limited Edition" in scala 1/72 - Modello Hasegawa. Il Kawanishi H8K2, nome in codice alleato "Emily", era un idrovolante da pattugliamento marittimo a lungo raggio sviluppato e prodotto dalla Kawanishi Aircraft Company per la Marina Imperiale Giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu uno degli idrovolanti più avanzati del conflitto, noto per la sua eccezionale autonomia, la resistenza al combattimento e le capacità operative. Caratteristiche principali del Kawanishi H8K2 Ruolo operativo: Idrovolante da pattugliamento marittimo, ricognizione e bombardamento a lungo raggio. Impiegato principalmente per missioni di sorveglianza, attacchi su lunghe distanze e trasporto strategico. Design e struttura: Configurazione ad ala alta con un robusto scafo progettato per operare su superfici marine agitate. Costruito in metallo, con linee aerodinamiche avanzate per un idrovolante dell'epoca. Dotato di galleggianti stabilizzatori retrattili, che contribuivano a ridurre la resistenza aerodinamica in volo. Motorizzazione: Alimentato da quattro motori radiali Mitsubishi MK4Q Kasei 22, ognuno capace di sviluppare circa 1.850 cavalli. Velocità massima: circa 465 km/h. Raggio d'azione operativo: fino a 7.150 km, rendendolo ideale per missioni oceaniche a lungo raggio. Armamento: Fortemente armato per un idrovolante: Cannoni Type 99 calibro 20 mm (posizionati in torrette e punti strategici). Mitragliatrici Type 92 calibro 7,7 mm. Capacità di trasporto bombe o siluri (fino a 2.000 kg di carico bellico). Dimensioni: Lunghezza: 28,15 metri. Apertura alare: 38 metri. Altezza: 9,15 metri. Peso massimo al decollo: 32.500 kg. Equipaggio: Normalmente composto da 10 a 12 membri, inclusi piloti, artiglieri e navigatori. Impiego operativo Missioni di ricognizione e pattugliamento: L'H8K2 fu utilizzato per pattugliare vasti tratti dell'oceano Pacifico, alla ricerca di flotte nemiche e sottomarini. Bombardamenti a lungo raggio: Partecipò a incursioni strategiche, tra cui il tentativo di bombardare le isole Hawaii nel 1942. Trasporto strategico: Venne impiegato anche per il trasporto di personale e materiali in zone difficili da raggiungere via nave o aereo convenzionale. Prestazioni e reputazione Il Kawanishi H8K2 era considerato uno degli idrovolanti più avanzati della guerra. Era noto per la sua eccellente autonomia, la capacità di resistere a pesanti danni da combattimento e la buona difesa grazie al suo armamento. Gli alleati lo temevano e lo rispettavano, definendolo un idrovolante molto difficile da abbattere. Nonostante ciò, il costo elevato di produzione e la complessità costruttiva limitarono il numero di esemplari costruiti. Solo circa 167 unità furono completate. Varianti principali H8K1: La versione iniziale, meno potente e con difese più limitate. H8K2: La versione principale, migliorata con motori più potenti, maggiore armamento e serbatoi di carburante aggiuntivi. H8K3/H8K4: Versioni sperimentali e da trasporto. Punti di forza Straordinaria autonomia e capacità di pattugliamento. Scafo robusto per operazioni su mari agitati. Elevato livello di armamento per un idrovolante. Debolezze: Complessità e costi di produzione. Vulnerabilità durante le operazioni di decollo e atterraggio su acqua. Eredità Il Kawanishi H8K2 rimane una pietra miliare nell'aviazione giapponese della Seconda Guerra Mondiale. La sua combinazione di autonomia, potenza e capacità offensiva lo rendeva un'arma formidabile e un esempio avanzato di ingegneria aeronautica per l'epoca.
Kit aereo B-47E Stratojet `100th Bomb Wing´ w/RATO "Limited Edition" in scala 1/72 - Modello Hasegawa. Il Boeing B-47E Stratojet era un bombardiere strategico medio a propulsione a getto sviluppato negli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. Progettato come parte del programma di deterrenza nucleare dell'USAF, il B-47 fu uno dei velivoli più innovativi del suo tempo, introducendo concetti di design che influenzarono notevolmente l'aviazione militare moderna. Fu prodotto in gran numero e rappresentò la spina dorsale del comando strategico dell'USAF (SAC) negli anni '50 e '60. Caratteristiche principali del B-47E Ruolo operativo: Bombardiere strategico progettato per portare armi nucleari a lungo raggio. Utilizzato anche per missioni di ricognizione e rifornimento aereo in alcune varianti. Design innovativo: Ala a freccia (angolazione di 35 gradi), un'innovazione per l'epoca, che migliorava le prestazioni ad alta velocità. Fusoliera affusolata per ridurre la resistenza aerodinamica. Configurazione con sei motori turbojet General Electric J47, montati in pod sotto le ali. Prestazioni: Velocità massima: circa 972 km/h. Autonomia: circa 6.760 km, estendibile tramite rifornimento in volo. Tangenza operativa: 12.000-14.000 metri, che lo rendeva difficile da intercettare per i caccia a elica e i primi jet. Armamento: Capacità di trasportare una bomba nucleare o un carico convenzionale fino a 9.100 kg. Armamento difensivo: una coppia di mitragliatrici calibro 12,7 mm nella coda, controllate da remoto. Equipaggio: Tre membri: pilota, copilota e addetto ai sistemi di bombardamento/navigazione. Dimensioni: Lunghezza: 33,5 metri. Apertura alare: 35,4 metri. Altezza: 8,4 metri. Sviluppo del B-47 Il B-47 nacque dalla necessità dell'USAF di un bombardiere a lungo raggio veloce ed efficiente, capace di raggiungere l'Unione Sovietica partendo da basi lontane. Il prototipo volò per la prima volta nel 1947, e la versione di produzione entrò in servizio nel 1951. La variante B-47E fu la versione più prodotta e migliorata. Incorporava motori più potenti, serbatoi di carburante esterni per un'autonomia maggiore, e miglioramenti nei sistemi di navigazione e bombardamento. Impiego operativo Missioni strategiche: Fu uno dei principali bombardieri della forza nucleare degli Stati Uniti durante gli anni '50. Grazie alla sua velocità e capacità di alta quota, poteva penetrare le difese nemiche. Ricognizione: Alcuni esemplari furono modificati per missioni di ricognizione fotografica e radar, volando lungo i confini dell'URSS per raccogliere informazioni. Rifornimento in volo: Alcuni B-47 furono convertiti in aerei cisterna per supportare altre unità strategiche. Eredità Il B-47 Stratojet rappresentò un passo fondamentale nello sviluppo dei bombardieri strategici moderni. Tra le sue innovazioni: L'uso dell'ala a freccia influenzò il design di aerei successivi, incluso il B-52 Stratofortress. La configurazione con pod per i motori divenne standard per molti jet successivi. Fu il primo bombardiere progettato specificamente per operazioni a velocità transoniche. Debolezze Nonostante le sue innovazioni, il B-47 aveva alcune limitazioni: Era vulnerabile ai missili terra-aria (SAM) e ai caccia supersonici che emersero negli anni '60. Il carico bellico era limitato rispetto ai bombardieri pesanti come il B-52. La manutenzione era complessa a causa della configurazione dei motori e della tecnologia pionieristica. Fine del servizio Il B-47 fu gradualmente ritirato dal servizio attivo negli anni '60 con l'introduzione di sistemi d'arma più avanzati, come il B-52 Stratofortress e i missili balistici intercontinentali (ICBM). Tuttavia, rimase un simbolo dell'evoluzione tecnologica e del potere strategico aereo durante la Guerra Fredda. Con circa 2.000 unità costruite, il B-47 fu uno dei bombardieri più prodotti della sua epoca e lasciò un'impronta duratura sull'aviazione militare.
Kit Nave IJN Aircraft Carrier Junyo w/Bonus Poster in scala 1/350 - modello Hasegawa. La IJN Jun'yoera una portaerei della Marina Imperiale Giapponese (IJN) costruita durante la Seconda Guerra Mondiale. Originariamente concepita come una nave passeggeri di lusso, fu convertita in portaerei per soddisfare la crescente necessità della marina giapponese di unità aeronavali dopo l'inizio del conflitto. Caratteristiche principali Origini e conversione: La Jun'yo fu inizialmente progettata come una nave passeggeri di lusso della classe "Nitta Maru", costruita per la compagnia di navigazione Nippon Yusen Kaisha (NYK). Durante la costruzione, venne requisita dalla marina giapponese e convertita in portaerei. Entrò in servizio nel maggio 1942. Dislocamento: Standard: circa 24.150 tonnellate. A pieno carico: circa 26.950 tonnellate. Dimensioni: Lunghezza: 219,3 metri. Larghezza: 26,7 metri. Pescaggio: 8,15 metri. Propulsione e velocità: Motorizzata con turbine a vapore che fornivano una potenza di 25.200 cavalli vapore (shp). Velocità massima: circa 25 nodi (46 km/h). Autonomia: circa 8.500 miglia nautiche a 18 nodi. Equipaggio: Circa 1.220 uomini, compreso il personale aereo. Capacità aeronautica: Poteva trasportare circa 53-54 aeromobili, inclusi caccia Mitsubishi A6M "Zero", bombardieri in picchiata Aichi D3A "Val" e aerosiluranti Nakajima B5N "Kate". La configurazione del ponte era semplice, con un unico ponte di volo e due ascensori per aeromobili. Armamento: Artiglieria antiaerea: 12 cannoni da 127 mm in sei torrette binate. Diverse mitragliatrici e cannoni antiaerei di calibro minore, come i famosi Type 96 da 25 mm. Nessun armamento offensivo diretto, come siluri o cannoni principali, poiché il suo ruolo era supportare la flotta con i suoi aerei. Servizio operativo Ruolo nel conflitto: La Jun'yo partecipò a molte operazioni navali nel Teatro del Pacifico, principalmente come supporto aereo per la flotta e le operazioni anfibie. Fu coinvolta in alcune delle principali battaglie aeronavali, sebbene non al livello delle grandi portaerei di prima linea come la Shokaku o la Zuikaku. Battaglie significative: Campagna delle Aleutine (1942): Supportò l'occupazione giapponese delle Isole Aleutine, una manovra diversiva durante la battaglia di Midway. Battaglia delle Marianne e altre operazioni nel Pacifico centrale e meridionale. Danni e riparazioni: La nave subì diversi danni nel corso del conflitto: Fu colpita da attacchi aerei alleati e da siluri durante varie missioni. Sopravvisse a numerosi danni grazie alla sua costruzione robusta, ma spesso passò lunghi periodi in cantiere per riparazioni. Ultimi anni: A causa della crescente perdita di dominio aereo da parte del Giappone e della carenza di piloti addestrati, la Jun'yo fu utilizzata principalmente per compiti di trasporto e come nave di addestramento negli ultimi anni della guerra. Subì gravi danni durante un attacco nel 1944 e non tornò più pienamente operativa. Destino finale Dopo la resa del Giappone nel 1945, la Jun'yo fu radiata dal servizio. Fu venduta per essere demolita nel 1946-1947, segnando la fine della sua carriera come nave militare. Valutazione complessiva La Jun'yo era considerata una portaerei di "seconda linea" rispetto alle unità principali della flotta giapponese. Sebbene utile in ruoli di supporto, soffriva di limiti significativi, come una velocità relativamente bassa, un ponte di volo più corto e una capacità di carico aeronautica ridotta rispetto alle portaerei di prima linea. Tuttavia, svolse un ruolo importante nel rafforzare le capacità aeronavali giapponesi durante le prime fasi della guerra, contribuendo agli sforzi bellici dell'Impero giapponese nel Pacifico.
Kit aereo TF-104G Starfighter [Luftwaffe/Italian Air Force Trainer] in scala 1/48 - Modello Hasegawa. Il TF-104G Starfighter è una versione biposto del famoso caccia supersonico F-104 Starfighter della Lockheed Martin, progettato principalmente per addestramento avanzato. Introdotto negli anni ‘60, il TF-104G mantenne gran parte delle caratteristiche del modello base F-104, ma con alcune modifiche per permettere a un istruttore e a un pilota in addestramento di operare insieme. Caratteristiche principali Configurazione Biposto: La principale differenza rispetto all’F-104 standard è l’aggiunta di un secondo abitacolo per l’istruttore, situato dietro il pilota, con una cabina di pilotaggio modificata per l’addestramento. Questo layout consentiva ai piloti di esercitarsi nelle manovre e nelle operazioni complesse tipiche di un caccia supersonico con il supporto di un istruttore. Motore e Prestazioni: Equipaggiato con un motore General Electric J79 (lo stesso utilizzato dagli altri F-104), il TF-104G raggiungeva velocità molto elevate, arrivando a superare Mach 2. Pur avendo prestazioni simili a quelle della versione da combattimento, il TF-104G non era completamente armato e non veniva impiegato in missioni di combattimento. Struttura e Design: Il design del TF-104G includeva le caratteristiche distintive dell’F-104, come la fusoliera allungata e le piccole ali trapezoidali, che riducevano la resistenza aerodinamica e aumentavano l’efficienza a velocità supersoniche. Le ali corte e strette conferivano un’eccellente stabilità in volo ad alta velocità, ma rendevano il velivolo difficile da manovrare a basse velocità, il che richiedeva addestramento specifico. Sistemi di Addestramento Avanzati: Il TF-104G era dotato di strumenti e comandi per consentire l’addestramento avanzato nella gestione delle emergenze e delle manovre supersoniche, simulando le condizioni di volo e di combattimento. L’addestramento includeva operazioni di intercettazione e manovre di alta velocità per preparare i piloti ai modelli operativi di caccia. Impiego Operativo Il TF-104G venne impiegato da diverse forze aeree, soprattutto nelle nazioni della NATO che utilizzavano il caccia F-104. Fu particolarmente diffuso nelle forze aeree di Germania, Italia, Belgio e Paesi Bassi, che lo utilizzarono per formare piloti destinati a volare sull’F-104 nelle missioni di superiorità aerea e di intercettazione. Questo modello di Starfighter rimase in servizio come velivolo di addestramento avanzato fino agli anni ‘80 e, in alcuni casi, fino ai primi anni ‘90. Il TF-104G ha contribuito a formare generazioni di piloti grazie alla sua capacità di operare in condizioni di volo estreme, nonostante la fama di aereo impegnativo da pilotare.
Kit moto Suzuki RG500G Early Version "Blue/White Color" (1985) in scala 1/12 - Modello Hasegawa. La Suzuki RG500G (Gamma) Early Version "Blue/White Color" è una motocicletta sportiva iconica prodotta da Suzuki negli anni '80, ispirata ai modelli da competizione della MotoGP e derivata dal leggendario modello da gara RG500. È famosa per il suo potente motore a due tempi e per il design ispirato alle moto da corsa, che l'ha resa un oggetto di culto tra gli appassionati. Caratteristiche principali Motore e Prestazioni: La RG500 Gamma monta un motore a quattro cilindri in linea a due tempi, da 498 cc, con architettura “square-four”, ovvero composto da due coppie di cilindri paralleli. Il motore è capace di generare circa 95 cavalli di potenza, consentendo prestazioni straordinarie per la sua epoca, con una velocità massima che poteva superare i 225 km/h. Design e Colore: La versione "Blue/White Color" rappresenta una delle colorazioni più classiche e riconoscibili della RG500, caratterizzata dal bianco e blu tipici della livrea Suzuki da corsa. Il design è ispirato direttamente alla versione da gara, con linee aerodinamiche e un’estetica aggressiva, che la rendono visivamente simile ai modelli da competizione utilizzati da Suzuki nella MotoGP negli anni '70 e '80. Tecnologia e Telaio: La RG500G era avanzata per il suo tempo, con un telaio leggero in alluminio, sospensioni da corsa e freni a disco per offrire una manovrabilità precisa e un'ottima risposta su strada. L'adozione di tecnologie da gara la rendeva una delle poche moto in commercio con specifiche così elevate, destinate a chi cercava un’esperienza di guida simile a quella della pista. Eredità e Importanza Storica La Suzuki RG500 Gamma è considerata una delle moto sportive a due tempi più iconiche della storia motociclistica, soprattutto per gli appassionati di competizioni e per i collezionisti. Grazie alla combinazione di prestazioni elevate, design derivato dal mondo delle corse e una linea di produzione limitata, la RG500 rimane ancora oggi un modello di culto e un simbolo dell’era d’oro delle moto a due tempi.
Kit Nave da battaglia spaziale pirata Arcadia Seconda nave (Conversione di Phantom Death Shadow) Versione originale del fumetto in scala 1/1500 - Modello Hasegawa. La Nave da battaglia spaziale pirata Arcadia, nella sua Seconda versione o Conversione di Phantom Death Shadow, è una delle iconiche astronavi create dal celebre mangaka giapponese Leiji Matsumoto. Appare nel manga e anime classico Capitan Harlock e le sue varianti, ed è la leggendaria nave da battaglia utilizzata dal pirata spaziale Capitan Harlock. Questa versione della nave, distinta per la sua estetica e design imponenti, è un simbolo di resistenza e libertà contro la tirannia intergalattica. Origine e Storia della Nave Phantom Death Shadow: La seconda Arcadia fu creata dal geniale scienziato Tochiro Oyama ed è un’evoluzione del prototipo originale della nave pirata. Fu costruita in origine come il temuto incrociatore Phantom Death Shadow per l'esercito nemico, ma venne poi convertita da Tochiro per diventare una nave da battaglia pirata. Tochiro incorporò nella nave le sue memorie e la sua stessa essenza, rendendola capace di rispondere empaticamente ai comandi di Capitan Harlock. Caratteristiche principali: La versione Phantom Death Shadow è caratterizzata da un design unico e possente: una prua ispirata a un teschio umano, simbolo dell'invincibilità e dell'animo ribelle di Harlock e del suo equipaggio. È dotata di un potente sistema di armamenti, scudi protettivi avanzati e tecnologie innovative. La nave può viaggiare a velocità superiori alla luce, permettendole di sfuggire ai nemici e attraversare vaste distanze interstellari. Armamenti e Tecnologie: La nave è armata con una varietà di cannoni al plasma, laser e missili, oltre a un sistema difensivo che comprende scudi energetici e una corazza robusta, in grado di sostenere i danni di intense battaglie spaziali. Essendo dotata di intelligenza artificiale, l’Arcadia è quasi senziente e capace di rispondere ai comandi di Harlock in maniera quasi intuitiva. Simbolismo e Impatto nella Serie La Arcadia rappresenta la libertà e il rifiuto di piegarsi all'autorità, incarna lo spirito ribelle di Harlock e del suo equipaggio, e serve da rifugio sicuro per chi, come loro, sogna un universo dove la giustizia e la libertà possano prevalere.
Kit aereo Nakajima Ki84 Type 4 Fighter Hayate (Frank) `51st Flight Regiment´ "Edizione limitata" in scala 1/48 - Modello Hasegawa. Il Nakajima Ki-84 Hayate, conosciuto anche come Type 4 Fighter (Caccia Tipo 4) e soprannominato "Hayate" (in giapponese, "Vento impetuoso"), era un caccia prodotto dalla Nakajima Aircraft Company e utilizzato dall’Esercito Imperiale Giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Introdotto nel 1943, il Ki-84 è considerato uno dei migliori caccia giapponesi del conflitto per la sua velocità, potenza di fuoco e capacità di affrontare i caccia alleati, come il P-51 Mustang e il F6F Hellcat. Caratteristiche principali Motore e Prestazioni: Equipaggiato con un motore Nakajima Ha-45 da 18 cilindri radiale, che sviluppava fino a 1.900 cavalli, il Ki-84 era in grado di raggiungere una velocità massima di circa 630 km/h, rendendolo tra i più veloci caccia giapponesi. Il motore Ha-45 conferiva un eccellente rapporto peso-potenza, permettendo una buona accelerazione e capacità di arrampicata, importanti per il combattimento aereo. Armamento: Il Ki-84 era dotato di una combinazione di mitragliatrici e cannoni. Generalmente, montava due mitragliatrici da 12,7 mm nella fusoliera e due cannoni Ho-5 da 20 mm nelle ali, o, in alcune versioni, cannoni da 30 mm. Questo armamento lo rendeva efficace sia contro altri caccia che contro bersagli a terra e bombardieri nemici. Manovrabilità: Il design aerodinamico e il peso contenuto del Ki-84 gli conferivano un’ottima manovrabilità, che lo rendeva competitivo nei duelli aerei con i caccia alleati. Rispetto ai precedenti modelli Nakajima, come il Ki-43, l’Hayate era meno vulnerabile grazie alla migliore blindatura e alla capacità di trasportare un carico di armi maggiore. Design e Resistenza: La struttura del Ki-84 era robusta ma leggera, e l'aereo era dotato di un carrello di atterraggio rinforzato, permettendo di operare da campi di aviazione meno preparati. La fusoliera e il motore erano progettati per migliorare la resistenza e per sopportare i colpi, caratteristica apprezzata dai piloti giapponesi. Ruolo e Impiego Operativo Il Ki-84 Hayate fu utilizzato prevalentemente nelle fasi finali della guerra nel teatro del Pacifico e del Sud-est asiatico. Operò in missioni di intercettazione contro i bombardieri americani B-29 e fu anche impiegato in missioni di difesa contro le incursioni alleate. Grazie alle sue prestazioni, il Ki-84 divenne uno degli aerei più temuti dagli Alleati, e i piloti giapponesi lo preferivano per la capacità di competere con i migliori caccia statunitensi. Tuttavia, la carenza di materiali e di manutenzione verso la fine del conflitto limitò il numero di Ki-84 efficacemente operativi. In definitiva, il Nakajima Ki-84 Hayate rappresenta uno dei picchi tecnologici dell'aviazione militare giapponese nella Seconda Guerra Mondiale, simbolo di una progettazione avanzata, ma purtroppo non supportata dalle risorse necessarie a sfruttarne appieno il potenziale.
Kit bombardiere Mitsubishi Ki67 Type 4 Heavy Bomber Hiryu (Peggy) '4th Training Flight Unit' "Limited Edition" in scala 1/72 - Modello Hasegawa. Il Mitsubishi Ki-67 (noto anche come Type 4 Heavy Bomber Hiryu) è stato un bombardiere pesante sviluppato e utilizzato dall'Imperial Japanese Army Air Force (IJAAF) durante la Seconda Guerra Mondiale. È stato uno degli aerei da bombardamento più avanzati dell'aviazione giapponese nella fase finale del conflitto. Caratteristiche principali Nome e Designazione: Il Ki-67 era conosciuto con il nome in codice "Hiryu" (in giapponese "Flying Dragon") e con la designazione ufficiale Type 4 Heavy Bomber. Progettato dalla Mitsubishi Heavy Industries, il bombardiere aveva il compito di sostituire i modelli precedenti come il Ki-21 (Sally), che non era più competitivo contro gli aerei alleati. Design e Struttura: Il Ki-67 era un bombardiere monomotore a carrello retrattile, con una fusoliera slanciata e un design a ala bassa. Il suo aspetto era simile a quello di altri bombardieri pesanti alleati dell'epoca, come il B-24 Liberator, ma con alcune caratteristiche uniche. La struttura era completamente metallica, e l'aereo era dotato di un'ala che permetteva un buon compromesso tra velocità e capacità di carico utile. Motore: Il Ki-67 era alimentato da due motori radiali Mitsubishi MK4A Kasei 26 (2.000 hp ciascuno), che gli permettevano di raggiungere una velocità massima di circa 530 km/h (330 mph), una velocità molto elevata per un bombardiere pesante dell'epoca. Grazie a questi motori, il Ki-67 era anche in grado di operare su lunghe distanze, con un'autonomia di circa 2.000 km. Armamento: Il Ki-67 era armato con un bombardamento fino a 1.000 kg di carico, che poteva includere bombe convenzionali, bombe perforanti o bombe a carica utile. Per la difesa, il bombardiere aveva diverse mitragliatrici pesanti da 7,7 mm e 12,7 mm disposte in vari punti della fusoliera, tra cui la parte anteriore, posteriore e laterale, per proteggersi dagli attacchi di aerei nemici. Prestazioni e Capacità: Il Ki-67 era progettato per operare come bombardiere strategico e tattico. La sua velocità lo rendeva più difficile da intercettare rispetto ad altri bombardieri più lenti, ma nonostante questo, non era immune agli attacchi dei caccia alleati. Le sue missioni includevano attacchi a obiettivi di valore strategico, come porti, infrastrutture e navi nemiche, specialmente nelle fasi finali del conflitto quando il Giappone cercava di rallentare l'avanzata alleata. Ruolo Operativo: Il Ki-67 fu impiegato principalmente dal 1943 in poi, e le sue missioni includevano attacchi contro le forze navali e terrestri nemiche, così come bombardamenti su obiettivi in territori occupati e nelle zone di guerra in Cina e nel Pacifico. Sebbene non fosse prodotto in grandi numeri, il Ki-67 divenne uno dei bombardieri giapponesi più noti durante la Seconda Guerra Mondiale. Versioni Ki-67-I: La versione principale, utilizzata come bombardiere pesante. Ki-67-II: Una versione migliorata con motori più potenti e una maggiore capacità di carico utile. Ki-67-KAI: Versione modificata per ruoli di attacco al suolo e per l'impiego di armi speciali. Servizio Il Ki-67 fu utilizzato durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, ma non ebbe un impatto decisivo sulla guerra, in gran parte a causa della superiorità tecnologica degli alleati. Le sue prestazioni, tuttavia, lo rendevano uno dei bombardieri più avanzati del Giappone. Il bombardiere fu utilizzato principalmente per missioni di bombardamento strategico e come parte di azioni offensive nei confronti delle forze alleate, ma la sua produzione limitata e il numero ridotto di aerei disponibili ne limitarono l'efficacia complessiva nel conflitto.
Kit auto Mini Cooper BSCC Limited (1998) "Limited Edition" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. La Mini Cooper BSCC si riferisce alla Mini Cooper progettata per competere nel British Saloon Car Championship (BSCC), oggi noto come British Touring Car Championship (BTCC), uno dei campionati automobilistici più celebri del Regno Unito. La Mini Cooper, prodotta dalla British Motor Corporation (BMC) e resa famosa da John Cooper, divenne un’icona nelle gare di turismo grazie alla sua straordinaria manovrabilità e alla capacità di competere con auto molto più potenti. Caratteristiche principali Design compatto e Manovrabilità: La Mini Cooper, grazie alle sue dimensioni ridotte e al baricentro basso, si adattava perfettamente alle piste strette e tortuose delle gare britanniche. La sua agilità le permetteva di superare avversari più potenti nelle curve, sfruttando al massimo il tracciato. Motore e Potenza: Le Mini Cooper BSCC erano dotate di motori potenziati rispetto ai modelli stradali, con configurazioni che variavano da 970 cc a 1275 cc, capaci di sviluppare potenze elevate per un’auto così leggera. Nonostante la cilindrata modesta, il rapporto peso/potenza e la trazione anteriore permettevano alla Mini di competere efficacemente con auto più grandi. Successi e Strategia in Gara: Negli anni '60, la Mini Cooper dominò il campionato BSCC, vincendo più titoli grazie a piloti come John Whitmore, Paddy Hopkirk, e John Fitzpatrick. La strategia della Mini si basava sulla velocità in curva, dove riusciva a mantenere maggiore aderenza rispetto alle concorrenti, che spesso erano più pesanti e meno manovrabili. Eredità e Icona di Stile La Mini Cooper BSCC è diventata un'auto da corsa iconica, simbolo di ingegnosità e spirito sportivo britannico. La sua partecipazione e i suoi successi nelle gare del BSCC hanno consolidato la Mini come un simbolo di successo contro avversari più potenti, evidenziando il valore di progettazione e manovrabilità. Anche fuori dalle competizioni, la Mini Cooper è rimasta una leggenda nel mondo automobilistico e della cultura pop.
Kit auto Kenwood Kremer Porsche 962C “1987 WSPC” "Limited Edition" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. La Kenwood Kremer Porsche 962C è una versione speciale della celebre auto da corsa Porsche 962, modificata e gestita dal team tedesco Kremer Racing negli anni '80 e sponsorizzata dalla Kenwood, un marchio noto per l'elettronica audio. La 962C è stata una delle vetture più dominanti nelle gare di endurance, come la 24 Ore di Le Mans, grazie alla sua potenza, affidabilità e aerodinamica avanzata. Kremer Racing, già noto per il successo con la Porsche 935, lavorò su versioni personalizzate della 962 per renderla ancora più competitiva. Caratteristiche principali Motore e Prestazioni: La 962C montava un motore flat-six turbo da 3,0 litri, in grado di generare fino a 700 cavalli di potenza in configurazione da gara. Progettata per la velocità e la durata, la Kremer 962C era nota per la sua accelerazione e velocità massima, che poteva superare i 350 km/h, rendendola un’auto estremamente competitiva nelle gare di durata. Design e Aerodinamica: Kremer Racing ha apportato modifiche all’aerodinamica della 962C, migliorando il telaio e ottimizzando il sistema di raffreddamento per aumentare l’efficienza in gara. La livrea Kenwood presentava una colorazione distintiva con il logo Kenwood ben visibile su uno sfondo nero, rendendola immediatamente riconoscibile in pista. Telaio e Tecnologie: La 962C era dotata di un telaio in alluminio leggero e un’aerodinamica avanzata, perfezionata per stabilità e controllo a velocità elevatissime. In particolare, la 962 aveva un design a carico aerodinamico maggiore che migliorava la tenuta di strada e la manovrabilità nelle curve ad alta velocità. Successi e Eredità La Kenwood Kremer Porsche 962C è rimasta nella memoria degli appassionati per il successo nelle gare endurance degli anni ’80 e ’90. La collaborazione con Kremer Racing e le modifiche tecniche apportate la resero una versione unica della 962, che non solo partecipò alle gare, ma si distinse anche per il suo design e le sue prestazioni avanzate. È considerata una delle Porsche più iconiche della sua epoca, simbolo dell’eccellenza ingegneristica e del dominio di Porsche nelle gare di resistenza.
Kit aereo F/A-18C Hornet `VMFA-115 Silver Eagles´ "Limited Edition" in scala 1/72 - Modello Hasegawa. Il F/A-18C Hornet "VMFA-115 Silver Eagles" è un aereo da combattimento multiruolo della McDonnell Douglas (ora parte di Boeing), appartenente alla famiglia di velivoli F/A-18 Hornet utilizzato dalla U.S. Marine Corps (USMC). Il "C" indica la versione monoposto, mentre il nome "Silver Eagles" si riferisce a un'unità specifica del Corpo dei Marines che ha volato con questo aereo. Caratteristiche principali Tipo di Velivolo: L'F/A-18C Hornet è un aereo multiruolo che combina capacità di caccia (per il controllo dell'aria) con quelle di attacco al suolo. Può essere impiegato sia in operazioni di superiorità aerea che in missioni di bombardamento, sia in attacco a obiettivi terrestri che in supporto ravvicinato per le forze a terra. Motore e Prestazioni: Il velivolo è alimentato da un motore Pratt & Whitney F404-GE-402 che gli consente di raggiungere velocità superiori a 1.800 km/h (Mach 1.8). Questo motore garantisce una notevole capacità di manovra anche in condizioni di combattimento ad alta velocità. La sua autonomia può variare in base alla missione, ma generalmente consente operazioni a lungo raggio grazie alla capacità di trasportare una vasta gamma di armamenti e alla possibilità di rifornimento in volo. Armamento: L'F/A-18C è equipaggiato con una mitragliatrice M61 Vulcan da 20 mm per il combattimento aereo ravvicinato. Può trasportare una vasta gamma di armamenti, tra cui missili aria-aria (come l’AIM-7 Sparrow e l’AIM-120 AMRAAM), missili aria-terra (come il AGM-65 Maverick), bombardamento guidato (sia convenzionale che a guida laser), e razzi per attacchi a terra. Tecnologia e Avionica: L'F/A-18C è dotato di radar AN/APG-73, che è un radar doppler a impulsi con capacità di rilevamento di obiettivi sia aerei che terrestri. È in grado di eseguire operazioni sia di giorno che di notte grazie a un sistema di targeting avanzato, tra cui un FLIR (Forward Looking Infrared) per la navigazione notturna e per il supporto alle operazioni di attacco. Il sistema di gestione dei missioni è altamente sofisticato, permettendo al pilota di gestire una varietà di armamenti e sensori in tempo reale. VMFA-115 Silver Eagles Il VMFA-115, soprannominato i "Silver Eagles", è uno dei Marine Fighter Attack Squadrons dell'USMC. L'unità è stata formata nel 1943 e ha partecipato a numerose missioni di combattimento nel corso della sua storia, inclusi conflitti come la Guerra del Vietnam, la Guerra del Golfo, e le operazioni in Iraq e Afghanistan. L'F/A-18C Hornet è stato adottato dal VMFA-115 come parte della sua flotta di caccia per fornire capacità di superiorità aerea e supporto alle operazioni terrestri. Il 115° squadrone è noto per l'impiego di questi velivoli in operazioni di attacco a lungo raggio e di difesa aerea, ed è uno dei pochi reparti dei Marines a mantenere il "Silver Eagles" come simbolo distintivo, con una tradizione di piloti altamente qualificati. Ruolo Operativo L'F/A-18C Hornet del VMFA-115 Silver Eagles è stato impiegato in una varietà di ruoli operativi, tra cui: Intercettazione e superiorità aerea: difesa dello spazio aereo dalle minacce aeree nemiche. Supporto ravvicinato alle forze terrestri: attacchi contro obiettivi a terra come postazioni nemiche, fortificazioni e infrastrutture. Attacchi a lunga distanza: missioni di bombardamento su obiettivi strategici. Operazioni in ambienti complessi: l'F/A-18C è progettato per operare in condizioni di combattimento difficili, come quelli a bassa visibilità e nelle operazioni in mare, dove può decollare e atterrare su portaerei. Il "Silver Eagles" ha giocato un ruolo significativo nelle operazioni di combattimento di recente, partecipando a missioni nelle zone di conflitto in Medio Oriente, e rappresenta una delle unità più rispettate dell'USMC.
Kit aereo F-16CM Fighting Falcon Maiden Flight 50th Anniversary "Edizione limitata" in scala 1/48 - Modello Hasegawa. L’F-16CM Fighting Falcon è una variante modernizzata dell'F-16 Fighting Falcon, un caccia multiruolo progettato dalla Lockheed Martin per l’U.S. Air Force. L'F-16CM è equipaggiato con tecnologie avanzate per migliorare le capacità di missioni aria-terra e aria-aria, particolarmente adattato per l’attacco di precisione e le operazioni di soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD). Caratteristiche principali Aggiornamenti Elettronici e Avionici: L’F-16CM è dotato di sistemi avionici avanzati e radar APG-68(V)9 o AESA (Active Electronically Scanned Array), che migliorano la capacità di rilevamento e tracciamento dei bersagli, anche in condizioni di bassa visibilità. Include miglioramenti software e hardware per integrare un'ampia gamma di armi, come missili a lungo raggio aria-aria e aria-terra, nonché munizioni a guida di precisione. Capacità di Missione SEAD: Una delle caratteristiche principali del modello CM è la capacità di svolgere missioni SEAD, utilizzando missili anti-radiazione come l’AGM-88 HARM per neutralizzare i sistemi radar nemici, aprendo la strada ad altre unità. Questa capacità lo rende un velivolo versatile e un elemento chiave per il supporto alle operazioni congiunte di attacco. Velocità e Manovrabilità: Con una velocità massima di circa Mach 2 (2.120 km/h), l’F-16CM mantiene la leggendaria manovrabilità dell’F-16, ottimizzato per le operazioni di attacco e difesa grazie al suo design leggero e alla spinta potente. L’F-16CM è anche dotato di sistemi di controllo avanzati e HUD (Head-Up Display) per supportare il pilota durante le manovre complesse. Armamento: L'F-16CM può trasportare una vasta gamma di armi, inclusi missili AIM-120 AMRAAM e AIM-9 Sidewinder per il combattimento aria-aria, nonché bombe a guida laser e GPS come le GBU-12 Paveway e GBU-38 JDAM per il combattimento aria-terra. Utilizzo e Ruolo Strategico L’F-16CM Fighting Falcon è utilizzato principalmente dall’U.S. Air Force in operazioni multiruolo, incluse missioni di superiorità aerea, interdizione, attacco di precisione e supporto aereo ravvicinato. Grazie agli aggiornamenti moderni, l'F-16CM continua a essere uno dei caccia più efficaci e versatili a disposizione, spesso impiegato in scenari complessi che richiedono reattività e precisione.
Kit aereo S2F-1 Tracker JMSDF 11th FS in scala 1/72 - Modello Hasegawa. L'S2F-1 Tracker (in seguito redesignato come S-2 Tracker) è un aereo antisommergibile sviluppato dalla Grumman e utilizzato dalla Marina giapponese (JMSDF, Japan Maritime Self-Defense Force) con la denominazione S2F-1 Tracker JMSDF 11th FS. Questo aereo, entrato in servizio negli anni '50, è stato progettato per la ricerca e la distruzione di sottomarini, combinando le capacità di sorveglianza e attacco in un unico velivolo. Caratteristiche principali: Ruolo: Aereo antisommergibile, dotato di radar, sonar e altre apparecchiature per rilevare i sommergibili. Motori: Due motori a pistoni Wright R-1820 Cyclone 9, che permettevano al Tracker di volare a lungo raggio. Armamento: Disponeva di siluri, bombe di profondità e missili per contrastare le minacce sottomarine. Equipaggio: Normalmente quattro persone (pilota, copilota e due operatori di sistemi di missione). Utilizzo dalla JMSDF: L'11° Squadrone di Volo della Forza di Autodifesa Marittima Giapponese (JMSDF) ha utilizzato questo modello per missioni di pattugliamento marittimo e sorveglianza antisommergibile, specialmente durante la Guerra Fredda, per monitorare l'attività sottomarina nelle acque giapponesi.
Kit moto Honda VT250F (MC08) (1985) "Limited Edition" in scala 1/12 - Modello Hasegawa. La Honda VT250F (MC08) del 1985 è una motocicletta sportiva prodotta da Honda e destinata al mercato giapponese e internazionale. Questa moto è famosa per il suo motore bicilindrico a V di 90 gradi, raffreddato a liquido, che le conferisce buone prestazioni e una grande affidabilità per il suo segmento. Caratteristiche principali Motore: Bicilindrico a V di 90° da 249 cc Potenza: Circa 30-35 CV, ottimizzata per un'accelerazione rapida e una buona risposta ai bassi e medi regimi Raffreddamento: Liquido, caratteristica meno comune per le moto di piccola cilindrata di quel periodo Cambio: A sei velocità, per una maggiore flessibilità e controllo Telaio: Di tipo a traliccio in acciaio, progettato per ridurre il peso e aumentare la stabilità Sospensioni: Anteriore telescopica e posteriore con monoammortizzatore Pro-Link, migliorando la maneggevolezza e il comfort di guida Design: Carenatura sportiva parziale, che conferisce un look aggressivo e aerodinamico Prestazioni e utilizzo La VT250F è conosciuta per la sua maneggevolezza, velocità moderata e facilità di controllo, rendendola ideale per i motociclisti più giovani o per chi cerca una moto leggera e divertente per l'uso cittadino o su strade extraurbane. Grazie alla combinazione del suo motore a V e del sistema di raffreddamento, la VT250F è stata molto apprezzata per la sua resistenza e affidabilità.
Kit moto Yamaha TZR250 (2AW) "Edizione speciale" in scala 1/12 - Modello Hasegawa. La Yamaha TZR250 (2AW) è una motocicletta sportiva a due tempi prodotta da Yamaha, nota per il suo design innovativo e le sue prestazioni elevate. Questa moto è stata introdotta negli anni '80 e rappresenta un'importante evoluzione della serie TZR, progettata per offrire un'esperienza di guida sportiva e competitiva. Caratteristiche Principali Progettazione e Costruzione: Origini: La Yamaha TZR250 (2AW) è stata introdotta nel 1986 come parte della serie TZR, progettata per la strada e ispirata alle moto da corsa della casa giapponese. È una delle versioni più conosciute di questa serie. Tipo di Moto: Moto sportiva da strada a due tempi, progettata per offrire prestazioni elevate e un'esperienza di guida coinvolgente. Costruzione: Il telaio della TZR250 è realizzato in acciaio leggero con una costruzione che mira a migliorare la maneggevolezza e la stabilità. La moto ha una carrozzeria aerodinamica con un design distintivo. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a due cilindri in linea da 250 cc a due tempi, raffreddato a liquido. Questo motore è dotato di un sistema di iniezione di carburante o carburatori, a seconda del mercato. Potenza: Il motore produce circa 45-50 cavalli (33-37 kW), con una velocità massima di circa 190 km/h (118 mph). Questa potenza è ottimizzata per offrire un'accelerazione rapida e prestazioni sportive. Trasmissione e Sospensioni: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a sei marce, progettata per gestire le alte prestazioni e le esigenze di guida sportiva su strada. Sospensioni: Sospensioni anteriori a forcella telescopica e sospensioni posteriori a monoammortizzatore, progettate per garantire una buona stabilità e precisione durante la guida. La sospensione è regolabile per adattarsi a diverse condizioni di guida. Design e Caratteristiche: Design: La Yamaha TZR250 (2AW) presenta un design sportivo con una carrozzeria aerodinamica, un muso basso e un'ampia coda. Il design è orientato a migliorare la velocità e la maneggevolezza, con elementi stilistici ispirati alle moto da corsa. Caratteristiche: Include un cruscotto essenziale con indicatori per monitorare le prestazioni del motore, un sistema di scarico progettato per migliorare l'efficienza e un impianto frenante avanzato. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: Con il suo potente motore a due tempi e il design avanzato, la TZR250 (2AW) offre prestazioni eccellenti, con un'accelerazione rapida e una buona stabilità in curva. La moto è progettata per una guida sportiva e coinvolgente. Utilizzo: Utilizzata principalmente come moto sportiva da strada, la TZR250 (2AW) ha avuto successo tra i motociclisti appassionati e gli amanti delle moto sportive. Varianti e Modifiche: Varianti: La TZR250 (2AW) è una delle versioni della serie TZR, con aggiornamenti e modifiche nel corso degli anni per migliorare le prestazioni e l'affidabilità. Modifiche: Alcuni esemplari sono stati modificati per migliorare le prestazioni o personalizzare l'aspetto, con aggiornamenti al motore e alla sospensione. Caratteristiche Speciali: Motore a Due Tempi: Il motore a due cilindri a due tempi della TZR250 è noto per la sua potenza e il caratteristico suono, offrendo prestazioni superiori rispetto ad altre moto della stessa classe. Design Sportivo: Il design aerodinamico e la costruzione leggera rendono la TZR250 (2AW) una moto altamente competitiva e attraente per gli appassionati di moto sportive. Punti Chiave Prestazioni di Guida: La Yamaha TZR250 (2AW) è progettata per offrire prestazioni elevate su strada, con un motore potente e un design aerodinamico. Tecnologia e Innovazione: Utilizza tecnologie avanzate per l'epoca, inclusi materiali leggeri e sospensioni sofisticate. Popolarità: Ha avuto successo tra i motociclisti appassionati e rappresenta un importante esempio della capacità di Yamaha di sviluppare moto sportive di alta qualità. In Sintesi La Yamaha TZR250 (2AW) è una motocicletta sportiva da strada a due tempi, caratterizzata da un motore potente e un design aerodinamico avanzato. Con prestazioni eccellenti e un focus sulla guida sportiva, la TZR250 (2AW) rappresenta un esempio di innovazione e successo nella storia delle moto sportive Yamaha.
Kit Aereo Kawasaki T-4 Blue Impulse Acro View "Limited Edition" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. Il Kawasaki T-4 Blue Impulse è una versione del Kawasaki T-4, un aereo da addestramento avanzato, utilizzata dalla squadra acrobatica delle Forze Aeree di Autodifesa Giapponesi (JASDF), nota come Blue Impulse. Questa squadra di volo acrobatico è famosa per le sue spettacolari esibizioni in volo e per l'uso del T-4 come aereo principale nelle sue performance. Caratteristiche Principali Progettazione e Costruzione: Origini: Il T-4 Blue Impulse è basato sul Kawasaki T-4 standard, ma con modifiche specifiche per le esibizioni acrobatiche. La squadra Blue Impulse ha adottato il T-4 nel 2006, sostituendo il precedente modello T-2. Tipo di Aereo: Aereo da addestramento avanzato modificato per le esibizioni acrobatiche, utilizzato dalla squadra di volo acrobatico Blue Impulse della JASDF. Costruzione: Come il T-4 standard, il T-4 Blue Impulse è costruito con materiali leggeri e una struttura aerodinamica per ottimizzare le prestazioni. Tuttavia, presenta livree speciali e modifiche per le esibizioni acrobatiche. Design e Caratteristiche: Design: L'Arcadia presenta una livrea distintiva con i colori blu e bianco, e il logo Blue Impulse ben visibile. Questo design non solo migliora l'estetica per le esibizioni, ma è anche progettato per garantire alta visibilità durante le performance. Caratteristiche: I T-4 Blue Impulse sono equipaggiati con strumenti e attrezzature specifiche per le esibizioni acrobatiche. Questi aerei sono ottimizzati per eseguire manovre complesse e spettacolari in volo. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: I T-4 Blue Impulse sono progettati per eseguire manovre acrobatiche ad alta precisione, inclusi passaggi ravvicinati e figure complesse. La loro velocità e manovrabilità consentono esibizioni di volo altamente sincronizzate e spettacolari. Utilizzo: Utilizzati dalla squadra Blue Impulse per esibizioni pubbliche e partecipazioni a eventi aeronautici, i T-4 Blue Impulse dimostrano la precisione e la coordinazione della squadra. Modifiche e Varianti: Modifiche: Rispetto al T-4 standard, i T-4 Blue Impulse hanno modifiche specifiche per le esibizioni acrobatiche, tra cui sistemi di fumo per creare effetti visivi durante le performance. Inoltre, sono equipaggiati con sistemi di navigazione e comunicazione avanzati per facilitare la coordinazione tra gli aerei. Varianti: Non esistono varianti significative del T-4 Blue Impulse, poiché le modifiche si concentrano principalmente sull'adeguamento delle capacità acrobatiche. Caratteristiche Speciali: Livrea Speciale: La livrea blu e bianca dei T-4 Blue Impulse è una delle caratteristiche più distintive, progettata per aumentare la visibilità e rappresentare l'unità durante le esibizioni. Sistemi di Fumo: I T-4 Blue Impulse sono dotati di sistemi di generazione di fumo che creano spettacolari scie colorate nel cielo durante le performance acrobatiche. Punti Chiave Esibizioni Acrobatica: Il T-4 Blue Impulse è specificamente progettato per esibizioni acrobatiche ad alta precisione, utilizzato dalla squadra Blue Impulse per dimostrare abilità e coordinazione. Design e Livrea: Il design distintivo e la livrea dei T-4 Blue Impulse sono progettati per massimizzare l'impatto visivo durante le esibizioni e per rappresentare orgogliosamente la squadra. Modifiche Specializzate: Le modifiche al T-4 standard per il ruolo di esibizione includono sistemi di fumo e attrezzature specifiche per migliorare le performance acrobatiche. In Sintesi Il Kawasaki T-4 Blue Impulse è una versione modificata del Kawasaki T-4, progettata per le esibizioni acrobatiche della squadra Blue Impulse delle Forze Aeree di Autodifesa Giapponesi. Con una livrea unica, sistemi di fumo e modifiche specifiche per l'acrobazia, il T-4 Blue Impulse è un simbolo di precisione e spettacolarità nelle esibizioni aeree, rappresentando con orgoglio la squadra e le Forze Aeree di Autodifesa Giapponesi.
Kit motoKawasaki KR250 (KR250A) Silver Color "Edizione Limitata" in scala 1/12 - Modellino Hasegawa. La Kawasaki KR250 (KR250A) è una motocicletta da corsa sportiva a due tempi prodotta da Kawasaki durante gli anni '80. È conosciuta per il suo ruolo nelle competizioni di motociclismo su pista, in particolare nella classe 250 cc. La KR250A è una delle versioni della serie KR, progettata per offrire prestazioni elevate e competere a livello internazionale. Caratteristiche Principali Progettazione e Costruzione: Origini: La Kawasaki KR250 è stata introdotta nel 1980 come parte della serie KR di moto da corsa. Il modello KR250A rappresenta una delle iterazioni di questa serie, progettata per le gare di classe 250 cc. Tipo di Moto: Moto sportiva da corsa a due tempi, sviluppata per competere in eventi di motociclismo su pista. Costruzione: La moto è costruita con un telaio in acciaio leggero e una carrozzeria aerodinamica, progettata per ridurre il peso e migliorare la maneggevolezza durante la guida. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a due cilindri in linea da 250 cc a due tempi, raffreddato a liquido. Questo motore è noto per la sua potenza e la risposta rapida. Potenza: Il motore della KR250A produce circa 50-55 cavalli (37-41 kW), con una velocità massima di circa 200 km/h (124 mph). Questa potenza è ottimizzata per le esigenze delle gare di motociclismo. Trasmissione e Sospensioni: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a sei marce, progettata per gestire le alte prestazioni e le esigenze di guida sportiva. Sospensioni: Sospensioni anteriori a forcella telescopica e sospensioni posteriori a monoammortizzatore, progettate per garantire stabilità e precisione durante la guida su pista. Design e Caratteristiche: Design: La KR250A presenta un design aerodinamico con una carrozzeria snella e un muso basso, ottimizzata per ridurre la resistenza e migliorare la velocità. Caratteristiche: Include un cruscotto minimalista con indicatori essenziali per monitorare le prestazioni del motore e un sistema di scarico progettato per ottimizzare l'efficienza e il suono del motore. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: Con il suo motore a due tempi e il design avanzato, la KR250A offre prestazioni eccellenti in pista, con un'accelerazione rapida e una buona stabilità. Utilizzo: Utilizzata principalmente nelle competizioni di motociclismo su pista nella classe 250 cc, ha avuto successo in numerose gare, contribuendo ai risultati di Kawasaki. Varianti e Modifiche: Varianti: La KR250A è una delle versioni della Kawasaki KR250, con aggiornamenti e modifiche nel corso degli anni per migliorare le prestazioni. Modifiche: Alcuni esemplari sono stati modificati dai team di corsa per migliorare ulteriormente le prestazioni in pista. Caratteristiche Speciali: Motore a Due Tempi: Il motore a due cilindri a due tempi della KR250A è noto per la sua potenza e il caratteristico suono, offrendo prestazioni superiori rispetto ad altre moto della stessa classe. Design Avanzato: Il design aerodinamico e la costruzione leggera rendono la KR250A una moto altamente competitiva nelle gare di motociclismo. Punti Chiave Prestazioni di Gara: La KR250A è progettata per offrire alte prestazioni nelle competizioni, con un motore potente e un design ottimizzato per la pista. Tecnologia e Innovazione: Utilizza tecnologie avanzate per l'epoca, inclusi materiali leggeri e sospensioni sofisticate. Ruolo nelle Corse: Ha avuto un ruolo significativo nelle competizioni di classe 250 cc, dimostrando le capacità di Kawasaki nel campo delle moto da corsa. In Sintesi La Kawasaki KR250 (KR250A) è una motocicletta sportiva da corsa degli anni '80, caratterizzata da un motore a due cilindri e un design aerodinamico avanzato. Con prestazioni eccellenti e un focus sulla competizione su pista, la KR250A rappresenta un esempio di innovazione e successo nella storia delle moto da corsa Kawasaki.
Kit moto Kawasaki KR250 (KR250A) Colore Nero/Rosso "Edizione Limitata" in scala 1/12 - Modellino Hasegawa. La Kawasaki KR250 (KR250A) è una motocicletta sportiva da corsa a due tempi prodotta da Kawasaki, progettata per competere nella classe 250 cc. Questa moto è particolarmente nota per la sua partecipazione alle competizioni di motociclismo su pista durante gli anni '80 e '90. Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: La Kawasaki KR250 è stata introdotta nel 1980 come parte della serie KR di moto da corsa. La KR250A è una delle versioni di questa serie, progettata specificamente per le gare di moto GP e le competizioni di classe 250 cc. Tipo di Moto: Moto sportiva da corsa a due tempi, progettata per offrire prestazioni elevate e affidabilità in pista. Costruzione: La KR250A utilizza un telaio in acciaio leggero e una carrozzeria aerodinamica, progettata per ridurre il peso e migliorare la maneggevolezza durante la guida. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a due cilindri in linea da 250 cc a due tempi, raffreddato a liquido. Questo motore è noto per la sua potenza e risposta rapida. Potenza: Il motore della KR250A produce circa 50-55 cavalli (37-41 kW), offrendo prestazioni competitive e una velocità massima di circa 200 km/h (124 mph). La potenza è ottimizzata per le esigenze delle gare di moto. Trasmissione e Sospensioni: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a sei marce, progettata per gestire le alte prestazioni e le esigenze di guida sportiva su pista. Sospensioni: Sospensioni anteriori a forcella telescopica e sospensioni posteriori a monoammortizzatore, progettate per garantire una buona stabilità e precisione durante la guida in pista. Design e Caratteristiche: Design: La Kawasaki KR250A presenta un design aerodinamico con una carrozzeria snella e un muso basso. Il design è orientato a migliorare la velocità e la maneggevolezza, con una particolare attenzione alla riduzione del peso. Caratteristiche: Include un cruscotto minimalista con indicatori per monitorare le prestazioni del motore e un sistema di scarico progettato per migliorare l'efficienza e il suono del motore. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: Con il suo potente motore a due tempi e il design avanzato, la KR250A offre prestazioni eccellenti in pista. È progettata per una guida precisa e competitiva, con un'accelerazione rapida e una buona stabilità. Utilizzo: Utilizzata principalmente nelle competizioni di motociclismo su pista, la KR250A ha avuto successo nelle gare di classe 250 cc, contribuendo a numerosi risultati e vittorie per Kawasaki. Varianti e Modifiche: Varianti: La KR250A è una delle versioni della Kawasaki KR250, con aggiornamenti e modifiche nel corso degli anni per migliorare le prestazioni e la competitività. Modifiche: Alcuni esemplari sono stati modificati dai team di corsa per ottimizzare le prestazioni in pista, includendo aggiornamenti del motore e delle sospensioni. Caratteristiche Speciali: Motore a Due Tempi: Il motore a due cilindri a due tempi della KR250A è noto per la sua potenza e il caratteristico suono, offrendo prestazioni superiori rispetto ad altre moto della sua classe. Design Avanzato: Il design aerodinamico e la costruzione leggera della KR250A la rendono una moto altamente competitiva nelle gare di motociclismo. Punti Chiave: Prestazioni di Gara: La Kawasaki KR250A è progettata per offrire prestazioni elevate nelle competizioni di motociclismo, con un motore potente e un design ottimizzato per la pista. Tecnologia e Innovazione: Utilizza tecnologie avanzate per l'epoca, inclusi materiali leggeri e sospensioni sofisticate, per migliorare la competitività in gara. Ruolo nelle Corse: Ha giocato un ruolo significativo nelle competizioni di classe 250 cc, dimostrando la capacità di Kawasaki di sviluppare moto da corsa di alta qualità. In Sintesi: La Kawasaki KR250 (KR250A) è una motocicletta da corsa a due tempi degli anni '80, caratterizzata da un motore a due cilindri e un design aerodinamico avanzato. Con prestazioni eccellenti e un focus sulla competizione su pista, la KR250A rappresenta un importante esempio di innovazione e successo nella storia delle moto da corsa Kawasaki.
Kit moto Kawasaki KR250 in scala 1/12 - modello HASEGAWA. La Kawasaki KR250 è una motocicletta da corsa progettata e prodotta da Kawasaki per competere nelle competizioni di motociclismo su strada, in particolare nelle gare di moto GP e nelle competizioni di classe 250 cc. È stata sviluppata negli anni '80 e si distingue per le sue prestazioni e il design avanzato. Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: La Kawasaki KR250 è stata progettata per competere nella classe 250 cc delle gare di motociclismo, con un focus particolare sulla competizione nei campionati di moto GP. Tipo di Moto: Moto da corsa a due tempi, progettata per le competizioni su pista. Costruzione: La KR250 è costruita con un telaio in acciaio e una carrozzeria leggera, progettata per ridurre il peso e migliorare le prestazioni in pista. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a due cilindri in linea da 250 cc a due tempi. Questo motore utilizza un sistema di raffreddamento a liquido per migliorare le prestazioni e l'affidabilità. Potenza: Il motore della KR250 produce circa 50-55 cavalli (37-41 kW), offrendo una buona accelerazione e una velocità massima competitiva per la classe 250 cc. Trasmissione e Sospensioni: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a sei marce, progettata per gestire le alte prestazioni e le esigenze di guida sportiva in pista. Sospensioni: Sospensioni anteriori a forcella telescopica e sospensioni posteriori a doppio ammortizzatore, progettate per garantire una buona stabilità e precisione durante la guida su pista. Design e Caratteristiche: Design: La Kawasaki KR250 presenta un design aerodinamico con una carrozzeria snella e un muso basso, progettata per ottimizzare la velocità e la maneggevolezza. Il suo design è influenzato dalle esigenze delle gare di moto GP. Caratteristiche: Include un cruscotto semplice ma funzionale con indicatori per monitorare le prestazioni del motore e un sistema di scarico progettato per migliorare l'efficienza e il suono del motore. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: Con il suo potente motore a due tempi e il design avanzato, la KR250 offre prestazioni eccezionali in pista. È progettata per una guida precisa e competitiva. Utilizzo: Utilizzata principalmente nelle competizioni di motociclismo su strada e nelle gare di moto GP, la KR250 è stata apprezzata per la sua velocità e manovrabilità. Varianti e Modifiche: Varianti: La KR250 è stata prodotta in diverse versioni e aggiornamenti nel corso degli anni, con miglioramenti per ottimizzare le prestazioni e la competitività. Modifiche: Alcuni esemplari sono stati modificati dai team di corsa per migliorare ulteriormente le prestazioni in pista. Caratteristiche Speciali: Motore a Due Tempi: Il motore a due cilindri a due tempi offre un'eccellente combinazione di potenza e peso ridotto, fondamentale per le gare di motociclismo. Design Competitivo: Il design aerodinamico e la costruzione leggera della KR250 la rendono una moto altamente competitiva nelle gare. Punti Chiave: Prestazioni di Gara: La Kawasaki KR250 è progettata per offrire prestazioni elevate nelle competizioni di motociclismo, con un motore potente e un design ottimizzato per la pista. Tecnologia e Innovazione: Utilizza tecnologie avanzate per l'epoca, inclusi materiali leggeri e sospensioni sofisticate. Ruolo nelle Corse: La KR250 ha giocato un ruolo importante nelle competizioni di moto GP e nelle gare di motociclismo, dimostrando la capacità di Kawasaki di sviluppare moto da corsa di alta qualità. In Sintesi: La Kawasaki KR250 è una motocicletta da corsa altamente competitiva degli anni '80, caratterizzata da un motore a due cilindri a due tempi e un design avanzato. Con prestazioni eccezionali e un focus sulla competizione su pista, la KR250 rappresenta un importante esempio di innovazione e successo nella storia delle moto da corsa Kawasaki.
Kit moto Kawasaki 500-SS/MACH III in scala 1/12 - modello HASEGAWA. La Kawasaki 500-SS, comunemente conosciuta come Kawasaki Mach III, è una motocicletta sportiva leggendaria prodotta dalla Kawasaki negli anni '70. È nota per il suo motore a tre cilindri a due tempi e per le sue prestazioni straordinarie per l'epoca. Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: La Kawasaki Mach III è stata introdotta nel 1969 come modello di punta nella serie delle moto sportive Kawasaki a due tempi. È il successore del Kawasaki 500-SS e ha guadagnato una reputazione per le sue prestazioni eccezionali. Tipo di Moto: Moto sportiva a tre cilindri a due tempi. Costruzione: La moto è costruita con un telaio in acciaio tubolare e una carrozzeria compatta, progettata per ottimizzare il rapporto peso-potenza e la manovrabilità. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a tre cilindri in linea da 500 cc a due tempi. Questo motore utilizza un sistema di raffreddamento ad aria e un sistema di lubrificazione separato. Potenza: Il motore della Mach III produce circa 60 cavalli (45 kW) a 7.500 giri/minuto, offrendo una velocità massima di circa 200 km/h (124 mph). È noto per la sua accelerazione fulminea e il caratteristico suono del motore a due tempi. Trasmissione e Sospensioni: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a cinque marce, progettata per gestire le alte prestazioni e le esigenze di guida sportiva. Sospensioni: Sospensioni anteriori a forcella telescopica e sospensioni posteriori a doppio ammortizzatore, progettate per garantire una buona stabilità e comfort durante la guida. Design e Caratteristiche: Design: La Kawasaki Mach III presenta un design sportivo e aggressivo, con un serbatoio del carburante slanciato e una linea di carrozzeria affusolata. Il suo stile distintivo e la sua carrozzeria compatta la rendono facilmente riconoscibile. Caratteristiche: Include un cruscotto con indicatori chiari e un sistema di scarico che contribuisce al suono caratteristico del motore a due tempi. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: Con il suo potente motore a tre cilindri e il design sportivo, la Mach III è progettata per offrire prestazioni eccezionali e una guida entusiastica. È stata apprezzata per la sua accelerazione rapida e la velocità massima impressionante. Utilizzo: Utilizzata principalmente per la guida sportiva su strada e nelle competizioni di motociclismo. È considerata una delle moto a due tempi più iconiche e rispettate della sua epoca. Varianti e Modifiche: Varianti: La Mach III è stata prodotta in diverse versioni e aggiornamenti nel corso degli anni, con modifiche minori al motore e alla ciclistica. Modifiche: Alcuni esemplari sono stati modificati dai proprietari per migliorare le prestazioni o personalizzare l'aspetto. Caratteristiche Speciali: Motore a Tre Cilindri: Il motore a tre cilindri a due tempi della Mach III è noto per la sua potenza e il caratteristico suono del motore, offrendo prestazioni superiori rispetto ad altre moto della sua classe. Design Iconico: Il design sportivo e l'aspetto aggressivo della Mach III la rendono un'icona nel mondo delle moto sportive degli anni '70. Punti Chiave: Prestazioni Straordinarie: La Kawasaki Mach III è nota per la sua accelerazione rapida e la velocità massima elevata, grazie al suo potente motore a tre cilindri. Design Distintivo: Il suo design sportivo e la carrozzeria compatta la rendono una moto facilmente riconoscibile e apprezzata dai collezionisti. Eredità: La Mach III è considerata una delle moto a due tempi più iconiche della sua epoca e continua a essere apprezzata dai motociclisti e dai collezionisti di moto vintage. In Sintesi: La Kawasaki 500-SS/Mach III è una motocicletta sportiva leggendaria degli anni '70, caratterizzata da un motore a tre cilindri a due tempi e un design sportivo. Con prestazioni eccezionali e un aspetto distintivo, la Mach III rappresenta un'importante pietra miliare nella storia delle moto sportive e continua a essere una moto ambita dai collezionisti e dagli appassionati di motociclette vintage.
Kit Nave IJN Aircraft Carrier Akagi in scala 1/350 - modello Hasegawa. L'IJN Akagi, ovvero "Castello Rosso" in giapponese, è stato uno degli aerei portaerei più famosi e significativi della Imperial Japanese Navy (IJN) durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua storia è particolarmente notevole per il ruolo cruciale che ha giocato nella guerra del Pacifico. Caratteristiche Principali Progettazione e Costruzione: Origini: Il Akagi è stato costruito dalla Kure Naval Arsenal e progettato come un incrociatore da battaglia con capacità di portaerei. Fu lanciato nel 1925 e completato nel 1927. Dopo una serie di modifiche e modernizzazioni negli anni '30, fu riorganizzato come portaerei di grande dimensione. Tipo di Nave: Portaerei di classe Akagi, che era una delle più grandi e potenti portaerei della Marina Imperiale Giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Costruzione: Il primo Akagi era originariamente un incrociatore da battaglia, ma fu ristrutturato e convertito in una portaerei per soddisfare le nuove esigenze della guerra navale moderna. Dimensioni e Armamento: Dislocamento: Il dislocamento standard dell'Akagi era di circa 36.000 tonnellate, aumentando a circa 39.000 tonnellate durante la sua carriera con carico di combattimento. Dimensioni: Lungo circa 260 metri e largo circa 33 metri, l'Akagi aveva un ponte di volo lungo e ampio per ospitare una vasta quantità di aerei. Armamento: Equipaggiato con una serie di cannoni anti-aerei e torri di artiglieria navale per la difesa. Includeva anche una quantità significativa di cannoni da 127 mm e cannoni da 25 mm contro aerei nemici. Capacità e Prestazioni: Aerei Imbarcati: Durante il suo servizio, l'Akagi era capace di imbarcare circa 60 aerei, inclusi caccia, bombardieri e torpediniere. Il suo gruppo aereo variava nel tempo a seconda delle missioni e delle modifiche apportate. Velocità: La nave aveva una velocità massima di circa 31 nodi (57 km/h o 36 mph), che la rendeva molto veloce per il suo tempo. Ruolo e Utilizzo: Ruolo Primario: L'Akagi ha avuto un ruolo cruciale nella strategia della Marina Imperiale Giapponese, soprattutto durante gli attacchi aerei contro le forze alleate. È particolarmente noto per la sua partecipazione all'Attacco di Pearl Harbor e alla Battaglia di Midway. Utilizzo: Impiegato in numerose operazioni navali e aeree, inclusi attacchi di sorpresa e battaglie chiave nel Pacifico. L'Akagi è stato uno dei principali vettori di proiezione di potere giapponese durante la guerra. Modifiche e Varianti: Modifiche: Dopo la sua conversione da incrociatore da battaglia a portaerei, l'Akagi subì ulteriori modifiche nel corso della sua vita per migliorare le sue capacità e adattarsi alle esigenze del conflitto. Le modifiche includevano l'aggiunta di nuovi sistemi di armamento e l'ottimizzazione delle capacità di volo. Varianti: L'Akagi rappresenta una classe unica nella sua categoria, sebbene il suo design e le modifiche siano state basate su concetti simili a quelli delle altre portaerei giapponesi dell'epoca. Eventi Importanti: Attacco di Pearl Harbor (1941): L'Akagi è stato uno dei principali partecipanti all'attacco aereo su Pearl Harbor, che segnò l'inizio della guerra tra Stati Uniti e Giappone. Battaglia di Midway (1942): L'Akagi fu gravemente danneggiato e affondato durante la Battaglia di Midway, uno degli scontri decisivi della guerra nel Pacifico. Fu colpito da bombe aeree lanciati dagli aerei della US Navy e, nonostante gli sforzi per salvare la nave, fu costretto ad affondare. Caratteristiche Speciali: Innovazioni: Il design dell'Akagi, con il suo grande ponte di volo e la capacità di imbarcare un numero elevato di aerei, rappresentava una significativa innovazione per l'epoca. Ruolo Storico: La nave ha avuto un impatto importante nella storia della guerra del Pacifico, dimostrando l'importanza strategica delle portaerei nella guerra navale moderna. Punti Chiave Importanza Storica: L'Akagi è stato uno dei principali vettori di proiezione di potere giapponese e ha avuto un ruolo cruciale nelle prime fasi della guerra del Pacifico. Progetto e Modernizzazione: Originariamente progettato come incrociatore da battaglia, l'Akagi fu modificato per diventare una delle portaerei più avanzate della Marina Imperiale Giapponese. Battaglia di Midway: Il suo affondamento durante la Battaglia di Midway segnò una svolta importante nella guerra del Pacifico e rappresenta una delle perdite significative per la Marina Imperiale Giapponese. In Sintesi L'IJN Akagi è stato un portaerei di grande importanza durante la Seconda Guerra Mondiale, giocando un ruolo cruciale in operazioni navali come l'attacco a Pearl Harbor e la Battaglia di Midway. La sua progettazione innovativa e le sue modifiche nel tempo lo hanno reso uno dei principali vettori della Marina Imperiale Giapponese fino al suo affondamento nel 1942.
Kit moto Honda NSR500 `Elf Honda`"Edizione Limitata" in scala 1/12 - modello HASEGAWA. La Honda NSR500 Elf Honda è una versione speciale della Honda NSR500, caratterizzata dalla collaborazione tra Honda e il team di corse Elf, un marchio noto per il suo impegno nel motorsport e per il supporto ai team di corsa. Questo modello è stato particolarmente rilevante nella storia del MotoGP, grazie alla sua innovativa tecnologia e al suo successo nelle competizioni. Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: La Honda NSR500 Elf Honda è stata sviluppata come parte della collaborazione tra Honda e il team Elf, noto per il suo contributo tecnico e il supporto ai team di corse. Questo modello ha debuttato nel 1986 e rappresenta una delle iterazioni più significative della NSR500. Tipo di Moto: Moto sportiva da corsa a due tempi, progettata specificamente per competere nella classe 500 cc del MotoGP. Costruzione: La moto è costruita con un telaio in alluminio e una carrozzeria aerodinamica avanzata, progettata per ottimizzare il peso e migliorare le prestazioni in pista. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a quattro cilindri in linea da 500 cc a due tempi. Questo motore utilizza un sistema di raffreddamento a liquido e una configurazione avanzata per massimizzare le prestazioni. Potenza: Il motore produce circa 150-160 cavalli (110-120 kW), offrendo prestazioni eccellenti e una velocità massima di circa 300 km/h (186 mph). La potenza è ottimizzata per le esigenze delle gare di MotoGP. Trasmissione e Sospensioni: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a sei marce, progettata per gestire le alte prestazioni e le esigenze di guida sportiva su pista. Sospensioni: Sospensioni anteriori a forcella telescopica e sospensioni posteriori a monoammortizzatore, progettate per garantire una buona stabilità e precisione durante la guida in pista. Design e Caratteristiche: Design: La Honda NSR500 Elf Honda presenta un design altamente aerodinamico con una carrozzeria snella e un muso basso. Il design è orientato a migliorare la velocità e la maneggevolezza in pista, con elementi stilistici distintivi legati al branding di Elf. Caratteristiche: Include un cruscotto essenziale con indicatori per monitorare le prestazioni del motore e un sistema di scarico progettato per migliorare l'efficienza e il suono del motore. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: Con il suo potente motore a due tempi e il design avanzato, la NSR500 Elf Honda offre prestazioni eccezionali in pista. È progettata per una guida precisa e competitiva, contribuendo a numerose vittorie e titoli. Utilizzo: Utilizzata principalmente nelle competizioni di MotoGP e nelle gare di motociclismo su pista, la NSR500 Elf Honda è stata una delle moto di punta del team Honda durante gli anni '80. Varianti e Modifiche: Varianti: La NSR500 Elf Honda è una versione specifica della NSR500, caratterizzata dalla collaborazione con il team Elf e da alcune modifiche tecniche per ottimizzare le prestazioni. Modifiche: Alcuni esemplari sono stati modificati dai team di corsa per migliorare ulteriormente le prestazioni o personalizzare l'aspetto. Caratteristiche Speciali: Collaborazione con Elf: La partnership con il team Elf ha portato a innovazioni tecniche e un design distintivo, con elementi stilistici e tecnici che riflettono questa collaborazione. Motore a Due Tempi: Il motore a quattro cilindri a due tempi è noto per la sua potenza e il caratteristico suono, offrendo prestazioni superiori rispetto ad altre moto della sua classe. Punti Chiave: Prestazioni di Gara: La Honda NSR500 Elf Honda è progettata per offrire prestazioni elevate nelle competizioni di MotoGP, con un motore potente e un design ottimizzato per la pista. Tecnologia e Innovazione: Utilizza tecnologie avanzate per l'epoca, inclusi materiali leggeri e sospensioni sofisticate, e beneficia della collaborazione con il team Elf. Ruolo nelle Corse: Ha giocato un ruolo cruciale nelle competizioni di MotoGP, contribuendo al successo di Honda e dimostrando la capacità dell'azienda di sviluppare moto da corsa di alta qualità. In Sintesi: La Honda NSR500 Elf Honda è una motocicletta da corsa iconica degli anni '80, caratterizzata da un motore a quattro cilindri a due tempi e un design aerodinamico avanzato. Grazie alla collaborazione con il team Elf e alle sue prestazioni eccellenti, la NSR500 Elf Honda rappresenta un importante esempio di innovazione e successo nella storia delle moto da corsa Honda.
Kit auto Volkswagen Tipo 2 Micro Bus con portapacchi sul tetto "edizione limitata" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. Il Volkswagen Tipo 2, noto anche come Volkswagen Kombi o VW Bus, è un veicolo iconico e storico prodotto dalla Volkswagen. È il secondo modello della serie di veicoli della casa automobilistica, successivo al Type 1 (Beetle o Maggiolino). Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: Il Tipo 2 è stato introdotto per la prima volta nel 1950, progettato come un veicolo versatile e spazioso per trasportare persone e merci. Ha sostituito il Type 1 nella gamma di veicoli della Volkswagen. Design: Basato sul design della Volkswagen Type 1, ma con modifiche significative per aumentare lo spazio interno e migliorare la funzionalità. Il Tipo 2 è caratterizzato da un frontale distintivo con fari rotondi e una grande superficie vetrata. Motorizzazione: Motore: Inizialmente equipaggiato con un motore a 4 cilindri raffreddato ad aria da 1.2 litri, successivamente aggiornato a motori di maggiore cilindrata per migliorare le prestazioni. Potenza: Le versioni più recenti del Tipo 2 hanno visto l'introduzione di motori fino a 2.0 litri, con potenze che variano a seconda dell'anno e del modello specifico. Trasmissione e Trazione: Trazione: La maggior parte dei modelli Tipo 2 è dotata di trazione posteriore, con il motore montato posteriormente. Cambio: Dotato di un cambio manuale a 4 marce, con alcune versioni successive che hanno ricevuto aggiornamenti per migliorare la facilità di guida. Ciclistica e Freni: Sospensioni: Il Tipo 2 è dotato di sospensioni anteriori a bracci oscillanti e sospensioni posteriori a balestra, progettate per offrire un buon comfort di guida e una certa capacità di carico. Freni: Freni a tamburo sulle versioni più vecchie, con successivi aggiornamenti a freni a disco su alcuni modelli più recenti. Varianti e Versioni: Versioni: Il Tipo 2 è stato prodotto in diverse varianti, tra cui furgoni a passo lungo e corto, versioni camper (spesso modificate da preparatori come Westfalia) e versioni con tetto sollevabile. Modifiche: Con il tempo, la Volkswagen ha introdotto aggiornamenti estetici e meccanici, inclusi miglioramenti al motore e alla trasmissione, per adattarsi alle normative e alle richieste dei clienti. Popolarità e Impatto: Icona: Il Volkswagen Tipo 2 è diventato un simbolo della cultura popolare, in particolare negli anni '60 e '70, grazie alla sua versatilità e al suo design distintivo. Eredità: Anche dopo la fine della produzione, il Tipo 2 rimane una vettura amata dai collezionisti e dagli appassionati di automobilismo, spesso restaurata e utilizzata per eventi e raduni. In Sintesi: Il Volkswagen Tipo 2 rappresenta una pietra miliare nella storia dei veicoli commerciali e per il tempo libero. Con il suo design unico, la sua versatilità e la sua lunga storia di produzione, il Tipo 2 continua a essere un’icona nel mondo delle automobili, amato per la sua capacità di adattarsi a diverse esigenze e per il suo impatto culturale duraturo.
Kit autoTyrrell 021 "edizione limitata" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: La Tyrrell 021 è stata sviluppata come successore della Tyrrell 020, progettata per affrontare le sfide tecniche della stagione di Formula 1 del 1993. Tipo di Vettura: Monoposto da Formula 1. Costruzione: La vettura è costruita con un telaio in carbonio, una tecnologia avanzata per l'epoca, progettata per migliorare la rigidità e ridurre il peso complessivo. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore Ford HBD V8, un motore aspirato a 3.5 litri che forniva la potenza necessaria per competere ad alti livelli. Potenza: Il motore Ford HBD V8 era capace di produrre circa 700 cavalli (522 kW), offrendo una buona prestazione in pista. Trasmissione e Trazione: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a sei marce, progettata per ottimizzare le prestazioni e la risposta della vettura durante le gare. Trazione: Trazione posteriore, caratteristica comune delle monoposto di Formula 1 per garantire la migliore distribuzione del peso e una maggiore aderenza. Design e Aerodinamica: Design: La Tyrrell 021 ha un design caratterizzato da linee aerodinamiche pulite e un'ala anteriore prominente, progettata per massimizzare il carico aerodinamico e la stabilità in curva. Aerodinamica: L'ala anteriore e l'ala posteriore sono state progettate per ottimizzare la downforce e migliorare la stabilità della vettura ad alta velocità. Ruolo e Utilizzo: Ruolo Primario: Competizione nel Campionato del Mondo di Formula 1 durante la stagione 1993. Utilizzo: Utilizzata dai piloti del team Tyrrell per partecipare a tutte le gare del campionato, cercando di ottenere buoni risultati e posizionamenti. Varianti e Modifiche: Varianti: La Tyrrell 021 è stata prodotta come una singola versione, con aggiornamenti minori nel corso della stagione per migliorare le prestazioni e l'affidabilità. Modifiche: Le modifiche includono aggiornamenti aerodinamici e ottimizzazioni al motore e alla sospensione per adattarsi alle diverse piste e condizioni di gara. Caratteristiche Speciali: Motore V8: Il motore Ford HBD V8 offre un'eccellente combinazione di potenza e affidabilità, essenziale per la competizione di alto livello. Design Aerodinamico: La progettazione aerodinamica avanzata migliora la downforce e la stabilità della vettura, cruciali per le performance in pista. Punti Chiave: Prestazioni: Con il motore potente e un design aerodinamico sofisticato, la Tyrrell 021 è progettata per offrire buone prestazioni in gara. Tecnologia: Utilizza tecnologie avanzate per l'epoca, come il telaio in carbonio e l'aerodinamica ottimizzata. Ruolo Competitivo: Ha rappresentato il team Tyrrell nel campionato di Formula 1 del 1993, cercando di competere con le migliori squadre e vetture del periodo. In Sintesi: La Tyrrell 021 è una monoposto di Formula 1 progettata per la stagione 1993, caratterizzata da un telaio in carbonio, un motore Ford V8 e un design aerodinamico avanzato. Sebbene non abbia ottenuto risultati di rilievo nel campionato, rappresenta un importante passo evolutivo per il team Tyrrell e riflette le tecnologie e le sfide del periodo.
La Leyton House Porsche 962C è una vettura da corsa progettata e costruita per competere nelle competizioni endurance, in particolare nella serie IMSA GTP (Grand Touring Prototype) e nelle competizioni di sport prototipo negli anni '80. Questa vettura è nota per il suo design avanzato e per il successo nelle corse. Leyton House Porsche 962C La Leyton House Porsche 962C è una versione della Porsche 962, una delle vetture più iconiche e di successo nella storia delle corse endurance. È stata realizzata per competere in diverse serie, tra cui la IMSA GTP e il Campionato del Mondo Sport Prototipi. Caratteristiche principali: Progettazione e Costruzione: Origine: Basata sul modello Porsche 962, sviluppata per la Leyton House Racing Team. Tipo di Vettura: Vettura da corsa sport prototipo. Costruzione: Telaio in fibra di carbonio e alluminio, progettato per ridurre il peso e migliorare l'aerodinamica. Motore e Prestazioni: Motore: Porsche 6 cilindri boxer turbo, generalmente con una cilindrata di 3.2 litri, in grado di produrre circa 700 cavalli (525 kW) con il turbo. Prestazioni: Velocità massima di circa 330 km/h (205 mph); accelerazione e prestazioni ottimizzate per le gare di endurance e le piste ad alta velocità. Design e Aerodinamica: Design: Carrozzeria aerodinamica con un'ampia ala posteriore e un design del muso basso per migliorare la stabilità ad alta velocità. Aerodinamica: Ottimizzata per ridurre la resistenza e massimizzare la downforce, essenziale per le gare di endurance su circuiti veloci e tecnici. Ruolo e Utilizzo: Ruolo Primario: Competizione nelle serie endurance, in particolare nella IMSA GTP e nel Campionato del Mondo Sport Prototipi. Utilizzo: Impiegata nel campionato IMSA GTP e in altre competizioni di sport prototipo, contribuendo a numerose vittorie e risultati di rilievo. Varianti e Modifiche: Varianti: Il Porsche 962C è stato costruito in diverse versioni, con aggiornamenti e modifiche nel corso degli anni per migliorare le prestazioni e l'affidabilità. Modifiche: Le modifiche includevano aggiornamenti del motore, miglioramenti aerodinamici e ottimizzazione delle sospensioni. Caratteristiche Speciali: Motore Turbo: Il motore turbo Porsche 962C offre una potenza eccezionale e prestazioni superiori, fondamentale per la competizione ad alta velocità. Design Avanzato: La combinazione di telaio in fibra di carbonio e alluminio con un design aerodinamico all'avanguardia rende la 962C una delle vetture più sofisticate dell'epoca. Successo nelle Corse: La Leyton House Porsche 962C ha ottenuto successi significativi nelle gare, contribuendo alla reputazione di Porsche come leader nelle competizioni endurance. Punti Chiave: Prestazioni Elevate: Con un motore potente e un design aerodinamico avanzato, la 962C è progettata per eccellere in condizioni di gara estreme. Tecnologia e Innovazione: La vettura incorpora tecnologie avanzate per l'epoca, incluse aerodinamiche sofisticate e materiali leggeri. Successo nelle Competizioni: La 962C ha dimostrato il suo valore nelle competizioni endurance, ottenendo vittorie e ottimi risultati. In sintesi: La Leyton House Porsche 962C è una vettura sport prototipo di alta prestazione, basata sulla Porsche 962 e progettata per competere nelle serie endurance. Con un motore turbo potente, un design aerodinamico avanzato e un successo significativo nelle corse, la 962C rappresenta un punto culminante nella storia delle vetture da corsa endurance.
Kit autoLancia Stratos HF "1978 Acropolis Rally" "edizione limitata" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. La Lancia Stratos HF è un'auto sportiva iconica progettata per competere nelle competizioni rallyistiche. È ampiamente riconosciuta per il suo design distintivo e il suo successo nelle gare di rally negli anni '70. Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: La Lancia Stratos HF è stata progettata per competere nel Campionato del Mondo Rally (WRC) e ha debuttato nel 1974. È stata sviluppata sulla base del prototipo Lancia Stratos Zero. Tipo di Vettura: Auto sportiva a due posti e sportiva da rally. Costruzione: La Stratos HF è costruita con un telaio in acciaio tubolare e una carrozzeria in fibra di vetro, progettata per ridurre il peso e migliorare la manovrabilità. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore V6 Ferrari Dino da 2.4 litri, un'unità derivata dalla Ferrari Dino 246 GT. Potenza: Il motore produce circa 265 cavalli (198 kW), che conferisce alla Stratos HF eccellenti prestazioni in accelerazione e velocità. Trasmissione e Trazione: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a cinque marce, progettata per gestire le alte prestazioni e le condizioni difficili dei rally. Trazione: Trazione posteriore, con un sistema di sospensioni avanzato per ottimizzare la guida su diversi tipi di terreno. Design e Aerodinamica: Design: La Stratos HF è famosa per il suo design distintivo, con un muso corto e inclinato, e ampie aperture per i fari. Il suo design aerodinamico la rende estremamente efficace sia su asfalto che su terreni sterrati. Aerodinamica: Ottimizzata per generare una significativa downforce e migliorare la stabilità ad alta velocità e durante le manovre brusche. Ruolo e Utilizzo: Ruolo Primario: Competizione nel Campionato del Mondo Rally (WRC) e in altre gare di rally, inclusi eventi internazionali e nazionali. Utilizzo: La Stratos HF è stata utilizzata dal team Lancia per conquistare numerose vittorie, grazie alla sua maneggevolezza e potenza. Varianti e Modifiche: Varianti: Sono state prodotte diverse varianti della Stratos HF per adattarsi alle normative e alle esigenze specifiche delle gare di rally. Modifiche: Le modifiche includevano aggiornamenti del motore, miglioramenti aerodinamici e ottimizzazione delle sospensioni per migliorare le prestazioni e l'affidabilità. Caratteristiche Speciali: Motore Ferrari: Il motore V6 Ferrari conferisce alla Stratos HF una potenza eccezionale e una sonorità distintiva, contribuendo al suo fascino. Design Iconico: Il design unico e futuristico della Stratos HF la rende immediatamente riconoscibile e apprezzata dai collezionisti e appassionati di auto. Punti Chiave: Successo nei Rally: La Lancia Stratos HF ha ottenuto numerosi successi nel Campionato del Mondo Rally, vincendo il titolo costruttori nel 1974, 1975 e 1976. Tecnologia e Design: L'uso di materiali leggeri e un design aerodinamico innovativo ha fatto della Stratos HF una delle auto da rally più competitive e ammirate della sua epoca. Eredità: La Stratos HF rimane un'icona nel mondo dei rally e delle auto sportive, con un'eredità duratura tra gli appassionati di automobilismo e i collezionisti. In Sintesi: La Lancia Stratos HF è una vettura sportiva e da rally che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del motorsport. Con il suo motore V6 Ferrari, un design distintivo e un successo straordinario nei rally, la Stratos HF è considerata una delle auto da corsa più iconiche e influenti degli anni '70.
Kit moto Kawasaki KH400-A7 in scala 1/12 - modello HASEGAWA. La Kawasaki KH400-A7 è una moto sportiva prodotta dalla Kawasaki, lanciata nel 1976 come parte della serie KH. È nota per il suo motore a due tempi e il design innovativo dell'epoca. Caratteristiche Principali: Progettazione e Costruzione: Origini: La KH400-A7 è la versione aggiornata della Kawasaki KH400, progettata per offrire prestazioni sportive e una guida dinamica. È stata prodotta durante un periodo in cui le moto a due tempi erano particolarmente popolari. Tipo di Moto: Moto sportiva a tre cilindri a due tempi, progettata per combinare prestazioni elevate e maneggevolezza. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a tre cilindri in linea da 400 cc a due tempi. Questo motore utilizza un sistema di raffreddamento ad aria. Potenza: Il motore della KH400-A7 produce circa 45 cavalli (33 kW) a 8.000 giri/minuto, offrendo una buona accelerazione e velocità massima. Trasmissione e Sospensioni: Trasmissione: Dotata di una trasmissione manuale a sei marce, progettata per ottimizzare le prestazioni e la risposta della moto su strada. Sospensioni: Sospensioni anteriori telescopiche e sospensioni posteriori a doppio ammortizzatore, progettate per migliorare la stabilità e il comfort di guida. Design e Caratteristiche: Design: La KH400-A7 presenta un design sportivo con una carrozzeria snella e un serbatoio del carburante distintivo. Il design della moto riflette le tendenze estetiche degli anni '70, con linee eleganti e uno stile audace. Caratteristiche: Include un cruscotto con indicatori chiari e un sistema di scarico che contribuisce a un suono caratteristico del motore a due tempi. Prestazioni e Utilizzo: Prestazioni: Con il suo motore a due tempi e il design sportivo, la KH400-A7 offre prestazioni vivaci e una guida entusiastica. È adatta sia per l'uso quotidiano che per le passeggiate sportive. Utilizzo: Utilizzata principalmente su strada, è apprezzata dai motociclisti per la sua combinazione di potenza e maneggevolezza. Varianti e Modifiche: Varianti: La KH400-A7 è una versione specifica della serie KH400, con miglioramenti e aggiornamenti rispetto ai modelli precedenti. Modifiche: Alcuni esemplari sono stati modificati dai proprietari per migliorare le prestazioni o per personalizzare l'aspetto. Caratteristiche Speciali: Motore a Due Tempi: Il motore a tre cilindri a due tempi è noto per la sua potenza elevata e il caratteristico suono "ringing" che molti appassionati apprezzano. Design Sportivo: La KH400-A7 combina prestazioni sportive con un design elegante, rendendola una moto ambita dai collezionisti e dagli appassionati di moto vintage. Punti Chiave: Prestazioni Dinamiche: La KH400-A7 è progettata per offrire prestazioni elevate e una guida coinvolgente, grazie al suo motore a due tempi e alla trasmissione a sei marce. Design degli Anni '70: Il design della moto riflette lo stile sportivo degli anni '70, con linee distintive e una carrozzeria snella. Apprezzamento dei Collezionisti: Ancora oggi, la KH400-A7 è apprezzata dai collezionisti e dagli appassionati di moto vintage per la sua storicità e il suo fascino. In Sintesi: La Kawasaki KH400-A7 è una moto sportiva iconica degli anni '70, caratterizzata da un motore a tre cilindri a due tempi e un design sportivo. Con prestazioni vivaci e un aspetto distintivo, rappresenta un importante esempio di innovazione e stile nel mondo delle moto dell'epoca.
Kit aereoF-104 Starfighter C Version in scala 1/48 - Modello Hasegawa. Il F-104C Starfighter è una variante del caccia supersonico F-104 Starfighter, progettata e prodotta da Lockheed per la United States Air Force (USAF). Questo velivolo è noto per le sue prestazioni eccellenti come intercettore ad alta velocità. Caratteristiche principali: Progettazione e Costruzione: Origine: Stati Uniti, progettato da Lockheed Corporation. Tipo di Velivolo: Caccia intercettore supersonico monomotore. Costruzione: Carrozzeria aerodinamica con ala a delta, progettata per ottimizzare le prestazioni ad alta velocità e altitudine. Motore e Prestazioni: Motore: Pratt & Whitney J79-P-7A, con una spinta di circa 10.000 lb secco e 15.000 lb con postbruciatore. Prestazioni: Velocità massima di circa Mach 2.0 (2.180 km/h o 1.354 mph); altitudine operativa fino a 15.000 metri (50.000 piedi); gamma operativa di circa 1.740 km (1.080 miglia). Armamento: Armamento Principale: Canone M61 Vulcan da 20 mm, con una capacità di 720 proiettili. Armamento Aggiuntivo: Capacità di trasportare fino a 4.000 libbre (1.800 kg) di carichi esterni, inclusi missili aria-aria (come AIM-9 Sidewinder) e bombe. Elettronica e Avionica: Radar: Radar AN/ASG-14 per il rilevamento e il tracciamento dei bersagli. Sistema di Controllo: Avionica avanzata per l'epoca, inclusi sistemi di navigazione e controllo di tiro. Ruolo e Utilizzo: Ruolo Primario: Intercettore ad alta velocità, progettato per la difesa dello spazio aereo e per contrastare i bombardieri nemici. Utilizzo: Impiegato dalla USAF durante la Guerra Fredda; utilizzato anche in alcuni ruoli di supporto aereo e attacco al suolo da forze aeree straniere. Varianti e Modifiche: Varianti: Il F-104C è una delle molte varianti del F-104. Altre versioni includono il F-104A (versione base per la USAF) e il F-104G (versione per esportazione). Modifiche: Aggiornamenti includevano miglioramenti radar, avionica e capacità di armamento. Caratteristiche Speciali: Design Aerodinamico a Delta: Il design dell'ala a delta consente prestazioni eccellenti in velocità e altitudine, rendendo il velivolo altamente efficace come intercettore. Motore Potente: Il motore Pratt & Whitney J79-P-7A fornisce un'alta spinta, permettendo al F-104C di raggiungere velocità supersoniche e operare a grandi altitudini. Capacità di Armamento: Equipaggiato con il cannone M61 Vulcan e la capacità di trasportare vari missili e bombe, il F-104C offre versatilità operativa. Punti Chiave: Velocità e Prestazioni: Il F-104C eccelle in velocità e altitudine, essenziali per il suo ruolo di intercettore ad alta velocità. Versatilità dell'Armamento: Con la capacità di trasportare diversi tipi di armamenti, il F-104C può affrontare una varietà di minacce. Avionica e Radar: Equipaggiato con radar e avionica avanzati per l'epoca, il F-104C ha migliorato le sue capacità di rilevamento e ingaggio dei bersagli. In sintesi: Il F-104C Starfighter è una versione avanzata del caccia F-104 progettato per la United States Air Force. Con il suo design aerodinamico a delta, motore potente e capacità avanzate di armamento e avionica, il F-104C ha svolto un ruolo cruciale nella difesa aerea durante la Guerra Fredda, offrendo prestazioni eccellenti in velocità e altitudine.
Kit aereo da pattugliamento e sorveglianza E-767 AWACS in scala 1/200 - Modello Hasegawa. L'E-767 AWACS è una variante del Boeing 767 progettata e utilizzata come aereo di controllo e avvistamento aereo (AWACS), sviluppata principalmente per la Japan Air Self-Defense Force (JASDF). Questo velivolo offre capacità avanzate di sorveglianza aerea e di controllo del traffico aereo in tempo reale. E-767 AWACS L'E-767 AWACS è un aereo da pattugliamento e sorveglianza aerea basato sul Boeing 767, dotato di un radar a lunga portata montato su un'antenna rotante sopra il fusoliera. Questo velivolo è progettato per fornire capacità di rilevamento e controllo dell'aria, gestendo operazioni di sorveglianza aerea e di supporto per le operazioni militari. Caratteristiche principali: Progettazione e Costruzione: Origine: Giappone, basato sul Boeing 767-200ER. Tipo di Velivolo: Aereo di controllo e avvistamento aereo (AWACS). Costruzione: Fuselage del Boeing 767 con un radar a lunga portata montato su un'antenna rotante sulla parte superiore. Motore e Prestazioni: Motore: Due motori turbofan Pratt & Whitney PW4062. Prestazioni: Velocità massima di circa 870 km/h (540 mph); autonomia operativa di circa 7.400 km (4.600 miglia); altitudine operativa fino a 13.000 metri (42.000 piedi). Armamento: Armamento: Non armato. L'E-767 AWACS è progettato per la sorveglianza e il controllo piuttosto che per l'attacco. Elettronica e Avionica: Radar: Radar a lunga portata AN/APS-133, montato su un'antenna rotante (rotodome) per la sorveglianza e il tracciamento. Sistema di Controllo: Equipaggiato con sistemi avanzati di comunicazione e controllo per la gestione delle operazioni aeree e la coordinazione con altre unità. Ruolo e Utilizzo: Ruolo Primario: Sorveglianza aerea, controllo del traffico aereo e gestione delle operazioni aeree. Utilizzo: Utilizzato principalmente dalla Japan Air Self-Defense Force (JASDF) per monitorare e gestire lo spazio aereo, supportare operazioni di difesa e coordinare le forze aeree. Varianti e Modifiche: Varianti: Il principale utilizzo dell'E-767 è quello di piattaforma AWACS per la JASDF. Non ci sono varianti note ampiamente disponibili per altre forze aeree. Modifiche: Alcuni aggiornamenti possono includere miglioramenti del radar e dei sistemi di comunicazione. Caratteristiche Speciali: Radar a Lunga Portata: Il radar AN/APS-133 offre capacità avanzate di rilevamento e tracciamento su larga scala, fondamentale per la sorveglianza aerea. Antenna Rotante (Rotodome): Montato sopra il velivolo, il rotodome consente al radar di effettuare scansioni complete a 360 gradi. Piattaforma di Controllo e Comando: Equipaggiato con avanzati sistemi di comunicazione e comando per coordinare operazioni aeree e gestire il traffico aereo. Punti Chiave: Capacità di Sorveglianza: L'E-767 fornisce un'ampia copertura radarica e capacità di monitoraggio dell'aria, essenziale per le operazioni di difesa aerea e la gestione del traffico aereo. Autonomia e Prestazioni: Con una buona autonomia e velocità, l'E-767 può operare su lunghe distanze e mantenere una presenza prolungata in aria. Tecnologia Avanzata: Dotato di tecnologia radar e avionica di alta qualità, l'E-767 offre prestazioni superiori nella rilevazione e gestione del traffico aereo. In sintesi: L'E-767 AWACS è un aereo di sorveglianza e controllo aereo basato sul Boeing 767, progettato per la Japan Air Self-Defense Force. Con il suo radar a lunga portata e le avanzate capacità di comunicazione e controllo, l'E-767 svolge un ruolo cruciale nella gestione dello spazio aereo e nella coordinazione delle operazioni militari.
Kit aereo Kyushu J7W2 Local Fighter Shinden Kai "352nd Air Group" in scala 1/72 - Modello Hasegawa. Il Kyushu J7W2 Shindenkai era una versione avanzata a propulsione jet del caccia giapponese Kyushu J7W1 Shinden, progettato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il nome "Shindenkai" significa "Dio del fulmine migliorato", riflettendo le ambizioni per questo velivolo. Caratteristiche principali del Kyushu J7W2: Tipo di aereo: Caccia intercettore a reazione. Ruolo: L'obiettivo principale del J7W2 era quello di intercettare e abbattere i bombardieri alleati ad alta quota, come i B-29 che bombardavano il Giappone. Progetto di base: Il J7W2 era basato sul J7W1, un caccia a elica con un design canard molto avanzato per l'epoca, con i piani di coda anteriori e le ali posteriori, migliorato per sfruttare la propulsione a getto. Motore a reazione: Il J7W2 doveva essere equipaggiato con un motore a reazione, che avrebbe aumentato drasticamente le sue prestazioni, rendendolo più veloce e in grado di volare più in alto rispetto alla versione precedente a elica. Design innovativo: Configurazione canard: Come il suo predecessore, il J7W2 utilizzava una configurazione canard, con le ali principali nella parte posteriore e i piani di coda nella parte anteriore, un design che garantiva grande manovrabilità. Armamento: Il J7W2, come il J7W1, era progettato per essere pesantemente armato, probabilmente con quattro cannoni da 30 mm per abbattere facilmente i grandi bombardieri alleati. Storia: Il J7W1 volò per la prima volta nel 1945, ma la guerra finì prima che entrasse in produzione. Il J7W2, alimentato a reazione, rimase solo un progetto e non fu mai completato a causa della resa del Giappone. Se fosse stato sviluppato in tempo, il Kyushu J7W2 Shindenkai avrebbe potuto rappresentare un'interessante aggiunta alla flotta di intercettori giapponesi, soprattutto per contrastare i bombardieri alleati.
Kit aereo F-15J Eagle “304SQ Naha Speciale 2023” in scala 1/72 - Modello Hasegawa. L'F-15J Eagle è una versione del celebre caccia da superiorità aerea F-15 Eagle prodotta su licenza dalla Mitsubishi Heavy Industries per la Japan Air Self-Defense Force (JASDF). È basato sull'F-15C/D, un caccia americano progettato dalla McDonnell Douglas (ora parte di Boeing), e rappresenta uno dei caccia più avanzati in servizio in Giappone. Caratteristiche principali: Tipo di aereo: Caccia da superiorità aerea. Ruolo: L'F-15J è progettato per il controllo dello spazio aereo, intercettando e abbattendo aerei nemici, mantenendo la superiorità aerea in combattimento. Motori: Alimentato da due motori Pratt & Whitney F100, che forniscono una spinta eccezionale e consentono al caccia di raggiungere velocità superiori a Mach 2.5. Avionica: Equipaggiato con radar e sistemi elettronici avanzati, sebbene inizialmente mancasse di alcune delle tecnologie di guerra elettronica integrate negli F-15C statunitensi. Tuttavia, è stato sottoposto a vari aggiornamenti tecnologici nel corso degli anni, migliorando il radar, i sistemi di comunicazione e di armamento. Armamento: Cannone: Un cannone M61 Vulcan da 20 mm. Missili aria-aria: È armato con una vasta gamma di missili aria-aria, inclusi missili a medio raggio come l'AIM-7 Sparrow, missili a guida radar come l'AIM-120 AMRAAM, e missili a corto raggio come l'AIM-9 Sidewinder. Versioni e varianti: F-15DJ: Una versione biposto dell'F-15J utilizzata per l'addestramento. Modernizzazioni: Il Giappone ha anche aggiornato molti dei suoi F-15J con radar AESA avanzati e altre tecnologie per mantenerli competitivi con i caccia di ultima generazione. Storia: L'F-15J è entrato in servizio con la JASDF negli anni '80 come parte degli sforzi del Giappone per mantenere una difesa aerea moderna e forte. Ancora oggi, è uno dei principali caccia utilizzati per la difesa dello spazio aereo giapponese, sebbene il paese stia progressivamente integrando anche nuovi caccia stealth come l'F-35. In sintesi, l'F-15J Eagle è una delle colonne portanti della difesa aerea giapponese, garantendo la superiorità aerea grazie alle sue elevate capacità di volo, manovrabilità e armamento avanzato.
Kit auto YPF Lancia Super Delta "1992 Acropolis Rally" in scala 1/24 - Modello Hasegawa. La YPF Lancia Super Delta "1992 Acropolis Rally" è una versione specifica della Lancia Delta HF Integrale, un'iconica vettura da rally prodotta dalla casa automobilistica italiana Lancia. Questo modello è noto per la sua partecipazione e successo nel Campionato del Mondo Rally (WRC), in particolare nel Rally dell'Acropoli del 1992, uno degli eventi più impegnativi del calendario WRC. Caratteristiche Principali della Lancia Delta HF Integrale Progettazione e Costruzione: Origini: La Lancia Delta HF Integrale è stata sviluppata come evoluzione della Lancia Delta, con l'obiettivo di dominare nel Campionato del Mondo Rally. La "Super Delta" si riferisce alle versioni evolute e ulteriormente potenziate. Design: Progettata per competere ai massimi livelli del rally, la Delta HF Integrale ha subito numerose modifiche rispetto al modello stradale per migliorarne le prestazioni, l'affidabilità e la resistenza nelle condizioni estreme dei rally. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a quattro cilindri in linea turbo da 2.0 litri, capace di erogare una potenza variabile tra i 210 e i 250 cavalli nelle versioni da competizione. Turbo: La presenza del turbocompressore era essenziale per fornire la potenza necessaria nelle diverse condizioni di gara. Trasmissione e Trazione: Trazione Integrale: Una delle caratteristiche distintive della Lancia Delta HF Integrale è il sistema di trazione integrale permanente, che garantiva una trazione superiore su tutti i tipi di terreno. Cambio: Cambio manuale a cinque marce, progettato per resistere alle sollecitazioni delle competizioni. Ciclistica e Freni: Sospensioni: Le sospensioni sono state progettate per offrire un'ottima tenuta di strada e resistere alle condizioni difficili dei percorsi da rally. Freni: Freni potenziati per garantire una frenata efficace e sicura in tutte le condizioni. Il Rally dell'Acropoli del 1992 Contesto Storico: Evento: Il Rally dell'Acropoli è uno degli eventi più duri e prestigiosi del WRC, caratterizzato da percorsi accidentati e polverosi sulle montagne greche. Anno: Nel 1992, la Lancia Delta HF Integrale, in configurazione "Super Delta", ha partecipato con successo a questa competizione, continuando la tradizione di eccellenza della Lancia nei rally. Prestazioni: Risultati: La Lancia Delta HF Integrale ha ottenuto ottimi risultati nel Rally dell'Acropoli del 1992, grazie alla sua combinazione di potenza, trazione integrale e affidabilità. Piloti: I piloti che hanno guidato questa vettura hanno potuto contare su una macchina altamente competitiva, in grado di affrontare i percorsi più impegnativi con successo. Importanza Storica e Eredità Dominio nei Rally: Successi: La Lancia Delta HF Integrale è una delle vetture più vincenti nella storia del WRC, con numerosi titoli mondiali conquistati negli anni '80 e '90. Influenza: Ha stabilito nuovi standard per le vetture da rally, influenzando lo sviluppo di future auto da competizione. Popolarità: Icona: La Lancia Delta HF Integrale è considerata un'icona nel mondo delle auto sportive e delle competizioni, amata da appassionati e collezionisti. Conclusione La YPF Lancia Super Delta "1992 Acropolis Rally" rappresenta un momento significativo nella storia dei rally, mostrando l'eccellenza ingegneristica e la competenza della Lancia nel creare vetture da competizione di altissimo livello. Con le sue prestazioni straordinarie e il suo design innovativo, la Super Delta ha lasciato un segno indelebile nel mondo del motorsport.
Kit moto Yamaha RZ250 (4L3) con cofano (1982) in scala 1/12 - Modello Hasegawa. La Yamaha RZ250 (4L3) (1982) è una motocicletta sportiva prodotta da Yamaha Motor Company all'inizio degli anni '80. È particolarmente nota per il suo motore a due tempi, la sua agilità e le sue prestazioni, rendendola una scelta popolare tra gli appassionati di motociclette sportive del periodo. Caratteristiche Principali della Yamaha RZ250 (4L3) (1982) Progettazione e Costruzione: Origini: La Yamaha RZ250 è stata introdotta nel 1980 come una motocicletta sportiva di media cilindrata. Il modello 4L3 si riferisce specificamente alla versione del 1982. Design: Progettata per offrire prestazioni elevate e un'esperienza di guida sportiva, la RZ250 è stata costruita con un telaio leggero e una configurazione che privilegia l'agilità e la maneggevolezza. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore bicilindrico in linea a due tempi da 247 cc. Questo motore è noto per la sua potenza e per l'erogazione rapida e vivace tipica dei due tempi. Potenza: Capace di produrre circa 35 cavalli a 8.500 giri/min, una potenza notevole per una motocicletta di questa cilindrata dell'epoca. Raffreddamento: Il motore è raffreddato a liquido, una caratteristica avanzata per l'epoca che aiuta a mantenere le temperature operative ottimali. Trasmissione: Cambio: Dotata di un cambio manuale a sei marce, che permette al pilota di sfruttare al meglio la potenza del motore. Frizione: La frizione è a comando manuale, tipica delle motociclette sportive. Ciclistica: Telaio: Telaio a doppia culla in acciaio, progettato per offrire rigidità e stabilità. Sospensioni: Sospensioni anteriori telescopiche e sospensioni posteriori con doppio ammortizzatore, che garantiscono una buona risposta su strada. Freni: Dotata di freni a disco anteriori e posteriori, fornendo una frenata efficace e sicura. Prestazioni: Velocità Massima: Può raggiungere una velocità massima di circa 160 km/h, rendendola una delle motociclette sportive più veloci della sua classe al momento del lancio. Maneggevolezza: Nota per la sua eccellente maneggevolezza e agilità, particolarmente apprezzata nelle curve strette e nei percorsi tortuosi. Design Estetico: Stile: Il design della RZ250 è sportivo e aggressivo, con una carenatura minimalista che mette in risalto il motore e il telaio. Colori: Disponibile in diverse combinazioni di colori, spesso con grafiche accattivanti che enfatizzano il suo carattere sportivo. Importanza Storica Innovazione Tecnologica: Due Tempi: Il motore a due tempi della RZ250 rappresentava un approccio tecnologico che enfatizzava le prestazioni pure, con un'erogazione di potenza rapida e un peso ridotto. Raffreddamento a Liquido: L'adozione del raffreddamento a liquido era una caratteristica avanzata per una motocicletta di questa cilindrata, contribuendo a migliorare l'affidabilità e le prestazioni del motore. Influenza sul Mercato: Popolarità: La RZ250 è stata molto popolare tra i motociclisti giovani e gli appassionati di corse su strada, grazie alle sue prestazioni elevate e al prezzo relativamente accessibile. Eredità: Ha contribuito a consolidare la reputazione di Yamaha come produttore di motociclette sportive ad alte prestazioni e ha influenzato lo sviluppo di modelli successivi. Conclusione La Yamaha RZ250 (4L3) (1982) è una motocicletta iconica degli anni '80, rinomata per il suo motore a due tempi potente, la sua maneggevolezza e il design sportivo. È stata una scelta popolare tra gli appassionati di motociclismo per la sua capacità di offrire un'esperienza di guida entusiasmante e prestazioni elevate in un pacchetto accessibile. La RZ250 rimane una delle motociclette più memorabili della sua epoca, lasciando un'eredità duratura nel mondo delle moto sportive.