Kit Zündapp KS750 con Sidecar in scala 1/9 - Modello Italeri. La Zündapp KS750 con sidecar era una motocicletta tedesca progettata per l'uso militare durante la Seconda Guerra Mondiale, famosa per la sua robustezza e capacità di affrontare terreni difficili. Costruita dalla Zündapp, era un mezzo versatile e resistente, utilizzato principalmente dalla Wehrmacht per trasportare truppe, messaggeri e fornire supporto logistico sul campo di battaglia. Era spesso impiegata in compiti di ricognizione e comunicazione. Caratteristiche principali Motore: Bicilindrico boxer a 4 tempi da 751 cc, raffreddato ad aria. Potenza: Circa 26 CV. Velocità massima: Circa 95 km/h su strada. Cambio: Manuale a 4 marce più retromarcia. Trasmissione: Trazione su entrambe le ruote, quella posteriore della moto e quella del sidecar, per aumentare la stabilità e le capacità fuoristrada. Peso: Circa 420 kg. Dotazioni militari e design Sidecar: Equipaggiato per trasportare un passeggero, spesso un soldato armato. Il sidecar era dotato di un vano per trasporto di equipaggiamenti o munizioni. Gancio traino: Molti modelli erano dotati di un gancio per trainare piccoli rimorchi o pezzi d’artiglieria leggeri. Armamento: Spesso veniva montata una mitragliatrice MG34 o MG42 per difesa o supporto nelle operazioni di ricognizione. Utilizzo e impatto La Zündapp KS750 fu utilizzata in tutti i principali fronti di guerra, dalle pianure dell'Europa orientale ai deserti dell'Africa settentrionale. Grazie alla sua robustezza e alle sue caratteristiche tecniche avanzate per l'epoca, è diventata una delle motociclette militari più iconiche della Seconda Guerra Mondiale.
Kit moto Triumph 3HW in scala 1/9 - Modello Italeri. La Triumph 3HW era una motocicletta britannica utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale dall'esercito britannico. Basata su un modello civile, la Triumph 3H, fu modificata per esigenze militari e fornita a diverse unità per ruoli di ricognizione, comunicazione e trasporto di ordini. Caratteristiche principali Motore: Monocilindrico a quattro tempi da 350 cc. Potenza: Circa 17 CV. Velocità massima: Circa 100 km/h. Cambio: Manuale a 4 marce. Peso: Circa 150 kg. Sospensioni: Forcella telescopica anteriore e ammortizzatori posteriori rigidi. Ruolo e utilizzo La Triumph 3HW era destinata principalmente alle funzioni di collegamento tra le truppe, con messaggeri motociclisti che trasportavano ordini e informazioni tra le unità. La sua semplicità e robustezza la resero affidabile anche su terreni accidentati, e fu impiegata ampiamente in Europa e Nord Africa. Design e caratteristiche tecniche Rispetto alle versioni civili, la 3HW era dotata di vari adattamenti militari, tra cui: Pneumatici più robusti per terreni difficili. Supporti per equipaggiamento militare come borse laterali per il trasporto di munizioni o documenti. Colorazione mimetica per meglio adattarsi all'ambiente di guerra. Storia e impatto La Triumph 3HW è diventata un’icona delle moto militari britanniche durante il conflitto e, insieme ad altre motociclette militari, è ricordata per il suo contributo nella logistica e nella comunicazione. Dopo la guerra, molte di queste motociclette furono acquistate e riadattate all’uso civile, contribuendo alla diffusione della cultura motociclistica del dopoguerra.
Kit aereo P-47D Thunderboltl in scala 1/48 - Modello Italeri. SUPER DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il P-47D Thunderbolt è stato uno dei caccia bombardieri più potenti e versatili della Seconda Guerra Mondiale, progettato e prodotto dalla Republic Aviation negli Stati Uniti. Viene ricordato per la sua robustezza, potenza di fuoco e capacità di sopportare danni in combattimento, rendendolo uno degli aerei da caccia più efficaci dell’epoca. Caratteristiche principali Tipo: Caccia bombardiere monomotore Motore: Pratt & Whitney R-2800, un potente motore radiale da 2.000 cavalli di potenza Velocità massima: Circa 690 km/h (a seconda dell’altitudine) Raggio d'azione: Estendibile fino a circa 2.400 km con serbatoi ausiliari Armamento: Equipaggiato con 8 mitragliatrici da 12,7 mm montate sulle ali, con una potenza di fuoco devastante. Poteva inoltre trasportare bombe fino a 1.100 kg o razzi non guidati per attacchi contro obiettivi a terra. Ruolo e utilizzo Il P-47D venne utilizzato principalmente per: Combattimento aereo: Abilità notevoli nei combattimenti ad alta quota. Supporto ravvicinato: Ottimo come caccia-bombardiere, particolarmente efficace nel distruggere bersagli a terra come carri armati e linee di comunicazione. Grazie alla sua capacità di incassare danni e continuare a volare, era amato dai piloti che lo soprannominarono “Jug” (abbreviazione di Juggernaut). Il P-47D Thunderbolt giocò un ruolo cruciale in diverse campagne europee e nel teatro del Pacifico, supportando le forze alleate fino alla fine della guerra.
Kit Kettenkrad Sd.Kfz. 2 Motocicletta a catena piccola tipo HK 101 in scala 1/9 - Modello Italeri. La Kettenkrad Sd.Kfz. 2, conosciuta anche come Kettenkrad HK 101, era una piccola motocicletta cingolata tedesca usata durante la Seconda Guerra Mondiale. Il termine "Kettenkrad" è una combinazione delle parole tedesche "Ketten" (cingoli) e "Krad" (abbreviazione per motocicletta). Questo veicolo era unico per il suo design, simile a una moto con un sistema di cingoli posteriori, e fu sviluppato dalla NSU Motorenwerke AG. Caratteristiche principali Tipo: Veicolo cingolato leggero da trasporto. Motore: Opel Olympia da 1,5 litri, 4 cilindri. Velocità massima: Circa 70 km/h su strada. Capacità di trasporto: Fino a 3 persone (guidatore e due passeggeri sul retro). Autonomia: Circa 250 km su strada. Peso: Circa 1.250 kg. Ruolo e utilizzo Il Kettenkrad fu impiegato inizialmente come trattore leggero per l'artiglieria, in particolare per trainare pezzi d’artiglieria leggeri come il cannone anticarro Pak 36. Successivamente, venne utilizzato per una serie di compiti, inclusi: Trasporto di truppe e rifornimenti: Grazie alla sua capacità di affrontare terreni difficili, era ideale per trasportare equipaggiamento e rifornimenti in zone fangose, sabbiose o innevate. Traino di alianti: Era utilizzato anche dalla Luftwaffe per spostare alianti leggeri nelle basi aeree. Missioni di ricognizione e collegamento: La sua velocità e manovrabilità lo rendevano utile per compiti di collegamento tra le unità. Design e caratteristiche tecniche La Kettenkrad combinava la maneggevolezza di una moto con la trazione di un veicolo cingolato. I cingoli permettevano una trazione eccellente su terreni difficili, mentre la ruota anteriore contribuiva a una migliore sterzata su superfici solide. Questo veicolo è diventato iconico per la sua versatilità e affidabilità, ed è uno dei mezzi più riconoscibili impiegati dalle forze tedesche durante la guerra.
Kit auto LANCIA STRATOS HF GR.4 MONTECARLO 1977 in scala 1/12 - Modello Italeri.(Uscita prevista del kit inizio Dicembre)- Telaio, interni e motore accuratamente riprodotti- Porte e cofani anteriori/posteriori apribili- Superfoglio decals- Parti cromate e in fotoincisione- Set di accessori con tubi, viti e molle- Foglio di gomma per la riproduzione dei parafanghi- Sospensioni funzionanti- Pneumatici realistici in gomma- Ruote sterzanti La Lancia Stratos HF Gr.4 Montecarlo 1977 è una versione della famosa Lancia Stratos, progettata specificamente per competere nei rally e celebre per la vittoria nel Rally di Monte Carlo del 1977. La Stratos HF (High Fidelity), progettata da Marcello Gandini per Bertone e sviluppata dalla Lancia, è stata la prima vettura pensata esclusivamente per le corse rally. Caratteristiche della Lancia Stratos HF Gr.4: Motore: Montava un motore Ferrari Dino V6 da 2.4 litri con potenze che arrivavano fino a circa 280 cavalli per la versione da gara, assicurando alte prestazioni e un'accelerazione eccezionale per l'epoca. Telaio: Struttura leggera e compatta in fibra di vetro, con sospensioni e caratteristiche specifiche per l'uso nei rally. Design: La Stratos aveva un design futuristico e aerodinamico, con un passo corto che la rendeva agile e veloce nei tornanti e nelle condizioni estreme tipiche dei rally. Successo nei Rally: La Stratos HF Gr.4 è diventata leggendaria, vincendo per tre anni consecutivi il Campionato del Mondo Rally (1974-1976) e affermandosi come una delle vetture da rally più iconiche. La vittoria al Monte Carlo nel 1977, con alla guida piloti come Sandro Munari, consolidò ulteriormente la sua reputazione e il suo ruolo nella storia delle corse.
Kit elicottero Bell AH-1 / AB-47 in scala 1/72 - Modello Italeri. Il Bell AH-1 e il Bell AB-47 (noto anche come Bell 47) sono due elicotteri molto diversi tra loro, sviluppati dalla Bell Helicopter, ciascuno con un ruolo specifico nell'aviazione militare e civile. Bell AH-1 Il Bell AH-1 è un elicottero d'attacco, uno dei più iconici mai prodotti. Ecco una panoramica: Nome completo: Bell AH-1 Cobra (noto anche come HueyCobra o semplicemente Cobra). Ruolo: Elicottero d'attacco. Origine: Prodotto negli Stati Uniti dalla Bell Helicopter negli anni '60. Sviluppo: Derivato dal famoso UH-1 Huey, l'AH-1 è stato il primo elicottero specificamente progettato per missioni d'attacco. Uso principale: Utilizzato principalmente durante la Guerra del Vietnam. È stato impiegato per supporto aereo ravvicinato, attacco a terra, e operazioni di scorta per trasporti di truppe. Armamenti: Equipaggiato con mitragliatrici, lanciarazzi e missili come i TOW (missili anticarro). Successivamente, ha ricevuto aggiornamenti per armamenti più moderni. Varianti: AH-1G: Versione iniziale per l'esercito degli Stati Uniti. AH-1S, AH-1F: Varianti modernizzate, con migliori sistemi d'armamento e avionica. Successori: È stato poi sostituito in molte forze armate dall'AH-64 Apache, ma alcune varianti dell'AH-1 sono ancora in uso in paesi come il Giappone, Taiwan e Israele. Bell AB-47 (o Bell 47) Il Bell AB-47, noto più comunemente come Bell 47, è un elicottero leggero multiruolo e fu uno dei primi elicotteri prodotti in serie: Nome completo: Bell 47 (in Italia, costruito su licenza dalla Agusta come AB-47). Ruolo: Elicottero leggero per uso civile e militare. Origine: Prodotto per la prima volta negli anni '40 dalla Bell Helicopter. Fama: È famoso per essere uno dei primi elicotteri ad avere un utilizzo massiccio a livello civile e militare. Divenne noto per la sua affidabilità e facilità d'uso. Utilizzo militare: Utilizzato dall'esercito statunitense e da altre forze armate per missioni di ricognizione, evacuazione medica, addestramento e trasporto leggero. Design iconico: Il Bell 47 ha un design riconoscibile, con una cabina di pilotaggio a "bolla" di vetro che gli dà un aspetto distintivo. Popolarità: È stato utilizzato in molti film e programmi televisivi, come la serie "MAS*H". Produzione e varianti: Fu costruito in numerose varianti e venduto in tutto il mondo, utilizzato da operatori civili per operazioni agricole, fotografia aerea, pattugliamenti e operazioni di soccorso. Differenze principali: Il Bell AH-1 è un elicottero d'attacco progettato per scopi militari offensivi, mentre il Bell AB-47 è un elicottero leggero versatile utilizzato in una vasta gamma di ruoli civili e militari, spesso per operazioni di supporto e ricognizione.
Kit veicolo militare Josif Stalin JS-2 in scala 1/56 - Modello Italeri. Il Josef Stalin JS-2 (o IS-2, abbreviazione di "Iosef Stalin") è un carro armato pesante sovietico, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale e nei primi anni della Guerra Fredda. È stato uno dei carri armati più potenti della sua epoca, progettato per affrontare e superare i carri pesanti tedeschi come il Tiger I e il Panther. Il nome "JS" deriva dal leader sovietico Joseph Stalin, e il JS-2 è una delle versioni più avanzate della serie di carri pesanti JS. Caratteristiche principali del JS-2 Armamento: Il JS-2 era equipaggiato con un potente cannone D-25T da 122 mm, che era uno dei più grandi cannoni mai montati su un carro armato durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo cannone era in grado di distruggere i carri tedeschi, come il Tiger I e il Panther, anche a lunghe distanze. L'armamento secondario includeva due mitragliatrici: una mitragliatrice coassiale da 7,62 mm e una mitragliatrice da 12,7 mm DShK montata sulla torretta per la difesa contraerea. Armatura: Il JS-2 aveva un'armatura spessa e ben inclinata per migliorare la protezione. L'armatura frontale era di 120 mm, inclinata per aumentare l'efficacia contro i colpi dei cannoni nemici. L'inclinazione dell'armatura era una lezione appresa dal design del carro sovietico T-34. Questa spessa armatura frontale lo rendeva molto resistente contro i cannoni dei carri tedeschi, anche quelli potenti come il 88 mm del Tiger I. Motore e mobilità: Il JS-2 era alimentato da un motore diesel V-2-IS da 12 cilindri, capace di erogare circa 600 cavalli. Nonostante il suo peso considerevole, il JS-2 aveva una buona mobilità per un carro pesante, con una velocità massima di circa 37 km/h su strada. Anche se non veloce come i carri medi, il JS-2 aveva abbastanza mobilità per supportare l'avanzata dell'Armata Rossa, mantenendo un buon equilibrio tra potenza di fuoco, protezione e mobilità. Design e struttura: Il JS-2 aveva un design compatto rispetto ai carri pesanti tedeschi, con una silhouette più bassa e una torretta massiccia ma ben bilanciata. Questo riduceva la visibilità del carro sul campo di battaglia, rendendolo più difficile da colpire. Il carro presentava un equipaggio di quattro uomini: comandante, artigliere, caricatore e pilota. Impiego in battaglia Ruolo operativo: Il JS-2 era principalmente utilizzato come carro d'assalto pesante. Grazie al suo potente cannone e alla sua robusta armatura, era ideale per penetrare le linee nemiche, affrontare le fortificazioni e ingaggiare altri carri armati pesanti. Fu impiegato in alcune delle più grandi offensive sovietiche della guerra, tra cui la battaglia di Berlino, dove i carri JS-2 furono utilizzati per spezzare le difese tedesche nella città. Punti di forza: La potenza di fuoco del cannone da 122 mm era devastante, in grado di distruggere la maggior parte dei carri armati tedeschi con un solo colpo diretto. Anche se il cannone aveva un basso rateo di fuoco rispetto ad altre armi, il suo impatto era sufficiente per rendere il JS-2 temibile sul campo. La spessa armatura frontale del carro rendeva difficile per i carri nemici distruggerlo frontalmente, conferendogli una grande capacità di sopravvivenza nei combattimenti diretti. Punti deboli: Uno dei principali svantaggi del JS-2 era la lentezza del caricamento del cannone da 122 mm, poiché i proiettili erano grandi e pesanti, e dovevano essere caricati in due pezzi (proiettile e carica). Questo rallentava il rateo di fuoco, rendendo il carro più vulnerabile se colpito durante il caricamento. Sebbene l'armatura frontale fosse eccezionalmente spessa, i lati e il retro del carro erano meno protetti, rendendolo vulnerabile agli attacchi laterali o posteriori. Risultati sul campo: Il JS-2 si dimostrò estremamente efficace nel supportare le offensive sovietiche, specialmente nei confronti dei carri tedeschi pesanti come i Tiger I e Tiger II. Insieme ai T-34/85, i JS-2 permisero all'Armata Rossa di mantenere la superiorità numerica e tecnica nei confronti delle forze tedesche, specialmente nelle fasi finali della guerra. Servizio post-bellico Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il JS-2 rimase in servizio con l'esercito sovietico e altri paesi del blocco comunista. Venne utilizzato anche in conflitti successivi, come la Guerra di Corea. Anche se presto fu superato dai carri armati più moderni, il JS-2 rimase un simbolo della potenza industriale e militare sovietica. Conclusione Il JS-2 è stato uno dei carri armati pesanti più importanti della Seconda Guerra Mondiale. Con il suo potente cannone da 122 mm e la spessa armatura, era una risposta diretta ai carri tedeschi pesanti come il Tiger I e il Panther. Sebbene avesse alcuni limiti, come la lentezza del rateo di fuoco, il JS-2 rappresentava una minaccia seria sul campo di battaglia ed è considerato uno dei carri più riusciti dell'epoca.
Kit veicolo carro armato Pz.Kpfw. V Panther Ausf. A in scala 1/72 - Modello Italeri. Nuove decal per 5 versioni, include 1 figura. Il Pz.Kpfw. V Panther Ausf. A (Panzerkampfwagen V Panther Ausführung A) è una versione del famoso carro armato medio tedesco Panther, utilizzato dalla Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Panther è considerato uno dei migliori carri armati del conflitto per il suo equilibrio tra potenza di fuoco, protezione e mobilità. Caratteristiche principali del Panther Ausf. A Design e sviluppo: Il Panther fu progettato in risposta ai carri sovietici, in particolare il T-34, che si dimostrò superiore ai carri tedeschi iniziali sul fronte orientale. Il Panther combinava l’armatura inclinata (come il T-34), che migliorava la resistenza ai colpi, con un potente cannone anticarro. La versione Ausf. A, prodotta tra il 1943 e il 1944, è una delle prime varianti del Panther, successiva alla Ausf. D e seguita dalla Ausf. G. Nonostante il nome "A", è in realtà la seconda versione prodotta in quantità significative. Armamento: Il Panther Ausf. A era armato con un cannone KwK 42 da 75 mm L/70, uno dei migliori cannoni anticarro della guerra. Grazie alla sua lunghezza e alta velocità iniziale, il cannone poteva penetrare facilmente la maggior parte dei carri armati nemici, inclusi i più pesanti come il T-34 sovietico e il M4 Sherman americano. Come armamento secondario, era dotato di due mitragliatrici MG34 da 7,92 mm, una montata coassialmente accanto al cannone principale e l'altra in una posizione anteriore per la difesa ravvicinata. Armatura: L'armatura frontale del Panther Ausf. A era inclinata a 55 gradi e aveva uno spessore di 80 mm, fornendo un'eccellente protezione contro i proiettili anticarro. Le superfici inclinate aumentavano l'efficacia dell'armatura, rendendo più difficile la penetrazione dei colpi nemici. I lati e il retro del carro erano meno corazzati, con spessori compresi tra 40 e 50 mm, rendendolo vulnerabile agli attacchi sui fianchi e da dietro. Mobilità: Il Panther Ausf. A era equipaggiato con un motore Maybach HL 230 P30, un motore a benzina V12 da 700 cavalli, che permetteva al carro di raggiungere una velocità massima di circa 46 km/h su strada. Aveva un buon rapporto tra potenza e peso, il che lo rendeva manovrabile per un carro armato medio-pesante, pur mantenendo una notevole velocità per spostarsi rapidamente sui campi di battaglia. Sospensioni e cingoli: Il Panther utilizzava un sistema di sospensioni a barre di torsione, che garantiva un buon comfort su terreni accidentati e migliorava la precisione nel fuoco in movimento. I suoi cingoli larghi offrivano una buona distribuzione del peso, riducendo la pressione sul terreno e migliorando la sua mobilità su superfici fangose o morbide, come quelle tipiche del fronte orientale. Modifiche rispetto all'Ausf. D: L'Ausf. A incorporava diverse migliorie rispetto alla precedente versione Ausf. D, tra cui una cupola del comandante migliorata con periscopi a visione panoramica, che offriva una migliore visuale del campo di battaglia. Furono risolti anche alcuni problemi meccanici iniziali, specialmente riguardanti la trasmissione e il sistema di raffreddamento, che affliggevano la versione D. Ruolo operativo Utilizzo in battaglia: Il Panther Ausf. A fu utilizzato in diverse campagne importanti, tra cui la Battaglia di Kursk nel 1943, una delle più grandi battaglie di carri armati della storia. Nonostante alcuni problemi meccanici nelle prime fasi del suo impiego, il Panther si dimostrò presto un formidabile avversario contro i carri alleati e sovietici. Fu utilizzato come carro armato medio per contrastare i carri armati nemici, ma spesso era impiegato in compiti che normalmente sarebbero stati assegnati a carri pesanti, data la sua potenza di fuoco e la robustezza della sua armatura frontale. Punti di forza: Il Panther eccelleva nel tiro a lunga distanza, dove il suo cannone da 75 mm poteva penetrare facilmente la corazza dei carri nemici, mantenendosi fuori dalla portata delle loro armi. L'armatura frontale inclinata offriva una protezione efficace contro la maggior parte dei proiettili nemici, rendendo il Panther una minaccia temibile, specialmente quando affrontato frontalmente. Punti deboli: Uno dei principali problemi del Panther era la sua vulnerabilità ai fianchi e al retro, dove l'armatura era molto più sottile. I nemici che riuscivano a manovrare e attaccare lateralmente potevano danneggiare il carro più facilmente. Il motore e la trasmissione del Panther erano soggetti a guasti, specialmente durante lunghi spostamenti o su terreni difficili. Sebbene i problemi meccanici fossero ridotti con l'Ausf. A rispetto alla prima versione, rimanevano una debolezza. Conclusione Il Pz.Kpfw. V Panther Ausf. A è stato uno dei migliori carri armati della Seconda Guerra Mondiale, un perfetto equilibrio tra potenza di fuoco, protezione e mobilità. Nonostante i suoi difetti meccanici e la vulnerabilità ai fianchi, era temuto dagli equipaggi alleati e sovietici per la sua capacità di infliggere danni devastanti da lunghe distanze e resistere agli attacchi frontali. Il Panther ha influenzato profondamente il design dei carri armati del dopoguerra ed è ancora oggi ammirato per le sue innovazioni tecniche.
Kit veicolo militare Pz. Kpfw. VI Tiger I Ausf. E in scala 1/56 - Modello Italeri. Il Pz.Kpfw. VI Tiger I Ausf. E (Panzerkampfwagen VI Tiger I Ausführung E) è un carro armato pesante tedesco utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Tiger I è uno dei carri armati più iconici della storia per la sua potenza di fuoco, la robustezza dell'armatura e il ruolo che ha giocato nelle principali battaglie del conflitto. Caratteristiche principali del Tiger I Ausf. E Progetto e sviluppo: Il Tiger I fu progettato per contrastare i carri armati sovietici, come il T-34 e il KV-1, che avevano dimostrato di essere superiori ai carri tedeschi nel 1941 sul fronte orientale. Il progetto, affidato alla Henschel, diede vita a un carro armato pesante che combinava un'armatura spessa e una potente arma principale, il tutto bilanciato con una buona mobilità per il suo peso. Armamento: Il Tiger I era equipaggiato con un cannone KwK 36 da 88 mm L/56, una delle armi più temibili della guerra. Il cannone da 88 mm aveva un'eccellente capacità di penetrazione e poteva distruggere la maggior parte dei carri nemici a distanze notevoli. L'armamento secondario includeva due mitragliatrici MG34 da 7,92 mm, una coassiale accanto al cannone principale e una montata nella parte anteriore del veicolo per la difesa ravvicinata contro la fanteria. Armatura: L'armatura del Tiger I era molto spessa, con 100 mm sul fronte della torretta e della scafo, e 80 mm sui lati e sul retro. Questa protezione rendeva il Tiger I virtualmente invulnerabile agli attacchi frontali da parte dei carri armati e cannoni anticarro alleati a distanze medie e lunghe. L'armatura non era inclinata come quella dei carri sovietici (come il T-34), ma era così spessa che forniva comunque una protezione formidabile. Mobilità: Nonostante fosse un carro pesante, il Tiger I era relativamente mobile grazie al suo motore Maybach HL 230 P45, un motore V12 a benzina da 700 cavalli. Tuttavia, a causa del suo peso considerevole (circa 57 tonnellate), aveva una velocità massima di circa 38 km/h su strada e meno su terreni accidentati. Il Tiger I soffriva di problemi meccanici, soprattutto nei primi modelli, a causa della complessità del suo design e del suo peso, che mettevano sotto stress il sistema di sospensione e la trasmissione. Sospensioni e cingoli: Il Tiger I utilizzava un sistema di sospensioni interlacciate con barre di torsione, che permetteva di distribuire il peso del veicolo su una vasta area e migliorava la mobilità su terreni difficili. Tuttavia, questo sistema era complesso e difficile da riparare, specialmente in condizioni di combattimento. Impiego in battaglia Ruolo operativo: Il Tiger I era progettato principalmente per il ruolo di carro armato pesante e veniva impiegato soprattutto per affrontare altri carri armati nemici. Grazie alla sua armatura e al potente cannone, il Tiger I dominava i campi di battaglia, distruggendo facilmente i carri armati alleati da lunghe distanze. Fu utilizzato in tutte le principali campagne tedesche, inclusa la Battaglia di Kursk (1943), dove affrontò i carri armati sovietici, e in combattimenti in Normandia, durante l'invasione alleata del 1944. Punti di forza: La combinazione del cannone da 88 mm e della pesante armatura rendeva il Tiger I praticamente invulnerabile in molte situazioni tattiche, specialmente quando era ben posizionato e supportato. I carri armati alleati, come lo Sherman americano e il T-34 sovietico, avevano notevoli difficoltà a danneggiarlo frontalmente. La sua precisione a lunghe distanze era superiore a quella di molti altri carri armati dell'epoca, permettendogli di colpire e distruggere i bersagli prima che questi potessero avvicinarsi. Punti deboli: Nonostante la sua potenza, il Tiger I soffriva di problemi meccanici, come la frequente rottura della trasmissione, la complessità del sistema di sospensione e l'usura eccessiva dei cingoli. Inoltre, era un carro armato costoso e complesso da produrre, il che limitava il numero di esemplari disponibili. La sua mobilità su terreni difficili, come il fango o la neve, era limitata, e il suo peso lo rendeva vulnerabile nelle zone paludose o nelle strade coperte di macerie. Inoltre, il consumo di carburante era elevato, il che lo rendeva logisticamente impegnativo da supportare. Risultati sul campo: Il Tiger I riuscì a ottenere un impressionante record di vittorie in combattimento, grazie alla sua superiorità tecnica. Equipaggi esperti potevano distruggere decine di carri nemici in una sola battaglia. Tuttavia, a causa del suo numero relativamente ridotto e delle difficoltà logistiche, il Tiger I non riuscì a cambiare l'esito della guerra, nonostante il suo formidabile potenziale tattico. Conclusione Il Pz.Kpfw. VI Tiger I Ausf. E è stato uno dei carri armati più temuti e rispettati della Seconda Guerra Mondiale. Con la sua combinazione di potenza di fuoco, spessa armatura e presenza intimidatoria sul campo di battaglia, divenne un simbolo della superiorità tecnica tedesca. Tuttavia, i suoi problemi di affidabilità, i costi elevati di produzione e il numero limitato di esemplari disponibili ne ridussero l'impatto strategico complessivo nel conflitto.
Kit veicolo Opel Blitz Fire Truck in scala 1/24 - Modello Italeri. L'Opel Blitz Fire Truck è una variante del famoso camion Opel Blitz, adattato per essere utilizzato come autopompa antincendio. L'Opel Blitz è stato uno dei veicoli commerciali e militari più versatili della Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Il modello è stato utilizzato in molteplici ruoli, tra cui trasporto truppe, rifornimenti e servizi di emergenza, come quello di autopompa. Caratteristiche principali dell'Opel Blitz Fire Truck Origine del modello: L'Opel Blitz era prodotto dalla Opel, una casa automobilistica tedesca, ed è diventato il camion più utilizzato dalla Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale. La versione antincendio (Fire Truck) del Blitz era progettata per essere utilizzata nelle operazioni di soccorso e spegnimento degli incendi sia in contesti civili che militari, soprattutto nelle città o nelle basi militari sotto attacco. Motore e prestazioni: La maggior parte dei modelli di Opel Blitz era equipaggiata con un motore a 6 cilindri da 3,6 litri, che erogava circa 75 cavalli. Nonostante non fosse estremamente potente, il motore era affidabile e adatto per trasportare carichi pesanti. Il camion era progettato per trasportare sia l'equipaggio che l'attrezzatura antincendio, inclusi tubi, pompe, serbatoi d'acqua e altre attrezzature specializzate. Equipaggiamento antincendio: L'Opel Blitz Fire Truck era dotato di una pompa ad alta pressione per spruzzare acqua o schiuma antincendio sugli incendi. Alcuni modelli avevano serbatoi d'acqua incorporati, mentre altri dovevano attingere da fonti esterne come idranti o corsi d'acqua. A bordo del veicolo erano presenti anche scale e attrezzature di salvataggio, che permettevano ai vigili del fuoco di raggiungere gli edifici in fiamme o salvare persone in situazioni di emergenza. Design e struttura: Il design dell’Opel Blitz Fire Truck seguiva lo stesso schema della versione base del camion, con una cabina a due posti per il conducente e un assistente, e uno spazio posteriore modificato per ospitare l'equipaggiamento antincendio. Alcuni modelli includevano un compartimento coperto per proteggere gli strumenti dalle intemperie, mentre altri erano progettati come veicoli aperti per un accesso più rapido all'attrezzatura. Utilizzo militare e civile: Sebbene la versione Fire Truck fosse principalmente destinata a compiti civili, come la gestione degli incendi nelle città tedesche o nelle fabbriche durante i bombardamenti alleati, fu anche utilizzata dai militari per proteggere basi e depositi di munizioni. Durante i bombardamenti alleati sulle città tedesche nella seconda metà della guerra, i camion antincendio come l’Opel Blitz furono essenziali per cercare di limitare i danni e salvare vite umane. Varianti: Esistevano diverse versioni dell'Opel Blitz, tra cui modelli a trazione integrale 4x4 e a trazione posteriore, che permettevano al veicolo di operare su vari tipi di terreno. La versione antincendio era adattata per l'uso urbano, ma poteva anche essere modificata per ambienti più difficili. Conclusione L'Opel Blitz Fire Truck rappresenta una delle tante varianti di un veicolo estremamente versatile utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene non sia noto quanto le versioni militari del Blitz, è stato comunque un veicolo cruciale nel campo della protezione civile e militare, fornendo supporto nelle operazioni di spegnimento degli incendi durante il conflitto. Grazie alla sua affidabilità e facilità di adattamento, l'Opel Blitz ha lasciato un segno duraturo nella storia dei veicoli utilitari tedeschi.
Kit aereo da caccia bombardiere Reggiane Re.2002 Ariete in scala 1/72 - Modello Italeri. Nuove decal per 4 versioni Il Reggiane Re.2002 Ariete era un caccia bombardiere italiano utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Sviluppato dalla Reggiane, era una versione migliorata del precedente Reggiane Re.2000 e rappresentava uno degli ultimi caccia progettati dall'azienda prima della fine del conflitto. Caratteristiche principali: Ruolo: Caccia bombardiere destinato sia a missioni di intercettazione che ad attacchi al suolo, con capacità di bombardamento in picchiata. Motore: Alimentato da un motore radiale Piaggio P.XIX RC.45 da 1.175 cavalli, che forniva una velocità massima di circa 530 km/h. Armamento: Dotato di due mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm montate sulla fusoliera e di due mitragliatrici da 7,7 mm montate nelle ali. Poteva trasportare una bomba centrale da 250 o 500 kg, oltre a bombe più piccole sotto le ali. Prestazioni: Sebbene fosse meno maneggevole rispetto a caccia come il Macchi C.202, il Re.2002 era apprezzato per la sua robustezza e capacità di svolgere missioni di bombardamento in picchiata con precisione. Impiego operativo: Il Re.2002 fu utilizzato sia dalla Regia Aeronautica italiana che, dopo l'armistizio del 1943, dai tedeschi nell'Aeronautica Nazionale Repubblicana e dalla Luftwaffe. Fu impiegato principalmente sul fronte italiano e francese, soprattutto in operazioni contro obiettivi terrestri e navali. Costruzione e design: Il design era simile a quello del Reggiane Re.2000, ma con miglioramenti alla struttura per permettere l'installazione di armamenti più pesanti e un migliore comportamento in picchiata. Sintesi: Il Reggiane Re.2002 Ariete era un caccia bombardiere versatile e robusto, utilizzato in varie operazioni durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche se non era il più veloce o manovrabile degli aerei italiani, la sua capacità di eseguire missioni di bombardamento con precisione lo rese un importante velivolo nel teatro bellico italiano.
Kit veicolo anfibio LVT-4 Water Buffalo (ETO) in scala 1/35 - Modello Italeri.Include fotoincisioni e cingoli in gomma. Il LVT-4 Water Buffalo era un veicolo anfibio utilizzato dalle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, particolarmente noto per il suo impiego in operazioni di sbarco e trasporto di truppe su terreni difficili, sia in acqua che sulla terraferma. Caratteristiche principali: Ruolo: Progettato principalmente come veicolo anfibio per il trasporto di truppe, equipaggiamenti e rifornimenti durante gli sbarchi anfibi. Capacità anfibia: Il veicolo era in grado di navigare in acqua grazie a dei cingoli che fornivano la propulsione sia in acqua che su terra. Poteva trasportare fino a 30 soldati completamente equipaggiati o un carico di circa 4,5 tonnellate. Design: L'LVT-4 era una versione migliorata rispetto ai precedenti modelli, con una rampa di carico posteriore che facilitava l'imbarco e lo sbarco delle truppe e dei rifornimenti. Questa caratteristica rappresentava un vantaggio significativo rispetto ai modelli precedenti, come l'LVT-2, che non aveva questa funzione. Armamento: Spesso dotato di mitragliatrici Browning M2 da 12,7 mm e M1919 da 7,62 mm per difesa contro la fanteria e il fuoco nemico durante le operazioni di sbarco. Impiego operativo: Utilizzato principalmente dagli Stati Uniti, dall'esercito britannico e da altre forze alleate durante la guerra. Il modello LVT-4 fu impiegato nel Teatro Operativo Europeo (ETO), inclusi i famosi sbarchi del D-Day in Normandia, ma fu anche largamente usato nel teatro del Pacifico. Versatilità: Il veicolo fu ampiamente utilizzato per sbarchi anfibi, ma dimostrò anche la sua versatilità in operazioni su terreni paludosi, spiagge e fiumi, diventando un elemento chiave in molte operazioni anfibie durante la guerra. Sintesi: Il LVT-4 Water Buffalo era un veicolo anfibio essenziale per le forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, specialmente per il suo utilizzo in operazioni anfibie nel teatro europeo e nel Pacifico. La sua capacità di trasportare truppe e rifornimenti direttamente sulle spiagge nemiche o attraverso terreni difficili lo rese un veicolo fondamentale per il successo di molte missioni.
Kit aereo Macchi M.C. 205 Veltro in scala 1/32 - Modello Italeri.Il kit garantisce il massimo realismo: stampi nuovi realizzati con gli standard più evoluti di progettazione e produzione, grande cura dei dettagli e introduzione di soluzioni innovative come il cockpit con le decal in 3D, la mascheratura del tettuccio e delle ruote. In anteprima le immagini dell’artwork, del modello assemblato e verniciato, dei fogli decals, delle fotoincisioni, e dei profili a colori. Il Macchi M.C. 205 Veltro è stato uno dei migliori caccia italiani impiegati durante la Seconda Guerra Mondiale. Sviluppato dalla Aeronautica Macchi, il Veltro è una variante avanzata del precedente Macchi M.C. 202 Folgore, ed è considerato uno dei più efficienti aerei italiani del conflitto, sia per velocità che per manovrabilità. Caratteristiche principali del Macchi M.C. 205 Veltro: Motore: Il Veltro era equipaggiato con il potente motore tedesco Daimler-Benz DB 605A-1 o con una versione costruita su licenza dalla Fiat, il Fiat R.A. 1050 Tifone. Questo motore da 12 cilindri a V garantiva una potenza di circa 1.475 cavalli, permettendo al caccia di raggiungere velocità superiori ai 640 km/h. Design e struttura: Il M.C. 205 manteneva l'elegante design del suo predecessore, il M.C. 202, con una fusoliera snella e una struttura interamente metallica. Tuttavia, presentava alcune modifiche per migliorare le prestazioni aerodinamiche e l'armamento. Armamento: Una delle principali migliorie rispetto al Folgore era l'armamento potenziato. Il Veltro era equipaggiato con due mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm montate sopra il motore, e in alcune versioni era dotato di due cannoni MG 151/20 da 20 mm montati nelle ali, che gli conferivano una maggiore capacità offensiva. Prestazioni: Il Veltro eccelleva in termini di velocità, manovrabilità e capacità di arrampicata. Era in grado di competere alla pari con i migliori caccia alleati dell'epoca, come lo Spitfire e il P-51 Mustang, grazie alla sua combinazione di potenza e agilità. Ruolo Operativo: Il Macchi M.C. 205 fu impiegato principalmente in ruoli di intercettazione e difesa aerea, specialmente per contrastare i bombardieri alleati che colpivano obiettivi in Italia. Fu utilizzato anche in missioni di scorta ai bombardieri italiani e tedeschi, e si dimostrò particolarmente efficace nei duelli aerei. Servizio con la Regia Aeronautica e l'Aeronautica Nazionale Repubblicana: Il Veltro entrò in servizio con la Regia Aeronautica a partire dal 1943, poco prima dell'armistizio italiano. Dopo la firma dell'armistizio, alcuni esemplari continuarono a volare con l'Aeronautica Nazionale Repubblicana (ANR), la forza aerea della Repubblica Sociale Italiana, mentre altri furono impiegati dagli Alleati con l'Aeronautica Cobelligerante Italiana. Limitazioni: Nonostante le eccellenti prestazioni del M.C. 205, la produzione fu limitata a causa delle difficoltà industriali dell'Italia durante la guerra. Solo circa 260 esemplari furono costruiti, insufficienti per fare una differenza significativa nei combattimenti aerei della seconda parte del conflitto. Contesto Storico: Il Macchi M.C. 205 Veltro rappresenta uno dei punti più alti dell'industria aeronautica italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Mentre molti caccia italiani all'inizio del conflitto erano superati rispetto ai loro omologhi alleati e tedeschi, il Veltro dimostrò che l'Italia era in grado di sviluppare velivoli di classe mondiale. Tuttavia, l'insufficienza di risorse e le limitazioni nella produzione limitarono il suo impatto sul conflitto.
Kit aereo Mirage III in scala 1/48 - Modello Italeri. DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il Dassault Mirage III è un caccia supersonico multiruolo francese sviluppato e prodotto dalla Dassault Aviation negli anni '50. È noto per essere uno dei primi aerei da combattimento in grado di raggiungere velocità superiori a Mach 2. Il Mirage III è stato ampiamente utilizzato da numerose forze aeree in tutto il mondo ed è diventato uno dei caccia più iconici della Guerra Fredda. Caratteristiche Principali del Mirage III Progettazione e Costruzione: Origini: Progettato nei primi anni '50 in risposta a una specifica del governo francese per un caccia leggero supersonico. Il primo volo del prototipo avvenne nel 1956. Entrata in Servizio: Il Mirage III entrò in servizio con l'Aeronautica Militare Francese (Armée de l'Air) nel 1961. Design e Configurazione: Struttura: Monoplano a delta, con ali a forma di delta senza piani di coda orizzontali, caratteristica che conferisce eccellenti prestazioni ad alta velocità. Materiali: Costruito principalmente in lega di alluminio, con alcune parti in acciaio e titanio per resistere alle alte temperature generate durante il volo supersonico. Motorizzazione: Motore: Equipaggiato con un motore a reazione Snecma Atar 9, che fornisce una spinta notevole con postcombustione. Prestazioni: Capace di raggiungere una velocità massima di oltre Mach 2 (circa 2.336 km/h) e un'autonomia di combattimento di circa 1.200 km. Avionica e Sistemi di Missione: Radar: Dotato di radar Cyrano I per l'intercettazione e la navigazione. Strumentazione: Avionica relativamente avanzata per l'epoca, con sistemi di guida e controllo del fuoco integrati. Armamento: Cannoni: Armato con due cannoni DEFA da 30 mm montati nel muso. Missili: Capacità di trasportare missili aria-aria come il Matra R530 e missili aria-superficie. Bombe e Razzi: Può essere configurato per trasportare bombe convenzionali, razzi e altre munizioni per missioni di attacco al suolo. Ruolo Operativo Contesto Storico: Impiego: Utilizzato principalmente come intercettore e caccia multiruolo, ma anche per missioni di attacco al suolo e ricognizione. Teatri di Guerra: Ha partecipato a numerosi conflitti, tra cui la Guerra dei Sei Giorni (1967) e la Guerra dello Yom Kippur (1973), dove è stato utilizzato con successo dalle forze aeree israeliane. Varianti: Mirage IIIE: Variante multiruolo con avionica migliorata e maggiore capacità di carburante. Mirage IIIC: Versione intercettore con armamento aria-aria e capacità di alta velocità. Mirage IIIR: Variante da ricognizione con telecamere al posto del radar. Prestazioni e Affidabilità Prestazioni: Velocità: Una delle prime caratteristiche che ha reso famoso il Mirage III è la sua capacità di raggiungere velocità supersoniche superiori a Mach 2. Manovrabilità: Eccellente manovrabilità a quote elevate, grazie al design a delta che offre un equilibrio tra velocità, stabilità e capacità di carico. Affidabilità: Robustezza: Considerato un aereo robusto e affidabile, capace di operare in una varietà di condizioni ambientali e operative. Manutenzione: Progettato per essere relativamente facile da mantenere e riparare, anche in condizioni di campo. Comparazione: Confronto con Contemporanei: Rispetto ad altri caccia dell'epoca come l'F-4 Phantom II e il MiG-21, il Mirage III era noto per la sua eccellente combinazione di velocità, manovrabilità e versatilità operativa. Conclusione Il Dassault Mirage III è stato un pilastro delle forze aeree di molti paesi durante la Guerra Fredda, grazie alle sue eccellenti prestazioni supersoniche, manovrabilità e capacità multiruolo. Con una carriera operativa che ha visto numerosi conflitti e adattamenti tecnologici, il Mirage III ha lasciato un'impronta significativa nella storia dell'aviazione militare e continua ad essere ricordato come uno dei caccia più iconici e influenti del XX secolo.
Kit aereo F-35C Lightning II in scala 1/72 - Modello Italeri.SUPER DECAL PER 4 VERSIONI - PEZZI PER CONFIGURAZIONE ''BEAST MODE'' - NUOVA MASCHERA ADESIVA PRETAGLIATA PER PANNELLATURE RAM L'F-35C Lightning II è una variante del caccia multiruolo stealth di quinta generazione Lockheed Martin F-35 Lightning II, progettata specificamente per le operazioni della U.S. Navy (Marina degli Stati Uniti) sulle portaerei. Caratteristiche Principali dell'F-35C Lightning II Progettazione e Costruzione: Origini: Fa parte del programma Joint Strike Fighter (JSF), nato per sviluppare un caccia multiruolo avanzato per diverse forze armate statunitensi e alleate. Entrata in Servizio: L'F-35C ha raggiunto la capacità operativa iniziale (IOC) con la U.S. Navy nel 2019. Design e Configurazione: Struttura: Monoplano ad ala bassa con configurazione a coda singola, progettato per ridurre la sezione radar e aumentare la furtività. Ali: Ali più grandi e robuste rispetto alle altre varianti (F-35A e F-35B) per migliorare la manovrabilità a basse velocità e fornire una maggiore superficie di sollevamento per le operazioni di decollo e atterraggio sulle portaerei. Carrello d'Atterraggio: Progettato per resistere agli impatti degli appontaggi su portaerei, con un carrello d'atterraggio anteriore più robusto e un gancio d'arresto posteriore. Motorizzazione: Motore: Equipaggiato con un motore Pratt & Whitney F135, che fornisce una spinta elevata e affidabile con capacità di postcombustione. Velocità e Raggio d'Azione: Capacità di raggiungere velocità supersoniche e operare a lunghe distanze, con un'autonomia estesa grazie alla capacità di trasportare più carburante rispetto alle altre varianti. Avionica e Sistemi di Missione: Sensori e Furtività: Equipaggiato con sensori avanzati e una suite di guerra elettronica, radar AN/APG-81 AESA, e un sistema di fusione dei dati che integra le informazioni provenienti da vari sensori per fornire una consapevolezza situazionale superiore. Sistema di Visione: Dispone di un sistema di visione distribuita (DAS) e un display montato sul casco (HMD) per il pilota, che consente la visualizzazione delle informazioni critiche direttamente sul visore del casco. Armamento: Interno ed Esterno: Capace di trasportare armi sia nei vani interni, per mantenere la furtività, sia sui piloni esterni per missioni che richiedono una maggiore capacità di carico bellico. Armi Tipiche: Missili aria-aria, aria-superficie, bombe a guida di precisione, e un cannone GAU-22/A da 25 mm. Ruolo Operativo Contesto Storico: Missioni Primarie: Progettato per le operazioni di superiorità aerea, attacco al suolo, ricognizione, e missioni di soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD). Utilizzo Navale: Ottimizzato per operare dalle portaerei della U.S. Navy, contribuendo alla proiezione di potenza aerea in aree remote e contese. Vantaggi Operativi: Stealth: Capacità di operare in ambienti contestati senza essere facilmente rilevato dai radar nemici. Multi-missione: Progettato per eseguire una vasta gamma di missioni, grazie alla sua versatilità e ai sistemi avanzati di missione. Networking: Funzionalità di fusione dei dati che consente l'integrazione delle informazioni con altre piattaforme militari, migliorando la coordinazione e l'efficacia operativa. Prestazioni e Affidabilità Prestazioni: Velocità: Può raggiungere velocità supersoniche, con una velocità massima di circa Mach 1.6. Autonomia: Autonomia operativa estesa grazie alla capacità di trasportare più carburante rispetto alle altre varianti F-35. Manovrabilità: Vantaggi: Le ali più grandi e la struttura rinforzata migliorano la manovrabilità a basse velocità, essenziale per le operazioni di decollo e atterraggio sulle portaerei. Comparazione: Confronto con Altre Varianti: Rispetto all'F-35A (variante dell'Air Force) e all'F-35B (variante dei Marines con capacità di decollo e atterraggio verticale), l'F-35C offre migliori prestazioni per le operazioni navali, con un maggiore raggio d'azione e capacità di trasporto di carburante. Conclusione L'F-35C Lightning II rappresenta un'avanzata piattaforma d'attacco e di superiorità aerea per la U.S. Navy, progettata per operare dalle portaerei e per affrontare le sfide delle moderne guerre aeree. Con le sue caratteristiche stealth, avionica avanzata, e capacità multi-missione, l'F-35C è un componente chiave della futura forza aerea navale degli Stati Uniti, capace di proiettare potenza e garantire la superiorità aerea in qualsiasi teatro operativo.
Kit AS.42 SAHARIANA in scala 1/35 - Modello Italeri.DECAL PER 4 VERSIONI - PNEUMATICI IN GOMMA - CANNA IN METALLO - FOTOINCISO - PARTI PER 47/32 VERSIONE ALTERNATIVA L'Autoblinda AS.42 "Sahariana" è un veicolo corazzato da ricognizione italiano utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu sviluppato dalla Fiat-Ansaldo per l'Esercito Italiano, specificamente per operazioni nel teatro nordafricano, caratterizzato da vaste aree desertiche. La "Sahariana" è nota per la sua capacità di operare efficacemente in ambienti desertici, grazie alla sua lunga autonomia e alla sua adattabilità alle condizioni difficili. Caratteristiche Principali dell'AS.42 "Sahariana" Progettazione e Costruzione: Origini: Sviluppata all'inizio degli anni '40, con l'entrata in servizio nel 1942. Costruttori: Progettata dalla Fiat-Ansaldo, una collaborazione tra Fiat, uno dei principali costruttori automobilistici italiani, e Ansaldo, un'importante azienda nel settore della difesa. Design e Configurazione: Carrozzeria: Design caratteristico con una carrozzeria aperta e scafo leggermente corazzato, per ridurre il peso e migliorare la mobilità. Equipaggio: Normalmente equipaggiata con un equipaggio di 5 uomini. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a benzina Fiat SPA ABM 1 a 6 cilindri. Potenza: Il motore produce circa 100 cavalli, sufficienti per le esigenze del veicolo. Velocità: Può raggiungere una velocità massima di circa 84 km/h. Autonomia e Prestazioni: Autonomia: Notevole autonomia di circa 1.500 km, grazie ai serbatoi di carburante di grande capacità, essenziale per le lunghe operazioni nel deserto. Mobilità: Progettata per eccellenti capacità fuoristrada, con pneumatici larghi per affrontare le sabbie del deserto. Armamento: Armi Primarie: Generalmente armata con una mitragliatrice Breda M37 da 8 mm e/o una mitragliatrice pesante Breda M35 da 20 mm. Armi Secondarie: Spesso equipaggiata anche con fucili anticarro, mortai leggeri e altre armi leggere. Ruolo Operativo Contesto Storico: Teatro Nordafricano: Specificamente progettata per le esigenze del teatro nordafricano, dove le lunghe distanze e le difficili condizioni ambientali richiedevano veicoli con grande autonomia e affidabilità. Uso Tattico: Utilizzata principalmente per missioni di ricognizione, pattugliamento e raid dietro le linee nemiche. Utilizzo in Combattimento: Efficienza: La "Sahariana" si dimostrò molto efficace nelle operazioni mobili nel deserto, grazie alla sua velocità, autonomia e adattabilità. Reparti Famosi: Utilizzata dai reparti speciali italiani come il Raggruppamento Sahariano "Auto Sahariane", noto per le operazioni di lungo raggio e le incursioni in profondità nel territorio nemico. Importanza Storica Innovazione Tecnologica: Design: Rappresenta un esempio di design innovativo per le autoblinde del periodo, adattato specificamente alle condizioni desertiche. Autonomia: La grande autonomia e la capacità di operare in condizioni estreme la rendono un veicolo unico e avanzato per l'epoca. Impatto: Contributo Bellico: Ha avuto un ruolo significativo nelle operazioni militari italiane nel Nord Africa, contribuendo alle capacità di ricognizione e attacco rapido delle forze italiane. Conclusione L'Autoblinda AS.42 "Sahariana" è un esempio di ingegneria militare italiana adattata alle esigenze specifiche del combattimento nel deserto. Con la sua lunga autonomia, la capacità di operare in condizioni difficili e l'efficacia in ruoli di ricognizione e pattugliamento, la "Sahariana" ha lasciato un'impronta significativa nelle operazioni militari italiane durante la Seconda Guerra Mondiale, dimostrando l'importanza di progettare veicoli specializzati per teatri di guerra specifici.
Kit auto Alfa Romeo Giulia 1600 Spider in scala 1/24 - Modello Italeri. ISTRUZIONI A COLORI - MOTORE DETTAGLIATO - PARTI CROMATE E CAPOTE PER LA VERSIONE CHIUSA L'Alfa Romeo Giulia 1600 Spider è un'auto sportiva convertibile prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo. Fa parte della famiglia delle Alfa Romeo Giulia, nota per il suo design elegante e le prestazioni sportive. Caratteristiche Principali dell'Alfa Romeo Giulia 1600 Spider Progettazione e Costruzione: Origini: La Giulia 1600 Spider è stata prodotta tra il 1962 e il 1965. È basata sulla precedente Alfa Romeo Giulietta Spider ma con aggiornamenti e miglioramenti meccanici. Design: Il design della Giulia 1600 Spider è stato curato da Pininfarina, una delle più celebri case di design automobilistico italiane. Design e Configurazione: Carrozzeria: Spider a due porte con tetto convertibile in tela. Il design è caratterizzato da linee eleganti e arrotondate, tipiche degli anni '60. Interni: Gli interni sono semplici ma eleganti, con finiture di alta qualità e un cruscotto sportivo. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a quattro cilindri in linea da 1.6 litri (1.570 cc), noto per la sua brillantezza e affidabilità. Potenza: Il motore sviluppa circa 92-112 cavalli a seconda della versione e dell'anno di produzione, permettendo buone prestazioni sportive. Trasmissione: Cambio manuale a cinque marce, che offre un'esperienza di guida coinvolgente e sportiva. Prestazioni: Velocità: La velocità massima si aggira intorno ai 175 km/h. Accelerazione: Buone capacità di accelerazione, grazie al peso relativamente leggero e al motore vivace. Sospensioni e Freno: Sospensioni: Anteriori indipendenti con molle elicoidali e ammortizzatori telescopici, posteriori con assale rigido, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici. Freni: Freni a tamburo all'inizio della produzione, con successiva introduzione dei freni a disco anteriori in alcune versioni. Ruolo e Importanza Storica Contesto Storico: Periodo di Produzione: Costruita durante gli anni '60, un'epoca d'oro per le auto sportive italiane. Posizionamento di Mercato: Rivolta a un pubblico che cercava una vettura sportiva elegante e prestazionale, ma anche relativamente accessibile. Popolarità e Iconicità: Prestigio: Considerata una delle vetture più iconiche della storia di Alfa Romeo, amata per il suo stile e le sue prestazioni. Cinema e Cultura Popolare: Apparsa in vari film e serie TV, contribuendo alla sua fama internazionale. Evoluzione: Derivazioni: La Giulia 1600 Spider ha dato origine a diverse varianti e modelli successivi, contribuendo allo sviluppo della gamma Alfa Romeo Spider. Conclusione L'Alfa Romeo Giulia 1600 Spider è un'auto sportiva classica che incarna il meglio del design automobilistico italiano degli anni '60. Con il suo motore vivace, la linea elegante e le prestazioni dinamiche, è rimasta un'icona del marchio Alfa Romeo e un'auto molto apprezzata dai collezionisti e dagli appassionati di auto d'epoca. La Giulia 1600 Spider rappresenta un perfetto connubio di stile e sostanza, che continua a catturare l'immaginazione degli amanti delle automobili di tutto il mondo.
Kit U-Boot Biber Midget Submarine in scala 1/35 - Modello Italeri. Il U-Boot Biber è un sommergibile tascabile (o "midget submarine") tedesco utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Progettato e costruito per missioni speciali e attacchi contro le navi alleate, il Biber era parte della strategia della Kriegsmarine (la marina militare tedesca) per cercare di ribaltare le sorti del conflitto nel teatro marittimo. Caratteristiche Principali del Biber Progettazione e Costruzione: Origini: Il Biber fu sviluppato in risposta alla crescente necessità di armi più agili e versatili per attaccare le navi alleate in modo furtivo. Fu uno dei vari tipi di sommergibili tascabili prodotti dalla Germania durante la guerra. Dimensioni: Misurava circa 9 metri di lunghezza e 1,6 metri di larghezza, con un dislocamento di circa 6 tonnellate in superficie. Equipaggio e Struttura: Equipaggio: Era operato da un singolo uomo, che gestiva tutte le operazioni del sommergibile, compresa la navigazione e il lancio dei siluri. Design: La struttura era piuttosto semplice e spartana, con una cabina di comando pressurizzata e una visibilità limitata attraverso un periscopio. Motorizzazione e Prestazioni: Motore: Il Biber era equipaggiato con un motore a benzina per la navigazione in superficie e un motore elettrico per la propulsione subacquea. Velocità: Poteva raggiungere una velocità massima di circa 6,5 nodi in superficie e 5 nodi in immersione. Autonomia: Aveva un'autonomia di circa 100 miglia nautiche in superficie e circa 8 miglia nautiche in immersione. Armamento: Siluri: Il Biber era armato con due siluri esterni, montati sui lati dello scafo, ognuno dei quali poteva essere lanciato contro navi nemiche. Mine: In alcune missioni, i siluri potevano essere sostituiti con mine navali. Ruolo Operativo e Missioni: Missioni Furtive: Il Biber fu progettato per eseguire missioni furtive, penetrando nelle aree portuali e nelle rotte di navigazione nemiche per piazzare siluri o mine. Teatri di Operazione: Fu utilizzato principalmente nel Mar del Nord, nel Canale della Manica e nei porti controllati dagli Alleati. Efficacia e Problemi: Limitazioni Tecniche: Nonostante l'ingegnosità del design, il Biber soffriva di numerosi problemi tecnici, tra cui scarsa manovrabilità, autonomia limitata e vulnerabilità ai danni. Successi Limitati: A causa di questi problemi, il successo operativo del Biber fu limitato, con molte missioni che finirono in fallimenti e perdite di equipaggi. Conclusione Il U-Boot Biber rappresenta uno sforzo innovativo della Kriegsmarine per impiegare sommergibili tascabili in missioni speciali durante la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene abbia avuto un impatto operativo limitato a causa di vari problemi tecnici, il Biber rimane un esempio interessante di come la Germania cercò di utilizzare tecnologie e tattiche non convenzionali per contrastare la superiorità marittima alleata. La sua storia evidenzia le sfide e i rischi associati all'uso di sommergibili tascabili in guerra.
Kit aereo Junker Ju-52/3m in scala 1/72 - Modello Italeri. Il Junkers Ju 52/3m è un aereo da trasporto trimotore tedesco, progettato e costruito dalla Junkers. È stato ampiamente utilizzato sia come aereo civile che militare dalla metà degli anni '30 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Conosciuto per la sua robustezza e versatilità, il Ju 52/3m è diventato uno degli aerei più iconici del periodo. Caratteristiche Principali del Junkers Ju 52/3m Progettazione e Costruzione: Origini: Il Ju 52 fu originariamente sviluppato come aereo civile monomotore nel 1930, ma la versione più nota, il Ju 52/3m, con tre motori, volò per la prima volta nel 1932. Struttura: L'aereo è caratterizzato da una struttura in metallo ondulato, tipica dei progetti della Junkers dell'epoca, che conferiva robustezza e durabilità. Configurazione: Trimotore con un'ala alta e un carrello di atterraggio fisso. Motorizzazione: Motori: Il Ju 52/3m è solitamente equipaggiato con tre motori radiali BMW 132 da 725 cavalli ciascuno, sebbene alcune versioni utilizzassero motori Pratt & Whitney R-1690 Hornet. Prestazioni: Aveva una velocità massima di circa 265 km/h (165 mph) e un'autonomia di circa 1.300 km (810 miglia). Capacità e Versatilità: Trasporto Civile: In configurazione civile, poteva trasportare fino a 17 passeggeri o una quantità equivalente di merci. Uso Militare: Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato principalmente come aereo da trasporto truppe e materiali, ma anche per evacuazione medica e come bombardiere di fortuna. Configurazione Interna: La cabina poteva essere configurata per varie missioni, inclusi trasporto di paracadutisti, merci e feriti. Ruolo Operativo: Lufthansa: La Lufthansa fu uno dei primi utilizzatori civili del Ju 52/3m, utilizzandolo per voli passeggeri e merci in tutta Europa e oltre. Luftwaffe: Nella Luftwaffe, il Ju 52/3m divenne un pilastro del trasporto aereo, utilizzato in quasi tutti i teatri di guerra, inclusi il fronte orientale, l'Africa del Nord e l'Europa occidentale. Prestazioni e Utilizzo Militare: Operazioni Notabili: Uno degli usi più noti del Ju 52/3m fu durante la campagna di Creta nel 1941, dove trasportò paracadutisti tedeschi nell'operazione Merkur. Robustezza: Era noto per la sua capacità di operare da piste di atterraggio non preparate e in condizioni difficili. Eredità e Impatto Storico: Durata Operativa: Il Ju 52/3m continuò a essere utilizzato anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, con vari operatori civili e militari che ne apprezzavano la robustezza e la versatilità. Icona dell'Aviazione: La silhouette distintiva e la lunga storia operativa hanno reso il Ju 52/3m un simbolo dell'aviazione degli anni '30 e '40. Conclusione Il Junkers Ju 52/3m è un aereo leggendario, riconosciuto per la sua robustezza, versatilità e il significativo impatto operativo sia in ambito civile che militare. Ha giocato un ruolo cruciale nel trasporto aereo durante la Seconda Guerra Mondiale e ha continuato a essere utilizzato per molti anni dopo il conflitto. La sua storia e le sue prestazioni lo rendono uno degli aerei più iconici e riconoscibili del suo tempo.
Kit Sd. Kfz. 167 SturmGeschutz IV in scala 1/35 - Modello Italeri. CINGOLI IN GOMMA INCOLLABILI - NUOVE DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI CONTIENE 1 FIGURA Il Sd.Kfz. 167 Sturmgeschütz IV (StuG IV) era un semovente d'artiglieria utilizzato dalla Wehrmacht tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo veicolo blindato era una variante dello Sturmgeschütz III (StuG III) e fu sviluppato come soluzione di emergenza quando le fabbriche tedesche che producevano i corpi degli StuG III furono danneggiate. Ecco una panoramica delle sue caratteristiche principali: Caratteristiche del Sd.Kfz. 167 Sturmgeschütz IV: Design e Sviluppo: Origine: Lo StuG IV fu sviluppato nel 1943 e prodotto a partire dal 1944. Costruttore: Krupp fu il principale produttore di questo veicolo. Scopo: Progettato principalmente per il supporto di fanteria e per l'eliminazione di fortificazioni, era anche efficace contro i carri armati grazie al suo cannone ad alta velocità. Struttura: Scafo: Basato sullo scafo del Panzer IV, uno dei carri armati più prodotti dalla Germania durante la guerra. Sovrastruttura: La sovrastruttura del StuG IV era simile a quella dello StuG III, con il cannone montato in una struttura fissa (casamatta) invece che in una torretta girevole. Armamento: Cannone: Equipaggiato con un cannone da 75 mm StuK 40 L/48, capace di penetrare la maggior parte delle corazze dei carri armati alleati dell'epoca. Mitragliatrice: Alcune versioni erano dotate di una mitragliatrice MG34 o MG42 per la difesa ravvicinata. Protezione e Mobilità: Corazzatura: La corazzatura frontale era abbastanza spessa per resistere ai colpi dei carri armati medi alleati, mentre i lati erano più vulnerabili. Mobilità: Condivideva la mobilità del Panzer IV, con un motore Maybach HL120 TRM da 12 cilindri, che gli conferiva una velocità massima su strada di circa 38 km/h. Produzione e Impiego: Numero di unità prodotte: Circa 1.108 esemplari furono costruiti tra dicembre 1943 e maggio 1945. Utilizzo: Lo StuG IV fu impiegato in molti teatri di guerra, tra cui il fronte orientale e occidentale, dimostrando la sua efficacia sia in ruoli difensivi che offensivi. Significato Storico: Il Sd.Kfz. 167 Sturmgeschütz IV rappresenta un esempio di come la Germania adattò i suoi mezzi corazzati alle esigenze del campo di battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale. La combinazione di un cannone potente e una piattaforma relativamente economica e veloce da produrre lo rese un veicolo prezioso, specialmente quando le risorse erano scarse. Anche se meno numeroso dello StuG III, lo StuG IV svolse un ruolo significativo nel supporto alle truppe tedesche fino alla fine del conflitto.
Kit aereo da caccia tedesco Bf 110 C Zerstorer in scala 1/72 - Modello Italeri. NEW DECALS EDITION - SUPER DECAL PER 5 VERSIONI - ISTRUZIONI A COLORI Il Bf 110 C Zerstörer è una versione del Messerschmitt Bf 110, un caccia pesante bimotore tedesco utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Ecco una descrizione dettagliata di questo aereo: Caratteristiche Tecniche Design e Costruzione: Progettista: Willy Messerschmitt. Costruttore: Messerschmitt AG. Tipologia: Caccia pesante e caccia-bombardiere. Dimensioni: Lunghezza: 12,1 metri. Apertura alare: 16,3 metri. Altezza: 3,5 metri. Peso: Peso a vuoto: Circa 4.500 kg. Peso massimo al decollo: Circa 6.700 kg. Motori: Tipo: Due motori Daimler-Benz DB 601. Potenza: Circa 1.100 cavalli ciascuno. Prestazioni: Velocità massima: Circa 560 km/h. Autonomia: Circa 1.100 km. Tangenza massima: Circa 10.500 metri. Armamento: Mitragliatrici: Quattro mitragliatrici MG 17 da 7,92 mm nel muso. Cannoni: Due cannoni MG FF da 20 mm. Bombe: Capacità di trasportare bombe per missioni di bombardamento leggero. Utilizzo Operativo Ruoli: Caccia di Scorta: Utilizzato per scortare bombardieri tedeschi durante le missioni. Intercettore: Impiegato per intercettare e abbattere bombardieri nemici. Caccia Notturno: Successivamente modificato per missioni notturne. Teatri di Operazione: Battaglia d'Inghilterra: Utilizzato estensivamente come caccia di scorta e intercettore. Le sue prestazioni non brillanti rispetto ai caccia monomotore più agili portarono a elevate perdite. Fronti Orientale e Mediterraneo: Operò in diversi teatri di guerra, spesso con maggiore successo rispetto alla Battaglia d'Inghilterra. Punti di Forza e Debolezze Forze: Potenza di Fuoco: Armamento pesante che lo rendeva efficace contro bombardieri e bersagli a terra. Autonomia: Buona autonomia che permetteva operazioni a lungo raggio. Debolezze: Manovrabilità: Inferiore rispetto ai caccia monomotore nemici, come lo Spitfire e l'Hurricane. Velocità e Altitudine: Prestazioni non eccellenti in confronto agli avversari, soprattutto alle alte quote. Importanza Storica Il Bf 110 C Zerstörer rappresenta un interessante tentativo di creare un caccia pesante multiruolo in un periodo in cui la dottrina della guerra aerea era in rapida evoluzione. Sebbene non fosse efficace come caccia di scorta durante la Battaglia d'Inghilterra, il Bf 110 trovò il suo ruolo in altre missioni, specialmente come caccia notturno e intercettore. In sintesi, il Bf 110 C Zerstörer è stato un caccia pesante tedesco della Seconda Guerra Mondiale, noto per la sua potenza di fuoco e autonomia, ma anche per le sue limitazioni in manovrabilità e prestazioni rispetto ai caccia monomotore avversari.
Kit mezzo di sbarco LCM 3 in scala 1/35 - Modellino Italeri. NUOVE DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il LCM 3 (Landing Craft, Mechanized Mark 3) è una tipologia di mezzo da sbarco utilizzato principalmente dalle forze armate statunitensi durante la Seconda Guerra Mondiale. Ecco una descrizione dettagliata di questo mezzo: Caratteristiche Tecniche Design e Costruzione: Progettista: Andrew Higgins e costruito da vari cantieri navali statunitensi. Ruolo: Trasporto di veicoli, truppe e attrezzature direttamente sulle spiagge nemiche durante le operazioni anfibie. Dimensioni: Lunghezza: 50 piedi (circa 15,24 metri). Larghezza: 14 piedi (circa 4,27 metri). Pescaggio: 3 piedi (circa 0,91 metri) a vuoto e 4 piedi (circa 1,22 metri) a pieno carico. Capacità di Carico: Veicoli: In grado di trasportare un carro armato medio o diversi veicoli leggeri. Truppe: Può trasportare fino a 60 soldati equipaggiati. Propulsione: Motore: Equipaggiato con due motori diesel Gray Marine 64HN9, da 225 cavalli ciascuno. Velocità: Circa 8 nodi (circa 15 km/h). Armamento: Difesa: Generalmente armato con due mitragliatrici calibro .30 per difesa contro minacce aeree e di superficie. Utilizzo Operativo Seconda Guerra Mondiale: Teatro di Operazioni: Impiegato su vari fronti, inclusi il teatro europeo e il Pacifico. Operazioni di Sbarco: Essenziale durante operazioni come lo Sbarco in Normandia (D-Day) e altre operazioni anfibie. Guerra di Corea e Vietnam: Continua Utilizzazione: Utilizzato anche nei conflitti successivi alla Seconda Guerra Mondiale, grazie alla sua robustezza e versatilità. Importanza Storica Innovazione Anfibia: Il LCM 3 rappresentò un'innovazione significativa per le operazioni anfibie, permettendo il rapido sbarco di truppe e mezzi pesanti direttamente sulle spiagge nemiche. Versatilità e Adattabilità: La capacità di trasportare diversi tipi di carico, dai veicoli corazzati alle truppe, lo rese uno strumento fondamentale per le forze alleate. Eredità Il LCM 3 ha lasciato un'importante eredità nella progettazione di mezzi anfibi, influenzando il design di veicoli da sbarco successivi. La sua efficienza e robustezza hanno reso possibile molte delle operazioni anfibie cruciali durante la Seconda Guerra Mondiale, contribuendo al successo delle forze alleate. In sintesi, il LCM 3 è stato un mezzo da sbarco fondamentale per le operazioni anfibie durante la Seconda Guerra Mondiale, capace di trasportare veicoli e truppe direttamente sulle spiagge nemiche, contribuendo significativamente al successo delle operazioni alleate.
Kit elicottero Sikorsky MH-60K Blackhawk SOA in scala 1/48 - Modello Italeri.Il Black Hawk è un elicottero dai molteplici impieghi utilizzato in prima linea dall’ Esercito per assalto aereo, cavalleria del cielo, soccorso medico ed unità di evacuazione. Venne progettato per portare sull’ obbiettivo 11 soldati delle truppe d assalto, completi di armamento pesante, ed è inoltre in grado di trasportare un obice da 105 mm. completo di 30 proiettili. Il Black Hawk si è comportato egregiamente in numerose missioni sia di combattimento che di evacuazione, di cui ultimamente le più importanti sono state l’Operazione Enduring Freedom in Afghanistan e l‘Operazione Iraqi Freedom in Iraq.
Kit camion SCANIA R730 ''BLACK AMBER'' in scala 1/24 - Modellino Italeri.INCLUSO COLORE ACRILICO AMBRA METALLIZZATO (30ml)Nel 2011 un nuovo anello si aggiunge alla prestigiosa catena di edizioni limitate lanciate da Scania (TOP CLASS nel 2002, THE KING nel 2003, THE GRIFFIN nel 2006,BLUE SHARK nel 2008 e DARK DIAMOND nel 2009) e realizzate in collaborazione con “SVEMPAS AB”, il famoso carrozziere svedese Sven Erik “Svempa” Bergendahl. Il top di gamma, ovvero il trattore stradale R 730 LA4x2MNA Euro 5 motorizzazione V8, sogno di molti autisti ed operatori del trasporto, è equipaggiato con le più esclusive dotazioni tecniche ed ulteriormente impreziosito con una serie esclusiva di accessori e finiture particolari. Fra le dotazioni più caratterizzanti troviamo la cabina CR19 TOPLINE versione TITANIUM. Esclusiva vernice metallizzata colore “Black Amber” per la cabina e le parti in plastica. Serigrafia Black Amber con elegante motivo a fiamma colore nero carbonio con contorno ambra chiara, ESP, luci di stop a led sugli spoiler, fari allo xenon nel parasole e luci laterali integrate nella pedana, decorazioni esclusive esterno cabina e minigonne, cruscotto fronte volante rivestito in pelle, TV/DVD 22” e molto altro ancora.
Kit aereo da caccia tedesco Focke-Wulf Fw 190D-9 in scala 1/72 - Modello Italeri.Il Focke-Wulf Fw 190 è stato uno dei migliori aerei realizzati durante la Seconda guerra mondiale. Prodotto in più di 20.000 esemplari, a partire dal 1941, è stato, assieme al Messerschmitt Bf 109 il caccia più famoso della Luftwaffe. Nelle prime versioni, come il Focke-Wulf Fw 190 A-8, il caccia era dotato di un motore radiale BMW 801 D-2 a doppia stella con 14 cilindri da 1.700 Hp che permetteva di raggiungere la velocità massima di 653 Km/h. Nel corso del tempo i progettisti, dalla riuscita cellula aerodinamica dell’aereo, realizzarono quello che può essere considerato la sua massima evoluzione. L’adozione del potente motore Junkers Jumo 213 a 12 cilindri raffreddato a liquido ha imposto la revisione del design del velivolo caratterizzandolo con un muso allungato. La versione D venne infatti soprannominata dai piloti della Luftwaffe “Langnasen-Dora” (Dora dal naso lungo) ma, una volta in volo, ne apprezzarono subito le caratteristiche e le potenzialità. Il FW-190D era infatti in grado di competere alla pari con i più moderni caccia alleati come il celebre P-51D Mustang.
Kit auto Fiat 500 F Upgraded Edition in scala 1/12 - Modello Italeri.APERTURA PORTIERE E STERZO MIGLIORATIStampi migliorati - Bagagliaio e cofano apribili - Tettuccio aperto o chiuso - Sportelli apribili - Ruote sterzanti -Sospensioni funzionanti - Pneumatici in gomma - Parti cromate - fotoincisioneLa “Nuova 500” venne prodotta dalla Fiat dal 1957 al 1975. Vera e propria icona su quattro ruote costituisce uno dei simboli del made in Italy ed il suo design, unico e riconoscibile, è famoso in tutto il mondo. L’obiettivo dell’azienda di Torino era semplice: produrre una vettura utilitaria in grado di aumentare il bacino di clienti che potevano permettersi un’automobile. Non solo. L’auto doveva essere semplice da guidare, anche in città, e dai bassi costi di gestione Nel 1965 venne introdotta la versione F destinata a diventare quella con il maggior numero di unità prodotte. La prima a montare le porte con cerniere anteriori, in linea con la nuova normativa del Codice della Strada, la Fiat 500 F adottò numerose soluzioni tecniche ed estetiche innovative, come il cambio della scocca e il parabrezza più ampio. E’ ancora oggi la più “classica” delle 500 prodotte ed è rimasta nel cuore di molti automobilisti.
Kit camion DAF 95 Master Truck in scala 1/12 - Modello Italeri.Il “Concept 95/380” è stato, per diverso tempo, il prodotto di riferimento della gamma del celebre costruttore DAF, e ha rappresentato un ulteriore sviluppo della serie Space Cab.?Venne riconosciuto dal mercato come una decisa evoluzione rispetto ai suoi predecessori. Furono infatti sviluppati ed adottati numerosi miglioramenti tecnici ed estetici particolarmente apprezzati dagli utilizzatori dei veicoli industriali su strada, specialmente per le lunghe percorrenze. La cabina insonorizzata e gli ammortizzatori evoluti per l’epoca offrivano infatti un comfort di bordo ai vertici del mercato ed il potente motore a 6 cilindri ATI (Advanced Turbo Intercooling) garantiva buone performance con una particolare attenzione ai costi d’esercizio.
Kit GMC 2 1/2 tonnellate - Autocarro 6x6 "D-Day 80° Anniversario" in scala 1/35 - Modello Italeri.NUOVA DECAL PER 3 VERSIONI - ISTRUZIONI A COLORIIl camion GMC 2 ½ ton è stato costruito in un numero elevatissimo di esemplari e può essere considerato la spina dorsale della logistica dell’esercito americano durante la Seconda guerra mondiale. Caratterizzato da una struttura molto robusta ed affidabile, che aveva il suo punto di forza nelle buone prestazioni “off-road” grazie alle sei ruote motrici e all’efficace design delle sospensioni, venne realizzato in numerose varianti. Oltre alle più diffuse versioni “cargo” con cabina aperta o chiusa, a “passo lungo” e a “passo corto”, vennero sviluppate anche delle configurazioni, alcune di esse realizzate direttamente “sul campo”, per impieghi più specifici e puntuali. Il suo ruolo è stato fondamentale per soddisfare le impegnative necessità logistiche successive alle prime fasi dello sbarco in Normandia con il trasporto e la movimentazione di impressionanti quantità di truppe e materiali.
Kit aereo EF-111 A Raven in scala 1/72 - Modello Italeri.NUOVE SUPER DECAL PER 2 VERSIONI - ISTRUZIONI A COLORIIl General Dynamics EF-111 Raven venne sviluppato sulla cellula aerodinamica dell’aereo d’attacco al suolo F-111 Aardvark. Il velivolo supersonico, con le caratteristiche ali a geometria variabile, venne infatti identificato come una valida piattaforma per ospitare la componente elettronica necessaria per svolgere efficacemente i nuovi compiti assegnati. L’EF-111 Raven è diventato quindi un punto di riferimento per le missioni di “Guerra Elettronica” venendo impiegato in numerose attività operative in Libia, in Bosnia ed in Iraq. Facilmente riconoscibile per la grossa protuberanza sulla deriva posteriore, disponeva di un’attrezzatura elettronica all’avanguardia per l’epoca come il radar di mappatura del terreno e l’adozione di sistemi di disturbo radar e di contromisure elettroniche. Rivisto anche il cockpit con l’installazione della “suite” di controllo predisposta per l’EWO (Electronic Warfare Officer), l’ufficiale specializzato nella guerra elettronica.
Kit camion versione anfibia DUKW 2 1/2 ton GMC "D-Day 80° Anniversario" in scala 1/72 - Modello Italeri.NUOVE DECAL PER 4 VERSIONI - ISTRUZIONI A COLORIDall’autocarro da trasporto tattico americano General Motor CCKW-353 2½ t 6x6 venne progettata e realizzata una versione speciale anfibia per soddisfare le necessità logistiche dei reparti da sbarco dell’esercito americano in modo da trasferire carichi direttamente e velocemente dalle navi alla spiaggia. La componentistica di base era infatti la medesima del camion stradale GMC con il suo motore 6 cilindri da 4.400 cm3 e i tre differenziali con le sei ruote motrici. Il DUKW si caratterizzava dallo scafo saldato, per renderlo anfibio, rinforzato da costolature orizzontali. Il suo punto di forza era la straordinaria versatilità e capacità di carico. Poteva infatti trasportare 2.400 Kg. di carico utile o 25 uomini completamente equipaggiati. I DUKW vennero largamente utilizzati su tutti i teatri di guerra dall’esercito degli Stati Uniti, dai Marines e dalle forze armate di numerosi Paesi Alleati. Hanno dato il loro efficace contributo negli sbarchi di Salerno, Anzio, in Normandia durante il D-Day, sia a Utah che a Omaha, e sulle spiagge del Pacifico.
Kit auto Bugatti Type 35B Roadster in scala 1/12 - Modello Italeri.Ruote sterzanti - Cofano apribile - Motore altamente dettagliato - Ruote in gomma e ruota di scorta - Fotoinciso - Parti cromate - Viti, tubi e pelle artificiale - Foglio istruzioni a colori.La Bugatti Type 35 è tra le più iconiche e significative vetture della Storia dell’automobilismo sportivo. Capolavoro di Ettore Bugatti è un eccellente mix di competenze ingegneristiche, design, eleganza, leggerezza e velocità. Prodotta durante gli anni ’20 conquistò nelle competizioni su strada e su pista un numero incredibile di vittorie. Venne infatti specificatamente progettata per il mondo delle competizioni con l’introduzione di soluzioni tecniche e meccaniche che la rendevano ideale per i circuiti dell’epoca. Si caratterizzava, da un punto di vista estetico, per l’inconfondibile forma del radiatore a ferro di cavallo, marchio di fabbrica della casa automobilistica Bugatti. Grazie al suo motore di 8 cilindri da 2.263 cm3, associato ad un cambio meccanico a quattro rapporti, ed equipaggiato con compressore volumetrico, la Bugatti Type35 era in grado di raggiungere la velocità massima di 210 Km/h. In particolare, la Bugatti 35C, per il suo perfetto bilanciamento fra prestazioni, maneggevolezza e tenuta di strada, si può considerare tra le migliori “Type35” mai realizzate.
Kit camion SCANIA R730 V8 STREAMLINE ''SILVER GRIFFIN'' in scala 1/24 - Modello Italeri.STAMPI MIGLIORATI - SUPER DECAL PER 2 VERSIONI - SUPER ADESIVO CROMATO - PEZZI CROMATI ADDIZIONALIIl camion pesante Scania Serie R disponibile con motore V8, è stato sviluppato sulla base delle attuali esigenze del mercato mondiale. I motori V8 SCANIA sono costruiti per svolgere i lavori più impegnativi e molto apprezzati in quanto robusti, reattivi ed efficienti. La Serie R Scania è progettata per soddisfare le massime esigenze in termini di risparmio di carburante e affidabilità Il design esterno conferisce ai veicoli un aspetto imponente sulla strada ed è considerato il numero uno per la realizzazione di fantastici “SHOW TRUCKS”, i famosi trattori decorati. Lo straordinario stile dell’esterno è abbinato a nuovi interni esclusivi che offrono un eccezionale comfort per il conducente e una vasta gamma di opzioni di colori e materiali. Il nostro modello viene inoltre completato da un fantastico foglio decals e da un accurato foglio di adesivi metallizzati, già pronto per l’applicazione, per una corretta finitura della motrice. Inoltre la confezione contiene nuove parti in plastica cromata per rendere il modello particolarmente realistico.
Kit camion Scania 770 S V8 "Cabina Bianca" in scala 1/24 - Modello Italeri.SUPER DECAL PER 2 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORILa serie S di Scania costituisce un punto di riferimento sul mercato dei veicoli commerciali ed industriali pesanti destinati a soddisfare i bisogni della logistica e dei trasporti di lungo raggio. La nuova serie S venne introdotta dal celebre produttore Scandinavo sul mercato nella seconda metà dell’ultimo decennio adottando soluzioni progettuali innovative. Il nuovo progetto venne infatti realizzato per ottimizzare l’impiego degli spazi interni alla cabina ed esaltare il comfort del conducente. Grande attenzione alla sicurezza attiva e passiva attraverso l’adozione dei più moderni sistemi di controllo e di assistenza alla guida. Il nuovo design, accattivante e moderno, è stato realizzato anche per tenere in considerazione l’aerodinamica del veicolo e la riduzione del consumo di carburante. Un importante “fattore di successo” della motrice Scania è infatti l’efficienza operativa, la minimizzazione dei consumi e l’attenzione alle emissioni. Lo Scania S770 4x2 è la soluzione ideale per numerose necessità professionali ed operative ed affianca la versione “Highline” con cabina maggiorata della motrice stradale del celebre produttore scandinavo di veicoli industriali e commerciali pesanti.
Kit aereo bombardiere tedesco Ju 87 G-1 Stuka Kanonenvogel in scala 1/48 - Modello Italeri.SUPER DECAL 4 VERSIONI - ISTRUZIONI A COLORI - FOTOINCISO INCLUSOIl Junkers Ju 87 G-1, comunemente noto come Stuka, era una variante del famoso bombardiere in picchiata tedesco Junkers Ju 87 utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Ecco alcune informazioni su di esso:Sviluppo: Il Ju 87 G-1 era una versione specializzata del Ju 87, sviluppato per il ruolo di attacco al suolo e anti-carro.Design: Manteneva la configurazione generale del Ju 87, con ali a freccia e carrello di atterraggio fisso. Tuttavia, era stato modificato per ospitare armamenti più pesanti e specifici per il combattimento a terra.Armamento: Il principale armamento del Ju 87 G-1 consisteva in due cannoni automatici antiaerei BK 37 da 37 mm, montati sotto le ali. Questi cannoni erano utilizzati per attaccare bersagli terrestri, in particolare veicoli corazzati, grazie alla loro capacità perforante.Ruolo: Il Ju 87 G-1 è stato impiegato principalmente nel ruolo di attacco al suolo, con l'obiettivo di distruggere veicoli corazzati, truppe nemiche e infrastrutture difensive.Produzione e Utilizzo: Nonostante fosse una variante specializzata, il Ju 87 G-1 fu prodotto in quantità limitate e fu impiegato in vari teatri di guerra, inclusi il Fronte Orientale e il Fronte Occidentale.Successo: Il Ju 87 G-1 era particolarmente efficace nel suo ruolo designato di attacco al suolo e anti-carro. Tuttavia, era vulnerabile agli attacchi dei caccia nemici a causa della sua scarsa manovrabilità e della mancanza di difese.In sintesi, il Junkers Ju 87 G-1 Stuka era una variante specializzata del famoso bombardiere in picchiata tedesco, progettata per attaccare bersagli terrestri e veicoli corazzati durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha svolto un ruolo significativo nelle operazioni di attacco al suolo dell'Asse, ma era vulnerabile agli attacchi dei caccia nemici.
Kit aereo da caccia italiano Macchi MC.200 Serie XXI-XXIII in scala 1/48 - Modello Italeri.NUOVI PEZZI - SUPER DECAL PER 6 VERSIONI - ISTRUZIONI A COLORI - FOTOINCISOIl Macchi MC 200, progettato dal celebre ingegnere Mario Castoldi, ha rappresentato una significativa evoluzione nella produzione degli aerei da caccia italiani. Rispetto ai biplani Fiat CR 32 e Fiat CR 42 che costituivano ancora, all’inizio delle Seconda Guerra Mondiale, l’ossatura dei reparti da caccia Italiani, il Macchi MC 200 si caratterizzava, assieme al suo contemporaneo Fiat G50, per una configurazione monoplana e per la struttura interamente in metallo. Il motore radiale a 14 cilindri Fiat A.74 RC 38 a doppia stella poteva erogare una potenza di 840 Cavalli e far raggiungere al Macchi Mc 200 i 500 Km/h. Rispetto ai corrispondenti caccia alleati il Macchi Mc 200 risultava però poco potente e, soprattutto, poco armato. L'armamento era costituito da due sole mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm montate sopra la caratteristica cappottatura bugnata del motore. Nelle ultime versioni furono aggiunte due mitragliatrici Breda-SAFAT da 7,7 mm nelle ali. E’ stato impiegato dalla Regia Aeronautica sui principali fronti della Seconda Guerra Mondiale in Africa, sul Mediterraneo, nei Balcani e in Russia.
Kit Bedford QL camion medio in scala 1/35 - Modello Italeri.DECAL PER 3 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORILa linea di camion militari Bedford QL venne impostata alla fine degli anni ’30, su richiesta dell’esercito britannico, in modo da poter disporre di un veicolo da trasporto più moderno e flessibile. I test vennero conclusi nel 1940 e nei primi mesi del 1941 i Bedford QL vennero distribuiti ai reparti operativi. Per tutta la durata della guerra venne impiegato sui diversi fronti e si dimostrò un valido supporto per soddisfare le necessità logistiche e di trasporto grazie alla trazione a quattro ruote motrici e ad un peso relativamente contenuto che esaltava la capacità di carico. Grazie alla sua flessibilità e robustezza venne anche impiegato per il traino ed il trasporto di pezzi di artiglieria come il cannone anticarro 6 Pdr o il cannone antiaereo Bofors da 40mm. Dotato di un motore benzina a 6 cilindri da 72 cavalli si caratterizzava inoltre per la facilità di manutenzione e riparazione, elemento importante sui campi di battaglia.
Kit camion MAN TGX 18.500 XXL Lion Pro Edition in scala 1/24 - Modello Italeri.NUOVI PEZZI - ISTRUZIONI A COLORIIl MAN TGX XXL è stato apprezzato e riconosciuto dal mercato del veicolo commerciale ed industriale per il suo stile riconoscibile e per il suo “carattere” in grado di coniugare comfort di guida, affidabilità e reddittività. Un accurato profilo aerodinamico riduce il consumo di carburante ed ottimizza l’efficienza del veicolo. La cabina XXL presenta il massimo confort di bordo ed è una stata progettata per essere una soluzione ottimale per le attività di trasporto internazionale di lungo raggio. La gamma di motorizzazioni disponibili venne sviluppata per minimizzare il consumo, ridurre i costi d’esercizio e garantire una maggiore durata operativa. Un ulteriore passo in avanti è stato realizzato da MAN con l’introduzione della nuova linea di affidabili motori diesel D38 a 6 cilindri, che erogano sino a 640 CV e rilasciano una coppia massima di 3.000 Nm. amplificando le performance della motrice in ogni condizione di lavoro e di impiego.
Kit auto Dodge WC-56/57 Command Car in scala 1/35 - Modello Italeri.NUOVE DECALS PER 3 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORIFIGURA NON INCLUSALa gamma di veicoli militari da trasporto Dodge WC venne largamente prodotta dall’industria americana durante il secondo conflitto mondiale. Lo sviluppo della serie WC 51-52 aveva l’obiettivo di realizzare un “utility vehicle” leggero, a quattro ruote motrici, caratterizzato da grande affidabilità in ogni ambiente di utilizzo ed una buona capacità di trasporto. Il progetto fu estremamente valido ed assieme alla celebre ¼ ton “Jeep” Willys, la Dodge WC ¾ ton “Beeps” fu il veicolo più prodotto dalle fabbriche americane durante la Seconda guerra mondiale e contribuì in modo significativo a soddisfare le necessità logistiche dell’esercito americano sui diversi fronti. Il veicolo Dodge, grazie alla sua buona portata di quasi 700 Kg., che poteva essere amplificata con l’applicazione di “trailer” posteriori, venne prodotto in numerose versioni e con diversi allestimenti: pianale, cabina aperta, trasporto truppe, munizioni ed armamento. In dettaglio la versione WC-56 venne dedicata a compiti di collegamento, comunicazioni e trasporto ufficiali.
Kit aereo da caccia AMX-T Biposto in scala 1/72 - Modello Italeri.NUOVI PEZZI - SUPER DECALS PER 4 VERSIONI - FOTOINCISO - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORIL’aereo da attacco al suolo monomotore AMX “Ghibli” è il frutto della collaborazione tra l’industria aeronautica Italiana e Brasiliana. Il progetto venne impostato durante gli anni ’80 per sostituire, nei reparti di volo dell’Aeronautica Militare Italiana, i datati cacciabombardieri Fiat G-91Y. A questa necessità si aggiunse quella dell’aeronautica brasiliana per la sostituzione degli MB-326. L’AMX ha un lay-out aerodinamico caratterizzato dalla configurazione con ala alta a freccia e, grazie al suo motore Rolls-Royce Spey 807, può raggiunge la velocità massima di 1.000 Km/h. E’ armato, nella versione Italiana, con un cannone M61 Vulcan da 20 mm e può trasportare un carico offensivo di 3.800 Kg. La versione biposto AMX-T venne impostata e sviluppata come aereo da addestramento avanzato in grado, tuttavia, di svolgere missioni di attacco al suolo e supporto ravvicinato. Venne acquistato dall’Aeronautica Militare Italiana in 26 esemplari.
Kit camion Volvo F16 Globetrotter Canvas in scala 1/24 - Modellino Italeri.SUPER DECAL - ISTRUZIONI A COLORIIntrodotto sul mercato nel 1988, il Volvo F16 ha ottenuto un buon successo commerciale grazie ai suoi elevati standard in termini di prestazioni, bassi consumi e costi di gestione. Alle eccezionali caratteristiche della sua linea di “power-train” a 6 cilindri si univa l’innovativa cabina “Globetrotter” dall’elevato comfort di bordo e dalle originali soluzioni adottate. Il robusto telaio è servito inoltre da piattaforma di sviluppo per la realizzazione di numerosi allestimenti speciali dedicati a rispondere in modo puntuale e preciso ai bisogni dei diversi clienti professionali. Una configurazione particolarmente apprezzata ed utilizzata dagli operatori logistici di lungo e medio raggio è stata quella con il cassone telonato, con una buon rapporto dimensioni/volumi, e la sponda di carico posteriore con sistema idraulico per agevolare il carico e lo scarico della merce.
Kit camion Scania S770 4x2 Tetto normale - EDIZIONE LIMITATA in scala 1/24 - Modellino Italeri.SUPER DECAL EDIZIONE SPECIALE FROST - NUOVI PEZZI - NUOVI INTERNI, CABINA E MOTORE V8 ALTAMENTE DETTAGLIATI - SPORTELLO AUTISTA E GRIGLIA RADIATORE APRIBILI - ADESIVI CROMATI - FOTOINCISO - PNEUMATICI IN GOMMA - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORILa serie S di Scania costituisce un punto di riferimento sul mercato dei veicoli commerciali ed industriali pesanti destinati a soddisfare i bisogni della logistica e dei trasporti di lungo raggio. La nuova serie S venne introdotta dal celebre produttore Scandinavo sul mercato nella seconda metà dell’ultimo decennio adottando soluzioni progettuali innovative. Il nuovo progetto venne infatti realizzato per ottimizzare l’impiego degli spazi interni alla cabina ed esaltare il comfort del conducente. Grande attenzione alla sicurezza attiva e passiva attraverso l’adozione dei più moderni sistemi di controllo e di assistenza alla guida. Il nuovo design, accattivante e moderno, è stato realizzato anche per tenere in considerazione l’aerodinamica del veicolo e la riduzione del consumo di carburante. Lo Scania S770 4x2 “Normal Roof” con la cabina compatta è la soluzione ideale per numerose necessità professionali ed operative ed affianca la versione “Highline” con cabina maggiorata della motrice stradale del celebre produttore scandinavo di veicoli industriali e commerciali pesanti.
Kit camion Scania R143 M 500 Streamline 4x2 in scala 1/24 - Modellino Italeri.SUPER DECAL PER 2 VERSIONILo Scania R143 M Streamline ha costituito un punto di riferimento della produzione del celebre costruttore scandinavo ottenendo, tra la fine degli anni ’80 alla metà degli anni ’90, un importante successo commerciale su diversi mercati Europei ed Extraeuropei. Lo Scania R143M, assemblato nel sito produttivo di Södertälje in Svezia, è stato uno dei modelli di maggior successo della “serie 3”, introdotta da Scania nel 1987 e successiva all’innovativa “serie 2” degli anni ’80. Potente ed affidabile grazie al suo motore V-8 da 500 cavalli, venne progettato con le più evolute tecnologie dell’epoca. Grande attenzione al design per ridurre la resistenza aerodinamica e minimizzare i consumi, fattore importante di successo nel trasporto pesante sulle lunghe distanze. La motrice di Scania, nella sua configurazione a due ruote motrici, era inoltre apprezzata per la sua facilità di manutenzione e per i contenuti costi operativi e di gestione.
Kit aereo S.79 Sparviero versione bombardiera in scala 1/72 - Modellino Italeri.PEZZI MIGLIORATI - SUPER DECAL PER 6 VERSIONIL’ S.M.79 Sparviero venne impostato negli anni ’30 dall’azienda italiana SIAI-Marchetti come aereo civile stabilendo, per l’epoca, importanti record mondiali di velocità. Caratterizzato dalla sua tipica configurazione a tre motori, ad ala bassa, aveva una struttura in legno, tela e metallo. Successivamente declinato nelle versioni militari, venne largamente impiegato dalla Regia Aeronautica durante la Seconda Guerra Mondiale in particolar modo nel teatro operativo del Mediterraneo come bombardiere terrestre e, successivamente, come efficace aerosilurante. Riconoscibile per la “gobba” dietro la cabina di pilotaggio, grazie ai suoi tre motori radiali Alfa Romeo 126 RC34 da 750 CV era in grado di raggiungere la velocità massima di 430 Km/h. Se nel ruolo di bombardiere venne sostituito da altri velivoli più moderni, lo “Sparviero” per tutta la durate dal conflitto ottenne significativi risultati, nelle mani di abili equipaggi, nelle operazioni marittime di attacco con i siluri al naviglio nemico.