Kit auto Bugatti Type 35B - Targa Florio '28 / Monaco GP '30 in scala 1/12 - Modello Italeri. Nuove parti - Ruote sterzanti - Cofano apribile - Motore altamente dettagliato - Ruote in gomma - 2 ruote di scorta - Decal per 2 versioni - Fotoinciso - Parti cromate - Viti, tubi e pelle artificiale - Mascheratura pretagliata - Foglio istruzioni a colori La Bugatti Type 35B è una delle varianti più potenti e iconiche della celebre Bugatti Type 35, uno dei modelli da corsa più vincenti degli anni '20. La 35B fu introdotta nel 1927 e rappresentava l’evoluzione definitiva del modello, pensata per le competizioni più impegnative come la Targa Florio del 1928 e il Gran Premio di Monaco del 1930. Caratteristiche principali: Motore: 8 cilindri in linea, 2.3 litri sovralimentato Potenza: circa 140 CV Velocità massima: oltre 210 km/h Cambio: manuale a 4 marce Telaio: leggero e bilanciato, con sospensioni a balestra Peso: circa 750 kg Storia sportiva: Targa Florio 1928: una delle gare più dure dell’epoca, corsa sulle montagne della Sicilia. La Type 35B si dimostrò veloce e affidabile, confermando la supremazia Bugatti. Gran Premio di Monaco 1930: prima edizione di questo leggendario GP. Le Bugatti dominarono, compresa la Type 35B, perfettamente adatta ai tornanti del tracciato urbano. Curiosità: Il compressore volumetrico (Roots) dava alla Type 35B una spinta notevole ai regimi medio-bassi. Il modello era amato dai piloti per il mix tra eleganza e prestazioni. È riconoscibile per il radiatore a ferro di cavallo e i tipici cerchi in lega "spoked" fusi in alluminio. In sintesi, la Bugatti Type 35B è una leggenda dell'automobilismo sportivo, celebrata per la sua ingegneria raffinata, il successo nelle corse e l'estetica senza tempo. Un simbolo assoluto della Bugatti dell’epoca d’oro.
Kit carro armato M24 CHAFFEE in scala 1/35 - Modello Italeri.CANNA IN METALLO - CINGOLI IN GOMMA INCOLLABILE IN ALTERNATIVA LINK AND LENGTH - DECAL PER 5 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il M24 Chaffee è un carro leggero statunitense introdotto alla fine della Seconda Guerra Mondiale come successore del M5 Stuart. Fu progettato per offrire una migliore potenza di fuoco, protezione e mobilità rispetto ai suoi predecessori. Caratteristiche principali: Tipo: Carro leggero Entrata in servizio: 1944 Equipaggio: 5 persone Armamento principale: cannone da 75 mm M6 Motori: 2 motori a benzina Cadillac V8 Velocità massima: circa 56 km/h Autonomia: circa 160 km Ruolo e utilizzo: Il M24 era pensato principalmente per ricognizione e supporto leggero, ma il suo cannone da 75 mm era capace di ingaggiare anche carri medi nemici, rendendolo più versatile rispetto ai precedenti carri leggeri. Venne utilizzato: Nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale Nella Guerra di Corea Da molte nazioni NATO e alleate durante la Guerra Fredda Curiosità: Prende il nome dal generale Adna R. Chaffee Jr., pioniere delle forze corazzate statunitensi. Era apprezzato per la facilità di guida e la maneggevolezza, ma la corazzatura leggera lo rendeva vulnerabile nei combattimenti frontali. Fu uno dei primi carri armati a montare sospensioni torsionali, migliorando la mobilità fuori strada. In sintesi, l’M24 Chaffee fu un carro leggero ben bilanciato per il suo tempo, che univa una buona potenza di fuoco a una grande mobilità, rimanendo in servizio in varie forme fino agli anni '60-'70.
Kit aereo Hurricane Mk.I Aces in scala 1/48 - Modello Italeri. 6 VERSIONI RAF ACES: S/L Douglas R.S. Bader, S/L Robert R.S. Stanford-Tuck, S/L Michael L.Robinson, F/O W.L. Mc Knight, S/L L. John W:C: Simpson, P/O William "Cherry" Vale L’Hurricane Mk.I Aces è una versione del caccia britannico Hawker Hurricane Mk.I associata ai piloti d’élite (gli "Aces", cioè assi dell’aviazione) che ottennero numerose vittorie aeree durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nella Battaglia d’Inghilterra (1940). Caratteristiche principali: Tipo: Caccia monoposto Motore: Rolls-Royce Merlin III da 1.030 CV Velocità massima: Circa 520 km/h Armamento: 8 mitragliatrici Browning da 7,7 mm Struttura: Fusoliera mista metallo-tela, ali in metallo Impiego: Il Mk.I fu la prima versione del celebre Hurricane, impiegata largamente dalla RAF (Royal Air Force). Anche se spesso oscurato dallo Spitfire, l’Hurricane si dimostrò fondamentale per la difesa del Regno Unito, abbattendo più aerei nemici di qualunque altro caccia britannico nel 1940. La dicitura “Aces” si riferisce agli esemplari utilizzati da famosi piloti britannici come: Douglas Bader Tom Neil Billy Drake Bob Stanford Tuck Curiosità: Era più facile da produrre e riparare rispetto allo Spitfire. Molti assi della RAF preferivano il Hurricane per la sua robustezza e stabilità come piattaforma di tiro. In breve, il Hurricane Mk.I Aces celebra i caccia pilotati da leggende dell’aviazione alleata, simboli della resistenza britannica durante i primi anni del conflitto.
Kit aereo FIAT CR.42 CN "Falco" Night Fighter in scala 1/72 - Modello Italeri.SUPER DECAL PER 5 VERSIONI - ISTRUZIONI A COLORI Il Fiat CR.42 CN "Falco" era una variante da caccia notturna del famoso biplano italiano Fiat CR.42, impiegato durante la Seconda Guerra Mondiale. La sigla "CN" sta per Caccia Notturna, e identifica le versioni modificate per operazioni in condizioni di scarsa visibilità. Caratteristiche principali: Tipo: Caccia notturno biplano monoposto Motore: Fiat A.74 RC38, radiale a 14 cilindri, raffreddato ad aria Potenza: Circa 840 CV Velocità massima: Circa 430 km/h Armamento: 2 mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm Alcune versioni dotate di lanciabombe leggere o bengala Modifiche "CN": Verniciatura mimetica scura adatta alle missioni notturne Possibile installazione di luci di segnalazione e radio migliorate per intercettazione Impiego operativo: Il CR.42 CN fu utilizzato prevalentemente per la difesa aerea notturna dell’Italia contro i bombardamenti alleati. Nonostante fosse già superato rispetto ai caccia monoplani più moderni, si dimostrò ancora maneggevole e resistente, caratteristiche utili in missioni notturne a bassa quota. Curiosità: Era uno degli ultimi biplani da caccia a essere usato in combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale. Il CR.42 CN veniva spesso impiegato in coppia con postazioni radar e fari per localizzare gli aerei nemici. In sintesi, il Fiat CR.42 CN "Falco" rappresenta un curioso esempio di adattamento di un biplano classico a esigenze moderne, sfruttato dall’Aeronautica Italiana per la difesa notturna in un periodo in cui i caccia a elica stavano per essere superati da quelli a reazione.
Kit aereo SU-27 Sukhoi in scala 1/72 - Modello Italeri. Il SU-27 Sukhoi è un caccia multiruolo di superiorità aerea sviluppato dalla Sukhoi, una delle principali aziende aeronautiche della Russia. È uno degli aerei da combattimento più avanzati e potenti, progettato per affrontare le minacce aeree e supportare le operazioni di difesa aerea. Il SU-27 è stato uno dei principali caccia della Forza Aerea Russa e ha avuto un impatto significativo nel campo dell'aviazione militare internazionale. Caratteristiche tecniche Tipo: Caccia di superiorità aerea e multiruolo Lunghezza: 21,9 m Apertura alare: 14,7 m Altezza: 5,9 m Peso a vuoto: 16.380 kg Peso massimo al decollo: 33.000 kg Motore: 2 motori RD-33 turbofan Potenza: 2.500 kg di spinta per motore Velocità massima: 2.500 km/h (oltre Mach 2,35) Autonomia: 3.530 km (con serbatoio supplementare) Tangenza operativa: 19.000 m Capacità di carico: Può trasportare una varietà di armi, tra cui missili aria-aria, bombe e razzi. Armamento Il SU-27 è dotato di una vasta gamma di armamenti, che lo rendono adatto a una varietà di missioni. Le principali armi includono: Mitragliatrici/cannoncini: 1 cannone GSh-30-1 da 30 mm, montato nella parte anteriore del velivolo, con 150 colpi disponibili. Missili aria-aria: Può lanciare una serie di missili a lunga e corta distanza, tra cui il R-27 (missile radar-guidato) e il R-73 (missile a guida infrarossa), tra i più avanzati nella sua categoria. Missili aria-terra: Il SU-27 può trasportare missili per attacchi al suolo, tra cui Kh-29 e Kh-31. Bombe: Può trasportare fino a 8.000 kg di bombe convenzionali per operazioni di attacco a terra. Ruolo operativo e utilizzo Il SU-27 è un velivolo da combattimento versatile, progettato per diversi ruoli: Superiorità aerea: Il suo principale obiettivo è l'intercettazione e la neutralizzazione di aerei nemici. Grazie alla sua velocità, manovrabilità e armamento, è uno degli aerei più temuti in combattimento aereo. Supporto e attacco al suolo: Oltre a essere un caccia di superiorità aerea, il SU-27 può essere utilizzato per attacchi a terra, missioni di bombardamento e supporto aereo ravvicinato. Missioni di difesa aerea: Impiegato per proteggere aree strategiche e combattimenti contro altri aerei in scenari di guerra. Intercettazione: Utilizzato per intercettare e abbattere aerei nemici che si avvicinano a obiettivi sensibili o fronti di battaglia. Tecnologia e innovazioni Il SU-27 è un aereo che integra numerose innovazioni tecniche e aerodinamiche: Super manovrabilità: Grazie alla sua struttura aerodinamica avanzata, tra cui le ali a freccia negativa e il controllo aereo ad alta reattività, il SU-27 è in grado di eseguire manovre incredibilmente strette e rapide, rendendolo difficile da abbattere in combattimento. Avionica avanzata: Il velivolo è dotato di radar sofisticati, sistemi di guerra elettronica e strumenti di navigazione di ultima generazione, che gli consentono di operare in qualsiasi condizione meteorologica e di contrastare efficacemente le minacce nemiche. Capacità di carico avanzate: La sua capacità di trasportare una vasta gamma di armamenti lo rende un velivolo estremamente versatile. Versioni e varianti Nel corso degli anni, il SU-27 ha visto numerosi aggiornamenti e varianti, tra cui: SU-27SM: Una versione aggiornata con miglioramenti nell'avionica, nei motori e nelle capacità di armamento. SU-30: Variante multiruolo con capacità di attacco e intercettazione migliorate, utilizzato anche per missioni di attacco a lungo raggio. SU-33: Variante navale progettata per essere operata da portaerei, con modifiche per il decollo e l'atterraggio su ponti di volo. SU-35: Versione avanzata con motori più potenti e avionica migliorata, che ha aumentato ulteriormente le prestazioni del velivolo. SU-27UB: Versione biposto da addestramento. Conclusione Il SU-27 Sukhoi è uno dei caccia più potenti e sofisticati al mondo, capace di operare in una vasta gamma di scenari. La sua combinazione di manovrabilità, potenza, versatilità e capacità di armamento lo rende uno dei pilastri delle forze aeree russe e di numerosi altri paesi che lo hanno adottato. Grazie alla sua evoluzione in varianti come il SU-30 e il SU-35, il SU-27 continua a rimanere uno dei caccia più temuti nei cieli.
Kit veicolo Scania S770 4x2 tetto normale "cabina grigia" in scala 1/24 - Modello Italeri. Descrizione:NUOVI INTERNI, CABINA E MOTORE V8, ALTAMENTE DETTAGLIATI - SPORTELLO AUTISTA APRIBILE - GRIGLIA RADIATORE APRIBILE - ADESIVI CROMATI - FOTOINCISO - PNEUMATICI IN GOMMA - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI SUPER DECAL PER DUE VERSIONILa serie S di Scania costituisce un punto di riferimento sul mercato dei veicoli commerciali ed industriali pesanti destinati a soddisfare i bisogni della logistica e dei trasporti di lungo raggio. La nuova serie S venne introdotta dal celebre produttore Scandinavo sul mercato nella seconda metà dell’ultimo decennio adottando soluzioni progettuali innovative. Il nuovo progetto venne infatti realizzato per ottimizzare l’impiego degli spazi interni alla cabina ed esaltare il comfort del conducente. Grande attenzione alla sicurezza attiva e passiva attraverso l’adozione dei più moderni sistemi di controllo e di assistenza alla guida. Il nuovo design, accattivante e moderno, è stato realizzato anche per tenere in considerazione l’aerodinamica del veicolo e la riduzione del consumo di carburante. Lo Scania S770 4x2 “Normal Roof” con la cabina compatta è la soluzione ideale per numerose necessità professionali ed operative ed affianca la versione “Highline” con cabina maggiorata della motrice stradale del celebre produttore scandinavo di veicoli industriali e commerciali pesanti. Lo Scania S770 è un camion pesante prodotto dalla Scania, uno dei principali produttori di veicoli industriali e camion a livello globale. Il modello S770 fa parte della serie Scania S, che rappresenta il top di gamma dei veicoli per il trasporto a lungo raggio. Il S770 è progettato per offrire prestazioni elevate, comfort, sicurezza e una grande efficienza nei viaggi di lunga distanza. Caratteristiche tecniche Motore: 13 litri V8 turbodiesel Potenza: 770 CV (cavalli) Coppia massima: 3.500 Nm Trasmissione: Manuale o automatica, con cambi automatici Scania Opticruise per ottimizzare le prestazioni del veicolo. Peso massimo al carico: 44.000 kg (combinazione di carico totale) Capacità serbatoio carburante: Fino a 1.200 litri, per garantire un'autonomia maggiore in lunghe distanze Velocità massima: Limitata elettronicamente a 90 km/h (leggi europee in materia di veicoli commerciali) Design e comfort Il Scania S770 è noto per il suo abitacolo estremamente spazioso e confortevole, progettato per offrire il massimo del benessere durante i lunghi viaggi. Alcuni degli aspetti salienti includono: Cabina: Cabina alta con ampio spazio per il conducente e il passeggero. È dotata di un letto comodo e di una zona salotto, insieme a una cucina compatta e altri comfort pensati per le lunghe ore di guida. Sistemi di assistenza: Include sistemi avanzati di assistenza alla guida, come il Pilot Assist, che aiuta nel mantenimento della corsia e nell'accelerazione e decelerazione automatica. Inoltre, è dotato di freno di emergenza automatico (AEB) e avviso di deviazione dalla corsia. Sistemi di infotainment: Un avanzato sistema di infotainment con schermo touchscreen, supporto per la navigazione, la connettività Bluetooth e l'integrazione con smartphone. Prestazioni e efficienza Il motore V8 da 770 CV è progettato per garantire un'elevata potenza di trazione pur mantenendo un buon consumo di carburante, grazie alla sua capacità di gestire in modo ottimale il carico e la velocità. Tecnologie per il risparmio di carburante: Il camion è equipaggiato con soluzioni che ottimizzano il consumo di carburante, come il sistema di recupero energetico, l'uso di materiali leggeri e aerodinamici, e il cambio automatico che gestisce la marcia in modo efficiente. Freni e manovrabilità: Sistema di freni altamente reattivi e sistema di sterzo preciso che garantiscono un'esperienza di guida sicura e fluida, anche con carichi pesanti. Utilizzo e applicazioni Il Scania S770 è utilizzato principalmente per trasporti a lunga distanza e trasporto pesante, grazie alle sue ottime prestazioni, autonomia e capacità di carico. È ideale per i conducenti che trascorrono molte ore sulla strada, garantendo loro comfort e sicurezza durante il viaggio. Inoltre, il camion è spesso utilizzato in ambito logistica internazionale, trasporti intermodali, spedizioni e trasporti speciali, dove è richiesta una motorizzazione potente e prestazioni costanti. Conclusione Il Scania S770 è uno dei camion più avanzati sul mercato per il trasporto a lunga distanza, combinando un motore potente con comfort, sicurezza e tecnologie moderne. È stato progettato per ottimizzare la produttività e l'efficienza per i professionisti del trasporto e risponde alle esigenze di chi guida per lunghe ore, con un focus sulla sostenibilità e riduzione dei costi operativi.
Kit aereo Mirage F1 C/CR in scala 1/48 - Modello Italeri. Il Mirage F1 è un caccia monomotore progettato e prodotto dalla Dassault Aviation, una delle principali aziende aeronautiche francesi. Il modello Mirage F1 C è una delle versioni più importanti, mentre la versione Mirage F1 CR è stata sviluppata come variante di ricognizione. Il Mirage F1 è stato utilizzato principalmente dalle forze aeree di diversi paesi, tra cui la Francia, ed è stato uno degli aerei da combattimento di punta negli anni '70 e '80. Caratteristiche tecniche Tipo: Caccia multiruolo monomotore Lunghezza: 15,30 m Apertura alare: 8,38 m Altezza: 4,3 m Peso a vuoto: 7.800 kg Peso massimo al decollo: 16.300 kg Motore: 1 motore Snecma Atar 9K-50 turbogetto Potenza: 7.500 kg di spinta Velocità massima: 2.300 km/h (circa Mach 2.2) Autonomia: 2.000 km (senza rifornimento esterno) Tangenza operativa: 16.800 m Capacità di carico: Fino a 6.000 kg di armi (missili, bombe e razzi) Ruolo operativo e utilizzo Il Mirage F1 C e il Mirage F1 CR sono stati progettati per operare in diverse capacità, includendo missioni di superiorità aerea, intercettazione e ricognizione. Le principali funzioni operative includono: Superiorità aerea (Mirage F1 C): Il F1 C è stato progettato principalmente come aereo da caccia per operazioni di superiorità aerea, per combattere contro aerei nemici in scenari di guerra. Può essere armato con missili aria-aria come il Matra R.530 o il Magic 2, a seconda delle varianti. Ricognizione (Mirage F1 CR): La versione Mirage F1 CR è stata sviluppata per missioni di ricognizione a lungo raggio. È dotata di fotocamere e radar specializzati per raccogliere informazioni da aree ostili, supportando missioni di intelligence e osservazione. Attacco al suolo e missioni multiruolo: Entrambe le versioni possono essere utilizzate per attacchi al suolo, con la capacità di trasportare bombe e razzi. Il Mirage F1 è stato utilizzato in numerosi conflitti per operazioni di bombardamento e supporto alle truppe di terra. Armamento Il Mirage F1 C e il Mirage F1 CR sono equipaggiati con una vasta gamma di armamenti: Armi dirette: Mitragliatrice: 1 cannone DEFA 553 da 30 mm (inversione automatica). Missili aria-aria (Mirage F1 C): Matra R.530: Missile radar-guidato a lunga distanza. Matra Magic 2: Missile a guida infrarossa per combattimenti a corto raggio. Missili aria-terra e bombe (per entrambe le versioni): Bombe e razzi: Le versioni Mirage F1 sono in grado di trasportare un'ampia varietà di armi, incluse bombe convenzionali, bombe guidate, razzi, e missili per attacchi al suolo. Sensori e equipaggiamento per il F1 CR: Radar di ricognizione: Il Mirage F1 CR è dotato di radar e sistemi di imaging avanzati per raccogliere dati durante le missioni di sorveglianza e ricognizione. Tecnologia e sistemi Il Mirage F1 ha integrato diverse tecnologie avanzate per la sua epoca: Avionica: Un sistema di avionica avanzato per il controllo del volo e la navigazione, inclusi radar per l'intercettazione e la navigazione in scenari di guerra elettronica. Manovrabilità: Il Mirage F1 è un velivolo altamente manovrabile, con una configurazione alare che gli consente di eseguire manovre precise, sia in combattimento che in missioni di attacco. Sistemi di guerra elettronica: La versione Mirage F1 CR è dotata di sofisticati sistemi di sorveglianza elettronica per operazioni di ricognizione in ambienti ostili. Conclusione Il Mirage F1 C/CR è stato un aereo versatile e potente, utilizzato da diverse forze aeree in tutto il mondo. Il suo design agile, unito a un'ampia gamma di capacità di armamento, lo ha reso un ottimo caccia multiruolo durante la sua epoca. Sebbene oggi sia stato in gran parte sostituito da velivoli più moderni, il Mirage F1 ha lasciato un'impronta duratura nelle forze aeree di paesi come la Francia, la Spagna e altri.
Kit Semovente M43 da 105/25 "Bassotto" in scala 1/35 - Modello Italeri. Ecco alcune delle caratteristiche principali del nuovo kit per garantire il più elevato livello di realismo e fedeltà: nuovi stampi, canna del cannone in metallo, cingoli "link and length", parti in fotoinciso e un foglio decals per 4 versioni.Profilo Storico ModellisticoIl semovente M43 da 105/25 “Bassotto” venne sviluppato dall’industria italiana per aumentare la capacità offensiva dei mezzi corazzati e dei semoventi del Regio Esercito. L’M43 venne impostato sullo scafo modificato, allargato e ribassato, del carro armato M15/42 ed adottava un obice Ansaldo da 105/25 installato in casamatta. Venne migliorato anche nella protezione e nella scudatura anteriore. Entrò in servizio, in un numero limitato di esemplari, nel 1943 e partecipò all’operazioni sul fronte italiano. Si può considerare il mezzo corazzato italiano più potente impiegato durante la Seconda Guerra Mondiale efficace sia in azioni offensive che difensive grazie ad un buono “mix” di mobilità ed armamento. Dopo l’armistizio dell’Italia, diversi esemplari furono catturati ed impiegati con successo anche dalle truppe tedesche, ribattezzando il “Bassotto” con la sigla “StuG M43 mit 105/25”.
Kit aereo SR - 71 BLACK BIRD in scala 1/72 - Modello Italeri. Il Blackbird SR-71, con il suo aspetto impressionante, è il fratello più giovane del U-2. con l’importante differenza che è stato costruito nell’intenzione di operare a Mach 3.5. Il Comando Strategico Aeronautico Americano ha confermato che il Blackbird detiene sempre il record mondiale di velocità. Può attraversare gli Stati Uniti in meno di un’ora. Gli SR-71 sono stati usati in varie zone strategiche del mondo. Il Lockheed SR-71 Blackbird è uno dei più celebri aerei da ricognizione strategica a lungo raggio sviluppati dagli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. Progettato dalla Lockheed Martin, l'SR-71 è noto per la sua incredibile velocità e altitudine operativa, che lo rendevano praticamente inavvicinabile e immune alla maggior parte dei sistemi di difesa aerea del suo tempo. È diventato un simbolo di innovazione tecnologica, segretezza e prestazioni straordinarie. Caratteristiche Principali 1. Design e Struttura Aereo a fusoliera lunga con ali a delta, progettato per operare a velocità supersoniche e ad altitudini elevate. Materiali speciali: La fusoliera era costruita in titanio per resistere alle alte temperature generate dal volo a velocità Mach 3 (oltre 3.600 km/h). Altezza e lunghezza: Lunghezza: 32,74 metri Apertura alare: 16,94 metri Altezza: 5,25 metri 2. Prestazioni e Capacità Operative Velocità massima: Oltre Mach 3.3 (circa 3.540 km/h), rendendolo uno degli aerei più veloci mai costruiti. Altitudine operativa: Fino a 25.900 metri, volando oltre la stratosfera. Autonomia: Circa 5.000 km, con rifornimento in volo che ne estendeva ulteriormente la portata. 3. Sistemi Avionici e Sensori Equipaggiato con radar AN/ASG-18 e sensori avanzati per la raccolta di informazioni di ricognizione. Il Blackbird era in grado di riprendere immagini di alta qualità su vasta area da altitudini estreme e velocità supersoniche. Il sistema di raccolta dati e i sensori permettevano di acquisire informazioni sensibili senza la necessità di voli a bassa quota o esposizione prolungata al pericolo. 4. Propulsione Motori: 2 motori Pratt & Whitney J58 turbojet, progettati per funzionare a velocità supersoniche. Questi motori avevano un sistema speciale che permetteva l'iniezione di carburante direttamente nella camera di combustione per aumentare la spinta a velocità elevate. Il carburante era una miscela speciale che permetteva all'SR-71 di sopportare le altissime temperature durante il volo supersonico. Impiego e Ruolo Operativo L'SR-71 fu utilizzato principalmente dalla CIA e dall'Air Force degli Stati Uniti per missioni di ricognizione strategica e intelligence. L'aereo non aveva armamenti, ma era in grado di raccogliere informazioni sensibili da altezze e velocità fuori dalla portata dei missili nemici e intercettori. Missioni operative: Spesso utilizzato durante la Guerra Fredda per raccogliere dati sulle posizioni nemiche, testare difese aeree e monitorare situazioni internazionali critiche. Intercettazioni: La velocità e l’altitudine dell'SR-71 lo rendevano impossibile da intercettare da qualsiasi caccia dell'epoca, e qualsiasi missile lanciato contro di esso aveva poche possibilità di successo. Conclusione Il Lockheed SR-71 Blackbird rappresenta un picco nell'ingegneria aeronautica e una delle meraviglie tecnologiche della Guerra Fredda. La sua velocità supersonica, altitudine operativa e capacità di evadere le difese nemiche lo rendevano un aereo da ricognizione unico e straordinario. Nonostante il ritiro ufficiale nel 1998, il SR-71 rimane un'icona della tecnologia aerospaziale, simbolo di prestazioni al limite.
Kit JAS-39D GRIPEN TWIN SEATER in scala 1/48 - Modello Italeri.Il Saab JAS 39 Gripen è entrato in servizio nella seconda metà degli anni ’90 e ha costituito un deciso miglioramento rispetto ai suoi predecessori come il longevo caccia Saab 37 Viggen. L’aereo da combattimento e da superiorità aerea svedese Gripen venne presto realizzato anche nella versione biposto per soddisfare le necessità di addestramento avanzato dei piloti. Mantenne sostanzialmente le stesse ottime prestazioni del caccia monoposto con una maggiore flessibilità operativa che gli consentì di svolgere anche missioni di ricognizione e attacco al suolo. L’interessante lay-out aerodinamico che garantiva un’elevata manovrabilità, le ottime prestazioni di volo, una velocità massima di Mach 2.0 e la possibilità di trasportare un carico offensivo articolato e flessibile, ne hanno fatto anche un buon successo commerciale al di fuori della Svezia. Il JAS-39D Gripen è la versione biposto del Saab JAS-39 Gripen, un caccia multiruolo di quarta generazione sviluppato dall'azienda svedese Saab. Caratteristiche Principali 1. Configurazione Biposto ("Twin Seater") Il JAS-39D è la variante a doppio posto di pilotaggio del Gripen, progettata per: Addestramento avanzato dei piloti Missioni operative, compresi attacchi al suolo e guerra elettronica Ruolo di coordinamento nelle missioni complesse La cabina ha due posti in tandem, con un abitacolo posteriore per l’istruttore o il copilota operativo. 2. Motore e Prestazioni Motore: Volvo RM12, derivato dal General Electric F404 Spinta massima: Circa 80 kN con postbruciatore Velocità massima: Circa Mach 2 (2.200 km/h) Autonomia: Circa 3.200 km con serbatoi esterni Tangenza operativa: Circa 15.240 m 3. Avionica e Armamento Radar: PS-05/A pulse-doppler, con capacità aria-aria e aria-terra avanzate Armamento: Cannone Mauser BK-27 da 27 mm Missili aria-aria: AIM-9 Sidewinder, IRIS-T, Meteor, AMRAAM Missili aria-superficie: AGM-65 Maverick, RBS-15, KEPD 350 Taurus Bombe guidate: GBU-12 Paveway II, JDAM Guerra elettronica: Dispositivi di disturbo radar e contromisure avanzate 4. Ruolo Operativo Impiegato da diverse forze aeree per addestramento avanzato e missioni operative reali. Può essere usato in missioni di difesa aerea, attacco al suolo e ricognizione. La configurazione biposto non compromette l'efficacia operativa, mantenendo le capacità multiruolo. Conclusione Il JAS-39D Gripen è una variante biposto avanzata del Gripen, capace di svolgere sia missioni di addestramento che di combattimento. Con la sua elevata manovrabilità, avionica avanzata e armamento moderno, è uno dei caccia più versatili in servizio oggi.
Kit ELEFANT Sd. Kfz.184 Panzerjager Tiger (P) in scala 1/35 - Modello Italeri.Il cacciacarri pesante Elefant venne sviluppato nel corso della Seconda Guerra Mondiale per le aliquote controcarro della Wehrmacht. I primi esemplari prodotti vennero realizzati utilizzando lo scafo VK 45.01 (P) e vennero denominati “Ferdinand” in onore del celebre progettista Ferdinand Porsche. Pesantemente corazzati ed armati con il potente cannone da 88 mm. in grado di distruggere i carri avversari a grande distanza, fecero il loro debutto nella battaglia di Kursk, il più grande scontro tra mezzi corazzati della Storia. La struttura del carro aveva però dei limiti di mobilità, velocità ed affidabilità tecnica che ne condizionarono le prestazioni a Kursk. I Ferdinand ancora in servizio ed operativi alla fine del 1943 vennero riconvertiti con migliorie e modifiche al nuovo standard con il nome definitivo di “Elefant”. Il Sd.Kfz. 184 Elefant è un cacciacarri tedesco sviluppato durante la Seconda Guerra Mondiale, noto anche come Panzerjäger Tiger. È uno dei veicoli blindati più imponenti e temuti della sua epoca, caratterizzato da un potente armamento e da un'incredibile resistenza. Fu progettato per combattere carri armati nemici pesanti con l'uso di un potente cannone anticarro. Caratteristiche Principali 1. Design e Armamento Armamento principale: Il canone Pak 43 da 88 mm, lo stesso utilizzato sui carri Tiger II, noto per la sua capacità di penetrare le corazze più spesse. Armamento secondario: Mitragliatrici MG34 da 7,92 mm per difesa ravvicinata. Corazzatura: La corazza frontale spessa fino a 200 mm, che lo rendeva altamente protetto contro quasi tutti i proiettili nemici. Le parti laterali e posteriori avevano una protezione di 80 mm. Motore: Maybach HL 120 TRM da 600 CV. Velocità massima: Circa 20-25 km/h (a causa del suo peso considerevole). Peso: Circa 70 tonnellate, rendendolo uno dei carri più pesanti della Seconda Guerra Mondiale. 2. Designazione e Ruolo Il Elefant era originariamente chiamato Ferdinand, in onore del suo progettista, Ferdinand Porsche. Fu creato come veicolo cacciacarri pesante per supportare l'operazione Zitadelle (la battaglia di Kursk, 1943), ma le difficoltà logistiche e il design iniziale del veicolo ne limitarono l'efficacia iniziale. Il suo ruolo era quello di distruggere i carri armati sovietici e i forti nemici a lunga distanza, sfruttando la potenza del suo cannone. 3. Problemi e Modifiche Problemi iniziali: L'Elefant soffriva di mancanza di mobilità e di un sistema di visione imperfetto per il pilota e l'artigliere. Inoltre, non aveva una mitragliatrice per la difesa ravvicinata, il che lo rendeva vulnerabile agli attacchi di fanteria e carri leggeri. Modifiche: Durante il conflitto, alcuni esemplari furono modificati con una mitragliatrice MG34 montata sulla parte anteriore e un sistema di visione migliorato. Ridenominazione: Dopo questi cambiamenti, il veicolo fu ridenominato Elefant. 4. Impiego Operativo Battaglia di Kursk: Gli Elefant furono impiegati per la prima volta in questa grande battaglia, ma molti furono distrutti o danneggiati durante l'operazione a causa della scarsa manovrabilità e della mancanza di supporto adeguato. Ultimi anni di guerra: Nonostante i problemi iniziali, l'Elefant continuò a operare con successo nel fronti italiani e francesi durante gli ultimi anni della guerra, distruggendo numerosi veicoli nemici grazie alla sua potenza di fuoco. Conclusione Il Sd.Kfz. 184 Elefant è un esempio di potenza e protezione estreme, ma con notevoli difetti in termini di mobilità e versatilità. Nonostante i suoi problemi operativi iniziali, si guadagnò una reputazione come uno dei cacciacarri più temibili della Seconda Guerra Mondiale, capace di infliggere danni significativi alle forze alleate. La sua eredità rimane quella di un veicolo pesante e potente, ma difficile da gestire in battaglia.
Kit veicolo MB Actros MP4 Big Space - Grand Prix Edition in scala 1/24 - Modello Italeri.Actros è il nome commerciale degli autocarri pesanti di Mercedes-Benz. La gamma Actros venne introdotta nel 1995 ed ottenne rapidamente un significativo successo commerciale soprattutto per le attività professionali di trasporto sulle lunghe distanze. Progressivamente evoluto nel tempo ha raggiunto un elevato livello qualitativo con il “Nuovo Actros”, introdotto sul mercato a partire dal 2012, caratterizzato da un design estremamente moderno ed attuale e dall’adozione dei propulsori Euro 5 ed Euro 6 in linea con le normative del periodo. La configurazione del veicolo è stata realizzata per ottimizzare l’efficienza operativa garantendo massimo rendimento e minimi costi di gestione. L’aggressivo design della cabina ha dato la possibilità agli utenti, piccoli proprietari o flotte aziendali, di personalizzare le livree con soluzioni estetiche molto interessanti ed attrattive. Il Mercedes-Benz Actros MP4 Big Space è una variante della quarta generazione (MP4) del camion Actros, prodotta da Mercedes-Benz a partire dal 2011. È progettato per il trasporto pesante a lunga distanza, offrendo una cabina spaziosa e tecnologie avanzate per migliorare il comfort del conducente e l’efficienza operativa. Caratteristiche principali 1. Cabina "Big Space" La versione Big Space offre un’ampia abitabilità interna, con pavimento piatto e un’altezza di circa 1,99 metri. Ideale per i lunghi viaggi, garantendo massimo comfort al conducente. Equipaggiata con due letti, ampi vani portaoggetti e sedili ergonomici. 2. Motorizzazione Motori diesel Mercedes OM471 e OM473 a 6 cilindri in linea. Potenze variabili tra 421 e 625 CV, con tecnologia Euro VI per ridurre le emissioni. Cambio automatizzato Powershift 3 per migliorare efficienza e consumi. 3. Tecnologia e Sicurezza MirrorCam: telecamere al posto degli specchietti retrovisori per ridurre l’attrito aerodinamico. Active Brake Assist 4 e 5: sistemi di frenata automatica di emergenza. Predictive Powertrain Control (PPC): sistema che ottimizza i consumi in base alla topografia stradale. Blind Spot Assist: rileva oggetti nell’angolo cieco del conducente. Utilizzo e Mercato L’Actros MP4 Big Space è molto apprezzato nel settore del trasporto internazionale, grazie al suo equilibrio tra potenza, efficienza e comfort. È utilizzato da molte flotte aziendali per logistica e trasporti a lunga distanza. Conclusione Il Mercedes-Benz Actros MP4 Big Space è un camion premium per i lunghi viaggi, con un’ampia cabina, tecnologie di sicurezza avanzate e motori efficienti. È uno dei veicoli più popolari tra gli autotrasportatori europei.
Kit aereo A-26 B INVADER in scala 1/72 - Modello Italeri.NUIl bimotore da attacco A-26 Invader, progettato e prodotto dall’americana Douglas, ha avuto una straordinaria longevità operativa. I primi esemplari raggiunsero il fronte durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, e le ultime versioni hanno preso parte a tutti i maggior conflitti degli anni ’50 e ’60, come la Corea e l’Indocina, sino alla guerra del Vietnam. La versione che ha avuto la maggiore diffusione è stata la “B” caratterizzata dall’adozione del pesante armamento. Nel muso chiuso erano infatti installate da 6 ad 8 mitragliatrici Browning M2 cal. 12,7 mm che ne aumentavano la potenza di fuoco. Grazie alla robustezza strutturale del’ Invader, nel muso potevano essere installati cannoni da 20 mm., da 37 mm, e un obice da 75 mm. I due affidabili motori radiali Pratt & Whitney R-2800 “Double Wasp” da 2,000 CV erano in grado di far raggiunger all’Invader i 570 Km/h anche a “pieno carico” operativo. Il Douglas A-26B Invader è un bombardiere leggero e aereo d'attacco statunitense sviluppato dalla Douglas Aircraft Company durante la Seconda Guerra Mondiale. È stato uno degli aerei da attacco più versatili della sua epoca ed è rimasto in servizio per decenni, partecipando a numerosi conflitti. Caratteristiche Principali 1. Progettazione e Struttura Tipo: Bombardiere leggero / Aereo d’attacco Equipaggio: 2 o 3 membri (pilota, navigatore/bombardiere, mitragliere) Struttura: Monoplano ad ala bassa con carrello retrattile Cabina di pilotaggio: A disposizione singola o doppia 2. Motore e Prestazioni Motori: 2 × Pratt & Whitney R-2800-27 Double Wasp (motori radiali da 2.000 CV ciascuno) Velocità massima: Circa 570 km/h Autonomia: Circa 2.300 km (variabile con carico bellico) Tangenza operativa: Circa 6.500 m 3. Armamento Versione A-26B: Ottimizzata per attacco al suolo Cannoni e mitragliatrici: Fino a 14 mitragliatrici M2 Browning da 12,7 mm Alcuni esemplari con cannone da 75 mm per attacco a obiettivi corazzati Carico bellico: Fino a 2.700 kg di bombe interne ed esterne Razzi aria-superficie per supporto ravvicinato Impiego Operativo Seconda Guerra Mondiale Utilizzato dal 1944 nel teatro europeo e nel Pacifico Efficace nel supporto aereo ravvicinato e attacchi contro obiettivi tattici Guerra di Corea (1950-1953) Usato per missioni di bombardamento notturno e attacco di precisione Contribuì in modo significativo alla distruzione delle linee di rifornimento nordcoreane Guerra del Vietnam Ridenominato B-26K Counter Invader e utilizzato per operazioni di controguerriglia Eredità e Conclusione Il Douglas A-26B Invader si distinse per la sua elevata velocità, manovrabilità e potenza di fuoco, diventando uno degli aerei d’attacco più efficaci della sua epoca. Grazie alla sua versatilità, continuò a volare anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, restando operativo fino agli anni '70.
Kit Carro Armato M14/41 I Serie con la fanteria italiana in scala 1/35 - modello Italeri. Il M14/41 I Serie è un carro armato italiano prodotto durante la Seconda Guerra Mondiale, come evoluzione del modello precedente M13/40. Si trattava di un veicolo blindato da combattimento, utilizzato principalmente dall'Esercito Italiano durante le campagne in Africa del Nord e in altri teatri operativi. Il M14/41 I Serie è una versione migliorata dell'M13/40, dotata di alcune modifiche tecniche che ne miglioravano le prestazioni, ma rimaneva un carro relativamente obsoleto rispetto ai suoi contemporanei alleati e nemici. Caratteristiche Principali del M14/41 I Serie Motore: Il M14/41 I Serie era equipaggiato con un motore Fiat SPA 15 Ter da 125 CV, che gli permetteva di raggiungere una velocità massima di circa 42 km/h su strada. Il motore non era particolarmente potente rispetto ad altri carri armati contemporanei, ma era comunque adeguato per l'uso in Africa e in terreni non troppo impegnativi. Armamento: La versione I Serie era armata con un canone da 47 mm L/40, montato su torretta rotante. Il cannone aveva una buona capacità contro i veicoli leggeri e le postazioni fortificate, ma era inefficace contro i carri armati alleati più pesanti e ben protetti. Il carro era anche equipaggiato con una mitragliatrice Breda M38 da 8 mm per il fuoco contro la fanteria e veicoli leggeri. Corazzatura: La corazzatura del M14/41 I Serie variava tra i 30 e i 42 mm di spessore. Anche se decente per l'epoca, la protezione non era sufficiente per resistere ai colpi dei carri armati alleati più moderni, specialmente quelli dotati di armamenti da 75 mm o 76 mm. La torretta aveva una corazzatura anteriore spessa 42 mm, mentre il resto della scocca aveva protezioni tra 30 mm e 40 mm. Mobilità e Prestazioni: Il M14/41 I Serie aveva una buona mobilità per un carro armato, specialmente nel deserto, dove le sue dimensioni relativamente compatte gli permettevano di muoversi agilmente. Il veicolo aveva una autonomia di circa 200-250 km, a seconda delle condizioni di terreno e della modalità di impiego. Equipaggio: Il carro armato era generalmente equipaggiato con un equipaggio di 4 uomini: comandante, cannoniere, caricatore e autista. L'interno della torretta era stretto, ma permetteva un'efficace operazione del cannone e delle mitragliatrici. Evoluzione e Impiego Il M14/41 I Serie venne utilizzato principalmente durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nelle campagne del Nord Africa, dove l'Italia era coinvolta al fianco della Germania Nazista contro le forze alleate. Teatro Operativo: Il carro fu impiegato in diverse battaglie, tra cui la Battaglia di El Alamein e le operazioni in Libia e Tunisia. Nonostante la sua superiorità rispetto ai carri britannici più vecchi, il M14/41 I Serie era comunque svantaggiato rispetto ai carri alleati più avanzati, come il M4 Sherman e il Matilda II. Modifiche e Aggiornamenti: Anche se la versione I Serie rappresentava una miglioria rispetto al modello precedente, non era ancora un carro armato competitivo sul campo di battaglia contro veicoli alleati più moderni. Tuttavia, restò in servizio fino alla fine della guerra in alcune zone. Sintesi Il M14/41 I Serie è stato uno dei carri armati italiani più conosciuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Pur essendo una versione migliorata dell'M13/40, le sue capacità di protezione e di armamento non erano sufficienti a contrastare i veicoli alleati più potenti, ma il carro rimase operativo per un certo periodo, utilizzato principalmente in Nord Africa. La sua mobilità e il design relativamente compatto lo rendevano adatto al combattimento in condizioni difficili, ma la mancanza di potenza di fuoco e corazzatura moderna ne limitava l'efficacia contro i carri nemici più avanzati.
Kit Jaguar XJ220 Racing in scala 1/24 - modello Italeri. La Jaguar XJ220 Racing è una versione speciale e modificata della Jaguar XJ220, una delle auto sportive più iconiche prodotte dalla casa automobilistica britannica Jaguar. La XJ220 è stata prodotta negli anni 1992-1994 e ha suscitato molto interesse grazie alle sue prestazioni straordinarie e al suo design innovativo. La versione Racing della XJ220 è stata creata per il mondo delle competizioni automobilistiche, in particolare per eventi come il Campionato del Mondo Endurance e altre corse automobilistiche ad alte prestazioni. Caratteristiche Principali della Jaguar XJ220 Motore: La Jaguar XJ220 Racing era equipaggiata con un motore V6 biturbo da 3.5 litri, capace di sviluppare potenze superiori a 700 cavalli (soprattutto nelle versioni Racing e da competizione). Il motore era una versione potenziata di quello presente nella XJ220 standard, con aggiornamenti specifici per il racing, come intercooler, turbocompressori e ottimizzazione della gestione elettronica del motore. Prestazioni: La XJ220 Racing poteva raggiungere velocità di oltre 340 km/h, che la rendeva una delle auto più veloci al mondo al momento della sua produzione. Accelerazione impressionante da 0 a 100 km/h in meno di 3,8 secondi. Telaio e Sospensioni: La XJ220 Racing è stata costruita su un telaio monoscocca in alluminio estremamente leggero e rigido, che garantiva un'ottima maneggevolezza e resistenza alle sollecitazioni durante le corse. Le sospensioni erano altamente avanzate, con sospensioni indipendenti su entrambi gli assi e regolazioni per adattarsi alle esigenze delle competizioni. Freni e Pneumatici: Freni ceramico-carbonio che permettevano performance di frenata eccezionali durante le gare. Pneumatici da competizione che garantivano aderenza ottimale anche alle alte velocità in condizioni di pista. Design e Modifiche Racing La XJ220 Racing ha subìto modifiche per ridurre il peso e migliorare l'aerodinamica rispetto al modello di serie. La carrozzeria era in fibra di carbonio per ridurre il peso e migliorarne le prestazioni in pista. Il design aerodinamico comprendeva un spoiler anteriore più pronunciato e un spoiler posteriore che contribuivano a generare deportanza, migliorando la stabilità a velocità elevate. Impiego in Gara La Jaguar XJ220 Racing ha partecipato a numerosi eventi di motorsport, tra cui competizioni di endurance racing e gare di lunga distanza come quelle di Le Mans. Sebbene non abbia avuto un grande impatto nelle competizioni professionistiche, la sua velocità straordinaria e la sua esclusività ne hanno fatto una vettura di culto tra gli appassionati e i collezionisti. Sintesi La Jaguar XJ220 Racing rappresenta una versione potenziata e modificata della leggendaria Jaguar XJ220, progettata per offrire prestazioni straordinarie in pista. Con il suo motore turbo V6, le prestazioni eccezionali e l'aerodinamica avanzata, la XJ220 Racing è una delle supercar più esclusive e ricercate nel mondo delle corse e delle automobili ad alte prestazioni.
Kit HO4S-3 / HAS.7 / H-19 in scala 1/72 - modello Italeri. Il HO4S-3, anche conosciuto come HAS.7 o H-19, è un elicottero da trasporto e da ricerca e salvataggio (SAR) prodotto dalla Sikorsky Aircraft. Originariamente progettato come Sikorsky H-19 Chickasaw, fu successivamente modificato e adattato per vari scopi militari e civili, incluso l'uso da parte di marine e forze armate. Il modello ha avuto diverse varianti e denominazioni a seconda del paese di utilizzo e delle specifiche tecniche. Caratteristiche Principali Tipo: Elicottero a pale singole, a 2 motori, multiuso Produttore: Sikorsky Aircraft Anno di introduzione: 1950 Versioni: HO4S-3, HAS.7, H-19 (denominazioni in base al paese e al tipo di utilizzo) Caratteristiche Tecniche Motore: Equipaggiato con 2 motori radiali Pratt & Whitney R-1340 Wasp da circa 600-700 cavalli ciascuno, a seconda della versione. Potenza sufficiente per permettere all'elicottero di trasportare carichi pesanti e di svolgere operazioni in condizioni difficili, come il salvataggio in mare aperto o missioni di evacuazione. Capacità di Carico e Uso: Capacità di carico: Può trasportare fino a 10-12 soldati o un carico equivalente di equipaggiamento. Capacità di trasporto esterno: Gancio esterno per il trasporto di carichi come materiali, equipaggiamento o persone in situazioni di emergenza. Equipaggio: Tipicamente, l'elicottero ha un equipaggio di 3 persone (pilota, copilota e tecnico di bordo), ma le configurazioni possono variare in base al tipo di missione. Design: Il design era caratterizzato da una configurazione a rotore principale singolo con un rotore di coda per la stabilità. Carenature aerodinamiche e una fusoliera robusta che permettevano operazioni in condizioni di vento forte o in scenari di ricerca e salvataggio. Il modello è stato progettato per resistere agli ambienti ostili, come quelli marini o montuosi. Struttura: La struttura dell'elicottero è costituita da una fuselaggio metallico che gli consente di resistere a urti e vibrazioni durante il volo. Il carrello di atterraggio era progettato per essere robusto, adattabile sia per l'atterraggio su terra che su superfici più difficili. Ruolo Operativo Il HO4S-3 / HAS.7 / H-19 è stato utilizzato per missioni di trasporto e salvataggio, oltre che per operazioni di ricognizione e supporto logistico. Alcuni dei principali impieghi dell'elicottero includono: Ricerca e salvataggio (SAR): L'elicottero è stato ampiamente utilizzato in operazioni SAR, specialmente per il recupero di personale da piattaforme offshore o navi in difficoltà in mare. Trasporto truppe e materiali: Ha svolto un ruolo cruciale nel trasporto di soldati e materiali durante le operazioni militari. Evacuazione medica: Il modello è stato anche impiegato in missioni di evacuazione medica, per trasportare feriti o malati in ambienti difficili. Missioni di supporto logistico e trasporto materiali: L'elicottero ha svolto compiti cruciali nelle operazioni logistiche, spostando materiali pesanti o equipaggiamento in scenari difficili. Versioni e Modifiche HO4S-3: Versione iniziale del H-19 utilizzata principalmente dalla Marina degli Stati Uniti per missioni di trasporto e salvataggio. HAS.7: Denominazione data alla versione utilizzata dalla Royal Navy britannica. La HAS.7 ha ricevuto miglioramenti significativi per operare in scenari marittimi e per l'addestramento SAR. H-19: Denominazione utilizzata dall'Esercito degli Stati Uniti e da altre forze armate per operazioni di trasporto e supporto in missioni di guerra e ricerca. Sintesi Il HO4S-3 / HAS.7 / H-19 è un elicottero versatile che ha giocato un ruolo importante in molte operazioni di salvataggio, trasporto e supporto logistico. La sua robustezza, la capacità di carico e la versatilità nelle missioni lo hanno reso un velivolo fondamentale per molte forze armate e civili negli anni '50 e '60. La sua fama è legata a missioni difficili, sia durante operazioni militari che per operazioni di salvataggio in mare o in ambienti ostili.
Kit aereo P-38 J Lightning in scala 1/48 - Modello Italeri. Il P-38J Lightning è una variante del famoso Lockheed P-38 Lightning, un aereo da caccia monomotore bimotore progettato durante la Seconda Guerra Mondiale per la forza aerea degli Stati Uniti (USAAF). Il P-38 è noto per il suo design unico, che prevedeva due motori disposti in configurazione a "naso a banana", con le due gondole motore separate da una lunga fusoliera centrale. Questa caratteristica lo rendeva facilmente riconoscibile. Caratteristiche principali del P-38J Lightning: Motori: Il P-38J era equipaggiato con due motori a pistone Allison V-1710, da circa 1.425 cavalli ciascuno. Questa configurazione consentiva una buona potenza di propulsione e autonomia. Prestazioni: Velocità massima: circa 670 km/h (417 mph), una delle caratteristiche distintive che lo rendevano un aereo veloce per l'epoca. Autonomia: circa 1.300 km. Tangenza operativa: fino a 12.000 metri (circa 39.000 piedi). Armamento: Il P-38J era armato con quattro mitragliatrici Browning M2 da 12,7 mm disposte nel muso e con un canone M1 da 20 mm. Questo armamento gli permetteva di avere un grande potenziale offensivo, adatto per attacchi aerei e contro obiettivi terrestri. Design e fusoliera: Il design a "naso a banana" lo rendeva stabile durante il volo e migliorava la visibilità del pilota. La fusoliera centrale conteneva anche il carrello di atterraggio retrattile e i serbatoi di carburante, migliorando l’efficienza aerodinamica. Uso operativo: Il P-38J venne impiegato in una varietà di ruoli, tra cui il caccia (per intercettazioni e combattimenti aerei), il bombardamento (con missioni di attacco a terra e attacco a lunga distanza) e la ricognizione. Era noto per la sua capacità di volare a grandi altezze, che lo rendeva molto efficace nel combattimento aereo ad alta quota. Ruolo durante la Seconda Guerra Mondiale: Il P-38J si distinse in vari teatri di guerra, in particolare nel Teatro del Pacifico, dove venne utilizzato contro le forze giapponesi, e nel Teatro europeo, dove partecipò alle missioni di scorta ai bombardieri e intercettazione di velivoli nemici. Aereo di combattimento versatile: Era apprezzato per la sua capacità di volare ad alta quota, la sua velocità e la potenza di fuoco. Era capace di attaccare sia obiettivi aerei che terrestri con grande efficacia. Missioni di scorta e attacco a lungo raggio: I piloti del P-38J scortavano bombardieri pesanti durante le missioni di bombardamento su obiettivi in Europa e nel Pacifico. Inoltre, partecipava alle missioni di attacco al suolo e bombardamento. Piloti celebri: Uno dei piloti più noti che utilizzò il P-38 fu Richard Bong, che divenne il più grande asso della aviazione statunitense della Seconda Guerra Mondiale, con 40 abbattimenti confermati durante il suo servizio con il P-38. Conclusione: Il P-38J Lightning è stato uno degli aerei più innovativi e efficaci della Seconda Guerra Mondiale, un caccia versatile e potente che ha svolto ruoli chiave sia nel teatro europeo che nel Pacifico. Il suo design distintivo e le prestazioni superiori lo hanno reso un simbolo della forza aerea statunitense.
Kit veicolo M113A1 in scala 1/35 - Modello Italeri. Il M113A1 è una versione modernizzata e migliorata del veicolo da combattimento M113, un veicolo blindato cingolato utilizzato principalmente dalle forze armate degli Stati Uniti e da numerosi altri paesi. Il M113 è stato progettato negli anni '50 per trasportare truppe e attrezzature attraverso il terreno difficile e per proteggere i soldati dagli attacchi nemici durante le operazioni di combattimento. Caratteristiche principali del M113A1: Blindatura: La blindatura del M113A1 è progettata per proteggere l'equipaggio da proiettili di piccolo calibro, schegge di artiglieria e attacchi da parte di mine terrestri. Nonostante fosse un veicolo blindato relativamente leggero, offriva una protezione adeguata per le operazioni di trasporto truppe. Motore: Il M113A1 è alimentato da un motore a benzina Continental AVDS-1790-2 che fornisce circa 300 cavalli di potenza, permettendo al veicolo di raggiungere una velocità massima di circa 65 km/h su strada. Armamento: Il M113A1 generalmente non è equipaggiato con armamenti pesanti, ma può montare una mitragliatrice Browning M2 da 12,7 mm o una mitragliatrice M60 da 7,62 mm. In alcune varianti, il veicolo può essere equipaggiato con altre armi da supporto o avere la capacità di trasportare equipaggiamenti pesanti come lanciatori di razzi o altre armi per missioni specifiche. Capacità di trasporto: Il M113A1 può trasportare fino a 11 soldati oltre al conducente e al capocarro. È stato progettato per il trasporto rapido di truppe in zone di combattimento, fornendo un buon equilibrio tra mobilità e protezione. Versatilità: Uno degli aspetti distintivi del M113A1 è la sua versatilità: può essere utilizzato per una vasta gamma di missioni, tra cui il trasporto di truppe, l'assistenza logistica, il comando e il controllo, nonché in vari ruoli di supporto e combattimento, come trasportatore di missili, ambulanze blindate, veicolo per il comando e il controllo e altro ancora. Cingoli e mobilità: Come altri veicoli cingolati, il M113A1 offre una mobilità superiore su terreni difficili, inclusi fango, neve e sabbia, che è fondamentale per operazioni in scenari di guerra su terreni non preparati. Ruolo e impiego operativo: Trasporto truppe: Il M113A1 è stato utilizzato principalmente per il trasporto sicuro di soldati in zone di conflitto, specialmente in situazioni in cui le truppe devono muoversi rapidamente ma in relativa sicurezza attraverso il campo di battaglia. Supporto logisitico: Viene anche impiegato per il trasporto di munizioni, rifornimenti e attrezzature. Combattimento: Sebbene non sia un veicolo da combattimento pesante, il M113A1 ha svolto ruoli di supporto nei conflitti, come durante la Guerra del Vietnam, dove è stato utilizzato per il trasporto di truppe e rifornimenti nelle giungle difficili e nei terreni fangosi. Variante M113A1: Il M113A1 è una versione potenziata rispetto al modello originale, il M113. Le modifiche principali comprendono: Un miglioramento al motore per aumentare la potenza e la mobilità. Aggiornamenti alla trasmissione e altri sistemi meccanici per migliorare l'affidabilità. Miglioramenti nelle capacità di protezione e in alcuni modelli, un maggiore spazio interno per l'equipaggio. Conclusione: Il M113A1 è stato uno dei veicoli blindati più diffusi e longevi, con una lunga carriera in molte forze armate internazionali. Anche se è stato superato da veicoli più moderni in molte nazioni, il M113A1 continua a essere utilizzato in vari ruoli grazie alla sua versatilità e robustezza. Ha avuto un impatto significativo in conflitti come la Guerra del Vietnam, la Guerra del Golfo e altre operazioni, e rimane un'icona del trasporto blindato.
Kit aereo Italian flying boat CANT Z.501 in scala 1/72 - Modello Italeri. Il CANT Z.501 "Gabbiano" era un idrovolante da ricognizione e bombardamento leggero prodotto dall'azienda italiana Cantieri Aeronautici e Navali Triestini (CANT) prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. È considerato uno degli idrovolanti più rappresentativi dell'Italia del periodo e svolse un ruolo significativo nella Marina Regia, sebbene con limiti operativi man mano che la guerra progrediva. Caratteristiche principali Progettazione: Progettato dall'ingegnere Filippo Zappata negli anni '30, il CANT Z.501 era un idrovolante monomotore a scafo centrale con ala alta a parasole. Il design era innovativo per l'epoca, con un'impostazione elegante e una costruzione interamente metallica, fatta eccezione per alcune superfici rivestite in tessuto. Dimensioni e peso: Lunghezza: 13,3 metri. Apertura alare: 22,5 metri. Peso massimo al decollo: circa 5.800 kg. Motore: Propulso da un motore Isotta Fraschini Asso XI RC, un motore a 12 cilindri a V raffreddato a liquido. Potenza: circa 900 cavalli. La configurazione del motore era in una gondola sopra il corpo principale, con un'elica traente. Prestazioni: Velocità massima: circa 275 km/h. Autonomia: fino a 2.400 km, che lo rendeva ideale per lunghe missioni di pattugliamento marittimo. Tangenza operativa: circa 6.000 metri. Armamento: Bombardamento: Fino a 640 kg di bombe o siluri leggeri. Difensivo: Una mitragliatrice da 7,7 mm in posizione anteriore. Una o due mitragliatrici dello stesso calibro montate su supporti posteriori. Ruolo operativo Compiti principali: Il CANT Z.501 era utilizzato principalmente per compiti di ricognizione marittima, bombardamento leggero e soccorso in mare. Grazie alla sua autonomia, era spesso impiegato per pattugliamenti a lungo raggio nel Mar Mediterraneo. Entrata in servizio: Il primo volo avvenne nel 1934, e il velivolo entrò in servizio nella Regia Aeronautica nel 1935. Contributi durante la guerra: Durante la Guerra Civile Spagnola, fu impiegato a sostegno delle forze nazionaliste. Nella Seconda Guerra Mondiale, il CANT Z.501 svolse un ruolo attivo nelle operazioni di pattugliamento marittimo, ricerca e salvataggio (SAR) e attacchi a bersagli navali nemici. Limiti operativi: Sebbene affidabile, era lento e vulnerabile agli attacchi dei caccia nemici. Col tempo, il modello divenne obsoleto, soprattutto rispetto agli aerei nemici tecnologicamente più avanzati. Varianti: Nonostante fosse prodotto in diverse varianti per migliorare le prestazioni e l'armamento, i miglioramenti furono limitati a causa del design di base. Eredità Il CANT Z.501 è ricordato per il suo contributo alla Regia Aeronautica come piattaforma versatile in un periodo di transizione per l'aviazione militare italiana. Sebbene superato tecnologicamente durante la Seconda Guerra Mondiale, svolse un ruolo essenziale in operazioni di ricognizione e soccorso, dimostrando il suo valore in missioni critiche. Con la fine della guerra, il velivolo fu ritirato dal servizio, lasciando un'importante eredità come uno degli idrovolanti più utilizzati dall'Italia nel conflitto.
Kit Zündapp KS750 con Sidecar in scala 1/9 - Modello Italeri. La Zündapp KS750 con sidecar era una motocicletta tedesca progettata per l'uso militare durante la Seconda Guerra Mondiale, famosa per la sua robustezza e capacità di affrontare terreni difficili. Costruita dalla Zündapp, era un mezzo versatile e resistente, utilizzato principalmente dalla Wehrmacht per trasportare truppe, messaggeri e fornire supporto logistico sul campo di battaglia. Era spesso impiegata in compiti di ricognizione e comunicazione. Caratteristiche principali Motore: Bicilindrico boxer a 4 tempi da 751 cc, raffreddato ad aria. Potenza: Circa 26 CV. Velocità massima: Circa 95 km/h su strada. Cambio: Manuale a 4 marce più retromarcia. Trasmissione: Trazione su entrambe le ruote, quella posteriore della moto e quella del sidecar, per aumentare la stabilità e le capacità fuoristrada. Peso: Circa 420 kg. Dotazioni militari e design Sidecar: Equipaggiato per trasportare un passeggero, spesso un soldato armato. Il sidecar era dotato di un vano per trasporto di equipaggiamenti o munizioni. Gancio traino: Molti modelli erano dotati di un gancio per trainare piccoli rimorchi o pezzi d’artiglieria leggeri. Armamento: Spesso veniva montata una mitragliatrice MG34 o MG42 per difesa o supporto nelle operazioni di ricognizione. Utilizzo e impatto La Zündapp KS750 fu utilizzata in tutti i principali fronti di guerra, dalle pianure dell'Europa orientale ai deserti dell'Africa settentrionale. Grazie alla sua robustezza e alle sue caratteristiche tecniche avanzate per l'epoca, è diventata una delle motociclette militari più iconiche della Seconda Guerra Mondiale.
Kit moto Triumph 3HW in scala 1/9 - Modello Italeri. La Triumph 3HW era una motocicletta britannica utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale dall'esercito britannico. Basata su un modello civile, la Triumph 3H, fu modificata per esigenze militari e fornita a diverse unità per ruoli di ricognizione, comunicazione e trasporto di ordini. Caratteristiche principali Motore: Monocilindrico a quattro tempi da 350 cc. Potenza: Circa 17 CV. Velocità massima: Circa 100 km/h. Cambio: Manuale a 4 marce. Peso: Circa 150 kg. Sospensioni: Forcella telescopica anteriore e ammortizzatori posteriori rigidi. Ruolo e utilizzo La Triumph 3HW era destinata principalmente alle funzioni di collegamento tra le truppe, con messaggeri motociclisti che trasportavano ordini e informazioni tra le unità. La sua semplicità e robustezza la resero affidabile anche su terreni accidentati, e fu impiegata ampiamente in Europa e Nord Africa. Design e caratteristiche tecniche Rispetto alle versioni civili, la 3HW era dotata di vari adattamenti militari, tra cui: Pneumatici più robusti per terreni difficili. Supporti per equipaggiamento militare come borse laterali per il trasporto di munizioni o documenti. Colorazione mimetica per meglio adattarsi all'ambiente di guerra. Storia e impatto La Triumph 3HW è diventata un’icona delle moto militari britanniche durante il conflitto e, insieme ad altre motociclette militari, è ricordata per il suo contributo nella logistica e nella comunicazione. Dopo la guerra, molte di queste motociclette furono acquistate e riadattate all’uso civile, contribuendo alla diffusione della cultura motociclistica del dopoguerra.
Kit aereo P-47D Thunderboltl in scala 1/48 - Modello Italeri.SUPER DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il P-47D Thunderbolt è stato uno dei caccia bombardieri più potenti e versatili della Seconda Guerra Mondiale, progettato e prodotto dalla Republic Aviation negli Stati Uniti. Viene ricordato per la sua robustezza, potenza di fuoco e capacità di sopportare danni in combattimento, rendendolo uno degli aerei da caccia più efficaci dell’epoca. Caratteristiche principali Tipo: Caccia bombardiere monomotore Motore: Pratt & Whitney R-2800, un potente motore radiale da 2.000 cavalli di potenza Velocità massima: Circa 690 km/h (a seconda dell’altitudine) Raggio d'azione: Estendibile fino a circa 2.400 km con serbatoi ausiliari Armamento: Equipaggiato con 8 mitragliatrici da 12,7 mm montate sulle ali, con una potenza di fuoco devastante. Poteva inoltre trasportare bombe fino a 1.100 kg o razzi non guidati per attacchi contro obiettivi a terra. Ruolo e utilizzo Il P-47D venne utilizzato principalmente per: Combattimento aereo: Abilità notevoli nei combattimenti ad alta quota. Supporto ravvicinato: Ottimo come caccia-bombardiere, particolarmente efficace nel distruggere bersagli a terra come carri armati e linee di comunicazione. Grazie alla sua capacità di incassare danni e continuare a volare, era amato dai piloti che lo soprannominarono “Jug” (abbreviazione di Juggernaut). Il P-47D Thunderbolt giocò un ruolo cruciale in diverse campagne europee e nel teatro del Pacifico, supportando le forze alleate fino alla fine della guerra.
Kit Kettenkrad Sd.Kfz. 2 Motocicletta a catena piccola tipo HK 101 in scala 1/9 - Modello Italeri. La Kettenkrad Sd.Kfz. 2, conosciuta anche come Kettenkrad HK 101, era una piccola motocicletta cingolata tedesca usata durante la Seconda Guerra Mondiale. Il termine "Kettenkrad" è una combinazione delle parole tedesche "Ketten" (cingoli) e "Krad" (abbreviazione per motocicletta). Questo veicolo era unico per il suo design, simile a una moto con un sistema di cingoli posteriori, e fu sviluppato dalla NSU Motorenwerke AG. Caratteristiche principali Tipo: Veicolo cingolato leggero da trasporto. Motore: Opel Olympia da 1,5 litri, 4 cilindri. Velocità massima: Circa 70 km/h su strada. Capacità di trasporto: Fino a 3 persone (guidatore e due passeggeri sul retro). Autonomia: Circa 250 km su strada. Peso: Circa 1.250 kg. Ruolo e utilizzo Il Kettenkrad fu impiegato inizialmente come trattore leggero per l'artiglieria, in particolare per trainare pezzi d’artiglieria leggeri come il cannone anticarro Pak 36. Successivamente, venne utilizzato per una serie di compiti, inclusi: Trasporto di truppe e rifornimenti: Grazie alla sua capacità di affrontare terreni difficili, era ideale per trasportare equipaggiamento e rifornimenti in zone fangose, sabbiose o innevate. Traino di alianti: Era utilizzato anche dalla Luftwaffe per spostare alianti leggeri nelle basi aeree. Missioni di ricognizione e collegamento: La sua velocità e manovrabilità lo rendevano utile per compiti di collegamento tra le unità. Design e caratteristiche tecniche La Kettenkrad combinava la maneggevolezza di una moto con la trazione di un veicolo cingolato. I cingoli permettevano una trazione eccellente su terreni difficili, mentre la ruota anteriore contribuiva a una migliore sterzata su superfici solide. Questo veicolo è diventato iconico per la sua versatilità e affidabilità, ed è uno dei mezzi più riconoscibili impiegati dalle forze tedesche durante la guerra.
Kit auto LANCIA STRATOS HF GR.4 MONTECARLO 1977 in scala 1/12 - Modello Italeri.- Telaio, interni e motore accuratamente riprodotti- Porte e cofani anteriori/posteriori apribili- Superfoglio decals- Parti cromate e in fotoincisione- Set di accessori con tubi, viti e molle- Foglio di gomma per la riproduzione dei parafanghi- Sospensioni funzionanti- Pneumatici realistici in gomma- Ruote sterzanti La Lancia Stratos HF Gr.4 Montecarlo 1977 è una versione della famosa Lancia Stratos, progettata specificamente per competere nei rally e celebre per la vittoria nel Rally di Monte Carlo del 1977. La Stratos HF (High Fidelity), progettata da Marcello Gandini per Bertone e sviluppata dalla Lancia, è stata la prima vettura pensata esclusivamente per le corse rally. Caratteristiche della Lancia Stratos HF Gr.4: Motore: Montava un motore Ferrari Dino V6 da 2.4 litri con potenze che arrivavano fino a circa 280 cavalli per la versione da gara, assicurando alte prestazioni e un'accelerazione eccezionale per l'epoca. Telaio: Struttura leggera e compatta in fibra di vetro, con sospensioni e caratteristiche specifiche per l'uso nei rally. Design: La Stratos aveva un design futuristico e aerodinamico, con un passo corto che la rendeva agile e veloce nei tornanti e nelle condizioni estreme tipiche dei rally. Successo nei Rally: La Stratos HF Gr.4 è diventata leggendaria, vincendo per tre anni consecutivi il Campionato del Mondo Rally (1974-1976) e affermandosi come una delle vetture da rally più iconiche. La vittoria al Monte Carlo nel 1977, con alla guida piloti come Sandro Munari, consolidò ulteriormente la sua reputazione e il suo ruolo nella storia delle corse.
Kit elicottero Bell AH-1 / AB-47 in scala 1/72 - Modello Italeri. Il Bell AH-1 e il Bell AB-47 (noto anche come Bell 47) sono due elicotteri molto diversi tra loro, sviluppati dalla Bell Helicopter, ciascuno con un ruolo specifico nell'aviazione militare e civile. Bell AH-1 Il Bell AH-1 è un elicottero d'attacco, uno dei più iconici mai prodotti. Ecco una panoramica: Nome completo: Bell AH-1 Cobra (noto anche come HueyCobra o semplicemente Cobra). Ruolo: Elicottero d'attacco. Origine: Prodotto negli Stati Uniti dalla Bell Helicopter negli anni '60. Sviluppo: Derivato dal famoso UH-1 Huey, l'AH-1 è stato il primo elicottero specificamente progettato per missioni d'attacco. Uso principale: Utilizzato principalmente durante la Guerra del Vietnam. È stato impiegato per supporto aereo ravvicinato, attacco a terra, e operazioni di scorta per trasporti di truppe. Armamenti: Equipaggiato con mitragliatrici, lanciarazzi e missili come i TOW (missili anticarro). Successivamente, ha ricevuto aggiornamenti per armamenti più moderni. Varianti: AH-1G: Versione iniziale per l'esercito degli Stati Uniti. AH-1S, AH-1F: Varianti modernizzate, con migliori sistemi d'armamento e avionica. Successori: È stato poi sostituito in molte forze armate dall'AH-64 Apache, ma alcune varianti dell'AH-1 sono ancora in uso in paesi come il Giappone, Taiwan e Israele. Bell AB-47 (o Bell 47) Il Bell AB-47, noto più comunemente come Bell 47, è un elicottero leggero multiruolo e fu uno dei primi elicotteri prodotti in serie: Nome completo: Bell 47 (in Italia, costruito su licenza dalla Agusta come AB-47). Ruolo: Elicottero leggero per uso civile e militare. Origine: Prodotto per la prima volta negli anni '40 dalla Bell Helicopter. Fama: È famoso per essere uno dei primi elicotteri ad avere un utilizzo massiccio a livello civile e militare. Divenne noto per la sua affidabilità e facilità d'uso. Utilizzo militare: Utilizzato dall'esercito statunitense e da altre forze armate per missioni di ricognizione, evacuazione medica, addestramento e trasporto leggero. Design iconico: Il Bell 47 ha un design riconoscibile, con una cabina di pilotaggio a "bolla" di vetro che gli dà un aspetto distintivo. Popolarità: È stato utilizzato in molti film e programmi televisivi, come la serie "MAS*H". Produzione e varianti: Fu costruito in numerose varianti e venduto in tutto il mondo, utilizzato da operatori civili per operazioni agricole, fotografia aerea, pattugliamenti e operazioni di soccorso. Differenze principali: Il Bell AH-1 è un elicottero d'attacco progettato per scopi militari offensivi, mentre il Bell AB-47 è un elicottero leggero versatile utilizzato in una vasta gamma di ruoli civili e militari, spesso per operazioni di supporto e ricognizione.
Kit veicolo militare Josif Stalin JS-2 in scala 1/56 - Modello Italeri. Il Josef Stalin JS-2 (o IS-2, abbreviazione di "Iosef Stalin") è un carro armato pesante sovietico, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale e nei primi anni della Guerra Fredda. È stato uno dei carri armati più potenti della sua epoca, progettato per affrontare e superare i carri pesanti tedeschi come il Tiger I e il Panther. Il nome "JS" deriva dal leader sovietico Joseph Stalin, e il JS-2 è una delle versioni più avanzate della serie di carri pesanti JS. Caratteristiche principali del JS-2 Armamento: Il JS-2 era equipaggiato con un potente cannone D-25T da 122 mm, che era uno dei più grandi cannoni mai montati su un carro armato durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo cannone era in grado di distruggere i carri tedeschi, come il Tiger I e il Panther, anche a lunghe distanze. L'armamento secondario includeva due mitragliatrici: una mitragliatrice coassiale da 7,62 mm e una mitragliatrice da 12,7 mm DShK montata sulla torretta per la difesa contraerea. Armatura: Il JS-2 aveva un'armatura spessa e ben inclinata per migliorare la protezione. L'armatura frontale era di 120 mm, inclinata per aumentare l'efficacia contro i colpi dei cannoni nemici. L'inclinazione dell'armatura era una lezione appresa dal design del carro sovietico T-34. Questa spessa armatura frontale lo rendeva molto resistente contro i cannoni dei carri tedeschi, anche quelli potenti come il 88 mm del Tiger I. Motore e mobilità: Il JS-2 era alimentato da un motore diesel V-2-IS da 12 cilindri, capace di erogare circa 600 cavalli. Nonostante il suo peso considerevole, il JS-2 aveva una buona mobilità per un carro pesante, con una velocità massima di circa 37 km/h su strada. Anche se non veloce come i carri medi, il JS-2 aveva abbastanza mobilità per supportare l'avanzata dell'Armata Rossa, mantenendo un buon equilibrio tra potenza di fuoco, protezione e mobilità. Design e struttura: Il JS-2 aveva un design compatto rispetto ai carri pesanti tedeschi, con una silhouette più bassa e una torretta massiccia ma ben bilanciata. Questo riduceva la visibilità del carro sul campo di battaglia, rendendolo più difficile da colpire. Il carro presentava un equipaggio di quattro uomini: comandante, artigliere, caricatore e pilota. Impiego in battaglia Ruolo operativo: Il JS-2 era principalmente utilizzato come carro d'assalto pesante. Grazie al suo potente cannone e alla sua robusta armatura, era ideale per penetrare le linee nemiche, affrontare le fortificazioni e ingaggiare altri carri armati pesanti. Fu impiegato in alcune delle più grandi offensive sovietiche della guerra, tra cui la battaglia di Berlino, dove i carri JS-2 furono utilizzati per spezzare le difese tedesche nella città. Punti di forza: La potenza di fuoco del cannone da 122 mm era devastante, in grado di distruggere la maggior parte dei carri armati tedeschi con un solo colpo diretto. Anche se il cannone aveva un basso rateo di fuoco rispetto ad altre armi, il suo impatto era sufficiente per rendere il JS-2 temibile sul campo. La spessa armatura frontale del carro rendeva difficile per i carri nemici distruggerlo frontalmente, conferendogli una grande capacità di sopravvivenza nei combattimenti diretti. Punti deboli: Uno dei principali svantaggi del JS-2 era la lentezza del caricamento del cannone da 122 mm, poiché i proiettili erano grandi e pesanti, e dovevano essere caricati in due pezzi (proiettile e carica). Questo rallentava il rateo di fuoco, rendendo il carro più vulnerabile se colpito durante il caricamento. Sebbene l'armatura frontale fosse eccezionalmente spessa, i lati e il retro del carro erano meno protetti, rendendolo vulnerabile agli attacchi laterali o posteriori. Risultati sul campo: Il JS-2 si dimostrò estremamente efficace nel supportare le offensive sovietiche, specialmente nei confronti dei carri tedeschi pesanti come i Tiger I e Tiger II. Insieme ai T-34/85, i JS-2 permisero all'Armata Rossa di mantenere la superiorità numerica e tecnica nei confronti delle forze tedesche, specialmente nelle fasi finali della guerra. Servizio post-bellico Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il JS-2 rimase in servizio con l'esercito sovietico e altri paesi del blocco comunista. Venne utilizzato anche in conflitti successivi, come la Guerra di Corea. Anche se presto fu superato dai carri armati più moderni, il JS-2 rimase un simbolo della potenza industriale e militare sovietica. Conclusione Il JS-2 è stato uno dei carri armati pesanti più importanti della Seconda Guerra Mondiale. Con il suo potente cannone da 122 mm e la spessa armatura, era una risposta diretta ai carri tedeschi pesanti come il Tiger I e il Panther. Sebbene avesse alcuni limiti, come la lentezza del rateo di fuoco, il JS-2 rappresentava una minaccia seria sul campo di battaglia ed è considerato uno dei carri più riusciti dell'epoca.
Kit veicolo carro armato Pz.Kpfw. V Panther Ausf. A in scala 1/72 - Modello Italeri. Nuove decal per 5 versioni, include 1 figura. Il Pz.Kpfw. V Panther Ausf. A (Panzerkampfwagen V Panther Ausführung A) è una versione del famoso carro armato medio tedesco Panther, utilizzato dalla Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Panther è considerato uno dei migliori carri armati del conflitto per il suo equilibrio tra potenza di fuoco, protezione e mobilità. Caratteristiche principali del Panther Ausf. A Design e sviluppo: Il Panther fu progettato in risposta ai carri sovietici, in particolare il T-34, che si dimostrò superiore ai carri tedeschi iniziali sul fronte orientale. Il Panther combinava l’armatura inclinata (come il T-34), che migliorava la resistenza ai colpi, con un potente cannone anticarro. La versione Ausf. A, prodotta tra il 1943 e il 1944, è una delle prime varianti del Panther, successiva alla Ausf. D e seguita dalla Ausf. G. Nonostante il nome "A", è in realtà la seconda versione prodotta in quantità significative. Armamento: Il Panther Ausf. A era armato con un cannone KwK 42 da 75 mm L/70, uno dei migliori cannoni anticarro della guerra. Grazie alla sua lunghezza e alta velocità iniziale, il cannone poteva penetrare facilmente la maggior parte dei carri armati nemici, inclusi i più pesanti come il T-34 sovietico e il M4 Sherman americano. Come armamento secondario, era dotato di due mitragliatrici MG34 da 7,92 mm, una montata coassialmente accanto al cannone principale e l'altra in una posizione anteriore per la difesa ravvicinata. Armatura: L'armatura frontale del Panther Ausf. A era inclinata a 55 gradi e aveva uno spessore di 80 mm, fornendo un'eccellente protezione contro i proiettili anticarro. Le superfici inclinate aumentavano l'efficacia dell'armatura, rendendo più difficile la penetrazione dei colpi nemici. I lati e il retro del carro erano meno corazzati, con spessori compresi tra 40 e 50 mm, rendendolo vulnerabile agli attacchi sui fianchi e da dietro. Mobilità: Il Panther Ausf. A era equipaggiato con un motore Maybach HL 230 P30, un motore a benzina V12 da 700 cavalli, che permetteva al carro di raggiungere una velocità massima di circa 46 km/h su strada. Aveva un buon rapporto tra potenza e peso, il che lo rendeva manovrabile per un carro armato medio-pesante, pur mantenendo una notevole velocità per spostarsi rapidamente sui campi di battaglia. Sospensioni e cingoli: Il Panther utilizzava un sistema di sospensioni a barre di torsione, che garantiva un buon comfort su terreni accidentati e migliorava la precisione nel fuoco in movimento. I suoi cingoli larghi offrivano una buona distribuzione del peso, riducendo la pressione sul terreno e migliorando la sua mobilità su superfici fangose o morbide, come quelle tipiche del fronte orientale. Modifiche rispetto all'Ausf. D: L'Ausf. A incorporava diverse migliorie rispetto alla precedente versione Ausf. D, tra cui una cupola del comandante migliorata con periscopi a visione panoramica, che offriva una migliore visuale del campo di battaglia. Furono risolti anche alcuni problemi meccanici iniziali, specialmente riguardanti la trasmissione e il sistema di raffreddamento, che affliggevano la versione D. Ruolo operativo Utilizzo in battaglia: Il Panther Ausf. A fu utilizzato in diverse campagne importanti, tra cui la Battaglia di Kursk nel 1943, una delle più grandi battaglie di carri armati della storia. Nonostante alcuni problemi meccanici nelle prime fasi del suo impiego, il Panther si dimostrò presto un formidabile avversario contro i carri alleati e sovietici. Fu utilizzato come carro armato medio per contrastare i carri armati nemici, ma spesso era impiegato in compiti che normalmente sarebbero stati assegnati a carri pesanti, data la sua potenza di fuoco e la robustezza della sua armatura frontale. Punti di forza: Il Panther eccelleva nel tiro a lunga distanza, dove il suo cannone da 75 mm poteva penetrare facilmente la corazza dei carri nemici, mantenendosi fuori dalla portata delle loro armi. L'armatura frontale inclinata offriva una protezione efficace contro la maggior parte dei proiettili nemici, rendendo il Panther una minaccia temibile, specialmente quando affrontato frontalmente. Punti deboli: Uno dei principali problemi del Panther era la sua vulnerabilità ai fianchi e al retro, dove l'armatura era molto più sottile. I nemici che riuscivano a manovrare e attaccare lateralmente potevano danneggiare il carro più facilmente. Il motore e la trasmissione del Panther erano soggetti a guasti, specialmente durante lunghi spostamenti o su terreni difficili. Sebbene i problemi meccanici fossero ridotti con l'Ausf. A rispetto alla prima versione, rimanevano una debolezza. Conclusione Il Pz.Kpfw. V Panther Ausf. A è stato uno dei migliori carri armati della Seconda Guerra Mondiale, un perfetto equilibrio tra potenza di fuoco, protezione e mobilità. Nonostante i suoi difetti meccanici e la vulnerabilità ai fianchi, era temuto dagli equipaggi alleati e sovietici per la sua capacità di infliggere danni devastanti da lunghe distanze e resistere agli attacchi frontali. Il Panther ha influenzato profondamente il design dei carri armati del dopoguerra ed è ancora oggi ammirato per le sue innovazioni tecniche.
Kit veicolo militare Pz. Kpfw. VI Tiger I Ausf. E in scala 1/56 - Modello Italeri. Il Pz.Kpfw. VI Tiger I Ausf. E (Panzerkampfwagen VI Tiger I Ausführung E) è un carro armato pesante tedesco utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Tiger I è uno dei carri armati più iconici della storia per la sua potenza di fuoco, la robustezza dell'armatura e il ruolo che ha giocato nelle principali battaglie del conflitto. Caratteristiche principali del Tiger I Ausf. E Progetto e sviluppo: Il Tiger I fu progettato per contrastare i carri armati sovietici, come il T-34 e il KV-1, che avevano dimostrato di essere superiori ai carri tedeschi nel 1941 sul fronte orientale. Il progetto, affidato alla Henschel, diede vita a un carro armato pesante che combinava un'armatura spessa e una potente arma principale, il tutto bilanciato con una buona mobilità per il suo peso. Armamento: Il Tiger I era equipaggiato con un cannone KwK 36 da 88 mm L/56, una delle armi più temibili della guerra. Il cannone da 88 mm aveva un'eccellente capacità di penetrazione e poteva distruggere la maggior parte dei carri nemici a distanze notevoli. L'armamento secondario includeva due mitragliatrici MG34 da 7,92 mm, una coassiale accanto al cannone principale e una montata nella parte anteriore del veicolo per la difesa ravvicinata contro la fanteria. Armatura: L'armatura del Tiger I era molto spessa, con 100 mm sul fronte della torretta e della scafo, e 80 mm sui lati e sul retro. Questa protezione rendeva il Tiger I virtualmente invulnerabile agli attacchi frontali da parte dei carri armati e cannoni anticarro alleati a distanze medie e lunghe. L'armatura non era inclinata come quella dei carri sovietici (come il T-34), ma era così spessa che forniva comunque una protezione formidabile. Mobilità: Nonostante fosse un carro pesante, il Tiger I era relativamente mobile grazie al suo motore Maybach HL 230 P45, un motore V12 a benzina da 700 cavalli. Tuttavia, a causa del suo peso considerevole (circa 57 tonnellate), aveva una velocità massima di circa 38 km/h su strada e meno su terreni accidentati. Il Tiger I soffriva di problemi meccanici, soprattutto nei primi modelli, a causa della complessità del suo design e del suo peso, che mettevano sotto stress il sistema di sospensione e la trasmissione. Sospensioni e cingoli: Il Tiger I utilizzava un sistema di sospensioni interlacciate con barre di torsione, che permetteva di distribuire il peso del veicolo su una vasta area e migliorava la mobilità su terreni difficili. Tuttavia, questo sistema era complesso e difficile da riparare, specialmente in condizioni di combattimento. Impiego in battaglia Ruolo operativo: Il Tiger I era progettato principalmente per il ruolo di carro armato pesante e veniva impiegato soprattutto per affrontare altri carri armati nemici. Grazie alla sua armatura e al potente cannone, il Tiger I dominava i campi di battaglia, distruggendo facilmente i carri armati alleati da lunghe distanze. Fu utilizzato in tutte le principali campagne tedesche, inclusa la Battaglia di Kursk (1943), dove affrontò i carri armati sovietici, e in combattimenti in Normandia, durante l'invasione alleata del 1944. Punti di forza: La combinazione del cannone da 88 mm e della pesante armatura rendeva il Tiger I praticamente invulnerabile in molte situazioni tattiche, specialmente quando era ben posizionato e supportato. I carri armati alleati, come lo Sherman americano e il T-34 sovietico, avevano notevoli difficoltà a danneggiarlo frontalmente. La sua precisione a lunghe distanze era superiore a quella di molti altri carri armati dell'epoca, permettendogli di colpire e distruggere i bersagli prima che questi potessero avvicinarsi. Punti deboli: Nonostante la sua potenza, il Tiger I soffriva di problemi meccanici, come la frequente rottura della trasmissione, la complessità del sistema di sospensione e l'usura eccessiva dei cingoli. Inoltre, era un carro armato costoso e complesso da produrre, il che limitava il numero di esemplari disponibili. La sua mobilità su terreni difficili, come il fango o la neve, era limitata, e il suo peso lo rendeva vulnerabile nelle zone paludose o nelle strade coperte di macerie. Inoltre, il consumo di carburante era elevato, il che lo rendeva logisticamente impegnativo da supportare. Risultati sul campo: Il Tiger I riuscì a ottenere un impressionante record di vittorie in combattimento, grazie alla sua superiorità tecnica. Equipaggi esperti potevano distruggere decine di carri nemici in una sola battaglia. Tuttavia, a causa del suo numero relativamente ridotto e delle difficoltà logistiche, il Tiger I non riuscì a cambiare l'esito della guerra, nonostante il suo formidabile potenziale tattico. Conclusione Il Pz.Kpfw. VI Tiger I Ausf. E è stato uno dei carri armati più temuti e rispettati della Seconda Guerra Mondiale. Con la sua combinazione di potenza di fuoco, spessa armatura e presenza intimidatoria sul campo di battaglia, divenne un simbolo della superiorità tecnica tedesca. Tuttavia, i suoi problemi di affidabilità, i costi elevati di produzione e il numero limitato di esemplari disponibili ne ridussero l'impatto strategico complessivo nel conflitto.
Kit veicolo Opel Blitz Fire Truck in scala 1/24 - Modello Italeri. L'Opel Blitz Fire Truck è una variante del famoso camion Opel Blitz, adattato per essere utilizzato come autopompa antincendio. L'Opel Blitz è stato uno dei veicoli commerciali e militari più versatili della Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Il modello è stato utilizzato in molteplici ruoli, tra cui trasporto truppe, rifornimenti e servizi di emergenza, come quello di autopompa. Caratteristiche principali dell'Opel Blitz Fire Truck Origine del modello: L'Opel Blitz era prodotto dalla Opel, una casa automobilistica tedesca, ed è diventato il camion più utilizzato dalla Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale. La versione antincendio (Fire Truck) del Blitz era progettata per essere utilizzata nelle operazioni di soccorso e spegnimento degli incendi sia in contesti civili che militari, soprattutto nelle città o nelle basi militari sotto attacco. Motore e prestazioni: La maggior parte dei modelli di Opel Blitz era equipaggiata con un motore a 6 cilindri da 3,6 litri, che erogava circa 75 cavalli. Nonostante non fosse estremamente potente, il motore era affidabile e adatto per trasportare carichi pesanti. Il camion era progettato per trasportare sia l'equipaggio che l'attrezzatura antincendio, inclusi tubi, pompe, serbatoi d'acqua e altre attrezzature specializzate. Equipaggiamento antincendio: L'Opel Blitz Fire Truck era dotato di una pompa ad alta pressione per spruzzare acqua o schiuma antincendio sugli incendi. Alcuni modelli avevano serbatoi d'acqua incorporati, mentre altri dovevano attingere da fonti esterne come idranti o corsi d'acqua. A bordo del veicolo erano presenti anche scale e attrezzature di salvataggio, che permettevano ai vigili del fuoco di raggiungere gli edifici in fiamme o salvare persone in situazioni di emergenza. Design e struttura: Il design dell’Opel Blitz Fire Truck seguiva lo stesso schema della versione base del camion, con una cabina a due posti per il conducente e un assistente, e uno spazio posteriore modificato per ospitare l'equipaggiamento antincendio. Alcuni modelli includevano un compartimento coperto per proteggere gli strumenti dalle intemperie, mentre altri erano progettati come veicoli aperti per un accesso più rapido all'attrezzatura. Utilizzo militare e civile: Sebbene la versione Fire Truck fosse principalmente destinata a compiti civili, come la gestione degli incendi nelle città tedesche o nelle fabbriche durante i bombardamenti alleati, fu anche utilizzata dai militari per proteggere basi e depositi di munizioni. Durante i bombardamenti alleati sulle città tedesche nella seconda metà della guerra, i camion antincendio come l’Opel Blitz furono essenziali per cercare di limitare i danni e salvare vite umane. Varianti: Esistevano diverse versioni dell'Opel Blitz, tra cui modelli a trazione integrale 4x4 e a trazione posteriore, che permettevano al veicolo di operare su vari tipi di terreno. La versione antincendio era adattata per l'uso urbano, ma poteva anche essere modificata per ambienti più difficili. Conclusione L'Opel Blitz Fire Truck rappresenta una delle tante varianti di un veicolo estremamente versatile utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene non sia noto quanto le versioni militari del Blitz, è stato comunque un veicolo cruciale nel campo della protezione civile e militare, fornendo supporto nelle operazioni di spegnimento degli incendi durante il conflitto. Grazie alla sua affidabilità e facilità di adattamento, l'Opel Blitz ha lasciato un segno duraturo nella storia dei veicoli utilitari tedeschi.
Kit veicolo anfibio LVT-4 Water Buffalo (ETO) in scala 1/35 - Modello Italeri.Include fotoincisioni e cingoli in gomma. Il LVT-4 Water Buffalo era un veicolo anfibio utilizzato dalle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, particolarmente noto per il suo impiego in operazioni di sbarco e trasporto di truppe su terreni difficili, sia in acqua che sulla terraferma. Caratteristiche principali: Ruolo: Progettato principalmente come veicolo anfibio per il trasporto di truppe, equipaggiamenti e rifornimenti durante gli sbarchi anfibi. Capacità anfibia: Il veicolo era in grado di navigare in acqua grazie a dei cingoli che fornivano la propulsione sia in acqua che su terra. Poteva trasportare fino a 30 soldati completamente equipaggiati o un carico di circa 4,5 tonnellate. Design: L'LVT-4 era una versione migliorata rispetto ai precedenti modelli, con una rampa di carico posteriore che facilitava l'imbarco e lo sbarco delle truppe e dei rifornimenti. Questa caratteristica rappresentava un vantaggio significativo rispetto ai modelli precedenti, come l'LVT-2, che non aveva questa funzione. Armamento: Spesso dotato di mitragliatrici Browning M2 da 12,7 mm e M1919 da 7,62 mm per difesa contro la fanteria e il fuoco nemico durante le operazioni di sbarco. Impiego operativo: Utilizzato principalmente dagli Stati Uniti, dall'esercito britannico e da altre forze alleate durante la guerra. Il modello LVT-4 fu impiegato nel Teatro Operativo Europeo (ETO), inclusi i famosi sbarchi del D-Day in Normandia, ma fu anche largamente usato nel teatro del Pacifico. Versatilità: Il veicolo fu ampiamente utilizzato per sbarchi anfibi, ma dimostrò anche la sua versatilità in operazioni su terreni paludosi, spiagge e fiumi, diventando un elemento chiave in molte operazioni anfibie durante la guerra. Sintesi: Il LVT-4 Water Buffalo era un veicolo anfibio essenziale per le forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, specialmente per il suo utilizzo in operazioni anfibie nel teatro europeo e nel Pacifico. La sua capacità di trasportare truppe e rifornimenti direttamente sulle spiagge nemiche o attraverso terreni difficili lo rese un veicolo fondamentale per il successo di molte missioni.
Kit aereo Macchi M.C. 205 Veltro in scala 1/32 - Modello Italeri.Il kit garantisce il massimo realismo: stampi nuovi realizzati con gli standard più evoluti di progettazione e produzione, grande cura dei dettagli e introduzione di soluzioni innovative come il cockpit con le decal in 3D, la mascheratura del tettuccio e delle ruote. In anteprima le immagini dell’artwork, del modello assemblato e verniciato, dei fogli decals, delle fotoincisioni, e dei profili a colori. Il Macchi M.C. 205 Veltro è stato uno dei migliori caccia italiani impiegati durante la Seconda Guerra Mondiale. Sviluppato dalla Aeronautica Macchi, il Veltro è una variante avanzata del precedente Macchi M.C. 202 Folgore, ed è considerato uno dei più efficienti aerei italiani del conflitto, sia per velocità che per manovrabilità. Caratteristiche principali del Macchi M.C. 205 Veltro: Motore: Il Veltro era equipaggiato con il potente motore tedesco Daimler-Benz DB 605A-1 o con una versione costruita su licenza dalla Fiat, il Fiat R.A. 1050 Tifone. Questo motore da 12 cilindri a V garantiva una potenza di circa 1.475 cavalli, permettendo al caccia di raggiungere velocità superiori ai 640 km/h. Design e struttura: Il M.C. 205 manteneva l'elegante design del suo predecessore, il M.C. 202, con una fusoliera snella e una struttura interamente metallica. Tuttavia, presentava alcune modifiche per migliorare le prestazioni aerodinamiche e l'armamento. Armamento: Una delle principali migliorie rispetto al Folgore era l'armamento potenziato. Il Veltro era equipaggiato con due mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm montate sopra il motore, e in alcune versioni era dotato di due cannoni MG 151/20 da 20 mm montati nelle ali, che gli conferivano una maggiore capacità offensiva. Prestazioni: Il Veltro eccelleva in termini di velocità, manovrabilità e capacità di arrampicata. Era in grado di competere alla pari con i migliori caccia alleati dell'epoca, come lo Spitfire e il P-51 Mustang, grazie alla sua combinazione di potenza e agilità. Ruolo Operativo: Il Macchi M.C. 205 fu impiegato principalmente in ruoli di intercettazione e difesa aerea, specialmente per contrastare i bombardieri alleati che colpivano obiettivi in Italia. Fu utilizzato anche in missioni di scorta ai bombardieri italiani e tedeschi, e si dimostrò particolarmente efficace nei duelli aerei. Servizio con la Regia Aeronautica e l'Aeronautica Nazionale Repubblicana: Il Veltro entrò in servizio con la Regia Aeronautica a partire dal 1943, poco prima dell'armistizio italiano. Dopo la firma dell'armistizio, alcuni esemplari continuarono a volare con l'Aeronautica Nazionale Repubblicana (ANR), la forza aerea della Repubblica Sociale Italiana, mentre altri furono impiegati dagli Alleati con l'Aeronautica Cobelligerante Italiana. Limitazioni: Nonostante le eccellenti prestazioni del M.C. 205, la produzione fu limitata a causa delle difficoltà industriali dell'Italia durante la guerra. Solo circa 260 esemplari furono costruiti, insufficienti per fare una differenza significativa nei combattimenti aerei della seconda parte del conflitto. Contesto Storico: Il Macchi M.C. 205 Veltro rappresenta uno dei punti più alti dell'industria aeronautica italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Mentre molti caccia italiani all'inizio del conflitto erano superati rispetto ai loro omologhi alleati e tedeschi, il Veltro dimostrò che l'Italia era in grado di sviluppare velivoli di classe mondiale. Tuttavia, l'insufficienza di risorse e le limitazioni nella produzione limitarono il suo impatto sul conflitto.
Kit aereo Mirage III in scala 1/48 - Modello Italeri. DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il Dassault Mirage III è un caccia supersonico multiruolo francese sviluppato e prodotto dalla Dassault Aviation negli anni '50. È noto per essere uno dei primi aerei da combattimento in grado di raggiungere velocità superiori a Mach 2. Il Mirage III è stato ampiamente utilizzato da numerose forze aeree in tutto il mondo ed è diventato uno dei caccia più iconici della Guerra Fredda. Caratteristiche Principali del Mirage III Progettazione e Costruzione: Origini: Progettato nei primi anni '50 in risposta a una specifica del governo francese per un caccia leggero supersonico. Il primo volo del prototipo avvenne nel 1956. Entrata in Servizio: Il Mirage III entrò in servizio con l'Aeronautica Militare Francese (Armée de l'Air) nel 1961. Design e Configurazione: Struttura: Monoplano a delta, con ali a forma di delta senza piani di coda orizzontali, caratteristica che conferisce eccellenti prestazioni ad alta velocità. Materiali: Costruito principalmente in lega di alluminio, con alcune parti in acciaio e titanio per resistere alle alte temperature generate durante il volo supersonico. Motorizzazione: Motore: Equipaggiato con un motore a reazione Snecma Atar 9, che fornisce una spinta notevole con postcombustione. Prestazioni: Capace di raggiungere una velocità massima di oltre Mach 2 (circa 2.336 km/h) e un'autonomia di combattimento di circa 1.200 km. Avionica e Sistemi di Missione: Radar: Dotato di radar Cyrano I per l'intercettazione e la navigazione. Strumentazione: Avionica relativamente avanzata per l'epoca, con sistemi di guida e controllo del fuoco integrati. Armamento: Cannoni: Armato con due cannoni DEFA da 30 mm montati nel muso. Missili: Capacità di trasportare missili aria-aria come il Matra R530 e missili aria-superficie. Bombe e Razzi: Può essere configurato per trasportare bombe convenzionali, razzi e altre munizioni per missioni di attacco al suolo. Ruolo Operativo Contesto Storico: Impiego: Utilizzato principalmente come intercettore e caccia multiruolo, ma anche per missioni di attacco al suolo e ricognizione. Teatri di Guerra: Ha partecipato a numerosi conflitti, tra cui la Guerra dei Sei Giorni (1967) e la Guerra dello Yom Kippur (1973), dove è stato utilizzato con successo dalle forze aeree israeliane. Varianti: Mirage IIIE: Variante multiruolo con avionica migliorata e maggiore capacità di carburante. Mirage IIIC: Versione intercettore con armamento aria-aria e capacità di alta velocità. Mirage IIIR: Variante da ricognizione con telecamere al posto del radar. Prestazioni e Affidabilità Prestazioni: Velocità: Una delle prime caratteristiche che ha reso famoso il Mirage III è la sua capacità di raggiungere velocità supersoniche superiori a Mach 2. Manovrabilità: Eccellente manovrabilità a quote elevate, grazie al design a delta che offre un equilibrio tra velocità, stabilità e capacità di carico. Affidabilità: Robustezza: Considerato un aereo robusto e affidabile, capace di operare in una varietà di condizioni ambientali e operative. Manutenzione: Progettato per essere relativamente facile da mantenere e riparare, anche in condizioni di campo. Comparazione: Confronto con Contemporanei: Rispetto ad altri caccia dell'epoca come l'F-4 Phantom II e il MiG-21, il Mirage III era noto per la sua eccellente combinazione di velocità, manovrabilità e versatilità operativa. Conclusione Il Dassault Mirage III è stato un pilastro delle forze aeree di molti paesi durante la Guerra Fredda, grazie alle sue eccellenti prestazioni supersoniche, manovrabilità e capacità multiruolo. Con una carriera operativa che ha visto numerosi conflitti e adattamenti tecnologici, il Mirage III ha lasciato un'impronta significativa nella storia dell'aviazione militare e continua ad essere ricordato come uno dei caccia più iconici e influenti del XX secolo.
Kit aereo F-35C Lightning II in scala 1/72 - Modello Italeri.SUPER DECAL PER 4 VERSIONI - PEZZI PER CONFIGURAZIONE ''BEAST MODE'' - NUOVA MASCHERA ADESIVA PRETAGLIATA PER PANNELLATURE RAM L'F-35C Lightning II è una variante del caccia multiruolo stealth di quinta generazione Lockheed Martin F-35 Lightning II, progettata specificamente per le operazioni della U.S. Navy (Marina degli Stati Uniti) sulle portaerei. Caratteristiche Principali dell'F-35C Lightning II Progettazione e Costruzione: Origini: Fa parte del programma Joint Strike Fighter (JSF), nato per sviluppare un caccia multiruolo avanzato per diverse forze armate statunitensi e alleate. Entrata in Servizio: L'F-35C ha raggiunto la capacità operativa iniziale (IOC) con la U.S. Navy nel 2019. Design e Configurazione: Struttura: Monoplano ad ala bassa con configurazione a coda singola, progettato per ridurre la sezione radar e aumentare la furtività. Ali: Ali più grandi e robuste rispetto alle altre varianti (F-35A e F-35B) per migliorare la manovrabilità a basse velocità e fornire una maggiore superficie di sollevamento per le operazioni di decollo e atterraggio sulle portaerei. Carrello d'Atterraggio: Progettato per resistere agli impatti degli appontaggi su portaerei, con un carrello d'atterraggio anteriore più robusto e un gancio d'arresto posteriore. Motorizzazione: Motore: Equipaggiato con un motore Pratt & Whitney F135, che fornisce una spinta elevata e affidabile con capacità di postcombustione. Velocità e Raggio d'Azione: Capacità di raggiungere velocità supersoniche e operare a lunghe distanze, con un'autonomia estesa grazie alla capacità di trasportare più carburante rispetto alle altre varianti. Avionica e Sistemi di Missione: Sensori e Furtività: Equipaggiato con sensori avanzati e una suite di guerra elettronica, radar AN/APG-81 AESA, e un sistema di fusione dei dati che integra le informazioni provenienti da vari sensori per fornire una consapevolezza situazionale superiore. Sistema di Visione: Dispone di un sistema di visione distribuita (DAS) e un display montato sul casco (HMD) per il pilota, che consente la visualizzazione delle informazioni critiche direttamente sul visore del casco. Armamento: Interno ed Esterno: Capace di trasportare armi sia nei vani interni, per mantenere la furtività, sia sui piloni esterni per missioni che richiedono una maggiore capacità di carico bellico. Armi Tipiche: Missili aria-aria, aria-superficie, bombe a guida di precisione, e un cannone GAU-22/A da 25 mm. Ruolo Operativo Contesto Storico: Missioni Primarie: Progettato per le operazioni di superiorità aerea, attacco al suolo, ricognizione, e missioni di soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD). Utilizzo Navale: Ottimizzato per operare dalle portaerei della U.S. Navy, contribuendo alla proiezione di potenza aerea in aree remote e contese. Vantaggi Operativi: Stealth: Capacità di operare in ambienti contestati senza essere facilmente rilevato dai radar nemici. Multi-missione: Progettato per eseguire una vasta gamma di missioni, grazie alla sua versatilità e ai sistemi avanzati di missione. Networking: Funzionalità di fusione dei dati che consente l'integrazione delle informazioni con altre piattaforme militari, migliorando la coordinazione e l'efficacia operativa. Prestazioni e Affidabilità Prestazioni: Velocità: Può raggiungere velocità supersoniche, con una velocità massima di circa Mach 1.6. Autonomia: Autonomia operativa estesa grazie alla capacità di trasportare più carburante rispetto alle altre varianti F-35. Manovrabilità: Vantaggi: Le ali più grandi e la struttura rinforzata migliorano la manovrabilità a basse velocità, essenziale per le operazioni di decollo e atterraggio sulle portaerei. Comparazione: Confronto con Altre Varianti: Rispetto all'F-35A (variante dell'Air Force) e all'F-35B (variante dei Marines con capacità di decollo e atterraggio verticale), l'F-35C offre migliori prestazioni per le operazioni navali, con un maggiore raggio d'azione e capacità di trasporto di carburante. Conclusione L'F-35C Lightning II rappresenta un'avanzata piattaforma d'attacco e di superiorità aerea per la U.S. Navy, progettata per operare dalle portaerei e per affrontare le sfide delle moderne guerre aeree. Con le sue caratteristiche stealth, avionica avanzata, e capacità multi-missione, l'F-35C è un componente chiave della futura forza aerea navale degli Stati Uniti, capace di proiettare potenza e garantire la superiorità aerea in qualsiasi teatro operativo.
Kit AS.42 SAHARIANA in scala 1/35 - Modello Italeri.DECAL PER 4 VERSIONI - PNEUMATICI IN GOMMA - CANNA IN METALLO - FOTOINCISO - PARTI PER 47/32 VERSIONE ALTERNATIVA L'Autoblinda AS.42 "Sahariana" è un veicolo corazzato da ricognizione italiano utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu sviluppato dalla Fiat-Ansaldo per l'Esercito Italiano, specificamente per operazioni nel teatro nordafricano, caratterizzato da vaste aree desertiche. La "Sahariana" è nota per la sua capacità di operare efficacemente in ambienti desertici, grazie alla sua lunga autonomia e alla sua adattabilità alle condizioni difficili. Caratteristiche Principali dell'AS.42 "Sahariana" Progettazione e Costruzione: Origini: Sviluppata all'inizio degli anni '40, con l'entrata in servizio nel 1942. Costruttori: Progettata dalla Fiat-Ansaldo, una collaborazione tra Fiat, uno dei principali costruttori automobilistici italiani, e Ansaldo, un'importante azienda nel settore della difesa. Design e Configurazione: Carrozzeria: Design caratteristico con una carrozzeria aperta e scafo leggermente corazzato, per ridurre il peso e migliorare la mobilità. Equipaggio: Normalmente equipaggiata con un equipaggio di 5 uomini. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a benzina Fiat SPA ABM 1 a 6 cilindri. Potenza: Il motore produce circa 100 cavalli, sufficienti per le esigenze del veicolo. Velocità: Può raggiungere una velocità massima di circa 84 km/h. Autonomia e Prestazioni: Autonomia: Notevole autonomia di circa 1.500 km, grazie ai serbatoi di carburante di grande capacità, essenziale per le lunghe operazioni nel deserto. Mobilità: Progettata per eccellenti capacità fuoristrada, con pneumatici larghi per affrontare le sabbie del deserto. Armamento: Armi Primarie: Generalmente armata con una mitragliatrice Breda M37 da 8 mm e/o una mitragliatrice pesante Breda M35 da 20 mm. Armi Secondarie: Spesso equipaggiata anche con fucili anticarro, mortai leggeri e altre armi leggere. Ruolo Operativo Contesto Storico: Teatro Nordafricano: Specificamente progettata per le esigenze del teatro nordafricano, dove le lunghe distanze e le difficili condizioni ambientali richiedevano veicoli con grande autonomia e affidabilità. Uso Tattico: Utilizzata principalmente per missioni di ricognizione, pattugliamento e raid dietro le linee nemiche. Utilizzo in Combattimento: Efficienza: La "Sahariana" si dimostrò molto efficace nelle operazioni mobili nel deserto, grazie alla sua velocità, autonomia e adattabilità. Reparti Famosi: Utilizzata dai reparti speciali italiani come il Raggruppamento Sahariano "Auto Sahariane", noto per le operazioni di lungo raggio e le incursioni in profondità nel territorio nemico. Importanza Storica Innovazione Tecnologica: Design: Rappresenta un esempio di design innovativo per le autoblinde del periodo, adattato specificamente alle condizioni desertiche. Autonomia: La grande autonomia e la capacità di operare in condizioni estreme la rendono un veicolo unico e avanzato per l'epoca. Impatto: Contributo Bellico: Ha avuto un ruolo significativo nelle operazioni militari italiane nel Nord Africa, contribuendo alle capacità di ricognizione e attacco rapido delle forze italiane. Conclusione L'Autoblinda AS.42 "Sahariana" è un esempio di ingegneria militare italiana adattata alle esigenze specifiche del combattimento nel deserto. Con la sua lunga autonomia, la capacità di operare in condizioni difficili e l'efficacia in ruoli di ricognizione e pattugliamento, la "Sahariana" ha lasciato un'impronta significativa nelle operazioni militari italiane durante la Seconda Guerra Mondiale, dimostrando l'importanza di progettare veicoli specializzati per teatri di guerra specifici.
Kit auto Alfa Romeo Giulia 1600 Spider in scala 1/24 - Modello Italeri. ISTRUZIONI A COLORI - MOTORE DETTAGLIATO - PARTI CROMATE E CAPOTE PER LA VERSIONE CHIUSA L'Alfa Romeo Giulia 1600 Spider è un'auto sportiva convertibile prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo. Fa parte della famiglia delle Alfa Romeo Giulia, nota per il suo design elegante e le prestazioni sportive. Caratteristiche Principali dell'Alfa Romeo Giulia 1600 Spider Progettazione e Costruzione: Origini: La Giulia 1600 Spider è stata prodotta tra il 1962 e il 1965. È basata sulla precedente Alfa Romeo Giulietta Spider ma con aggiornamenti e miglioramenti meccanici. Design: Il design della Giulia 1600 Spider è stato curato da Pininfarina, una delle più celebri case di design automobilistico italiane. Design e Configurazione: Carrozzeria: Spider a due porte con tetto convertibile in tela. Il design è caratterizzato da linee eleganti e arrotondate, tipiche degli anni '60. Interni: Gli interni sono semplici ma eleganti, con finiture di alta qualità e un cruscotto sportivo. Motorizzazione: Motore: Equipaggiata con un motore a quattro cilindri in linea da 1.6 litri (1.570 cc), noto per la sua brillantezza e affidabilità. Potenza: Il motore sviluppa circa 92-112 cavalli a seconda della versione e dell'anno di produzione, permettendo buone prestazioni sportive. Trasmissione: Cambio manuale a cinque marce, che offre un'esperienza di guida coinvolgente e sportiva. Prestazioni: Velocità: La velocità massima si aggira intorno ai 175 km/h. Accelerazione: Buone capacità di accelerazione, grazie al peso relativamente leggero e al motore vivace. Sospensioni e Freno: Sospensioni: Anteriori indipendenti con molle elicoidali e ammortizzatori telescopici, posteriori con assale rigido, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici. Freni: Freni a tamburo all'inizio della produzione, con successiva introduzione dei freni a disco anteriori in alcune versioni. Ruolo e Importanza Storica Contesto Storico: Periodo di Produzione: Costruita durante gli anni '60, un'epoca d'oro per le auto sportive italiane. Posizionamento di Mercato: Rivolta a un pubblico che cercava una vettura sportiva elegante e prestazionale, ma anche relativamente accessibile. Popolarità e Iconicità: Prestigio: Considerata una delle vetture più iconiche della storia di Alfa Romeo, amata per il suo stile e le sue prestazioni. Cinema e Cultura Popolare: Apparsa in vari film e serie TV, contribuendo alla sua fama internazionale. Evoluzione: Derivazioni: La Giulia 1600 Spider ha dato origine a diverse varianti e modelli successivi, contribuendo allo sviluppo della gamma Alfa Romeo Spider. Conclusione L'Alfa Romeo Giulia 1600 Spider è un'auto sportiva classica che incarna il meglio del design automobilistico italiano degli anni '60. Con il suo motore vivace, la linea elegante e le prestazioni dinamiche, è rimasta un'icona del marchio Alfa Romeo e un'auto molto apprezzata dai collezionisti e dagli appassionati di auto d'epoca. La Giulia 1600 Spider rappresenta un perfetto connubio di stile e sostanza, che continua a catturare l'immaginazione degli amanti delle automobili di tutto il mondo.
Kit U-Boot Biber Midget Submarine in scala 1/35 - Modello Italeri. Il U-Boot Biber è un sommergibile tascabile (o "midget submarine") tedesco utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Progettato e costruito per missioni speciali e attacchi contro le navi alleate, il Biber era parte della strategia della Kriegsmarine (la marina militare tedesca) per cercare di ribaltare le sorti del conflitto nel teatro marittimo. Caratteristiche Principali del Biber Progettazione e Costruzione: Origini: Il Biber fu sviluppato in risposta alla crescente necessità di armi più agili e versatili per attaccare le navi alleate in modo furtivo. Fu uno dei vari tipi di sommergibili tascabili prodotti dalla Germania durante la guerra. Dimensioni: Misurava circa 9 metri di lunghezza e 1,6 metri di larghezza, con un dislocamento di circa 6 tonnellate in superficie. Equipaggio e Struttura: Equipaggio: Era operato da un singolo uomo, che gestiva tutte le operazioni del sommergibile, compresa la navigazione e il lancio dei siluri. Design: La struttura era piuttosto semplice e spartana, con una cabina di comando pressurizzata e una visibilità limitata attraverso un periscopio. Motorizzazione e Prestazioni: Motore: Il Biber era equipaggiato con un motore a benzina per la navigazione in superficie e un motore elettrico per la propulsione subacquea. Velocità: Poteva raggiungere una velocità massima di circa 6,5 nodi in superficie e 5 nodi in immersione. Autonomia: Aveva un'autonomia di circa 100 miglia nautiche in superficie e circa 8 miglia nautiche in immersione. Armamento: Siluri: Il Biber era armato con due siluri esterni, montati sui lati dello scafo, ognuno dei quali poteva essere lanciato contro navi nemiche. Mine: In alcune missioni, i siluri potevano essere sostituiti con mine navali. Ruolo Operativo e Missioni: Missioni Furtive: Il Biber fu progettato per eseguire missioni furtive, penetrando nelle aree portuali e nelle rotte di navigazione nemiche per piazzare siluri o mine. Teatri di Operazione: Fu utilizzato principalmente nel Mar del Nord, nel Canale della Manica e nei porti controllati dagli Alleati. Efficacia e Problemi: Limitazioni Tecniche: Nonostante l'ingegnosità del design, il Biber soffriva di numerosi problemi tecnici, tra cui scarsa manovrabilità, autonomia limitata e vulnerabilità ai danni. Successi Limitati: A causa di questi problemi, il successo operativo del Biber fu limitato, con molte missioni che finirono in fallimenti e perdite di equipaggi. Conclusione Il U-Boot Biber rappresenta uno sforzo innovativo della Kriegsmarine per impiegare sommergibili tascabili in missioni speciali durante la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene abbia avuto un impatto operativo limitato a causa di vari problemi tecnici, il Biber rimane un esempio interessante di come la Germania cercò di utilizzare tecnologie e tattiche non convenzionali per contrastare la superiorità marittima alleata. La sua storia evidenzia le sfide e i rischi associati all'uso di sommergibili tascabili in guerra.
Kit aereo Junker Ju-52/3m in scala 1/72 - Modello Italeri. Il Junkers Ju 52/3m è un aereo da trasporto trimotore tedesco, progettato e costruito dalla Junkers. È stato ampiamente utilizzato sia come aereo civile che militare dalla metà degli anni '30 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Conosciuto per la sua robustezza e versatilità, il Ju 52/3m è diventato uno degli aerei più iconici del periodo. Caratteristiche Principali del Junkers Ju 52/3m Progettazione e Costruzione: Origini: Il Ju 52 fu originariamente sviluppato come aereo civile monomotore nel 1930, ma la versione più nota, il Ju 52/3m, con tre motori, volò per la prima volta nel 1932. Struttura: L'aereo è caratterizzato da una struttura in metallo ondulato, tipica dei progetti della Junkers dell'epoca, che conferiva robustezza e durabilità. Configurazione: Trimotore con un'ala alta e un carrello di atterraggio fisso. Motorizzazione: Motori: Il Ju 52/3m è solitamente equipaggiato con tre motori radiali BMW 132 da 725 cavalli ciascuno, sebbene alcune versioni utilizzassero motori Pratt & Whitney R-1690 Hornet. Prestazioni: Aveva una velocità massima di circa 265 km/h (165 mph) e un'autonomia di circa 1.300 km (810 miglia). Capacità e Versatilità: Trasporto Civile: In configurazione civile, poteva trasportare fino a 17 passeggeri o una quantità equivalente di merci. Uso Militare: Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato principalmente come aereo da trasporto truppe e materiali, ma anche per evacuazione medica e come bombardiere di fortuna. Configurazione Interna: La cabina poteva essere configurata per varie missioni, inclusi trasporto di paracadutisti, merci e feriti. Ruolo Operativo: Lufthansa: La Lufthansa fu uno dei primi utilizzatori civili del Ju 52/3m, utilizzandolo per voli passeggeri e merci in tutta Europa e oltre. Luftwaffe: Nella Luftwaffe, il Ju 52/3m divenne un pilastro del trasporto aereo, utilizzato in quasi tutti i teatri di guerra, inclusi il fronte orientale, l'Africa del Nord e l'Europa occidentale. Prestazioni e Utilizzo Militare: Operazioni Notabili: Uno degli usi più noti del Ju 52/3m fu durante la campagna di Creta nel 1941, dove trasportò paracadutisti tedeschi nell'operazione Merkur. Robustezza: Era noto per la sua capacità di operare da piste di atterraggio non preparate e in condizioni difficili. Eredità e Impatto Storico: Durata Operativa: Il Ju 52/3m continuò a essere utilizzato anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, con vari operatori civili e militari che ne apprezzavano la robustezza e la versatilità. Icona dell'Aviazione: La silhouette distintiva e la lunga storia operativa hanno reso il Ju 52/3m un simbolo dell'aviazione degli anni '30 e '40. Conclusione Il Junkers Ju 52/3m è un aereo leggendario, riconosciuto per la sua robustezza, versatilità e il significativo impatto operativo sia in ambito civile che militare. Ha giocato un ruolo cruciale nel trasporto aereo durante la Seconda Guerra Mondiale e ha continuato a essere utilizzato per molti anni dopo il conflitto. La sua storia e le sue prestazioni lo rendono uno degli aerei più iconici e riconoscibili del suo tempo.
Kit Sd. Kfz. 167 SturmGeschutz IV in scala 1/35 - Modello Italeri. CINGOLI IN GOMMA INCOLLABILI - NUOVE DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI CONTIENE 1 FIGURA Il Sd.Kfz. 167 Sturmgeschütz IV (StuG IV) era un semovente d'artiglieria utilizzato dalla Wehrmacht tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo veicolo blindato era una variante dello Sturmgeschütz III (StuG III) e fu sviluppato come soluzione di emergenza quando le fabbriche tedesche che producevano i corpi degli StuG III furono danneggiate. Ecco una panoramica delle sue caratteristiche principali: Caratteristiche del Sd.Kfz. 167 Sturmgeschütz IV: Design e Sviluppo: Origine: Lo StuG IV fu sviluppato nel 1943 e prodotto a partire dal 1944. Costruttore: Krupp fu il principale produttore di questo veicolo. Scopo: Progettato principalmente per il supporto di fanteria e per l'eliminazione di fortificazioni, era anche efficace contro i carri armati grazie al suo cannone ad alta velocità. Struttura: Scafo: Basato sullo scafo del Panzer IV, uno dei carri armati più prodotti dalla Germania durante la guerra. Sovrastruttura: La sovrastruttura del StuG IV era simile a quella dello StuG III, con il cannone montato in una struttura fissa (casamatta) invece che in una torretta girevole. Armamento: Cannone: Equipaggiato con un cannone da 75 mm StuK 40 L/48, capace di penetrare la maggior parte delle corazze dei carri armati alleati dell'epoca. Mitragliatrice: Alcune versioni erano dotate di una mitragliatrice MG34 o MG42 per la difesa ravvicinata. Protezione e Mobilità: Corazzatura: La corazzatura frontale era abbastanza spessa per resistere ai colpi dei carri armati medi alleati, mentre i lati erano più vulnerabili. Mobilità: Condivideva la mobilità del Panzer IV, con un motore Maybach HL120 TRM da 12 cilindri, che gli conferiva una velocità massima su strada di circa 38 km/h. Produzione e Impiego: Numero di unità prodotte: Circa 1.108 esemplari furono costruiti tra dicembre 1943 e maggio 1945. Utilizzo: Lo StuG IV fu impiegato in molti teatri di guerra, tra cui il fronte orientale e occidentale, dimostrando la sua efficacia sia in ruoli difensivi che offensivi. Significato Storico: Il Sd.Kfz. 167 Sturmgeschütz IV rappresenta un esempio di come la Germania adattò i suoi mezzi corazzati alle esigenze del campo di battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale. La combinazione di un cannone potente e una piattaforma relativamente economica e veloce da produrre lo rese un veicolo prezioso, specialmente quando le risorse erano scarse. Anche se meno numeroso dello StuG III, lo StuG IV svolse un ruolo significativo nel supporto alle truppe tedesche fino alla fine del conflitto.
Kit mezzo di sbarco LCM 3 in scala 1/35 - Modellino Italeri. NUOVE DECAL PER 4 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il LCM 3 (Landing Craft, Mechanized Mark 3) è una tipologia di mezzo da sbarco utilizzato principalmente dalle forze armate statunitensi durante la Seconda Guerra Mondiale. Ecco una descrizione dettagliata di questo mezzo: Caratteristiche Tecniche Design e Costruzione: Progettista: Andrew Higgins e costruito da vari cantieri navali statunitensi. Ruolo: Trasporto di veicoli, truppe e attrezzature direttamente sulle spiagge nemiche durante le operazioni anfibie. Dimensioni: Lunghezza: 50 piedi (circa 15,24 metri). Larghezza: 14 piedi (circa 4,27 metri). Pescaggio: 3 piedi (circa 0,91 metri) a vuoto e 4 piedi (circa 1,22 metri) a pieno carico. Capacità di Carico: Veicoli: In grado di trasportare un carro armato medio o diversi veicoli leggeri. Truppe: Può trasportare fino a 60 soldati equipaggiati. Propulsione: Motore: Equipaggiato con due motori diesel Gray Marine 64HN9, da 225 cavalli ciascuno. Velocità: Circa 8 nodi (circa 15 km/h). Armamento: Difesa: Generalmente armato con due mitragliatrici calibro .30 per difesa contro minacce aeree e di superficie. Utilizzo Operativo Seconda Guerra Mondiale: Teatro di Operazioni: Impiegato su vari fronti, inclusi il teatro europeo e il Pacifico. Operazioni di Sbarco: Essenziale durante operazioni come lo Sbarco in Normandia (D-Day) e altre operazioni anfibie. Guerra di Corea e Vietnam: Continua Utilizzazione: Utilizzato anche nei conflitti successivi alla Seconda Guerra Mondiale, grazie alla sua robustezza e versatilità. Importanza Storica Innovazione Anfibia: Il LCM 3 rappresentò un'innovazione significativa per le operazioni anfibie, permettendo il rapido sbarco di truppe e mezzi pesanti direttamente sulle spiagge nemiche. Versatilità e Adattabilità: La capacità di trasportare diversi tipi di carico, dai veicoli corazzati alle truppe, lo rese uno strumento fondamentale per le forze alleate. Eredità Il LCM 3 ha lasciato un'importante eredità nella progettazione di mezzi anfibi, influenzando il design di veicoli da sbarco successivi. La sua efficienza e robustezza hanno reso possibile molte delle operazioni anfibie cruciali durante la Seconda Guerra Mondiale, contribuendo al successo delle forze alleate. In sintesi, il LCM 3 è stato un mezzo da sbarco fondamentale per le operazioni anfibie durante la Seconda Guerra Mondiale, capace di trasportare veicoli e truppe direttamente sulle spiagge nemiche, contribuendo significativamente al successo delle operazioni alleate.
Kit elicottero Sikorsky MH-60K Blackhawk SOA in scala 1/48 - Modello Italeri.Il Black Hawk è un elicottero dai molteplici impieghi utilizzato in prima linea dall’ Esercito per assalto aereo, cavalleria del cielo, soccorso medico ed unità di evacuazione. Venne progettato per portare sull’ obbiettivo 11 soldati delle truppe d assalto, completi di armamento pesante, ed è inoltre in grado di trasportare un obice da 105 mm. completo di 30 proiettili. Il Black Hawk si è comportato egregiamente in numerose missioni sia di combattimento che di evacuazione, di cui ultimamente le più importanti sono state l’Operazione Enduring Freedom in Afghanistan e l‘Operazione Iraqi Freedom in Iraq.
Kit camion SCANIA R730 ''BLACK AMBER'' in scala 1/24 - Modellino Italeri.INCLUSO COLORE ACRILICO AMBRA METALLIZZATO (30ml)Nel 2011 un nuovo anello si aggiunge alla prestigiosa catena di edizioni limitate lanciate da Scania (TOP CLASS nel 2002, THE KING nel 2003, THE GRIFFIN nel 2006,BLUE SHARK nel 2008 e DARK DIAMOND nel 2009) e realizzate in collaborazione con “SVEMPAS AB”, il famoso carrozziere svedese Sven Erik “Svempa” Bergendahl. Il top di gamma, ovvero il trattore stradale R 730 LA4x2MNA Euro 5 motorizzazione V8, sogno di molti autisti ed operatori del trasporto, è equipaggiato con le più esclusive dotazioni tecniche ed ulteriormente impreziosito con una serie esclusiva di accessori e finiture particolari. Fra le dotazioni più caratterizzanti troviamo la cabina CR19 TOPLINE versione TITANIUM. Esclusiva vernice metallizzata colore “Black Amber” per la cabina e le parti in plastica. Serigrafia Black Amber con elegante motivo a fiamma colore nero carbonio con contorno ambra chiara, ESP, luci di stop a led sugli spoiler, fari allo xenon nel parasole e luci laterali integrate nella pedana, decorazioni esclusive esterno cabina e minigonne, cruscotto fronte volante rivestito in pelle, TV/DVD 22” e molto altro ancora.
Kit aereo da caccia tedesco Focke-Wulf Fw 190D-9 in scala 1/72 - Modello Italeri.Il Focke-Wulf Fw 190 è stato uno dei migliori aerei realizzati durante la Seconda guerra mondiale. Prodotto in più di 20.000 esemplari, a partire dal 1941, è stato, assieme al Messerschmitt Bf 109 il caccia più famoso della Luftwaffe. Nelle prime versioni, come il Focke-Wulf Fw 190 A-8, il caccia era dotato di un motore radiale BMW 801 D-2 a doppia stella con 14 cilindri da 1.700 Hp che permetteva di raggiungere la velocità massima di 653 Km/h. Nel corso del tempo i progettisti, dalla riuscita cellula aerodinamica dell’aereo, realizzarono quello che può essere considerato la sua massima evoluzione. L’adozione del potente motore Junkers Jumo 213 a 12 cilindri raffreddato a liquido ha imposto la revisione del design del velivolo caratterizzandolo con un muso allungato. La versione D venne infatti soprannominata dai piloti della Luftwaffe “Langnasen-Dora” (Dora dal naso lungo) ma, una volta in volo, ne apprezzarono subito le caratteristiche e le potenzialità. Il FW-190D era infatti in grado di competere alla pari con i più moderni caccia alleati come il celebre P-51D Mustang.
Kit auto Fiat 500 F Upgraded Edition in scala 1/12 - Modello Italeri.APERTURA PORTIERE E STERZO MIGLIORATIStampi migliorati - Bagagliaio e cofano apribili - Tettuccio aperto o chiuso - Sportelli apribili - Ruote sterzanti -Sospensioni funzionanti - Pneumatici in gomma - Parti cromate - fotoincisioneLa “Nuova 500” venne prodotta dalla Fiat dal 1957 al 1975. Vera e propria icona su quattro ruote costituisce uno dei simboli del made in Italy ed il suo design, unico e riconoscibile, è famoso in tutto il mondo. L’obiettivo dell’azienda di Torino era semplice: produrre una vettura utilitaria in grado di aumentare il bacino di clienti che potevano permettersi un’automobile. Non solo. L’auto doveva essere semplice da guidare, anche in città, e dai bassi costi di gestione Nel 1965 venne introdotta la versione F destinata a diventare quella con il maggior numero di unità prodotte. La prima a montare le porte con cerniere anteriori, in linea con la nuova normativa del Codice della Strada, la Fiat 500 F adottò numerose soluzioni tecniche ed estetiche innovative, come il cambio della scocca e il parabrezza più ampio. E’ ancora oggi la più “classica” delle 500 prodotte ed è rimasta nel cuore di molti automobilisti.