Mascherina Dc-2/C-33/C-39 per kit Special Hobby in scala 1/72.Maschere di verniciatura pretagliate per parti trasparenti e ruote dei kit di modelli civili DC-2 e di quelli impiegati in ambito militare come C-33 e C-39.
Kit aereo SIAI-Marchetti SF-260EA/D/EU 'Tipo a baldacchino con rigonfiamento tardivo' in scala 1/48 - set SPECIAL HOBBYIl kit di modellismo nella sua versione iniziale, con il tettuccio più piccolo e piatto. Ora vi presentiamo questo kit di modellismo con tettuccio più alto, di tipo più recente. Il kit è dotato di tre sprue in stirene, uno dei quali offre parti trasparenti del tettuccio più alto. Gli schemi presenti nel kit raffigurano l'SF-260 utilizzato in Italia, Belgio (uno schema militare standard e uno schema di una speciale acrobatica), Venezuela e Uruguay. combinazioni di colori accattivantidecalcomanie finemente dettagliate, inclusi stencil preparati meticolosamente, diversi per ogni aiframerispetto ad altri kit SF-260, i nostri offrono dettagli nitidi e il tipo corretto di tettuccio.Il SIAI-Marchetti SF-260 è un moderno aereo da addestramento e acrobatico italiano ad ala bassa con carrello d'atterraggio retratto in volo. La propulsione, nella versione base, è affidata a un singolo motore Lycoming O-540-E4A5 da 260 CV. Il volo del prototipo ebbe luogo nel 1964. Nello stesso anno iniziò la produzione in serie, che continua ancora oggi, seppur con interruzioni. Di questo velivolo ne furono realizzati circa 900 esemplari.Il SIAI-Marchetti SF-260 fu sviluppato dal costruttore aeronautico italiano Stelio Frati per lo stabilimento Aviamilano. Tuttavia, poco dopo il volo del prototipo, i diritti sul velivolo furono acquistati dalla società aeronautica SIAI-Marchetti, a sua volta parte del gruppo Aermacchi dal 1997. L'SF-260 si rivelò un progetto di grande successo, relativamente economico da produrre e utilizzare e, soprattutto, caratterizzato da buone proprietà acrobatiche e di volo. Nel corso della lunga produzione in serie, furono realizzate numerose versioni di questi velivoli, tra cui: SF-260A (primo lotto di produzione), SF-260M (versione con aerodinamica migliorata), SF-260 SW (versione destinata al pattugliamento costiero) o SF-260D (versione con motore modificato e lievi modifiche progettuali). Il SIAI-Marchetti SF-260 è stato acquistato da numerosi operatori stranieri, tra cui Belgio, Burundi, Ciad, Etiopia, Indonesia, Messico e Turchia.
Kit aereo Focke Wulf Fw 187A-0 Falke (Vintage Treasure Edition) in scala 1/72 - Modello Special Hobby.Nell'edizione Vintage Treasure abbiamo preparato un altro kit molto ricercato e raro. Il Focke Wulf Fw 187A-0 Falke 1/72 è un kit del 2004. Originariamente conteneva parti in plastica, incisioni e parti in resina. Ora, per renderlo meno retrò, troverete due sprue con parti in plastica aggiunte e una con parti trasparenti, oltre a una serie aggiornata di incisioni, parti in resina ridisegnate e nuovissime parti stampate in 3D.tipo davvero interessanteil kit contiene anche set di fotoincisioni, parti in resina e parti stampate in 3DIl Focke-Wulf Fw-187 Falke (in tedesco: falco) era inizialmente un monoposto, ma a causa della mancanza di requisiti ufficiali per un caccia monoposto bimotore, il progettista fu costretto a convertire l'aereo (dal terzo prototipo V-3) in un biposto. Dopo aver aumentato la potenza del motore (Jumo-210G-700 CV), le prestazioni del velivolo non peggiorarono. I motori furono costruiti anteriormente al profilo alare in modo da non sporgere oltre la sua superficie superiore, e le parti subalari della gondola nascondevano i gruppi del carrello d'atterraggio. Nonostante tutti i vantaggi dell'aereo e l'opinione entusiastica dei piloti collaudatori, furono ordinati solo altri 3 prototipi e, poco dopo, altri 3 aerei della serie di test (A-0). Il prototipo Fw-187 V-6, equipaggiato con due motori Daimler-Benz DB-600 (1006 km/h ciascuno), raggiunse una velocità di 630 km/h nei test del 1939. Tuttavia, la serie più grande non fu ordinata. Prodotti nel 1940, 3 Fw-187 A-0, equipaggiati con motori Jumo-210 Ga da 740 km/h ciascuno e armati con 4 mitragliatrici MG-17 (7,92 mm) ai lati della fusoliera e due MG-FF (20 mm) sotto la fusoliera, non furono consegnati alla Luftwaffe, ma furono utilizzati per proteggere lo stabilimento Focke-Wulf di Brema. In totale, furono prodotti solo 9 esemplari di questo promettente aereo. Dati tecnici: lunghezza: 11,12 m, apertura alare: 15,3 m, altezza: 3,85 m, velocità massima: 630 km/h, velocità di salita: 17,5 m/s, tangenza massima 10000 m.
Kit aereo Vickers Wellington Mk.IC 'Night Raiders' in scala 1/72 - Modello Special Hobby.Il Vickers Wellington è uno dei simboli dell'offensiva di bombardamento contro la Germania. Dopo le pesanti perdite subite nei raid diurni all'inizio della guerra, i Wellington passarono ai raid notturni. Continuarono a volare in questo ruolo per tutta la prima metà del conflitto. Successivamente furono trasferiti al Coastal Command, dove prestarono servizio come velivoli antisommergibile. Costituirono l'armamento degli squadroni britannici della RAF, ma furono ricevuti anche da squadroni stranieri: cecoslovacco, polacco, neozelandese e canadese.Il kit contiene sei sprue di parti in plastica grigia, uno con parti trasparenti, scarichi in resina e un foglio di decalcomanie. Queste presentano le marcature per due velivoli di squadroni polacchi, uno dei quali in schema antisommergibile. Gli altri velivoli volarono in schema notturno della RAF. Oltre a quello polacco, denominato Elzunia (Lissie), le decalcomanie contengono le marcature per due velivoli Wellington di squadroni della RAF. Uno di questi, con un grande emblema sotto l'abitacolo, volò in Africa. Il secondo, acquistato con i soldi del re indigeno Nana Sir Ofori Atta I, KBE, sovrano del Regno di Akyem Abuakwa nella colonia britannica della Costa d'Oro (oggi Ghana), operava dalla Gran Bretagna. L'ultimo esemplare offerto è uno dei Wellington di maggior successo del 311° Squadrone (cecoslovacco) della RAF.
Kit Kriegsfischkutter Cutter da pesca da guerra "Nave da pattugliamento e dragamine tedesca della seconda guerra mondiale" in scala 1/72 - Modello Special Hobby.Durante la Seconda Guerra Mondiale, le forze armate tedesche occuparono una vasta area del continente europeo. Ciò includeva la costa dalla Norvegia settentrionale fino alla costa del Peloponneso e la costa del Mar Nero nell'URSS occupata. L'intera costa doveva essere sorvegliata e difesa. La capacità delle navi da pattugliamento tedesche, comprese quelle catturate, non era sufficiente per questo compito. Pertanto, sulla base dei requisiti dell'OKM, fu sviluppata la motovedetta Kriegsfischkutter, abbreviata in KFK. Poiché l'enorme richiesta di queste navi era enorme, ne iniziò la produzione su larga scala sia nei cantieri navali tedeschi che in quelli dell'Europa occupata. Furono coinvolti 42 cantieri navali in sette paesi. Fu il più grande progetto navale del Terzo Reich. Furono ordinate oltre 1.000 navi e 612 furono consegnate entro la fine della guerra. Le KFK furono assegnate a molti Marinegruppenkommando lungo l'intera costa europea. All'interno di questi comandi, venivano assegnate alle flottiglie pertinenti. Furono schierati per la prima volta nel 1943 e combatterono intensamente in tutti i mari europei fino alla fine della guerra. 554 navi su un totale di 612 costruite furono utilizzate in combattimento e 135 di esse furono affondate in combattimento. Un gran numero di KFK furono catturati alla fine della guerra e furono utilizzati almeno per breve tempo in molte marine militari. Dopo la guerra, i KFK furono utilizzati anche in Germania durante le pericolose operazioni di sminamento del Baltico e del Mare del Nord.Il modello in plastica di questa nave è composto da un totale di dieci sprue di parti in plastica. Una di queste è realizzata in plastica trasparente. Decalcomanie e istruzioni sono fornite per un KFK tedesco. Lo scafo del kit è lungo 32 cm e largo 9 cm.
Mascherina F-82G/H Twin Mustang per kit Special Hobby in scala 1/72.Maschere spray pretagliate per il kit F-82G/H Twin Mustang che abbiamo realizzato per Special Hobby.
Kit aereo cacciabombardiere italiano IMAM (Romeo) Ro 57 bis in scala 1/48 - Modello Special Hobby. Il IMAM (Romeo) Ro.57 bis era un cacciabombardiere italiano della Seconda guerra mondiale, versione modificata del caccia bimotore Ro.57 prodotto dalla IMAM (Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali). Pur mostrando buone prestazioni iniziali, il suo impiego fu limitato da ritardi nello sviluppo e da una produzione contenuta. Caratteristiche principali: Tipo: Cacciabombardiere bimotore Produttore: IMAM (Romeo) Motori: 2 Piaggio P.XI RC.40 radiali da circa 1.000 CV ciascuno Armamento: 2 cannoni da 20 mm 2 mitragliatrici da 12,7 mm Capacità di carico bombe fino a 500 kg Velocità massima: Circa 516 km/h Autonomia: Circa 1.500 km Struttura: Monoplano ad ala bassa, carrello retrattile, struttura metallica Contesto operativo: Il Ro.57 nacque come caccia pesante, ma nella versione "bis" fu modificato per svolgere il ruolo di cacciabombardiere, con l’aggiunta di freni aerodinamici per attacchi in picchiata. Entrato in servizio in numeri ridotti nel 1943, fu usato brevemente dalla Regia Aeronautica, principalmente in missioni di attacco al suolo. Tuttavia, la sua entrata tardiva, unita a problemi logistici e alla limitata produzione (meno di 100 esemplari), ne limitarono fortemente l’impatto operativo. Rimane uno degli esempi di buone idee penalizzate dal contesto industriale e bellico italiano del periodo.
Kit aereo Blackburn Roc Mk.I 'Caccia con torretta FAA' in scala 1/72 - Modello Special Hobby. Il Blackburn Roc Mk.I era un caccia navale britannico impiegato dalla Fleet Air Arm (FAA) durante la Seconda guerra mondiale. La sua particolarità era l’adozione di una torretta rotante con mitragliatrici, una soluzione sperimentale che si rivelò però poco efficace in combattimento. Caratteristiche principali: Tipo: Caccia navale con torretta (fighter turret aircraft) Produttore: Blackburn Aircraft Motore: Bristol Perseus XII radiale da circa 890 cavalli Armamento: Torretta dorsale motorizzata Boulton Paul con 4 mitragliatrici da 7,7 mm Velocità massima: Circa 359 km/h Autonomia: Circa 1.100 km Equipaggio: 2 (pilota e mitragliere) Struttura: Monoplano ad ala bassa, carrello retrattile, progettato per l'impiego su portaerei (dotato di gancio d'arresto) Contesto operativo: Entrato in servizio nel 1939, il Blackburn Roc fu concepito come una variante navale del caccia con torretta Boulton Paul Defiant, pensata per ingaggiare bombardieri nemici grazie al fuoco laterale della torretta. Tuttavia, il Roc era lento, poco maneggevole e vulnerabile contro i caccia avversari, tanto che fu rapidamente ritirato dal fronte. Il suo impiego operativo fu molto limitato: fu usato brevemente in Norvegia e nel Canale della Manica, poi relegato a compiti secondari come addestramento, traino bersagli e pattugliamento costiero. La filosofia del "caccia con torretta" fu presto abbandonata, e il Roc è oggi ricordato come uno dei meno riusciti aerei della FAA.
Kit aereo da caccia supersonico SMB-2 Super Mystere Sambad in scala 1/72 - Modello Super Hobby. L'SMB-2 Super Mystère "Sambad" era un caccia bombardiere supersonico di prima generazione, sviluppato dalla francese Dassault Aviation negli anni '50. Fu il primo aereo da combattimento europeo a superare la velocità del suono in volo livellato. Caratteristiche principali: Ruolo: Caccia bombardiere supersonico Origine: Francia Primo volo: 2 marzo 1955 Entrata in servizio: 1957 Motore: 1 × Snecma Atar 101G-2 da 4.700 kg di spinta con postbruciatore Velocità massima: Circa 1.200 km/h (Mach 1.15) Autonomia: 1.500 km Armamento: 2 cannoni DEFA 552 da 30 mm Missili air-to-air e bombe per attacco al suolo Equipaggio: 1 pilota Impiego operativo: L'SMB-2 fu adottato principalmente dall'Armée de l'Air (Aeronautica francese) e, successivamente, dall'Aeronautica israeliana (Heyl Ha'Avir). Durante la Guerra dei Sei Giorni (1967), gli SMB-2 israeliani vennero impiegati con successo in missioni d'attacco contro obiettivi terrestri.
Kit aereo IMAM Romeo Ro.43 in scala 1/48 - Modello Special Hobby. L'IMAM Ro.43 era un idrovolante da ricognizione biplano sviluppato in Italia negli anni '30 dalla Industrie Meccaniche e Aeronautiche Meridionali (IMAM). Progettato per l'uso sulle navi da battaglia e incrociatori della Regia Marina, il Ro.43 venne impiegato principalmente per missioni di ricognizione e osservazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Caratteristiche principali: Ruolo: Idrovolante da ricognizione imbarcato Origine: Italia Primo volo: 1934 Motore: 1 × Piaggio P.X R radiale da 700 CV Velocità massima: Circa 300 km/h Autonomia: Circa 1.000 km Armamento: 1 mitragliatrice Breda-SAFAT da 7,7 mm (posteriore) Equipaggio: 2 (pilota e osservatore/mitragliere) Sviluppo e impiego: Il Ro.43 fu progettato per essere lanciato tramite catapulta dalle unità navali e recuperato in mare dopo l'ammaraggio. Tuttavia, nonostante le buone prestazioni in termini di velocità e autonomia, il suo comportamento in mare era problematico, rendendo difficili i recuperi in condizioni avverse. Venne utilizzato principalmente nelle fasi iniziali della Seconda Guerra Mondiale, operando nel Mediterraneo per la sorveglianza navale e l'avvistamento di unità nemiche. Con il progredire del conflitto, risultò obsoleto e venne gradualmente sostituito o relegato a compiti secondari. Considerazioni finali: Il Ro.43 rappresentò uno degli idrovolanti da ricognizione più diffusi della Regia Marina, ma soffrì di diversi limiti operativi. La sua complessità di recupero e la mancanza di un valido sostituto ne prolungarono l’impiego oltre la sua effettiva utilità.
Kit aereo F-82H Twin Mustang Alaskan All-Weather Fighter in scala 1/72 - Modello Special Hobby. Il F-82H Twin Mustang era una variante del North American F-82 Twin Mustang, un caccia da scorta a lungo raggio sviluppato alla fine della Seconda Guerra Mondiale per l'USAAF (United States Army Air Forces). Caratteristiche principali: Ruolo: Caccia intercettore/all-weather fighter Origine: Stati Uniti Primo volo: 1945 Motori: 2 × Allison V-1710-143/145 da 1.600 CV ciascuno Velocità massima: Circa 740 km/h Autonomia: Oltre 3.500 km Armamento: 6 mitragliatrici Browning M2 da 12,7 mm nel muso Fino a 1.800 kg di bombe o razzi Equipaggio: 2 (pilota e navigatore/operatore radar) La variante F-82H: L'F-82H era una versione adattata per operazioni in condizioni artiche, destinata all'Alaskan Air Command. Rispetto alle altre varianti, era dotato di: Sistemi di riscaldamento migliorati per il motore e l'abitacolo Componenti modificati per resistere a temperature estreme Impiego in missioni di intercettazione e difesa aerea nelle regioni settentrionali Impiego operativo: L'F-82H venne utilizzato per proteggere lo spazio aereo dell'Alaska durante i primi anni della Guerra Fredda, quando la minaccia di incursioni sovietiche iniziava a essere presa in seria considerazione dagli Stati Uniti. Tuttavia, con l'arrivo di caccia a reazione più moderni, il Twin Mustang fu rapidamente ritirato dal servizio nei primi anni '50. Conclusione: Il F-82H Twin Mustang fu una delle ultime varianti operative del Twin Mustang, progettata per operare in condizioni estreme. Sebbene innovativo per il suo tempo, divenne rapidamente obsoleto con l’avvento dei caccia a reazione, lasciando il segno come uno degli ultimi caccia a pistoni da intercettazione dell'USAF.
Kit aereo Percival P.66 Pembroke C.1 in scala 1/72 - Modello Special Hobby. Il Percival P.66 Pembroke C.1 era un aereo da trasporto leggero bimotore sviluppato dall’azienda britannica Percival Aircraft Company negli anni ‘50. Progettato principalmente per la Royal Air Force (RAF) come sostituto del Avro Anson, fu utilizzato per missioni di trasporto, collegamento e ricognizione fotografica. Caratteristiche tecniche Tipo: Aereo da trasporto leggero e collegamento Entrata in servizio: 1953 Lunghezza: 14,02 m Apertura alare: 19,81 m Altezza: 4,72 m Peso a vuoto: 4.309 kg Peso massimo al decollo: 6.260 kg Motore e prestazioni Motori: 2 × Bristol Siddeley Leonides 127 (radiali a 9 cilindri raffreddati ad aria) Potenza: 2 × 550 CV Velocità massima: 322 km/h Autonomia: 1.030 km Tangenza operativa: 7.600 m Rispetto al predecessore Percival Prince, il Pembroke C.1 aveva una fusoliera più lunga e una maggiore capacità di carico, rendendolo più adatto a compiti militari. Capacità di carico e configurazione Equipaggio: 2-3 persone Passeggeri: Fino a 10 persone Configurazione variabile: Poteva trasportare truppe, personale VIP o essere adattato per compiti di ricognizione fotografica. Ruolo operativo e utilizzo Trasporto leggero: Movimentazione di truppe e materiali tra basi aeree. Collegamento: Impiegato per missioni di collegamento tra comandi militari. Ricognizione fotografica: Alcuni esemplari modificati per la sorveglianza aerea. VIP transport: Utilizzato da alti ufficiali e membri del governo britannico. Oltre alla Royal Air Force, fu impiegato da diverse forze aeree europee, tra cui Germania Ovest, Belgio e Svezia. Impatto storico Il Percival Pembroke C.1 servì nella RAF fino agli anni ‘80, dimostrando grande affidabilità. Sebbene superato da modelli più moderni come il Hawker Siddeley Andover, rimase in uso per anni grazie alla sua versatilità e semplicità di manutenzione. Conclusione Il Percival P.66 Pembroke C.1 fu un efficace aereo da trasporto e collegamento per la RAF e altre forze aeree. La sua robustezza e versatilità lo resero un velivolo prezioso nel periodo postbellico, con un servizio operativo durato oltre tre decenni.
Kit aereo Barracuda Mk.II "Home Fleet" in scala 1/72 - Modello Special Hobby. Il Barracuda Mk. II "Home Fleet" era una variante del Fairey Barracuda, un bombardiere aerosilurante e da attacco in picchiata sviluppato per la Fleet Air Arm della Royal Navy durante la Seconda Guerra Mondiale. La dicitura "Home Fleet" indica il suo utilizzo all'interno della Flotta di casa britannica, impegnata nella difesa delle acque del Nord Atlantico e del Mare del Nord contro le forze tedesche. Caratteristiche tecniche Tipo: Bombardiere aerosilurante imbarcato Entrata in servizio: 1943 Lunghezza: 12,12 m Apertura alare: 14,99 m Altezza: 4,62 m Peso a vuoto: 4.308 kg Peso massimo al decollo: 6.441 kg Motore e prestazioni Motore: 1 × Rolls-Royce Merlin 32 (12 cilindri a V, raffreddato a liquido) Potenza: 1.640 CV Velocità massima: 365 km/h Autonomia: 1.480 km Tangenza operativa: 5.900 m Rispetto alla prima versione, il Barracuda Mk. II aveva un motore più potente e modifiche aerodinamiche per migliorarne la stabilità e le prestazioni. Armamento Mitragliatrici: 2 × mitragliatrici Vickers K da 7,7 mm nella postazione difensiva posteriore Carico bellico: 1 × siluro Mk. XIII da 730 kg Oppure bombe fino a 680 kg Il Barracuda era il primo bombardiere britannico interamente metallico imbarcato su portaerei e dotato di ali pieghevoli per facilitarne lo stoccaggio. Ruolo operativo e utilizzo Attacco antisommergibile: Operazioni contro U-Boot tedeschi nel Nord Atlantico. Bombardamenti in picchiata: Usato per colpire navi e installazioni tedesche in Norvegia. Attacco a unità navali: Impiegato nei raid contro la corazzata Tirpitz in Norvegia. Missioni di scorta: Protezione ai convogli alleati dalle minacce navali e sottomarine. Il Barracuda Mk. II della Home Fleet partecipò a operazioni chiave, come il raid contro la Tirpitz (Operazione Tungsteno) nell'aprile 1944, danneggiando gravemente la corazzata tedesca. Impatto storico Nonostante il design poco convenzionale e alcune criticità (come la tendenza al blocco delle superfici di controllo in picchiata), il Barracuda Mk. II si rivelò un valido bombardiere per la Royal Navy, contribuendo alla supremazia alleata nei mari del Nord. Fu gradualmente sostituito alla fine della guerra da modelli più moderni come il Fairey Firefly e il Blackburn Firebrand. Conclusione Il Fairey Barracuda Mk. II "Home Fleet" fu un aereo cruciale per la Fleet Air Arm, svolgendo un ruolo chiave nella lotta contro la Kriegsmarine e nei raid aerei contro le unità tedesche. Sebbene superato tecnologicamente da altri velivoli, rimase in servizio fino alla fine della guerra, dimostrandosi efficace in vari scenari operativi.
Kit elicottero AH-1Q/S Cobra Tank Hunter in scala 1/32 - Modello Special Hobby. L'AH-1Q/S Cobra "Tank Hunter" è una versione specializzata dell'elicottero d'attacco Bell AH-1 Cobra, progettata per la guerra controcarro. Equipaggiato con missili guidati, fu sviluppato per contrastare i carri armati sovietici durante la Guerra Fredda. Caratteristiche tecniche Tipo: Elicottero d'attacco controcarro Entrata in servizio: Anni ‘70 Lunghezza: 13,9 m Diametro rotore: 13,4 m Altezza: 4,1 m Peso a vuoto: 2.900 kg Peso massimo al decollo: 4.536 kg Motore e prestazioni Motore: 1 × Lycoming T53-L-703 (turbina) Potenza: 1.800 CV Velocità massima: 277 km/h Autonomia: 563 km Tangenza operativa: 3.720 m Velocità di salita: 8,5 m/s L’AH-1Q/S aveva una strumentazione migliorata per l'acquisizione dei bersagli e la guida dei missili, rendendolo un'arma letale contro veicoli corazzati. Armamento 1 cannone M197 da 20 mm (montato nella torretta anteriore) Missili anticarro: AH-1Q: 8 × missili TOW (prima generazione) AH-1S: 8-16 × missili TOW migliorati (filoguidati, maggiore precisione) Razzi: 2 × pod LAU-68 con razzi Hydra 70 da 70 mm L'AH-1S introdusse avionica aggiornata e un motore più potente, migliorando la sua capacità di combattimento. Ruolo operativo e utilizzo Cacciacarri: Progettato per distruggere carri armati e veicoli corazzati. Supporto aereo ravvicinato: Attacco contro forze di terra nemiche. Scorta elicotteri: Protezione di UH-1 Huey e CH-47 Chinook durante operazioni di trasporto. Guerra urbana: Utilizzato in conflitti a bassa intensità per attacchi mirati. Impatto storico L'AH-1Q/S fu uno dei primi elicotteri a impiegare missili anticarro TOW, rivoluzionando il combattimento controcarro negli anni ‘70 e ‘80. Impiegato dagli Stati Uniti e da vari alleati, dimostrò la sua efficacia in diversi conflitti, tra cui: Guerra del Vietnam (ultime fasi) Guerra Iran-Iraq Operazioni in Medio Oriente e America Latina Nel tempo, l'AH-1S evolse ulteriormente, portando alla serie AH-1F e AH-1W, con avionica e armamenti ancora più avanzati. Conclusione L'AH-1Q/S Cobra "Tank Hunter" fu un elicottero pioniere nella guerra controcarro, grazie ai missili TOW e alla sua manovrabilità. Sebbene sia stato sostituito da modelli più avanzati come l’AH-64 Apache, rimane una pietra miliare nello sviluppo degli elicotteri d'attacco.
Kit aereo Dornier Do-27H-2 Elica a tre pale in scala 1/72 - Set SPECIAL HOBBY. Il Dornier Do-27H-2 è una variante speciale del Dornier Do-27, un aereo da trasporto leggero e da osservazione tedesco, famoso per le sue eccellenti capacità di volo a bassa velocità e per il decollo e atterraggio corti (STOL, Short Takeoff and Landing). La designazione H-2 identifica una versione modificata, dotata di un'elica a tre pale per migliorarne le prestazioni complessive. Caratteristiche principali Design: Monoplano ad ala alta con struttura interamente metallica, progettato per garantire stabilità e manovrabilità anche in condizioni difficili. Ampie superfici vetrate per una visibilità eccellente, particolarmente utile per missioni di osservazione e ricognizione. Carrello di atterraggio fisso e robusto, adatto a operazioni su terreni accidentati. Motore: Equipaggiato con un motore Avco Lycoming GO-480-B1A6, un motore a sei cilindri contrapposti che eroga circa 270 CV. La elica a tre pale rappresenta una differenza chiave rispetto alle versioni standard, migliorando le prestazioni in termini di spinta e riduzione delle vibrazioni. Prestazioni: Velocità massima: Circa 210 km/h. Velocità di stallo: 80 km/h, particolarmente bassa grazie al design STOL. Raggio operativo: Fino a 1.300 km con serbatoi interni. Altitudine massima: Circa 4.500 metri. Capacità di carico: Può trasportare fino a 6 passeggeri o un equivalente carico utile, rendendolo versatile per missioni civili e militari. Ruolo operativo Utilizzo civile e militare: Il Dornier Do-27 fu utilizzato sia per scopi civili che militari, con missioni che includevano: Trasporto leggero. Ricognizione e osservazione. Ambulanza aerea. Addestramento al volo. La versione H-2, con l'elica a tre pale, era particolarmente apprezzata per operazioni in aree montuose o su piste corte e non preparate. Operatori principali: Germania Ovest, Portogallo, Israele e molti altri paesi hanno utilizzato il Dornier Do-27 nelle loro forze armate. In ambito civile, è stato impiegato per operazioni di volo in regioni isolate o difficili da raggiungere. Innovazioni della variante H-2 L'aggiunta di un'elica a tre pale migliorava: Efficienza del motore, riducendo il consumo di carburante durante voli a bassa velocità. Prestazioni STOL, aumentando la capacità di operare su piste più corte. Affidabilità complessiva, grazie a una distribuzione più uniforme della potenza. Eredità Il Dornier Do-27, inclusa la variante H-2, è stato uno degli aerei tedeschi di maggior successo del dopoguerra. Grazie alla sua versatilità e robustezza, è stato utilizzato in tutto il mondo in vari ruoli, spesso in condizioni estreme. Oggi, il Do-27 rimane popolare tra gli appassionati di aviazione e alcuni esemplari restaurati sono ancora operativi per voli storici e dimostrativi. Il Do-27H-2 incarna un perfetto equilibrio tra semplicità, robustezza e innovazione, rendendolo un aereo iconico nel suo segmento.
Kit aereo Defiant NF Mk.II in scala 1/72 - Set SPECIAL HOBBY. Il Defiant NF Mk.II è una variante del caccia notturno britannico Boulton Paul Defiant, sviluppata durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa versione specifica è stata adattata per il combattimento notturno, sfruttando il design unico del Defiant e includendo sistemi specializzati per le operazioni in condizioni di scarsa visibilità. Caratteristiche principali Design: Monoplano ad ala bassa con struttura interamente in metallo. Torretta dorsale motorizzata con quattro mitragliatrici Browning da 7,7 mm, configurazione insolita per un caccia. Fuso per il ruolo di caccia notturno, l'aereo era equipaggiato con un radar AI Mk.IV (Airborne Interception) per localizzare gli aerei nemici al buio. Motore: Alimentato da un motore radiale Rolls-Royce Merlin XX, capace di generare circa 1.280 CV, che forniva prestazioni sufficienti per missioni notturne. Prestazioni: Velocità massima: Circa 488 km/h. Autonomia: Fino a 740 km, adeguata per pattugliamenti difensivi. Altitudine operativa: Circa 9.000 metri. Armamento: Quattro mitragliatrici Browning da 7,7 mm montate nella torretta dorsale, operata da un mitragliere dedicato. Mancanza di armi fisse nel muso, un tratto distintivo del Defiant rispetto ai caccia convenzionali. Ruolo operativo Caccia notturno: Il Defiant NF Mk.II fu impiegato principalmente per difendere le città britanniche dai bombardamenti della Luftwaffe durante il Blitz. Grazie al radar AI Mk.IV, era in grado di individuare e intercettare i bombardieri tedeschi al buio, anche in condizioni di scarsa visibilità. Strategia di combattimento: L'assenza di armi frontali significava che l'aereo si affidava alla torretta per attaccare i bersagli, adottando manovre tattiche per avvicinarsi lateralmente o da sotto ai nemici. Limiti e declino operativo Il Defiant NF Mk.II soffriva di prestazioni inferiori rispetto ai caccia convenzionali, come lo Spitfire o l'Hurricane, specialmente in termini di velocità e agilità. La configurazione della torretta aumentava il peso e la resistenza aerodinamica, riducendo ulteriormente la competitività. Con il miglioramento dei radar e l'introduzione di caccia notturni più avanzati, come il de Havilland Mosquito, il Defiant fu gradualmente ritirato dal servizio di prima linea entro il 1942. Eredità Il Defiant NF Mk.II rappresenta un'importante transizione tecnologica nell'uso del radar aereo e nelle tattiche di difesa notturna. Sebbene non fosse un grande successo operativo, ha contribuito alla protezione delle città britanniche durante una fase critica della guerra. Oggi, è ricordato come un esempio di innovazione tattica e un simbolo della determinazione britannica nel proteggere i propri cieli durante il conflitto. Un esemplare restaurato del Defiant è esposto al Royal Air Force Museum, dove continua a raccontare la storia della sua epoca.
Kit aereo da caccia supersonico SMB-2 Super Mystère 'The First French Supersonic' in scala 1/72 - Modello Super Hobby. L'SMB-2 Super Mystère è stato il primo caccia supersonico francese, sviluppato dalla Sud Aviation (successivamente Dassault Aviation) negli anni 1950. Si tratta di un aereo da caccia-bombardiere utilizzato principalmente per il combattimento aereo e missioni di attacco al suolo, in servizio con l'Armée de l'Air (l'Aeronautica francese) e altre forze aeree. Caratteristiche principali: Tipo: Caccia supersonico multiruolo. Costruttore: Sud Aviation (Dassault Aviation). Primo volo: 1955. Entrata in servizio: 1957. Velocità massima: Circa 1.200 km/h (Mach 1.15). Motore: Turbogetto Snecma Atar 101G-2, con postcombustione. Apertura alare: 10,45 m. Lunghezza: 14,14 m. Armamento: 2 cannoni DEFA da 30 mm. Missili aria-aria e bombe. Ruolo operativo: Caccia a lungo raggio: Utilizzato per l'intercettazione e la superiorità aerea. Attacco al suolo: Armato con bombe e razzi, era efficace contro bersagli terrestri. Ricognizione: Alcune varianti adattate per la sorveglianza. Contesto storico: Lo SMB-2 è stato sviluppato in risposta alla crescente esigenza di caccia supersonici durante la Guerra Fredda. È stato progettato per affrontare i caccia sovietici MiG in eventuali conflitti, ma ha anche operato in teatri di guerra reale, come nel Medio Oriente, dove è stato utilizzato dalle forze israeliane. Utilizzo internazionale: Francia: Impiegato dall'Armée de l'Air fino agli anni '70. Israele: Utilizzato durante la Guerra dei Sei Giorni (1967) con grande efficacia contro le forze arabe. Sintesi: L'SMB-2 Super Mystère è stato un pilastro dell'aviazione supersonica francese, segnando il debutto della Francia nel campo dei jet supersonici. Con un design all'avanguardia e prestazioni solide, ha servito sia come caccia che come aereo d'attacco, rimanendo operativo per decenni e lasciando un'impronta duratura nell'aeronautica militare.
Kit aereo Fiat Br.20 Cicogna Bomber over Two Continents in scala 1/48 - Modello Special Hobby. Decals: Regia Aeronautica (Italian Air Force 1935-1943) Servizio aereo dell'esercito imperiale giapponese (1912-1945) Aviazione Legionaria (Italian Legionary Regia Aeronautica in Spain 1936-1939) Il Fiat Br.20 Cicogna è stato un bombardiere medio italiano prodotto dalla Fiat negli anni '30 e '40. È noto per essere stato il primo bombardiere bimotore interamente metallico progettato e costruito in Italia, segnando un passo avanti significativo nell'aviazione militare italiana. Il soprannome "Cicogna" deriva dal nome della cicogna, simbolo di eleganza e grazia in volo. Caratteristiche principali Tipo: Bombardiere medio. Entrata in servizio: Metà degli anni '30. Costruttore: Fiat. Configurazione: Bimotore, con motori radiali Fiat A.80 RC.41. Struttura interamente metallica con configurazione ad ala bassa. Equipaggio: Da 4 a 5 membri (pilota, copilota, mitragliere, bombardiere, radio-operatore). Specifiche tecniche Motori: Due motori radiali Fiat A.80 RC.41 da 1.000 CV ciascuno. Velocità massima: Circa 430 km/h. Raggio d'azione: Circa 1.800 km. Tangenza operativa: Circa 8.000 metri. Armamento: Fino a 3 mitragliatrici Breda-SAFAT da 7,7 mm o 12,7 mm. Capacità di trasporto bombe: Fino a 1.600 kg. Storia operativa Il Br.20 è stato impiegato per la prima volta nella Guerra civile spagnola (1936-1939), dove la Regia Aeronautica italiana lo schierò a fianco delle forze nazionaliste di Franco. Fu utilizzato principalmente in missioni di bombardamento strategico e supporto aereo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Br.20 fu impiegato su diversi fronti, tra cui: Europa: Operazioni contro la Francia e il Regno Unito nella fase iniziale della guerra. Africa e Mediterraneo: Missioni di supporto alle operazioni italiane in Nord Africa. Asia: Alcune unità furono esportate in Giappone, dove vennero utilizzate per addestramento e studi ingegneristici. "Bomber over Two Continents" Questo soprannome sottolinea l'uso del Br.20 su scenari bellici sia in Europa che in Asia. La sua esportazione in Giappone ne fa un esempio unico di collaborazione tra Italia e Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale. I giapponesi acquistarono alcuni esemplari per studiarne il design e l'impiego. Limiti e obsolescenza Nonostante il design innovativo per il suo tempo, il Br.20 divenne rapidamente obsoleto con l'evoluzione delle tecnologie aeronautiche nei primi anni '40. Era inferiore in prestazioni e armamento rispetto ai bombardieri medi contemporanei come il B-25 Mitchell o il Heinkel He 111. Conclusione Il Fiat Br.20 Cicogna rappresenta un'importante tappa nello sviluppo dell'aviazione militare italiana, ma la sua obsolescenza precoce e le limitate capacità offensive ne ridussero l'efficacia durante la Seconda Guerra Mondiale. Resta comunque un velivolo simbolico dell'ingegneria italiana degli anni '30 e un protagonista della storia aeronautica.