Kit carro armato Sherman M4A1 76W in scala 1/35 - Modello Border Model.Il modello comprende:canna in metallodecal per 3 schemicopri fari stampati in 3DSopsensioni e cingoli mobiliSet completo di carichiFotoincisioni e parti trasparentiProdotto da assemblare e da dipingere. Colori e colla non forniti.
Kit aereo da caccia Tedesco Bf109 G-10 in scala 1/35 - Modello Border Model. Messerschmitt Bf 109 G-10 Il Messerschmitt Bf 109 G-10 è una delle ultime e più veloci varianti del celebre caccia tedesco Bf 109, progettato da Willy Messerschmitt e utilizzato dalla Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Entrò in servizio nel tardo 1944, rappresentando un tentativo di modernizzare rapidamente il Bf 109 per contrastare i sempre più avanzati caccia alleati. Caratteristiche tecniche Tipo: Caccia monomotore a elica Entrata in servizio: Autunno 1944 Lunghezza: 8,95 m Apertura alare: 9,92 m Altezza: 2,60 m Peso a vuoto: circa 2.730 kg Peso massimo al decollo: circa 3.400 kg Motore e prestazioni Motore: Daimler-Benz DB 605D Potenza: circa 1.800 CV Velocità massima: circa 690 km/h a 7.000 m Autonomia: circa 850 km Tangenza operativa: 12.500 m Velocità di salita: 1.200 m/min Armamento 1 cannone MG 151/20 da 20 mm sparante attraverso il mozzo dell'elica (100 colpi) 2 mitragliatrici MG 131 da 13 mm montate sul cofano motore (300 colpi ciascuna) Possibilità di montare serbatoi supplementari o bombe leggere Caratteristiche distintive Carlinga alta ("Erla Haube"): una cappottatura di cabina a goccia migliorata per una visibilità superiore. Linee più aerodinamiche: grazie a carenature più curate e prese d’aria modificate. Equipaggiamento opzionale: poteva essere dotato di pacchetti di armamento aggiuntivo (Rüstsätze), come cannoni subalari. Sistema MW 50: in molte unità era installato un sistema di iniezione di metanolo-acqua per aumentare la potenza del motore temporaneamente. Ruolo operativo e utilizzo Caccia di superiorità aerea: impegnato a difendere la Germania contro i bombardieri strategici e i caccia alleati. Intercettore: usato per abbattere i bombardieri pesanti B-17 Flying Fortress e B-24 Liberator. Caccia-bombardiere: in alcuni casi impiegato anche in attacchi al suolo. Conclusione Il Bf 109 G-10 fu uno dei più veloci e potenti Bf 109 mai prodotti, ma entrò in servizio in un momento in cui la superiorità aerea alleata era ormai schiacciante. Nonostante le prestazioni eccellenti, il contesto operativo ne limitò l'impatto strategico. Rimane però una delle versioni più affascinanti per piloti e appassionati di aviazione storica.
Kit aereo Junkers Ju 87 D5 Stuka in scala 1/35 - Modello Border Model. Junkers Ju 87 D-5 Stuka Il Junkers Ju 87 D-5, appartenente alla serie "Stuka" (abbreviazione di Sturzkampfflugzeug, cioè "aereo da bombardamento in picchiata"), fu una delle varianti più evolute del famoso bombardiere tedesco usato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il modello D-5 venne introdotto nel 1943 e rappresentava un tentativo di adattare lo Stuka ai cambiamenti delle esigenze operative. Caratteristiche tecniche Tipo: Bombardiere in picchiata monomotore Entrata in servizio: 1943 Lunghezza: 11,10 m Apertura alare: 15,00 m Altezza: 3,90 m Peso a vuoto: 4.320 kg Peso massimo al decollo: 6.500 kg Motore e prestazioni Motore: Junkers Jumo 211J-1, V12 raffreddato a liquido Potenza: 1.400 CV Velocità massima: circa 410 km/h a 4.000 m Autonomia: circa 715 km Tangenza operativa: 8.000 m Armamento 2 cannoni MG 151/20 da 20 mm nelle ali (al posto delle precedenti mitragliatrici leggere) 2 mitragliatrici MG 81Z da 7,92 mm in configurazione doppia per la difesa posteriore Carico bellico: fino a 1.800 kg di bombe, con una bomba principale sotto la fusoliera e bombe più piccole sotto le ali Caratteristiche distintive Ali rinforzate: per supportare i nuovi cannoni da 20 mm e migliorare la robustezza durante le missioni a bassa quota. Ruote carenate più grandi: per operare meglio su campi d'aviazione meno preparati. Rimozione dei freni aerodinamici classici: il D-5 non era più ottimizzato esclusivamente per il bombardamento in picchiata verticale, ma più per l'attacco al suolo a bassa quota. Ruolo operativo e utilizzo Supporto ravvicinato alle truppe: molto efficace contro bersagli terrestri come carri armati, convogli e fortificazioni leggere. Bombardamento tattico: spesso impiegato contro obiettivi tattici sul fronte orientale e nei teatri balcanici. Ridotto uso in picchiata: rispetto ai primi modelli di Ju 87, il D-5 era meno focalizzato sulla classica picchiata a 90°, adattandosi di più agli attacchi a bassa quota. Conclusione Il Junkers Ju 87 D-5 rappresentò uno degli ultimi tentativi di mantenere operativo lo Stuka in un conflitto sempre più dominato da caccia moderni e veloci. Sebbene superato come bombardiere da alta intensità, il D-5 riuscì comunque a mantenere un'importante funzione di supporto diretto alle truppe, specialmente sui fronti secondari e nelle fasi difensive della guerra.
Kit aereo A6M2 Zero Fighter con interni, motore e armamenti in scala 1/35 - Modello Border Model. Mitsubishi A6M2 Zero Fighter Il Mitsubishi A6M2 Zero Fighter, noto semplicemente come "Zero", fu uno dei caccia imbarcati più famosi della Seconda Guerra Mondiale, progettato dalla Mitsubishi Heavy Industries per la Marina Imperiale Giapponese. Entrato in servizio nel 1940, rivoluzionò inizialmente la guerra aerea nel Pacifico grazie alla sua straordinaria maneggevolezza e al suo lungo raggio d’azione. Caratteristiche tecniche Tipo: Caccia imbarcato monoposto Entrata in servizio: 1940 Lunghezza: 9,06 m Apertura alare: 12,00 m Altezza: 3,05 m Peso a vuoto: 1.680 kg Peso massimo al decollo: 2.410 kg Motore e prestazioni Motore: Nakajima Sakae 12, radiale a 14 cilindri raffreddato ad aria Potenza: 940 CV Velocità massima: circa 533 km/h a 4.500 m Autonomia: circa 1.870 km (eccezionale per un caccia del tempo) Tangenza operativa: 10.000 m Velocità di salita: circa 900 m/min Armamento 2 mitragliatrici Type 97 da 7,7 mm montate sul muso 2 cannoni Type 99 da 20 mm montati nelle ali Possibilità di trasportare piccole bombe per missioni di attacco leggero Ruolo operativo e utilizzo Caccia di superiorità aerea: Eccelleva nei combattimenti manovrati, dominando i cieli del Pacifico nei primi anni di guerra. Scorta ai bombardieri: Grazie alla sua autonomia straordinaria. Attacco leggero: Con carichi bomba ridotti. Durante le prime fasi della guerra nel Pacifico, il Zero risultò quasi invincibile contro gli aerei americani e britannici, come il P-40 Warhawk o il F4F Wildcat. Tuttavia, la mancanza di protezioni per il pilota e la struttura leggera divennero punti deboli evidenti con l'arrivo di nuovi modelli alleati più robusti e armati, come il F6F Hellcat e il P-38 Lightning. Conclusione Il Mitsubishi A6M2 Zero Fighter è considerato uno dei più iconici caccia della Seconda Guerra Mondiale. Nelle prime fasi del conflitto fu il simbolo della supremazia aerea giapponese, ma col tempo fu superato dagli sviluppi tecnologici degli Alleati. Rimane comunque una leggenda dell'aviazione militare per la sua agilità, la sua autonomia e il suo impatto storico.
Kit Dirigibile Kirov - Modello Border Model. Il Dirigibile Kirov non è un velivolo realmente esistito, ma è un'unità iconica appartenente all'universo del videogioco Command & Conquer: Red Alert 2, sviluppato da Westwood Studios e pubblicato nel 2000. Caratteristiche del Dirigibile Kirov in Red Alert 2 Il Kirov è un enorme dirigibile da bombardamento sovietico, utilizzato nelle campagne e nelle modalità multiplayer del gioco. Si tratta di un'unità d'attacco devastante ma estremamente lenta, capace di infliggere danni enormi alle strutture nemiche. ? Ruolo: Bombardiere strategico ? Fazione: Unione Sovietica ? Velocità: Molto lenta ? Corazza: Estremamente resistente, difficile da abbattere senza difese aeree adeguate ? Armamento: Bombe ad alto potenziale esplosivo, devastanti contro edifici e veicoli corazzati ? Debolezze: Vulnerabile agli attacchi aerei e alle unità anti-aeree Utilizzo in battaglia Il Kirov è una delle armi più potenti a disposizione dei Sovietici, ma richiede una protezione adeguata per raggiungere l'obiettivo. La sua lentezza lo rende esposto ai caccia nemici, ai missili antiaerei e alle torrette difensive. Se riesce a sganciare le sue bombe su una base nemica, può distruggerla in pochi attacchi. Curiosità Il nome "Kirov" potrebbe essere un riferimento a Sergej Kirov, un importante politico sovietico. Il Kirov è diventato una delle unità più iconiche del franchise Command & Conquer, tanto da essere ripreso anche in Red Alert 3. Nel gioco, il Kirov ha una voce distintiva e minacciosa, con la famosa frase: "Kirov reporting!" Sintesi Il Dirigibile Kirov è un'unità leggendaria del videogioco Red Alert 2, simbolo della potenza sovietica nel gioco. Lento ma inarrestabile, è una minaccia devastante se non fermato in tempo con adeguate difese anti-aeree.
Imperial Japanese Navy Battleship Yamato April 7 1945 in scala 1/350 - Modello Border Model. La corazzata Yamato della Marina Imperiale Giapponese (IJN) era una delle navi da guerra più imponenti e potenti mai costruite. Progettata per superare ogni altra nave da guerra del suo tempo, la Yamato incarnava la filosofia della superiorità marittima giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 7 aprile 1945, durante la sua ultima missione, la Yamato fu affondata in un’operazione suicida contro la flotta statunitense, segnando un momento cruciale della guerra nel Pacifico. Caratteristiche principali Classe: Yamato (capoclasse). Tipo: Corazzata. Costruzione: Costruita presso l'Arsenale navale di Kure. Varo: 8 agosto 1940. Entrata in servizio: 16 dicembre 1941. Dislocamento: A pieno carico: circa 72.800 tonnellate. Dimensioni: Lunghezza: 263 metri. Larghezza: 38,9 metri. Pescaggio: 11 metri. Prestazioni Velocità massima: 27 nodi (circa 50 km/h). Autonomia: Circa 7.200 miglia nautiche a 16 nodi. Propulsione: 4 turbine a vapore con una potenza complessiva di 150.000 CV. Armamento L'armamento della Yamato era progettato per distruggere qualunque nemico, anche a grande distanza: Artiglieria principale: 3 × torrette triple con cannoni 460 mm/45 Type 94 (i più grandi mai installati su una nave da guerra). Portata: circa 42 km. Artiglieria secondaria: 4 × torrette triple da 155 mm. 6 × torrette doppie da 127 mm. Difesa antiaerea: Numerosi cannoni da 25 mm Type 96 e mitragliatrici da 13 mm, migliorati nel corso della guerra. Corazzatura: Fascia centrale: 410 mm. Torrette principali: 650 mm. Ponte: 200 mm. Ultima missione – Operazione Ten-Go Data: 7 aprile 1945. Contesto:La Yamato fu inviata in un'operazione suicida per contrastare le forze statunitensi durante l’invasione di Okinawa. L’ordine era di attaccare le forze nemiche e arenarsi per fungere da batteria fissa. Forza di scorta: La Yamato era accompagnata da una piccola flotta: 1 incrociatore leggero (Yahagi) e 8 cacciatorpediniere. Attacco nemico: La missione fu intercettata dagli Alleati grazie al codice decrittato. La Yamato fu attaccata da oltre 400 aerei statunitensi lanciati da portaerei. Affondamento Orario del primo attacco: 12:30. Orario dell'affondamento: 14:23. Dettagli: La Yamato subì numerosi attacchi da bombardieri e aerosiluranti, che inflissero danni devastanti. Una grande esplosione finale, causata dall'incendio delle munizioni, distrusse la nave, lasciando solo pochi sopravvissuti su un equipaggio di oltre 3.000 uomini. Eredità La Yamato rappresenta il simbolo dell’ambizione e della determinazione giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, il suo affondamento sottolineò la vulnerabilità delle grandi navi da guerra contro le moderne tattiche aeronavali. Rimane uno degli esempi più significativi dell’evoluzione delle strategie belliche nel Pacifico. Sintesi finale La Yamato, con la sua imponente corazzatura e i suoi potentissimi cannoni, era un capolavoro di ingegneria navale. La sua ultima missione, però, rappresentò il fallimento delle grandi corazzate di fronte al dominio aeronavale. Il 7 aprile 1945 segnò non solo la fine della Yamato, ma anche la fine di un’era per le navi da guerra di grandi dimensioni.
Kit Sherman M4A1 Mid in scala 1/35 - Modello Border Model. Lo Sherman M4A1 Mid è una variante del carro armato medio M4 Sherman, sviluppato dagli Stati Uniti e impiegato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suffisso "Mid" si riferisce alle produzioni di metà serie, caratterizzate da aggiornamenti progettuali e funzionali rispetto ai modelli precedenti. Questa variante combinava il classico scafo in ghisa (caratteristico dell'M4A1) con miglioramenti specifici introdotti per soddisfare le esigenze del conflitto in evoluzione. Caratteristiche principali Scafo e torretta Tipo di scafo: Fusione in acciaio, arrotondato per migliorare la resistenza ai proiettili e facilitare la produzione. Torretta: Dotata di una cupola del capocarro migliorata, con periscopio integrato per una migliore visibilità. Armamento Cannone principale: Cannone da 75 mm M3 con una lunghezza di 37 calibri (L/37). Munizioni: HE (High-Explosive) per fanteria e fortificazioni. AP (Armor-Piercing) per affrontare veicoli corazzati. Velocità alla volata: 620-625 m/s. Armi secondarie: Mitragliatrice coassiale M1919A4 da 7,62 mm. Mitragliatrice frontale montata nello scafo. Mitragliatrice pesante M2 Browning da 12,7 mm montata sulla torretta per la difesa antiaerea e anti-fanteria. Motore e mobilità Motore: Continental R975 C4, un motore a radiale a benzina da 9 cilindri con raffreddamento ad aria. Potenza: 400 hp a 2.400 giri/min. Velocità massima: Circa 38-40 km/h su strada. Autonomia: Circa 190-200 km su strada. Corazza Spessore variabile: Scafo anteriore: Fino a 51 mm, inclinato per aumentare la protezione. Fiancate: Circa 38 mm. Torretta: Fino a 76 mm nella parte frontale. Caratteristiche distintive del modello "Mid" Cupola migliorata: La cupola del capocarro era più pratica rispetto ai modelli iniziali, fornendo una visione panoramica migliore. Aggiornamenti del sistema di sospensioni: Dotato di sospensioni VVSS (Vertical Volute Spring Suspension) ottimizzate. Accesso e manutenzione: Pannelli migliorati per facilitare la manutenzione sul campo. Schermature aggiuntive opzionali: Alcuni veicoli erano equipaggiati con corazze aggiuntive saldate o imbullonate per proteggere meglio l'equipaggio contro le armi anticarro. Impiego operativo Ruolo principale: Carro armato medio multiuso, utilizzato per supporto alla fanteria, combattimenti con altri carri e distruzione di obiettivi fortificati. Teatri di guerra: Impiegato su tutti i fronti del conflitto, tra cui Europa occidentale, Nord Africa e Pacifico. Prestazioni: Affidabile, ma vulnerabile ai cannoni anticarro pesanti e ai carri armati tedeschi come il Panther e il Tiger. Sintesi finale Lo Sherman M4A1 Mid rappresenta una versione intermedia dello Sherman, combinando l’affidabilità e la facilità di produzione con aggiornamenti progettuali utili per migliorare le prestazioni sul campo. Il suo ruolo nella Seconda Guerra Mondiale lo ha reso un simbolo dell’efficacia degli armamenti alleati, nonostante alcune limitazioni contro le forze corazzate più avanzate.
Kit semicingolato tedesco Sd.Kfz.251 Ausf.D w/ R35 Turret in scala 1/35 - Modello Border Model. Il Sd.Kfz. 251 Ausf. D w/ R35 Turret è una versione modificata del famoso semicingolato tedesco Sd.Kfz. 251, dotata di una torretta prelevata dal carro armato francese Renault R35 catturato dai tedeschi durante la campagna di Francia nel 1940. Questo adattamento rappresenta un esempio di come la Wehrmacht riutilizzasse i mezzi e i componenti catturati per aumentarne la capacità bellica. Dettagli del veicolo Designazione originale: Sonderkraftfahrzeug 251 (Sd.Kfz. 251). Tipo: Semicingolato corazzato multiuso. Origine: Germania nazista. Modifica specifica: Installazione di una torretta del carro armato leggero Renault R35. Caratteristiche principali del Sd.Kfz. 251 Ausf. D Scopo originale: Veicolo corazzato per il trasporto truppe. Peso: Circa 7,81 tonnellate. Motore: Maybach HL 42 TUKRM, 6 cilindri, 100 CV. Velocità massima: Strada: 52 km/h. Fuoristrada: 20-25 km/h. Autonomia: Circa 300 km su strada. Capacità di trasporto: 10 soldati (equipaggio incluso). La torretta Renault R35 La torretta montata sul semicingolato è stata prelevata dal carro armato leggero Renault R35, utilizzato dall'esercito francese all'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Armamento principale: Un cannone SA 18 da 37 mm, progettato per ingaggiare veicoli leggeri e fanteria. Portata efficace: 300-500 metri contro bersagli corazzati. Armamento secondario: Mitragliatrice 7,5 mm MAC 31 coassiale (in alcune configurazioni). Funzione: La torretta poteva fornire capacità di supporto anticarro leggera, migliorando le capacità offensive del veicolo. Ruolo e utilizzo Questa configurazione non standard era probabilmente un adattamento locale o di emergenza per potenziare le capacità offensive del Sd.Kfz. 251 senza affidarsi esclusivamente a nuove produzioni. Ruolo tattico: Supporto diretto alla fanteria. Ingaggio di veicoli corazzati leggeri o posizioni fortificate nemiche. Contesto operativo: È plausibile che sia stato impiegato in aree secondarie o da unità che avevano accesso limitato a mezzi moderni, come in Francia o nei Balcani. Sintesi finale Il Sd.Kfz. 251 Ausf. D con torretta R35 rappresenta una soluzione ingegnosa per riutilizzare mezzi catturati e migliorare le capacità belliche. Sebbene non fosse un veicolo standard o particolarmente efficace contro mezzi moderni, era comunque utile per supporto di fanteria e operazioni in teatri secondari. Questo tipo di modifica evidenzia la creatività della Wehrmacht nel massimizzare l'uso delle risorse disponibili durante la Seconda Guerra Mondiale.
Kit carro armato Pz.Kpfw.IV Ausf.H Late in scala 1/35 - Modello Border Model. Il Pz.Kpfw. IV Ausf. H è una versione migliorata del celebre carro armato tedesco Panzer IV, utilizzato dalla Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa versione rappresenta uno degli stadi finali della linea di produzione del Pz.Kpfw. IV, che fu utilizzato ampiamente durante il conflitto, in particolare sul fronte occidentale e orientale. Caratteristiche principali Scafo e torretta Base: Lo scafo del Pz.Kpfw. IV Ausf. H era ancora basato sullo stesso telaio del Panzer IV, che aveva mostrato di essere una piattaforma versatile per molteplici ruoli durante la guerra. Torretta: La torretta era montata in modo rotante e ospitava il potente cannone da 75 mm. Il design del cannone era migliorato per consentire una maggiore potenza di fuoco. Armamento Cannone principale: Il cannonone da 75 mm KwK 40 L/48 era montato sul Pz.Kpfw. IV Ausf. H. Questo cannone era molto potente e in grado di penetrare le corazze dei veicoli nemici, compresi i carri armati alleati come il Sherman e il T-34. Mitragliatrice: Era presente una MG34 in calibro 7,92 mm, posizionata sulla torretta per difesa ravvicinata, utile contro fanteria o aerei. Corazza Corazza frontale: La corazza frontale era stata migliorata rispetto ai modelli precedenti. L'armatura anteriore era di 50 mm e, sebbene non fosse particolarmente spessa, era sufficiente per resistere ai colpi di carri armati più leggeri. Corazza laterale e posteriore: I lati e la parte posteriore avevano una protezione di 30 mm, che risultava meno resistente rispetto alla parte frontale ma comunque sufficiente contro il fuoco di armi leggere e mitragliatrici. Motore e mobilità Motore: Il motore Maybach HL 120 TRM, un motore a 12 cilindri da 300 CV, permetteva al veicolo di raggiungere una velocità massima di circa 40 km/h su strada. Autonomia: L'autonomia del Pz.Kpfw. IV Ausf. H era di circa 200 km, ma dipendeva molto dalle condizioni del terreno e dell'infrastruttura stradale. Pesantezza e dimensioni Peso: Il Pz.Kpfw. IV Ausf. H pesava circa 25 tonnellate, che lo rendeva relativamente mobile rispetto ad altri carri armati più pesanti come il Tiger o il Panther. Dimensioni: Il carro armato aveva una lunghezza di circa 6 metri, una larghezza di 2,88 metri e un'altezza di circa 2,68 metri. Impiego operativo Il Pz.Kpfw. IV Ausf. H veniva utilizzato principalmente come carro armato da supporto e per scontri frontali. La sua versatilità e il potente cannone lo rendevano adatto anche come supporto per le truppe di fanteria. Teatro operativo: Il Pz.Kpfw. IV Ausf. H venne impiegato principalmente sul fronte orientale (soprattutto in Unione Sovietica) e in Africa del Nord, ma anche in Italia e Francia durante le fasi finali della guerra. Sviluppo e produzione La versione Ausf. H del Pz.Kpfw. IV è stata una delle ultime varianti prodotte prima che la Germania iniziasse a concentrarsi sullo sviluppo di carri armati più pesanti come il Panther e il Tiger. Circa 3.000 unità del Pz.Kpfw. IV Ausf. H furono prodotte, con la produzione che continuò fino alla fine del conflitto. Sintesi finale Il Pz.Kpfw. IV Ausf. H rappresenta l'evoluzione finale del Panzer IV, con un potente cannone da 75 mm, una corazza migliorata e una mobilità elevata, che lo rendevano adatto a operazioni di supporto per le truppe di fanteria e per il combattimento contro veicoli corazzati nemici. La sua versatilità e la produzione relativamente abbondante ne fecero uno dei carri armati più utilizzati e iconici della Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale.
Kit Pz.Bef.Wg.III Ausf.K 2in1 w/Schürzen in scala 1/35 - Modello Border Model. Il Panzerbefehlswagen III Ausf. K (abbreviato come Pz.Bef.Wg. III Ausf. K) è una variante del carro armato tedesco Panzerkampfwagen III, progettata specificamente come veicolo comando (Befehlspanzer) durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa versione era destinata all'uso da parte dei comandanti di unità corazzate, fornendo capacità di comunicazione avanzate e mantenendo un aspetto simile ai carri armati standard per confondere il nemico. Caratteristiche principali Scafo e torretta Basato sul telaio del Panzer III Ausf. M, con alcune modifiche per ospitare attrezzature radio aggiuntive. Torretta modificata: Anche se manteneva il cannone, il veicolo aveva una corazzatura interna ridotta per far spazio ai sistemi di comunicazione. Armamento Cannone principale: Equipaggiato con il KwK 39 L/60 da 50 mm, con prestazioni decenti contro veicoli blindati leggeri e medi. Armi secondarie: Una o due mitragliatrici MG 34 coassiali o montate nello scafo. L'armamento era principalmente difensivo, dato che il focus era sulle funzioni di comando e comunicazione. Equipaggiamento radio Dotato di apparecchiature radio avanzate, come: FuG 8: Per le comunicazioni a lunga distanza. FuG 5: Per le comunicazioni tra unità a breve distanza. Antenne esterne visibili per facilitare le trasmissioni. Corazza Corazzatura frontale: Fino a 50 mm (torretta e scafo). Corazzatura laterale: 30 mm, sufficiente per proteggersi da armi leggere e frammenti di artiglieria. Motore e mobilità Motore: Maybach HL 120 TRM a 12 cilindri, con 300 hp. Velocità massima: Circa 40 km/h su strada. Autonomia: Circa 150-200 km, a seconda del terreno. Caratteristiche distintive Ruolo di comando: Il Pz.Bef.Wg. III Ausf. K era dotato di strumenti per la pianificazione strategica e la gestione delle battaglie in tempo reale. Antenne prominenti: Spesso riconoscibile per le antenne di grandi dimensioni, necessarie per le comunicazioni radio a lungo raggio. Svantaggi operativi: La riduzione della capacità interna per ospitare le apparecchiature radio limitava lo spazio per le munizioni. Impiego operativo Ruolo primario: Veicolo comando per i comandanti di battaglione o di reggimento. Teatri di guerra: Utilizzato principalmente sul fronte orientale e in Europa occidentale, dove la necessità di coordinare grandi unità corazzate era cruciale. Prestazioni: Ben integrato nelle operazioni corazzate tedesche, ma vulnerabile agli armamenti anticarro moderni. Sintesi finale Il Pz.Bef.Wg. III Ausf. K era essenziale per il comando e il controllo delle unità corazzate tedesche. Sebbene fosse meno equipaggiato per il combattimento diretto rispetto ai carri standard, il suo valore strategico risiedeva nella capacità di mantenere comunicazioni efficaci e coordinare le operazioni sul campo di battaglia.
Kit Jagdpanzer IV L/70 V Sd.Kfz.162/1 in scala 1/35 - Modello Border Model. Il Jagdpanzer IV L/70 (V) è un carro armato cacciacarri tedesco sviluppato durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa versione avanzata del Jagdpanzer IV fu progettata per combattere veicoli blindati nemici, in particolare carri armati alleati, e presenta un'armatura migliorata e un potente cannone. Caratteristiche principali Scafo e torretta Base: Lo scafo del Jagdpanzer IV L/70 (V) è basato sul telaio del Panzer IV, un carro armato tedesco molto usato durante la guerra. Torretta: Il veicolo è dotato di una torretta fissa con una panchetta rotante per il cannone. La torretta è progettata per minimizzare l'esposizione al fuoco nemico, con il cannone montato frontalmente. Armamento Cannone principale: Il cannonone da 75 mm PaK 42 L/70 è il cuore del Jagdpanzer IV L/70 (V). Questo cannone aveva una portata e una potenza di penetrazione eccellenti, capace di affrontare con successo i carri alleati più pesanti come il Sherman e il T-34. L'arma era più potente rispetto a quelle montate sui carri standard, e la sua lunga canna consentiva una maggiore precisione a lunga distanza. Mitragliatrici: Una MG34 era montata sul lato destro per difesa ravvicinata. Corazza Corazza frontale: La corazza del Jagdpanzer IV L/70 (V) era notevolmente migliorata, con uno spessore di 80 mm sullo scafo anteriore, progettata per resistere ai colpi dei carri armati nemici. La parte superiore della torretta è stata inclinata per migliorare la protezione contro i colpi nemici. Corazza laterale: Il lato dello scafo aveva 50 mm di corazzatura, sufficiente contro le armi più leggere, ma meno protetto rispetto alla parte anteriore. Motore e mobilità Motore: Il motore Maybach HL 120 TRM da 300 CV (cavalli vapore) permetteva al veicolo di raggiungere una velocità massima di 38 km/h su strada. Autonomia: L'autonomia del Jagdpanzer IV L/70 (V) era di circa 200 km su strada, una buona distanza per operazioni sul campo di battaglia. Pesantezza e dimensioni Peso: Circa 27 tonnellate, che lo rendeva un veicolo relativamente mobile per la sua classe di carri armati cacciacarri. Dimensioni: Le sue dimensioni compatte lo rendevano un buon veicolo per nascondersi o per operazioni in terreno accidentato. Impiego operativo Ruolo principale: Il Jagdpanzer IV L/70 (V) veniva utilizzato principalmente per il combattimento a lunga distanza e l'eliminazione di veicoli nemici pesantemente corazzati. Il suo armamento e la sua corazzatura lo rendevano efficace contro i carri alleati, ma anche contro altre minacce come blindati o veicoli pesanti. Teatri di guerra: Venne utilizzato principalmente nel fronte orientale (Russia e Europa dell'Est) e fronte occidentale durante le fasi finali della guerra. Era operato da unità cacciacarri tedesche, che cercavano di contrastare l'avanzata degli Alleati. Sviluppo e produzione Il Jagdpanzer IV L/70 (V) fu prodotto in quantità limitate, con circa 1.000 unità costruite. La produzione iniziò nel 1944, ma non riuscì a raggiungere il numero di veicoli che la Germania necessitava per fermare l'avanzata alleata. Sintesi finale Il Jagdpanzer IV L/70 (V) rappresenta un significativo miglioramento rispetto alle versioni precedenti di cacciacarri tedeschi. Con un potente cannone da 75 mm L/70 e una corazza più spessa, il veicolo era progettato per eliminare veicoli corazzati nemici e fornire supporto alle unità tedesche sul campo di battaglia. Tuttavia, la sua produzione limitata e il confronto con i veicoli alleati più avanzati segnarono la fine della sua utilità strategica prima della fine della guerra.
Kit German 88mm Gun Flak 36 w/SSys Wagon in scala 1/35 - Modello Border Model. Il German 88mm Gun Flak 36 w/SSys Wagon è una combinazione dell'iconico cannone antiaereo e anticarro tedesco Flak 36 da 88 mm montato su un carro ferroviario SSys, progettato per il trasporto e l'impiego rapido dell'artiglieria pesante durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo sistema combinato veniva usato per difesa antiaerea, supporto anticarro e spostamento rapido su rotaia. Dettagli principali Cannone Flak 36 da 88 mm Ruolo: Artiglieria antiaerea e anticarro. Calibro: 88 mm. Lunghezza canna: 56 calibri (circa 4,92 m). Velocità del proiettile: Circa 820-1.000 m/s, a seconda del tipo di munizione. Portata massima (antiaerea): 10.600 m in altitudine. Portata effettiva (anticarro): 2.000 m. Munizioni: Proiettili perforanti (AP) per bersagli corazzati. Proiettili esplosivi (HE) per bersagli aerei e fanteria. Carro ferroviario SSys Tipo: Vagone ferroviario pesante a pianale basso, progettato per trasportare carichi militari pesanti come carri armati o artiglieria. Portata: Fino a 50 tonnellate. Dimensioni: Lunghezza: circa 10-12 m. Larghezza: circa 2,5-3 m. Caratteristiche: Struttura rinforzata per sostenere il peso del cannone e facilitare il posizionamento per l'impiego operativo. Utilizzo operativo Trasporto rapido Il carro SSys consentiva di spostare rapidamente il cannone Flak 36 su lunghe distanze, sfruttando la rete ferroviaria. Questo era particolarmente utile per proteggere obiettivi strategici come fabbriche, città, ponti e snodi ferroviari. Impiego in battaglia Il Flak 36 poteva essere utilizzato direttamente dal carro ferroviario come piattaforma fissa. La configurazione era ideale per la difesa antiaerea di convogli o aree critiche. Ruolo anticarro Il cannone poteva essere schierato anche in posizione stazionaria, sfruttando il carro come base stabile. La sua capacità di distruggere carri armati alleati a lunghe distanze lo rese temuto sul campo di battaglia. Importanza storica Il Flak 36 da 88 mm è uno dei cannoni più iconici della Seconda Guerra Mondiale, noto per la sua versatilità e letalità. Abbinato al carro ferroviario SSys, rappresentava un sistema logistico e operativo efficace per la Wehrmacht, particolarmente utile in scenari dove la rapidità di schieramento e la mobilità erano cruciali. Questa configurazione riflette la capacità tedesca di adattare le tecnologie esistenti alle esigenze del conflitto. Sintesi finale Il German 88mm Gun Flak 36 w/SSys Wagon combinava la potenza del temibile cannone da 88 mm con la mobilità della rete ferroviaria, rendendolo un sistema d'arma strategico versatile per la difesa antiaerea e anticarro. Questa configurazione, sebbene non comune, sottolinea l'importanza dell'integrazione tra logistica e armamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Kit aereo Focke-Wulf FW-190A-8 4 in 1 (R2; R6; R7; R8) in scala 1/35 - Modello Border Model Il Focke-Wulf Fw 190A-8 è una delle versioni più avanzate del leggendario caccia tedesco Fw 190, impiegato dalla Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Progettato da Kurt Tank, l'Fw 190 si dimostrò uno degli aerei da combattimento più versatili e potenti della guerra, capace di eccellere in ruoli di caccia, attacco al suolo e intercettazione. La variante A-8, introdotta nel 1944, fu una delle più prodotte e rappresentò il culmine dello sviluppo della versione "A" del Fw 190. Caratteristiche principali Ruolo: Caccia multiruolo. Entrata in servizio: 1944. Equipaggio: 1 pilota. Motore: BMW 801 D-2, un motore radiale a 14 cilindri raffreddato ad aria. Potenza: circa 1.700 CV, che potevano aumentare fino a 2.000 CV con il sistema di iniezione MW 50 (Miscela di acqua e metanolo). Prestazioni Velocità massima: Circa 653 km/h a 6.000 metri di quota. Autonomia: Standard: Circa 800 km. Con serbatoi esterni: Fino a 1.200 km. Tetto massimo di servizio: Circa 11.000 metri. Armamento Uno dei punti di forza del Fw 190A-8 era il suo armamento pesante: Mitragliatrici: 2 × MG 131 da 13 mm, montate sopra il motore, sincronizzate per sparare attraverso l'elica. Cannoni: 4 × MG 151/20 da 20 mm, montati nelle ali. Bombe (opzionale): Può trasportare fino a 500 kg di bombe, utilizzabile per missioni di attacco al suolo. Caratteristiche distintive della versione A-8 Rinforzo strutturale: La versione A-8 era leggermente più pesante rispetto ai modelli precedenti, per sopportare carichi aggiuntivi e armamento potenziato. Serbatoio ausiliario: Includeva un serbatoio corazzato da 115 litri montato dietro la cabina di pilotaggio per incrementare l'autonomia. Opzioni di configurazione: Il Fw 190A-8 poteva essere equipaggiato con diversi pacchetti di modifiche (Rüstsätze), come il sistema R8 che aggiungeva cannoni supplementari per missioni antiaeree. Ruolo operativo Intercettazione di bombardieri: Con il suo armamento pesante, l'Fw 190A-8 eccelleva nell'abbattere i bombardieri alleati come i B-17 e i B-24. Superiore in combattimento ravvicinato: Grazie alla sua potenza di fuoco e alla robustezza, l'A-8 era temuto nei duelli aerei. Attacco al suolo: Era utilizzato anche per missioni di bombardamento tattico e supporto ravvicinato. Punti di forza e debolezze Punti di forza: Potente armamento, ideale per abbattere bersagli corazzati. Eccellente maneggevolezza a bassa e media quota. Cabina di pilotaggio ben protetta e design robusto. Debolezze: Pesantezza aumentata nella versione A-8, che penalizzava la manovrabilità rispetto ai modelli precedenti. Prestazioni ridotte ad alta quota rispetto ai caccia alleati come il P-51 Mustang. Sintesi finale Il Focke-Wulf Fw 190A-8 rappresentava una delle macchine da combattimento più letali della Luftwaffe, grazie alla sua potenza di fuoco, robustezza e versatilità. Sebbene la sua pesantezza lo rendesse meno agile rispetto ad alcuni caccia alleati, il suo impatto sui campi di battaglia fu significativo, soprattutto come intercettore di bombardieri alleati. Rimane una delle icone dell'aviazione tedesca della Seconda Guerra Mondiale.
Kit semicingolato tedesco Sd.Kfz.251/1 Ausf.D in scala 1/35 - Modello Border Model. Il Sd.Kfz. 251/1 Ausf. D era un semicingolato tedesco utilizzato dalla Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale. Era parte della serie Sd.Kfz. 251 (Sonderkraftfahrzeug 251), veicoli progettati per il trasporto truppe e supporto in combattimento. La designazione Ausf. D si riferisce a una delle ultime versioni di questo mezzo, caratterizzata da diverse semplificazioni progettuali rispetto alle varianti precedenti. Caratteristiche principali: Ruolo: Veicolo trasporto truppe corazzato (APC - Armored Personnel Carrier), utilizzato per trasportare la fanteria sul campo di battaglia in relativa sicurezza e protezione. Armamento: Solitamente equipaggiato con due mitragliatrici MG 34 o MG 42, una montata nella parte anteriore e una posteriore. Era concepito per fornire fuoco di copertura alla fanteria trasportata. Capacità di trasporto: Poteva trasportare fino a 10 soldati, oltre all’equipaggio di due uomini (conducente e mitragliere). Motore: Montava un motore Maybach HL 42 da 6 cilindri, che gli permetteva di raggiungere una velocità massima di circa 50 km/h. Corazzatura: La protezione era relativamente leggera, con corazze tra i 6 e i 14,5 mm di spessore, sufficienti a proteggere l'equipaggio da fuoco di armi leggere e schegge di artiglieria, ma vulnerabile a cannoni anticarro e armi pesanti. Semicingolato: Il sistema di trazione semicingolata permetteva una buona mobilità su terreni difficili, come fango e neve, mantenendo una stabilità superiore rispetto ai veicoli ruotati. Differenze con le versioni precedenti: Ausf. D è una versione semplificata delle varianti precedenti (come l'Ausf. A, B e C). La modifica più evidente è la semplificazione della struttura della parte posteriore del veicolo, che ha reso più rapida ed economica la produzione. Questo modello è stato prodotto in grande quantità a partire dal 1943, rappresentando la variante finale della serie Sd.Kfz. 251. Utilizzo operativo: Il Sd.Kfz. 251/1 Ausf. D veniva utilizzato per trasportare le truppe d'assalto sul campo di battaglia e permetteva loro di avanzare insieme ai carri armati in modalità di guerra "Blitzkrieg". Era impiegato principalmente nelle unità di panzergrenadieren, la fanteria meccanizzata tedesca, ma anche in molte altre funzioni, come trasporto di munizioni, soccorso sanitario e supporto logistico. Questo veicolo è stato uno dei più versatili e diffusi nell'arsenale tedesco durante la guerra.
Kit aereo Supermarine Spitfire Mk.Vb in scala 1/35 - Modello Border Model. Il Supermarine Spitfire Mk.Vb è una variante del famoso caccia britannico Spitfire, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. È una delle versioni più prodotte e ampiamente utilizzate del Spitfire, rappresentando un importante aggiornamento rispetto ai modelli precedenti. Caratteristiche principali del Supermarine Spitfire Mk.Vb: Motore: Il Mk.Vb era equipaggiato con un motore Rolls-Royce Merlin 45 o 46. Questo motore V12 a 27 litri migliorava le prestazioni rispetto ai modelli precedenti, offrendo una potenza di circa 1.470 cavalli. Armamento: L'armamento standard del Mk.Vb includeva due cannoni Hispano Mk II da 20 mm montati nelle ali, e quattro mitragliatrici Browning .303 (due per ogni ala). Questo rappresentava un significativo miglioramento nella potenza di fuoco rispetto alle prime versioni dello Spitfire, che avevano solo mitragliatrici. Design e Struttura: Il Mk.Vb presentava una fusoliera simile ai modelli precedenti ma aveva ali rinforzate per ospitare i nuovi cannoni. La struttura dell'ala, conosciuta come ala "B", era progettata per adattarsi ai nuovi armamenti. L'aereo manteneva l'eccellente manovrabilità che aveva reso il Spitfire famoso, ma con una maggiore potenza di fuoco. Ruolo Operativo: Il Spitfire Mk.Vb fu impiegato in una varietà di ruoli, tra cui intercettazione, superiorità aerea, e scorta ai bombardieri. Era particolarmente efficace contro i caccia tedeschi come il Bf 109 e il Fw 190. Fu utilizzato in vari teatri operativi, tra cui l'Europa, il Nord Africa e il Mediterraneo, dimostrandosi versatile e capace di affrontare una vasta gamma di missioni. Importanza Storica: Il Mk.Vb rappresentava la risposta britannica agli sviluppi dei caccia tedeschi, in particolare al Focke-Wulf Fw 190, che aveva inizialmente messo in difficoltà i modelli precedenti dello Spitfire. Divenne uno dei caccia più prodotti e distribuiti tra le forze alleate, con circa 6.500 esemplari costruiti. Conclusione Il Supermarine Spitfire Mk.Vb è una delle varianti più significative del Spitfire, nota per la sua combinazione di potenza di fuoco, manovrabilità e affidabilità. Ha giocato un ruolo cruciale nelle operazioni aeree alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, contribuendo al successo nella difesa e nelle offensive aeree.
Kit carro armato STUH 42 AUSF.G LATE full interiol con OMAGGIO SPECIALE berretto da ufficiale tedesco WWII M43 HBT in scala 1/35 - Modello Border Model. Il StuH 42 Ausf. G Late (Sturmhaubitze 42 Ausführung G) è una variante del semovente d'assalto tedesco utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo veicolo è basato sullo scafo dello StuG III (Sturmgeschütz III), che era uno dei mezzi corazzati tedeschi più prodotti e utilizzati durante il conflitto. Caratteristiche principali del StuH 42 Ausf. G Late: Ruolo e Funzione: Il StuH 42 è stato progettato come un cannone d'assalto, con il compito principale di fornire supporto di fuoco diretto alla fanteria. Era particolarmente efficace contro fortificazioni e posizioni di fanteria nemiche grazie al suo armamento principale. Armamento: Il principale armamento del StuH 42 era un obice da 105 mm leFH 18/40, che era un cannone d'assalto montato nella casamatta anteriore del veicolo. Questo obice era capace di sparare proiettili altamente esplosivi (HE) ideali per colpire truppe e posizioni fortificate. Rispetto ai cannoni anticarro standard dello StuG III, l'obice del StuH 42 era meno efficace contro i veicoli corazzati, ma poteva comunque essere usato contro carri armati leggeri e veicoli blindati. Design e Struttura: La versione Ausf. G Late indica una delle ultime serie di produzione, caratterizzata da miglioramenti e semplificazioni per facilitare la produzione e migliorare la resistenza in battaglia. Alcune delle modifiche presenti nelle versioni tarde includevano l'installazione di uno scudo per il mitragliere (Schürzen), semplificazioni nella struttura della casamatta e l'adozione di tecniche di produzione più rapide per rispondere alla crescente domanda di veicoli corazzati. Era equipaggiato con una mitragliatrice MG34 per la difesa ravvicinata contro la fanteria. Utilizzo Operativo: Il StuH 42 fu usato principalmente dalle divisioni di fanteria tedesche come supporto durante gli assalti, e svolse un ruolo importante in molte delle battaglie del fronte orientale e occidentale. Era particolarmente utile nelle battaglie urbane, dove il suo obice poteva demolire edifici e posizioni fortificate con facilità. Prestazioni: Nonostante la sua efficacia come supporto di fuoco, il StuH 42 era vulnerabile ai carri armati nemici, specialmente quelli con cannoni di calibro superiore. La sua corazza era simile a quella dello StuG III, sufficiente per proteggere contro le armi anticarro leggere, ma non contro i cannoni pesanti. Conclusione Il StuH 42 Ausf. G Late rappresenta una delle ultime evoluzioni del concetto di cannone d'assalto tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, progettato specificamente per il supporto di fanteria e l'eliminazione di fortificazioni nemiche. Sebbene meno versatile contro i carri armati rispetto ad altri veicoli tedeschi, il StuH 42 era un'arma temibile nel suo ruolo specifico.
Kit carro armato StuH 42 Ausf. G early production full interiol con OMAGGIO SPECIALE berretto da ufficiale tedesco WWII M43 HBT in scala 1/35 - Modello Border Model. Il StuH 42 Ausf. G early production è una variante del cannone d'assalto tedesco utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. È una versione modificata del famoso StuG III (Sturmgeschütz III), progettato per fornire supporto di artiglieria diretta alle truppe di fanteria. Caratteristiche principali: Armamento: La principale differenza rispetto allo StuG III è l'armamento. Il StuH 42 (Sturmhaubitze 42) era equipaggiato con un obice da 105 mm (10,5 cm StuH 42 L/28), progettato per sparare proiettili esplosivi ad alto potenziale (HE). Questo tipo di armamento era ideale per distruggere postazioni nemiche fortificate, edifici e trincee, offrendo un supporto significativo alle truppe di fanteria durante le operazioni offensive. Produzione early (iniziale): Le prime versioni di produzione (early production) del StuH 42 Ausf. G mantenevano molte delle caratteristiche dello StuG III Ausf. G, inclusi alcuni dettagli specifici come la sagoma della casamatta (la struttura blindata che ospita il cannone) e le modifiche minori nell'armatura frontale e laterale. Successivamente, furono apportate ulteriori migliorie nella produzione per ottimizzare il design e la protezione. Protezione: Come lo StuG III, il StuH 42 era basato sullo scafo del Panzer III, e disponeva di un'armatura inclinata per una maggiore protezione contro i proiettili nemici. Le versioni iniziali (early production) avevano una corazza di spessore standard che, col tempo, fu integrata con aggiunte di corazze più spesse o con l'uso di zimmerit (una pasta antimagnetica applicata sui veicoli per prevenire l'adesione delle mine magnetiche). Ruolo in battaglia: Il StuH 42 era particolarmente utile nelle operazioni urbane e durante gli assalti contro posizioni fortificate, dove la capacità di fornire fuoco esplosivo era fondamentale. Nonostante fosse meno efficace contro carri armati nemici rispetto allo StuG III, il suo obice da 105 mm rappresentava una risorsa vitale per le unità di fanteria tedesche. Il StuH 42 Ausf. G early production è un esempio dell'evoluzione delle armi d'assalto tedesche durante la guerra, adattato specificamente per offrire un migliore supporto di fuoco esplosivo rispetto ai modelli precedenti.