Kit nave USS Ohio in scala 1/350 - Modello Dragon. La USS Ohio è il nome assegnato a più unità navali della Marina degli Stati Uniti (US Navy) nel corso della storia, ma il più noto è il sottomarino lanciamissili balistici nucleari (SSBN-726), capoclasse della classe Ohio, una delle più potenti e temute armi strategiche della Guerra Fredda e oltre. USS Ohio (SSBN-726 / SSGN-726) Tipo: Sottomarino lanciamissili nucleari (SSBN), poi convertito in sottomarino lanciamissili da crociera (SSGN) Entrata in servizio: 1981 Conversione a SSGN: 2006 (da lanciamissili balistici a lanciamissili da crociera) Caratteristiche principali (dopo la conversione) Propulsione: Nucleare (reattore S8G a acqua pressurizzata) Lunghezza: circa 170 m Dislocamento: ~18.750 tonnellate in immersione Velocità: > 25 nodi in immersione Equipaggio: ~155 uomini (2 equipaggi, Blue e Gold, alternati) Armamento Versione originale (SSBN): Fino a 24 missili balistici Trident I/II con testate nucleari MIRV 4 tubi lanciasiluri da 533 mm Dopo la conversione (SSGN): Fino a 154 missili da crociera Tomahawk (in 22 tubi verticali) Moduli per operazioni speciali (trasporto Navy SEALs, droni subacquei, ecc.) 2 tubi lanciasiluri da 533 mm Ruolo operativo Come SSBN: deterrente nucleare strategico durante la Guerra Fredda Come SSGN: attacchi di precisione a lunga distanza e supporto a operazioni speciali Conclusione La USS Ohio è un simbolo della potenza subacquea americana: nata come piattaforma di lancio nucleare strategico, è stata riconvertita per affrontare le sfide del XXI secolo come sottomarino da attacco convenzionale e supporto alle forze speciali. Ancora oggi, è uno degli assetti più versatili e temuti della flotta sottomarina USA.
Kit USS Long Beach CGN-9 in scala 1/700 - Modello Dragon.Caratteristiche:- Ponte di volo stampato con dettagli intricati- Eliche riprodotte in scala reale- La struttura di nuova concezione è realizzata con tecnologia di stampaggio a scorrimento tridimensionale- Scafo superiore stampato a scorrimento in un unico pezzo con dettagli sottosquadro rappresentati in modo realistico- Gli sponson sono rappresentati sullo scafo inferiore tramite tecnologia di stampaggio a scorrimento- È possibile assemblare la versione a linea di galleggiamento o a scafo intero- Viene presentata un'intricata baleniera- Viene presentato il lanciatore ASRoc in scala reale- Scale in parti fotoincise- Sovrastruttura presentata nei dettagli, inclusi tubi e finestre- Antenna e scale sono presentate in modo nuovo con parti fotoincise- Lanciatori Talos prodotti con precisione con dettagli raffinati- Illuminatori AN/SPG-49 Talos presentati in dettaglio- Dettagliati direttori dei cannoni MK 56 presentati in modo accurato- Canne opzionali con sacchi di sabbiatura forniti per le torrette dei cannoni- Torretta con dettagli realistici- Cannoni da 5 pollici con montaggio inferiore prodotti in modo realistico con nocca extra- Le canne dei cannoni autentiche sono stampate a scorrimento con estremità cave- Lanciatori Terrier MK 10 con dettagli accurati- Illuminatori AN/SP-44 Terrier realizzati in modo autentico- Progettati per il piacere del modellismo- Parti in plastica con dettagli migliorati- Valore senza precedenti- Pronti per il montaggio immediato!La USS Longbeach (CGN 9) è una nave unica, principalmente perché era l'unica nave della sua classe. E a quale classe della Marina degli Stati Uniti apparteneva? La Longbeach era un incrociatore lanciamissili a propulsione nucleare entrato in servizio il 9 settembre 1961. Aveva anche la particolarità di essere il primo incrociatore completamente nuovo degli Stati Uniti dalla Seconda Guerra Mondiale, e poiché da allora gli incrociatori si sono generalmente basati semplicemente su scafi di cacciatorpediniere di dimensioni maggiori, il suo equipaggio la descrisse appropriatamente come "L'unico vero incrociatore". La USS Longbeach aveva una coppia di cannoni calibro 38 da 5 pollici montati a centro nave e, al momento del suo disarmo nel luglio 1994, l'incrociatore aggiornato aveva due lanciamissili Standard, due lanciamissili da crociera Tomahawk, due lanciamissili Phalanx CIWS e un Harpoon. Il servizio dell'incrociatore fu concentrato nella Flotta Atlantica dal 1961 al 1966, prima di essere trasferito sulla costa californiana. Prese parte ai combattimenti nel Golfo del Tonchino durante la guerra del Vietnam e resistette abbastanza a lungo da fornire supporto durante la Guerra del Golfo del 1991. La USS Longbeach, questa nave militare unica nel suo genere, prestò servizio per 33 anni prima di stabilirsi nella sua attuale sede di riposo a Puget Sound, Washington.Cyber ??Hobby ha prodotto un superbo kit in scala 1/700 di questo incrociatore a propulsione nucleare. Il mercato si è dimostrato eccezionalmente ricettivo alla linea di navi da guerra in scala 1/700 di Cyber ??Hobby, grazie alla loro alta qualità e ai soggetti unici rispetto ad altri prodotti disponibili sul mercato. L'articolo n. 7091 non farà eccezione. È un modello eccellente e, a parte le due torrette centrali, la nave è completamente nuova. I componenti sono progettati in modo intelligente per assemblarsi con precisione e senza problemi, inoltre il dettaglio reso dalla plastica è esemplare. L'USS Longbeach originale era una nave unica nel suo genere e questo modello in scala 1/700 è altrettanto speciale.
Kit nave USS Kidd DDG-993 in scala 1/350 - Modello Dragon. La USS Kidd (DDG-993) era un cacciatorpediniere lanciamissili della U.S. Navy, capoclasse della classe Kidd, attiva durante gli anni ’80 e ’90. Era originariamente progettata per l’Iran come parte di un accordo militare con lo Scià, ma dopo la rivoluzione islamica del 1979, le quattro navi costruite furono acquisite dalla Marina statunitense. Caratteristiche generali Tipo: Cacciatorpediniere lanciamissili (guided missile destroyer) Classe: Kidd (DDG-993–996) Entrata in servizio (US Navy): 1981 Dislocamento: ~9.800 tonnellate a pieno carico Lunghezza: 171 metri Propulsione: 4 turbine a gas General Electric LM2500 Velocità massima: ~33 nodi Equipaggio: ~337 uomini Armamento (in configurazione standard) 2 lanciatori Mk 26 per missili Standard SM-1MR (difesa aerea a medio raggio) Missili ASROC (anti-sommergibile) Siluri antisommergibile da 324 mm (Mk 32) 2 cannoni Mk 45 da 127 mm 2 CIWS Phalanx per la difesa ravvicinata 8 missili Harpoon antinave Sistema sonar e capacità ASW avanzate Piattaforma per elicotteri (ma senza hangar permanente) Caratteristiche distintive Derivata dalla classe Spruance, ma con capacità antiaeree potenziate Progettata per operazioni in climi caldi e polverosi, con sistemi di filtraggio potenziati (pensata per il Golfo Persico) Avionica e radar avanzati per l'epoca Forte capacità antiaerea, antisommergibile e antinave Servizio e storia La USS Kidd servì nel Pacifico e nel Golfo Persico, partecipando a operazioni di pattugliamento, esercitazioni NATO e supporto alle operazioni nel Medio Oriente. Fu ritirata dal servizio nel 1998, e successivamente venduta alla Marina di Taiwan, dove serve oggi come ROCS Tso Ying (DDG-1803). Conclusione La USS Kidd (DDG-993) fu un cacciatorpediniere sofisticato e potente, rappresentativo della transizione della U.S. Navy verso flotte polivalenti dotate di sistemi missilistici avanzati. Pur nata da un contratto annullato, divenne un’importante risorsa per la flotta americana, e continua la sua vita operativa in un'altra marina.
Kit USS Chicago CG-11 in scala 1/700 - Modello Dragon.Caratteristiche:È possibile montare la versione a linea di galleggiamento o a scafo interoGli sponson sono rappresentati sullo scafo inferiore mediante la tecnologia dello stampo scorrevoleLe parabole radar possiedono dettagli ben definitiRinghiere fotoincise incluse per il ponteGli illuminatori Talos AN/SPG-49 sono presentati in dettaglioViene presentato il lanciatore ASROC in scala realeI direttori dettagliati delle armi MK 56 sono presentati accuratamenteRadar delicato offerto con l'opzione di parti in PE o plasticaCannone da 5 pollici aperto, montato in alto e in basso, riprodotto realisticamentePonte autentico prodotto con tecnologia di stampaggio a scorrimentoI lanciatori Talos sono realizzati con precisione e con dettagli raffinatiLanciatore tartaro con dettagli intricatiDettagli definiti stampati sul lato dello scafoAlberi, radar e parti dell'antenna sono rappresentati da parti fotoincise con dettagli realisticiPalo fotoinciso inclusoParti estremamente dettagliate come la barca da lavoroAccurato stivaggio delle imbarcazioni da lavoro con cornici fotoinciseEliche riprodotte in scala realeScafo superiore stampato a scorrimento in un unico pezzo con dettagli sottosquadro rappresentati in modo realisticoin scala 1/700 è altrettanto speciale.
Kit O Class British Destroyer in scala 1/700 - Modello Tamiya. La Classe O (in tedesco "Schlachtschiff O-Klasse") era una classe di incrociatori da battaglia progettati dalla Kriegsmarine tedesca negli anni '30 come parte del piano navale Z-Plan del 1939. Queste navi, mai costruite, avrebbero dovuto operare come raiders oceanici in supporto alle forze navali tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. Caratteristiche previste del progetto Tipo: Incrociatore da battaglia (progetto, mai costruito) Dislocamento previsto: ~35.000 tonnellate (standard), ~45.000 a pieno carico Lunghezza: ~260 m Velocità massima stimata: ~33 nodi Autonomia: progettata per lunghe crociere atlantiche Armamento (progettato) 6 cannoni da 380 mm in 2 torrette triple (simili a quelli delle corazzate Bismarck) 6 cannoni secondari da 150 mm Difesa antiaerea con cannoni da 105 mm, 37 mm e 20 mm Siluri: 6 tubi lanciasiluri Ruolo previsto Attacco al traffico mercantile alleato nel Nord Atlantico Supporto alle operazioni della Kriegsmarine come nave corsara pesantemente armata Operazioni in coppia con incrociatori pesanti e sommergibili Motivazioni dell'annullamento L’inizio della Seconda Guerra Mondiale interruppe i piani del Z-Plan Mancanza di risorse industriali e priorità alla produzione di U-Boot e navi già in costruzione Le lezioni apprese durante la guerra resero obsoleti concetti come le navi corsare pesanti Conclusione La Classe O rappresenta una delle molte navi da battaglia progettate ma mai realizzate dalla Germania nazista. Ambiziosa ma irrealizzabile nel contesto del conflitto, rimane un interessante "what if" nella storia navale del XX secolo.
Kit Nave JMSDF Defense Ship LST-4001 Ohsumi in scala 1/700 - Modello Tamiya. La LST-4001 Osumi è una nave da trasporto anfibio (Landing Ship Tank) della Marina di Autodifesa Giapponese (JMSDF), capoclasse della classe Osumi. Entrata in servizio nel 1998, è progettata per trasportare truppe, veicoli e mezzi da sbarco, con capacità secondarie di supporto umanitario e logistico. Caratteristiche generali Tipo: Nave da sbarco (LST – Landing Ship Tank) Classe: Osumi Lunghezza: circa 178 m Larghezza: circa 25,8 m Pescaggio: circa 6,0 m Dislocamento: ~8.900 tonnellate a vuoto, fino a 14.000 t a pieno carico Propulsione: 2 motori diesel (Mitsubishi), 2 eliche Velocità massima: circa 22 nodi Autonomia: circa 9.000 km a 14 nodi Capacità operative Trasporto veicoli: può imbarcare carri armati, blindati e mezzi ruotati Truppe: può trasportare circa 300 soldati Elicotteri: ha un ponte di volo posteriore per operazioni con elicotteri (fino a 2 CH-47 Chinook contemporaneamente), ma non ha hangar LCAC: può trasportare fino a 2 mezzi da sbarco a cuscino d’aria (Landing Craft Air Cushion) Ruolo e impiego Operazioni anfibie: progettata per proiettare forze di terra su isole o coste inaccessibili Supporto umanitario: usata in missioni di soccorso dopo disastri naturali (terremoti, tsunami) Addestramento e cooperazione internazionale: partecipa regolarmente a esercitazioni con marine alleate Flotta e costruzione Unità gemelle: LST-4002 Shimokita LST-4003 Kunisaki Costruttore: Mitsui Engineering & Shipbuilding, Tamano Entrata in servizio: 1998 Conclusione La JMSDF LST-4001 Osumi è una nave anfibia moderna e versatile, progettata per la difesa delle isole giapponesi e per operazioni umanitarie. Rappresenta un compromesso tra capacità operative avanzate e i vincoli costituzionali del Giappone in materia di difesa.
Kit Nave Japanese Light Cruiser Natori Waterline Series in scala 1/700 - Modello Tamiya. La Natori fu il secondo incrociatore leggero della classe Nagara, costruita per la Marina Imperiale Giapponese negli anni '20. Entrata in servizio nel 1922, fu progettata per operare come nave comando di flottiglie di cacciatorpediniere e sommergibili, e per fornire supporto rapido grazie alla sua velocità elevata. Caratteristiche tecniche principali Tipo: Incrociatore leggero Classe: Nagara Dislocamento: ~5.570 t (standard) Lunghezza: 162 m Larghezza: 14,2 m Pescaggio: 4,9 m Propulsione: 4 turbine a vapore, 12 caldaie, 90.000 CV Velocità: 36 nodi Autonomia: circa 9.000 miglia a 10 nodi Equipaggio: circa 450 uomini Armamento (originario e aggiornato) 7 cannoni da 140 mm 2 cannoni antiaerei da 80 mm (poi sostituiti con armi più moderne) 8 tubi lanciasiluri da 610 mm (tipo "Long Lance") Cariche di profondità 1 idrovolante da ricognizione (lanciato da catapulta) Servizio operativo Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Natori partecipò a numerose operazioni navali: Invasione delle Filippine (1941) Campagne nelle Indie Olandesi Pattugliamenti e scorte convogli tra Giava, Celebes, Timor e le Filippine Dopo danni subiti nel 1943, fu riparata e rientrò in servizio nel 1944 Affondamento Il 18 agosto 1944, mentre operava come scorta convogli nei pressi delle Filippine, la Natori fu colpita da siluri lanciati dal sommergibile statunitense USS Hardhead (SS-365). L’incrociatore affondò rapidamente, provocando la morte di oltre 300 membri dell’equipaggio. Conclusione La Natori fu un esempio dell’efficienza e versatilità degli incrociatori leggeri giapponesi prebellici, ma come molte navi simili divenne vulnerabile nel corso del conflitto a causa della crescente potenza dei sommergibili e dell'aviazione alleata.
Kit Nave Japanese Light Cruiser Kuma in scala 1/700 - Modello Tamiya. La Kuma fu il capoclasse degli incrociatori leggeri classe Kuma, costruiti per la Marina Imperiale Giapponese negli anni '20. Entrata in servizio nel 1920, fu pensata per sostituire i vecchi incrociatori protetti e operare come nave comando per flottiglie di cacciatorpediniere e sottomarini, nonché come ricognitore veloce. Caratteristiche tecniche principali Tipo: Incrociatore leggero Classe: Kuma Dislocamento: circa 5.500 t (standard) Lunghezza: 162,15 m Larghezza: 14,2 m Pescaggio: 4,8 m Propulsione: 4 turbine a vapore, 12 caldaie, 90.000 CV Velocità: circa 36 nodi Autonomia: ~9.000 miglia a 10 nodi Equipaggio: circa 450 uomini Armamento originario 7 cannoni da 140 mm 2 cannoni antiaerei da 80 mm (poi sostituiti/aggiornati) 12 tubi lanciasiluri da 610 mm Mine e cariche di profondità 1 idrovolante da ricognizione (con catapulta installata successivamente) Ruolo operativo La Kuma fu impiegata in numerosi ruoli nel periodo tra le due guerre e durante la Seconda Guerra Mondiale: Scorta a convogli navali Supporto a operazioni anfibie Ricognizione avanzata Nave comando per sottomarini e flottiglie leggere Durante la guerra, operò in Malesia, Filippine, Indonesia e Birmania, prendendo parte anche all’invasione delle Indie Olandesi. Destino Il 11 gennaio 1944, mentre era ancorata vicino a Penang (Malesia), fu silurata e affondata dal sommergibile britannico HMS Tally-Ho. L'attacco provocò gravi perdite tra l'equipaggio. Conclusione La Kuma rappresentava un equilibrio tra potenza di fuoco, velocità e autonomia, riflettendo la dottrina navale giapponese dell’epoca. Sebbene obsoleta già nei primi anni di guerra, rimase attiva fino al 1944, svolgendo compiti di seconda linea ma cruciali per il controllo marittimo dell’Asia sud-orientale.
Kit Nave Japanese Light Cruiser Agano in scala 1/700 - Modello Tamiya. La Agano era un incrociatore leggero della Marina Imperiale Giapponese (IJN), capoclasse della classe Agano, progettata per operare come nave comando per flottiglie di cacciatorpediniere. Entrò in servizio nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, come parte della modernizzazione della flotta leggera giapponese. Caratteristiche tecniche principali Tipo: Incrociatore leggero Classe: Agano Dislocamento: ~6.652 t (a pieno carico) Lunghezza: 174,1 m Larghezza: 15,2 m Pescaggio: 5,6 m Propulsione: Turbine a vapore (4 assi), 100.000 CV totali Velocità massima: circa 35 nodi Autonomia: ~6.300 miglia a 18 nodi Equipaggio: circa 650 uomini Armamento 6 cannoni da 152 mm (3 torrette binate) 4 cannoni da 76 mm (antiaerei) 8 mitragliere da 25 mm (espandibili) 8 tubi lanciasiluri da 610 mm (tipo Long Lance, in 2 impianti quadrupli) 2 catapulte per idrovolanti (tipo E13A o F1M per ricognizione) Ruolo operativo Nave comando di flottiglia: direzione di gruppi di cacciatorpediniere Scorta di convogli e flotte principali Missioni di ricognizione Supporto antiaereo e antisommergibile La Agano fu impiegata principalmente nella campagna del Pacifico meridionale e nelle operazioni navali intorno alle isole Salomone e Truk. Destino Nel gennaio 1944, mentre lasciava Truk per rientrare in Giappone dopo aver subito danni da un siluro (subito da un sottomarino americano il mese prima), la Agano fu silurata e affondata dal sommergibile statunitense USS Skate (SS-305). Conclusione L’incrociatore leggero Agano rappresentava un’evoluzione nella progettazione navale giapponese, con maggiore velocità, maneggevolezza e supporto alla flotta di cacciatorpediniere. Sebbene elegante e moderno, soffrì la crescente superiorità subacquea e aerea americana nella seconda metà della guerra.
Kit nave Antarctica Observation Ship Soya "Antarctica Observation 2nd Corps" in scala 1/350 - modellino Hasegawa. La Soya è una storica nave giapponese, costruita nel 1938, che ha svolto numerosi ruoli nel corso della sua lunga carriera, diventando uno dei simboli della marineria giapponese del XX secolo. È nota soprattutto come rompighiaccio e nave di supporto alle spedizioni antartiche. Dati principali Tipo: Rompighiaccio polivalente / nave da rifornimento / nave antartica Nazionalità: Giappone Anno di costruzione: 1938 (originariamente costruita come nave cargo russa, poi requisita e ricostruita dai giapponesi) Lunghezza: circa 75 m Stazza: circa 2.000 tonnellate Carriera operativa Seconda Guerra Mondiale: Utilizzata come nave da trasporto e rifornimento dalla Marina Imperiale Giapponese. Subì danni durante le operazioni belliche, ma fu recuperata e ricostruita nel dopoguerra. Periodo postbellico: Ricostruita come rompighiaccio e adattata per condizioni polari. Tra il 1956 e il 1962, partecipò a numerose spedizioni scientifiche in Antartide, diventando la prima nave giapponese a raggiungere il continente antartico dopo la guerra. Simbolo nazionale: Famosa per la drammatica missione di evacuazione nel 1958, quando due cani da slitta giapponesi (Taro e Jiro) furono lasciati in Antartide e sopravvissero miracolosamente per un anno, diventando eroi nazionali. Stato attuale Oggi la Soya è conservata come nave museo nel porto di Tokyo, al Museum of Maritime Science, dove è visitabile dal pubblico. Rappresenta un'importante testimonianza della storia navale, scientifica e culturale del Giappone moderno. Conclusione La Soya è una delle navi giapponesi più famose del dopoguerra. Dalla guerra al supporto alla ricerca antartica, è oggi un simbolo di resilienza e progresso scientifico, ancora commemorata e conservata come patrimonio storico.
Kit Nave da difesa JMSDF FFM-1 Mogami in scala 1/700 - Modello Tamiya.- Il design altamente moderno e a bassa osservabilità della nave e delle sue sovrastrutture è catturato ad arte.- Le parti dell'albero sono stampate a scorrimento per un'esperienza di assemblaggio intuitiva senza sacrificare i dettagli.- Gli elementi della sovrastruttura sono assemblati in blocchi singoli che possono essere inseriti a scatto nello scafo senza bisogno di cemento.- Scegli tra le persiane dell'hangar per elicotteri aperte e chiuse.- Il cannone principale è mobile e presenta l'elevazione della canna.- Presenta componenti dell'antenna con spessore di 0,4 mm.- Sono incluse decalcomanie per ricreare le prime sei navi di questa classe. Le decalcomanie del ponte fanno risparmiare tempo sul lavoro di verniciatura.
Kit Nave d'assalto anfibia multiruolo USS Wasp LHD-1 in scala 1/350 - Modello Revell. La USS Wasp (LHD-1) è una nave d'assalto anfibia multiruolo della Marina degli Stati Uniti, capoclasse della classe Wasp. Entrata in servizio nel 1989, è progettata per trasportare, sbarcare e supportare forze da sbarco dei Marines, integrando capacità di comando, trasporto truppe, veicoli da combattimento, elicotteri e aerei a decollo corto o verticale come gli AV-8B Harrier II o gli F-35B Lightning II. Caratteristiche principali: Tipo: Nave d'assalto anfibia (Landing Helicopter Dock) Classe: Wasp Dislocamento: Circa 40.500 tonnellate a pieno carico Lunghezza: 257 metri Propulsione: 2 turbine a vapore con 2 eliche, circa 70.000 CV Velocità: Circa 22 nodi Equipaggio: Circa 1.100 membri (equipaggio nave) + fino a 1.900 Marines Armamento: Sistemi antimissile (RAM, CIWS Phalanx) Cannoni da 25 mm Mitragliatrici da 12,7 mm Aeromobili imbarcabili: Elicotteri (CH-53, UH-1, AH-1, MV-22 Osprey) Aerei a decollo corto/verticale (AV-8B Harrier II, F-35B) Ruolo e contesto operativo: La USS Wasp è progettata per operazioni anfibie su larga scala, servendo da base mobile per lanciare assalti aerei e marittimi. Può trasportare truppe, mezzi corazzati e velivoli, ed è dotata di un bacino allagabile per lanciare mezzi da sbarco. Grazie alla sua versatilità, ha partecipato a missioni umanitarie, esercitazioni internazionali e operazioni militari, tra cui supporto alle guerre in Iraq e Afghanistan. Dal 2010 è anche compatibile con i caccia stealth F-35B, rafforzando la sua capacità d’intervento in scenari ad alta intensità.
Kit nave IJN Destroyer Umikaze in scala 1/700 - Modello Pit Road. L'IJN Umikaze ("Vento del mare") era un cacciatorpediniere della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Umikaze, costruito nei primi anni del XX secolo. Caratteristiche principali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Umikaze Entrata in servizio: 1911 Dislocamento: Circa 1.150 tonnellate Lunghezza: 98 metri Propulsione: Turbine a vapore con caldaie a carbone Velocità massima: 33 nodi (circa 61 km/h) Armamento: Cannoni da 120 mm Siluri Equipaggio: Circa 110 uomini Storia operativa L'IJN Umikaze fu uno dei primi cacciatorpediniere giapponesi progettati per operazioni ad alta velocità e con armamenti avanzati per l'epoca. Servì principalmente durante la Prima Guerra Mondiale, svolgendo missioni di pattugliamento e scorta. Negli anni successivi, con l'evoluzione delle tecnologie navali, l'Umikaze divenne obsoleto e venne gradualmente ritirato dal servizio attivo. L'IJN Umikaze rappresenta uno dei primi passi della Marina Imperiale Giapponese verso lo sviluppo di una flotta moderna di cacciatorpediniere, anticipando le classi più avanzate che avrebbero operato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Kit nave IJN Destroyer Shikinami 1944 in scala 1/700 - Modello Pit Road. L'IJN Shikinami (??, "Onda Stesa") era un cacciatorpediniere della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Fubuki, una delle prime classi di cacciatorpediniere moderni con armamento pesante e ottime prestazioni. Caratteristiche principali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Fubuki (Tipo I) Dislocamento: 2.090 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 118,5 metri Propulsione: Turbine a vapore alimentate da caldaie a olio, potenza di 50.000 CV Velocità massima: 38 nodi (circa 70 km/h) Autonomia: 8.300 km a 14 nodi Equipaggio: 219 uomini Armamento (1944) 6 cannoni da 127 mm Type 3 (in 3 torrette binate) 4 mitragliatrici Type 96 da 25 mm (aumentate nel corso della guerra per migliorare la difesa antiaerea) 9 tubi lanciasiluri da 610 mm (Siluri Type 93 "Long Lance") Cariche di profondità per la guerra antisommergibile Servizio operativo e affondamento (1944) L'IJN Shikinami entrò in servizio nel 1929 e partecipò a numerose campagne nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu impiegato in missioni di scorta a convogli e navi maggiori, nonché in operazioni di attacco contro forze alleate. Battaglia e affondamento (12 settembre 1944) Il 12 settembre 1944, mentre scortava un convoglio al largo di Mindanao, nelle Filippine, fu attaccato dal sottomarino statunitense USS Growler (SS-215). Il Shikinami fu colpito da siluri, subendo danni catastrofici. Affondò rapidamente, con la perdita di gran parte dell'equipaggio. L'IJN Shikinami era un cacciatorpediniere ben armato e veloce, che servì attivamente nel Pacifico fino alla sua perdita nel 1944, causata dalla crescente superiorità navale statunitense.
Kit IJN Destroyer Sagiri in scala 1/350 - Modello Fine Molds. L'IJN Sagiri era un cacciatorpediniere giapponese appartenente alla classe Fubuki, entrato in servizio con la Marina Imperiale Giapponese (IJN) alla fine degli anni '20. Faceva parte di una generazione di cacciatorpediniere avanzati per l'epoca, caratterizzati da un potente armamento e un'eccellente velocità. Caratteristiche principali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Fubuki (Prima generazione di cacciatorpediniere "speciali") Costruttore: Uraga Dock Company Impostazione: 1928 Varo: 23 dicembre 1929 Entrata in servizio: 31 dicembre 1931 Destino: Affondato il 24 dicembre 1941 da un sottomarino olandese Specifiche tecniche Lunghezza: 118,5 metri Larghezza: 10,4 metri Pescaggio: 3,2 metri Dislocamento: Standard: 1.920 tonnellate A pieno carico: 2.090 tonnellate Velocità massima: 38 nodi (circa 70 km/h) Autonomia: 5.000 miglia nautiche a 14 nodi Equipaggio: Circa 200 uomini Armamento Artiglieria principale: 6 × cannoni 127 mm Type 3 in torrette binate Armamento antiaereo: 2 × mitragliatrici Type 93 da 13,2 mm Siluri: 3 × lanciasiluri tripli Type 90 da 610 mm con siluri Type 93 "Long Lance" Cariche di profondità: Sistemi per la guerra antisommergibile Storia operativa Prima della Seconda Guerra Mondiale Il Sagiri fu attivo in esercitazioni e missioni di pattugliamento nel Pacifico e in Cina durante gli anni '30. Fu impiegato anche nel supporto navale durante la guerra sino-giapponese. Seconda Guerra Mondiale All'inizio del conflitto nel Pacifico, nel dicembre 1941, il Sagiri prese parte alle operazioni per l'invasione delle Indie Orientali Olandesi. Fu coinvolto in attacchi contro le forze alleate e scorte ai convogli giapponesi. Affondamento Il 24 dicembre 1941, mentre operava vicino al Borneo, il Sagiri fu colpito da un siluro lanciato dal sottomarino olandese HNLMS K XVI. L'esplosione causò un grave incendio e una detonazione secondaria dei siluri di bordo, portando all'affondamento dell'unità. Morirono circa 121 membri dell'equipaggio. Il Sagiri fu uno dei primi cacciatorpediniere giapponesi ad essere affondati nella guerra del Pacifico. Conclusione L'IJN Sagiri era un cacciatorpediniere avanzato per la sua epoca, parte della potente classe Fubuki. Fu attivo nelle prime fasi della Seconda Guerra Mondiale, ma il suo servizio fu breve a causa del rapido affondamento da parte di un sottomarino olandese. La sua perdita dimostrò che la minaccia dei sommergibili alleati era concreta fin dall'inizio del conflitto nel Pacifico.
Kit nave IJN Destroyer Ayanami 1942 in scala 1/700 - Modello Pit Road. L'IJN Ayanami ("Onda Intrecciata") era un cacciatorpediniere della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Fubuki (Tipo II). Questa classe rappresentava una delle più avanzate della sua epoca, grazie a un armamento potente e a una velocità elevata. Caratteristiche principali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Fubuki (Tipo II - Serie Speciale) Dislocamento: 2.090 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 118,5 metri Propulsione: Turbine a vapore alimentate da caldaie a olio, potenza di 50.000 CV Velocità massima: 38 nodi (circa 70 km/h) Autonomia: 8.300 km a 14 nodi Equipaggio: 219 uomini Armamento (1942) 6 cannoni da 127 mm Type 3 (in 3 torrette binate, con alzo limitato per il fuoco antiaereo) 4 mitragliatrici Type 96 da 25 mm (incrementate nel tempo per migliorare la difesa antiaerea) 9 tubi lanciasiluri da 610 mm (Siluri Type 93 "Long Lance") Cariche di profondità per la guerra antisommergibile Servizio operativo e affondamento (1942) L'Ayanami prese parte a diverse operazioni navali durante la Seconda Guerra Mondiale, principalmente nelle campagne del Pacifico. Battaglia navale di Guadalcanal (14-15 novembre 1942) Durante la Seconda Battaglia Navale di Guadalcanal, l'Ayanami fu incaricato di scortare una forza giapponese che tentava di bombardare la testa di ponte americana sull'isola. Il 14 novembre 1942, si scontrò con una squadra statunitense composta da incrociatori e cacciatorpediniere. L'Ayanami fu gravemente colpito dal fuoco concentrato degli incrociatori USS Washington (BB-56) e USS South Dakota (BB-57). Il cacciatorpediniere IJN Uranami riuscì a recuperare parte dell’equipaggio prima che l'Ayanami affondasse nella notte tra il 14 e il 15 novembre 1942. L'IJN Ayanami fu un cacciatorpediniere moderno e letale per la sua epoca, ma, come molte unità giapponesi, subì la superiorità numerica e tecnologica degli Alleati nel Pacifico. La sua fine avvenne in uno degli scontri più feroci della campagna di Guadalcanal.
Kit nave IJN Destroyer Akizuki 1944 con parti fotoincise in scala 1/700 - Modello Pit Road. L'IJN Akizuki ("Luna d'autunno") era un cacciatorpediniere della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Akizuki, progettato per la difesa delle portaerei e per missioni di scorta e combattimento antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale. Caratteristiche principali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Akizuki Dislocamento: 3.700 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 134 metri Propulsione: Turbine a vapore con caldaie a olio, potenza di 52.000 CV Velocità massima: 33 nodi (circa 61 km/h) Autonomia: Circa 8.000 km a 18 nodi Equipaggio: 263 uomini Armamento 8 cannoni Type 98 da 100 mm (in 4 torrette binate, altamente efficaci contro bersagli aerei e navali) 4 mitragliatrici Type 96 da 25 mm (incrementate nel corso del conflitto) 8 tubi lanciasiluri da 610 mm (siluri Type 93 "Long Lance") Cariche di profondità per la lotta antisommergibile Ruolo e impiego operativo L'IJN Akizuki entrò in servizio nel 1942 ed era considerato uno dei migliori cacciatorpediniere giapponesi della Seconda Guerra Mondiale. Fu progettato come cacciatorpediniere antiaereo, grazie ai suoi moderni cannoni da 100 mm, particolarmente efficaci contro gli aerei nemici. Battaglie principali (1944) Battaglia del Mare delle Filippine (giugno 1944) Battaglia del Golfo di Leyte (ottobre 1944) L'Akizuki partecipò alla Battaglia di Capo Engaño, proteggendo la flotta giapponese dagli attacchi aerei statunitensi. Il 25 ottobre 1944, durante la battaglia, l'Akizuki fu affondato a largo di Samar, probabilmente a causa di un siluro lanciato da un sommergibile o da un'esplosione interna. L'IJN Akizuki fu uno dei cacciatorpediniere più avanzati della sua epoca, con un eccellente armamento antiaereo e un design moderno. Tuttavia, la superiorità numerica e tecnologica delle forze alleate portò alla sua perdita nel 1944.
Kit IJN Destroyer Akebono in scala 1/350 - Modello Fine Molds. L'IJN Akebono ("Alba") era un cacciatorpediniere giapponese appartenente alla classe Fubuki, in servizio con la Marina Imperiale Giapponese (IJN) prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. Caratteristiche principali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Fubuki (Seconda serie, "Classe A migliorata") Costruttore: Uraga Dock Company Impostazione: 7 novembre 1929 Varo: 7 novembre 1930 Entrata in servizio: 31 luglio 1931 Destino: Gravemente danneggiato da attacchi aerei nel novembre 1944 e successivamente demolito Specifiche tecniche Lunghezza: 118,5 metri Larghezza: 10,4 metri Pescaggio: 3,2 metri Dislocamento: Standard: 1.920 tonnellate A pieno carico: 2.090 tonnellate Velocità massima: 38 nodi (circa 70 km/h) Autonomia: 5.000 miglia nautiche a 14 nodi Equipaggio: Circa 200 uomini Armamento Artiglieria principale: 6 × cannoni 127 mm Type 3 in torrette binate Armamento antiaereo (progressivamente aumentato nel corso della guerra): 2 × mitragliatrici Type 93 da 13,2 mm (iniziali) Successivamente aggiornato con cannoni automatici Type 96 da 25 mm Siluri: 3 × lanciasiluri tripli Type 90 da 610 mm con siluri Type 93 "Long Lance" Cariche di profondità: Sistemi per la guerra antisommergibile Storia operativa Pre-guerra L'Akebono fu assegnato a operazioni di pattugliamento e esercitazioni nel Pacifico e in Cina, prendendo parte alla guerra sino-giapponese alla fine degli anni '30. Seconda Guerra Mondiale Durante le prime fasi della guerra, fu impiegato in missioni di scorta e supporto alle operazioni di invasione nelle Filippine e nelle Indie Orientali Olandesi. Battaglie principali 1942: Partecipò alla battaglia del Mar di Giava e ad altre operazioni di scorta nel Pacifico. 1943-1944: Fu coinvolto in missioni di trasporto di truppe e rifornimenti alle isole controllate dal Giappone. Danneggiamento e fine operativa Il 13 novembre 1944, mentre era ancorato nel porto di Cavite (Filippine), l'Akebono fu attaccato da aerei statunitensi. Fu gravemente danneggiato e abbandonato. Il relitto fu successivamente demolito nel 1945. Conclusione L'IJN Akebono era un tipico cacciatorpediniere della classe Fubuki, una delle più avanzate della sua epoca. Partecipò attivamente alle operazioni navali giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale fino alla sua perdita nel 1944 a seguito di attacchi aerei statunitensi.
Kit nave comando anfibia USN LCC-19 Blue Ridge 2004 in scala 1/700 - Modello Pit-Road. Nave comando anfibia USS Blue Ridge (LCC-19) – 2004 La USS Blue Ridge (LCC-19) è una nave da comando anfibia della Marina degli Stati Uniti (USN), appartenente alla classe Blue Ridge. È entrata in servizio nel 1970 ed è la nave ammiraglia della Settima Flotta degli Stati Uniti, operando principalmente nell'area del Pacifico occidentale e dell'Oceano Indiano. Caratteristiche principali Tipo: Nave da comando anfibia (LCC – Landing Command Control) Classe: Blue Ridge Cantiere di costruzione: Philadelphia Naval Shipyard Entrata in servizio: 14 novembre 1970 Dislocamento: Circa 19.200 tonnellate a pieno carico Lunghezza: 194 metri Larghezza: 33 metri Pescaggio: 8,5 metri Propulsione: 2 caldaie Babcock & Wilcox 1 turbina a vapore Westinghouse 1 elica (33.000 hp) Velocità massima: 23 nodi (circa 43 km/h) Autonomia: Oltre 12.000 miglia nautiche Equipaggio: Circa 1.400 persone (compreso il personale del comando della flotta) Ruolo operativo La USS Blue Ridge è una nave da comando e controllo, progettata per gestire operazioni anfibie e coordinare le attività di una flotta navale. Nel 2004, il suo ruolo principale era quello di fornire supporto strategico alla Settima Flotta con avanzati sistemi di comunicazione e comando. Funzioni principali Posto di comando mobile per la Settima Flotta Coordinamento delle operazioni anfibie e navali Centro di comunicazione avanzato con sistemi criptati Gestione di operazioni congiunte tra forze navali, terrestri e aeree Sistemi e Armamento Sistemi elettronici e di comunicazione Sistemi di comando C4ISR (Command, Control, Communications, Computers, Intelligence, Surveillance, and Reconnaissance) Sistemi satellitari avanzati per il coordinamento con forze alleate Strumentazione aggiornata per guerra elettronica e difesa informatica Armamento difensivo 2 CIWS Phalanx da 20 mm (per la difesa ravvicinata da missili e droni) Mitraillette e postazioni per mitragliatrici leggere Contromisure elettroniche per protezione da minacce missilistiche Attività operativa nel 2004 Nel 2004, la USS Blue Ridge ha continuato a servire come nave ammiraglia della Settima Flotta con base a Yokosuka, in Giappone. Ha partecipato a: Esercitazioni congiunte con la Marina giapponese e alleati Operazioni di sorveglianza e pattugliamento nel Pacifico occidentale Coordinamento di missioni di risposta a crisi e disastri naturali Conclusione La USS Blue Ridge (LCC-19) è una delle più longeve navi da comando della Marina degli Stati Uniti, ancora operativa oggi. Nel 2004, il suo ruolo era cruciale per la gestione strategica delle operazioni della Settima Flotta nel Pacifico, garantendo il coordinamento tra le unità navali, terrestri e aeree in scenari di crisi e missioni militari.
Kit nave J.M.S.D.F DDH Izumo Helicopter Destroyer in scala 1/700 - modellino Hasegawa. La DDH Izumo è una portaerei leggera della Japan Maritime Self-Defense Force (J.M.S.D.F.), la marina di autodifesa giapponese. La nave è stata commissionata come parte della strategia giapponese per modernizzare la propria flotta e migliorare le capacità di difesa, con un focus particolare sulla protezione delle rotte marittime e la gestione delle crescenti minacce nel Pacifico. Caratteristiche generali Tipo: Portaerei leggera / Nave da assalto anfibio Classe: Classe Izumo Entrata in servizio: 2015 Dislocamento: Circa 27.000 tonnellate Lunghezza: 248 m Larghezza: 38 m Altezza: 19 m Velocità massima: 30 nodi (56 km/h) Autonomia: 9.000 km a 18 nodi La Izumo è la più grande nave costruita per la JMSDF dal periodo della Seconda Guerra Mondiale. La nave è stata progettata per fungere da portaerei in grado di ospitare elicotteri e aerei a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL). Design e capacità operativa La Izumo è dotata di un ponte di volo lungo e senza ostacoli, che consente il decollo e l'atterraggio di elicotteri da attacco e da trasporto. Sebbene la nave non sia progettata per lanciare aerei a decollo verticale come l'F-35B, l'infrastruttura è compatibile con questi velivoli, rendendo la Izumo una "portaerei leggera". Capacità di volo e hangar Ponte di volo: Può ospitare fino a 14 elicotteri o velivoli STOVL. Hangar: In grado di accogliere fino a 9 elicotteri. Capacità di decollo e atterraggio: Gestisce principalmente elicotteri MH-53E e SH-60K per missioni antisommergibile, ricerca e soccorso, nonché missioni di attacco aereo. Armamento La Izumo non è progettata per essere un’unità da combattimento primario, ma è dotata di alcuni sistemi difensivi per proteggersi dalle minacce. Sistemi di difesa a corto raggio: CIWS Phalanx (per difesa contro missili e aerei a bassa quota) Missili superficie-superficie: Harpoon (in caso di necessità di difesa contro navi nemiche) Sistemi di radar e sonar avanzati per operazioni di sorveglianza marittima e difesa. Ruolo operativo e utilizzo Assalto anfibio: La nave è in grado di supportare le operazioni di sbarco anfibio grazie alla sua capacità di trasporto di elicotteri, che possono essere utilizzati per l'assalto e il trasporto truppe. Interdizione aerea e marittima: La Izumo può operare elicotteri antisommergibile e da sorveglianza per monitorare le acque circostanti. Operazioni di soccorso umanitario: Con la sua capacità di operare in scenari di emergenza, può essere utilizzata per missioni di soccorso e assistenza umanitaria in caso di disastri naturali. Proiezione di potenza: La Izumo fornisce una forza di proiezione per la difesa del Giappone e la protezione delle rotte commerciali vitali nel Pacifico. Conclusione La J.M.S.D.F DDH Izumo rappresenta un potente strumento di difesa per il Giappone, combinando capacità di proiezione di potenza, operazioni di soccorso e assistenza e protezione delle acque circostanti. Sebbene non sia una portaerei "pura", la sua capacità di ospitare elicotteri e aerei STOVL come gli F-35B la rende un elemento cruciale nelle operazioni marittime giapponesi e nelle alleanze regionali.
Kit nave IJN Mikazuki in scala 1/700 - modello Hasegawa. La Mikazuki è stata una nave da guerra giapponese appartenente alla classe Matsu della Imperial Japanese Navy (IJN), una classe di cacciatorpediniere costruita verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. La Mikazuki fu una delle ultime navi da combattimento giapponesi ad essere costruite durante la guerra e rappresenta un esempio delle modifiche e delle adattamenti delle forze navali giapponesi a causa della crescente pressione degli alleati. Caratteristiche generali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Matsu Costruzione: 1943-1944, Cantieri navali di Mitsubishi di Nagasaki, Giappone Entrata in servizio: 1944 Lunghezza: 113 m Larghezza: 10,2 m Dislocamento: 1.500 tonnellate (standard), 2.300 tonnellate (pieno carico) Velocità massima: 30 nodi (56 km/h) Autonomia: 4.000 km a 18 nodi La Mikazuki faceva parte di una classe di cacciatorpediniere leggeri progettati per operare nel contesto delle crescenti difficoltà del Giappone verso la fine della guerra, quando le risorse erano limitate e la priorità era la difesa delle linee di comunicazione marittime. Le navi della classe Matsu erano più piccole e più manovrabili rispetto ai cacciatorpediniere più grandi, ma comunque relativamente ben armate per il loro ruolo. Armamento Cannoni principali: 3 cannoni da 127 mm in torri singole Cannoni secondari: 2 cannoni da 25 mm per la difesa ravvicinata Armi anti-aeree: 8 mitragliatrici da 25 mm (4 doppie torrette) Torpedini: 6 tubi lanciasiluri da 610 mm (per attacchi contro navi nemiche) L'armamento della Mikazuki era tipico per un cacciatorpediniere giapponese della fine della guerra. Nonostante la sua modesta dimensione, la nave aveva una buona capacità offensiva, in particolare con i suoi tubi lanciasiluri e i cannoni da 127 mm. Ruolo operativo e utilizzo La Mikazuki è stata utilizzata principalmente in compiti di scorta convogli e in operazioni difensive verso la fine della guerra, quando le forze giapponesi erano sempre più vulnerabili agli attacchi aerei e navali degli Alleati. Scorta ai convogli: La Mikazuki è stata impiegata per proteggere i convogli giapponesi durante la fase finale del conflitto, trasportando rifornimenti e rinforzi tra il Giappone e le sue isole più lontane. In questi compiti, la nave ha operato in scenari di crescente minaccia da parte delle forze alleate. Operazioni nel Pacifico: Sebbene la Mikazuki non abbia partecipato a battaglie navali decisive, ha svolto un ruolo nella difesa delle isole giapponesi e ha preso parte ad alcune missioni minori nel Pacifico centrale. Difesa contro attacchi aerei e navali: Il cacciatorpediniere, dotato di capacità anti-aeree e lanciasiluri, ha cercato di contrastare le forze nemiche che minacciavano le posizioni giapponesi nell'area del Pacifico. La sua velocità e manovrabilità la rendevano adatta a svolgere queste operazioni in contesti ad alta intensità. Affondamento La Mikazuki ha operato fino alla fine della guerra, ma non è riuscita a evitare l'inevitabile crollo della flotta giapponese. Il 28 luglio 1945, la nave fu affondata da un attacco aereo degli Stati Uniti vicino a Kure, quando la guerra stava volgendo al termine. La Mikazuki non ha avuto un lungo periodo di servizio e la sua carriera si è conclusa pochi mesi prima della fine del conflitto. Conclusione La IJN Mikazuki è stata un cacciatorpediniere giapponese di tipo Matsu che ha operato durante le fasi finali della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante fosse una nave relativamente piccola, la Mikazuki svolse compiti di protezione e scorta, cercando di contrastare le incursioni alleate nel Pacifico. Sebbene non abbia avuto un impatto decisivo sulla guerra, la nave rappresenta uno degli ultimi tentativi della Imperial Japanese Navy di mantenere il controllo nelle acque del Pacifico, prima della sua sconfitta finale.
Kit nave IJN Light Cruiser Tatsuta in scala 1/700 - modello Hasegawa. La Tatsuta è stata una nave leggera da crociera della Imperial Japanese Navy (IJN), appartenente alla classe Agano, che ha giocato un ruolo durante la Seconda Guerra Mondiale. Era una nave progettata principalmente per il pattugliamento, la scorta e il supporto nelle operazioni navali. Caratteristiche generali Tipo: Nave leggera da crociera Classe: Agano Costruzione: Cantieri navali Mitsubishi di Nagasaki, Giappone Entrata in servizio: 1943 Lunghezza: 169 m Larghezza: 15 m Dislocamento: 6.600 tonnellate (standard), 8.000 tonnellate (pieno carico) Velocità massima: 33 nodi (61 km/h) Autonomia: 7.000 km a 18 nodi La Tatsuta faceva parte della classe Agano, una serie di crociere leggere progettate per operazioni di pattugliamento e di supporto a lungo raggio. Queste navi erano più piccole e manovrabili rispetto alle crociere pesanti, ma erano comunque dotate di un buon armamento e una discreta velocità. Armamento Cannoni principali: 8 cannoni da 152 mm in torri binate Cannoni secondari: 12 cannoni da 76 mm per difesa ravvicinata Armi anti-aeree: 8 mitragliatrici da 25 mm (5 doppie torrette), per difesa contro gli attacchi aerei Torpedini: 4 tubi lanciasiluri da 610 mm (per attacchi contro navi nemiche) L'armamento della Tatsuta era abbastanza potente per una nave di questa classe, con una capacità di attacco sia contro navi di superficie che aeree, sebbene fosse inferiore a quella delle navi da battaglia o delle crociere pesanti. Ruolo operativo e utilizzo La Tatsuta svolse una varietà di missioni operative durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui il supporto alle forze giapponesi nelle battaglie navali e operazioni di pattugliamento. Operazioni nel Pacifico: La Tatsuta fu utilizzata principalmente nelle acque del Pacifico centrale e meridionale. Sebbene non abbia partecipato a battaglie navali di grande rilievo come altre navi giapponesi, la sua funzione era quella di supportare altre navi più grandi e di proteggere le rotte di comunicazione. Battaglia di Leyte (1944): La Tatsuta ha partecipato alla Battaglia di Leyte, una delle più importanti e decisive battaglie navali del conflitto, combattuta nel mar delle Filippine. In questa battaglia, la Tatsuta svolse un ruolo di supporto alle forze giapponesi, ma non è riuscita a evitare la sconfitta della flotta giapponese. Supporto alle forze aeree giapponesi: Durante la guerra, la Tatsuta ha fornito supporto alle forze aeree giapponesi, offrendo protezione e rifornimenti alle basi aeree e alle flotte. Affondamento La Tatsuta venne gravemente danneggiata il 25 ottobre 1944 durante la Battaglia del Golfo di Leyte. La nave subì attacchi aerei da parte delle forze alleate e, a causa dei danni subiti, fu costretta a ritirarsi. Il 24 novembre 1944, la Tatsuta venne definitivamente affondata da un attacco aereo mentre era in ritirata. L'affondamento della nave segnò la fine della sua breve carriera. Conclusione La IJN Light Cruiser Tatsuta fu una nave leggera da crociera della Imperial Japanese Navy progettata per operazioni di pattugliamento e supporto durante la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene non fosse una delle navi più famose della flotta giapponese, la Tatsuta svolse un ruolo importante nelle operazioni navali giapponesi nel Pacifico. Il suo affondamento alla fine del 1944 segnò la fine della sua breve carriera, ma la nave rimane un esempio delle crociere leggere giapponesi di quel periodo.
Kit nave IJN Destroyer Minegumo in scala 1/700 - modello Hasegawa. La Minegumo è stata una nave da guerra giapponese appartenente alla classe Kagero, una delle classi di cacciatorpediniere più avanzate della Imperial Japanese Navy (IJN) durante la Seconda Guerra Mondiale. La nave è stata coinvolta in numerose operazioni nel Pacifico, in particolare nei primi anni del conflitto, ed è stata una delle unità navali giapponesi più attive prima della fine della guerra. Caratteristiche generali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Kagero Costruzione: Cantieri navali di Mitsubishi, Nagasaki, Giappone Entrata in servizio: 1940 Lunghezza: 118,5 m Larghezza: 10,8 m Dislocamento: 2.000 tonnellate (standard), 2.550 tonnellate (pieno carico) Velocità massima: 35 nodi (65 km/h) Autonomia: 5.500 km a 18 nodi La Minegumo era una delle navi della Classe Kagero, progettata per combattere contro le crescenti minacce alleate nel Pacifico, unendo un buon armamento, velocità e resistenza. Le navi della classe Kagero erano progettate per avere un'alta capacità di sopravvivenza e per lanciare attacchi rapidi contro le navi nemiche grazie ai torpedini. Armamento Cannoni principali: 6 cannoni da 127 mm (3 torri binate) Cannoni anti-aerei: 4 cannoni da 25 mm (2 torrette doppie) Torpedini: 10 tubi lanciasiluri da 610 mm (5 tubi singoli) Armi anti-aeree: 4 mitragliatrici da 25 mm (2 torrette doppie) La Minegumo era equipaggiata con un armamento potente per un cacciatorpediniere, tra cui torpedini da 610 mm che le consentivano di attaccare navi di maggiori dimensioni, e cannoni da 127 mm per combattere a distanza. Inoltre, i cannoni da 25 mm e le mitragliatrici le permettevano di difendersi da attacchi aerei. Ruolo operativo e utilizzo La Minegumo ha avuto un ruolo significativo durante la Seconda Guerra Mondiale in vari scenari navali, prendendo parte a operazioni in tutto il Pacifico, in particolare nelle prime fasi del conflitto. Battaglia di Midway (1942): La Minegumo ha partecipato alla celebre Battaglia di Midway, uno degli scontri più decisivi del conflitto. Sebbene non abbia ottenuto un successo diretto, la nave ha fatto parte della flotta giapponese che ha cercato di respingere l'ammiraglia americana. Operazioni nei mari del Sud Pacifico e delle Filippine: La Minegumo è stata coinvolta in numerosi attacchi contro convogli alleati e ha preso parte a operazioni di interdizione in mare aperto. La nave è stata utilizzata anche in missioni di protezione dei convogli giapponesi. Scorta e supporto: Come molti altri cacciatorpediniere della IJN, la Minegumo ha anche svolto compiti di scorta ai convogli giapponesi e ha partecipato alla protezione delle navi principali durante le manovre navali. Affondamento La Minegumo è stata affondata il 6 ottobre 1944 durante la Battaglia del Golfo di Leyte, un'operazione navale decisiva che ha visto scontrarsi le forze giapponesi e quelle americane. La nave fu attaccata da aerei americani, subendo gravi danni e venendo affondata nel contesto di un attacco massiccio da parte degli Alleati. Conclusione La IJN Minegumo è stata un cacciatorpediniere della classe Kagero che ha svolto un ruolo importante nelle operazioni navali giapponesi nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante la sua buona progettazione e capacità di resistenza, la nave non è riuscita a sopravvivere alla crescente superiorità delle forze alleate nel corso del conflitto, venendo affondata durante la Battaglia del Golfo di Leyte. La Minegumo rimane un esempio delle capacità e delle sfide affrontate dalla Imperial Japanese Navy nel corso della guerra.
Kit nave IJN Destroyer Asashio in scala 1/700 - modello Hasegawa. La Asashio è stata una nave da guerra della Imperial Japanese Navy (IJN), un cacciatorpediniere appartenente alla Classe Kagero. Questa classe di cacciatorpediniere è stata una delle più importanti della IJN durante la Seconda Guerra Mondiale, progettata per affrontare le crescenti minacce navali e aeree degli Alleati. Caratteristiche generali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Kagero Costruzione: Cantieri navali di Mitsubishi, Nagasaki, Giappone Entrata in servizio: 1939 Lunghezza: 118,5 m Larghezza: 10,8 m Dislocamento: 2.000 tonnellate (standard), 2.550 tonnellate (pieno carico) Velocità massima: 35 nodi (65 km/h) Autonomia: 5.500 km a 18 nodi La Asashio era una nave appartenente a una classe di cacciatorpediniere che cercava di unire potenza di fuoco, velocità e capacità di resistenza per fronteggiare le moderne minacce navali, inclusi i cacciatorpediniere nemici e gli attacchi aerei. La classe Kagero era dotata di ottime prestazioni e di un armamento pesante per un cacciatorpediniere, con il compito di scorta e attacco a lunga distanza. Armamento Cannoni principali: 6 cannoni da 127 mm (3 torri binate) Cannoni anti-aerei: 4 cannoni da 25 mm (2 doppie torrette) Torpedini: 10 tubi lanciasiluri da 610 mm (5 tubi singoli) Armi anti-aeree: 4 mitragliatrici da 25 mm (2 doppie torrette) L'armamento della Asashio era potente per un cacciatorpediniere della sua classe, con la capacità di lanciare torpedini contro le navi nemiche e difendersi da attacchi aerei grazie ai cannoni e alle mitragliatrici. Ruolo operativo e utilizzo Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Asashio ha svolto una varietà di compiti, inclusi attacchi a lunga distanza, scorta a convogli, e operazioni di interdizione nel Pacifico meridionale e orientale. Battaglia del Mar dei Filippini (1944): La Asashio partecipò a numerosi attacchi navali e schermaglie con le forze statunitensi, prendendo parte a diverse operazioni, ma senza ottenere vittorie decisive. Operazioni nel Pacifico e nei mari circostanti: La Asashio è stata coinvolta in numerose missioni di supporto a navi maggiori e di protezione dei convogli giapponesi. Ha operato in vari teatri di guerra, tra cui le Filippine, le Indocina e le Isole Solomons. Scorta di navi: La Asashio ha anche preso parte alla scorta delle navi di rifornimento e ha protetto le linee di comunicazione marittime giapponesi. Affondamento La Asashio venne gravemente danneggiata durante la Battaglia del Mar delle Filippine (giugno 1944), uno degli scontri navali più significativi del conflitto, quando le forze statunitensi distrussero gran parte della flotta giapponese. La Asashio, già danneggiata, fu infine affondata il 24 ottobre 1944 da attacchi aerei statunitensi durante un'operazione di ritirata. Conclusione La IJN Asashio è stata un cacciatorpediniere appartenente alla classe Kagero, una delle classi di cacciatorpediniere più avanzate della Imperial Japanese Navy durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante le sue prestazioni e il buon armamento, la Asashio non è riuscita a sopravvivere alla crescente pressione delle forze alleate nel Pacifico. Il suo affondamento segnò la fine del suo contributo alla guerra, ma rimane un esempio della determinazione della IJN nell'impiegare le sue navi da guerra in operazioni navali decisive durante gli ultimi anni del conflitto.
Kit nave IJN Destroyer Arashio in scala 1/700 - modello Hasegawa. La Arashio è stata una nave da guerra giapponese, un cacciatorpediniere appartenente alla Classe Arare, una serie di navi da guerra della Imperial Japanese Navy (IJN) costruite durante gli anni '30. La Arashio è stata costruita come parte degli sforzi giapponesi per migliorare la propria capacità di combattimento navale e aumentare la potenza della propria flotta. Questa classe di cacciatorpediniere si distingueva per il suo buon armamento, velocità e capacità di sopravvivenza nelle battaglie navali. Caratteristiche generali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Arare Costruzione: Cantieri navali di Mitsubishi, Nagasaki, Giappone Entrata in servizio: 1939 Lunghezza: 118,5 m Larghezza: 10,8 m Dislocamento: 2.000 tonnellate (standard), 2.600 tonnellate (pieno carico) Velocità massima: 35 nodi (65 km/h) Autonomia: 5.500 km a 18 nodi La Arashio era un cacciatorpediniere veloce e potente, progettato per compiti di scorta, attacco e difesa, e si inseriva nella crescente flotta giapponese, molto attiva nelle operazioni del Pacifico e in altri teatri di guerra. Armamento Cannoni principali: 6 cannoni da 127 mm (3 torri binate) Cannoni anti-aerei: 4 cannoni da 25 mm (2 torrette doppie) Torpedini: 10 tubi lanciasiluri da 610 mm (5 tubi singoli) Armi anti-aeree: 4 mitragliatrici da 25 mm (2 torrette doppie) L'armamento della Arashio era simile a quello di altri cacciatorpediniere giapponesi della sua classe, con cannoni da 127 mm per combattere a lunga distanza e torpedini da 610 mm per attaccare navi di maggiori dimensioni. Inoltre, la Arashio era equipaggiata con mitragliatrici da 25 mm per difendersi da attacchi aerei. Ruolo operativo e utilizzo Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Arashio ha svolto diversi compiti operativi, inclusi attacchi aerei, scorta a navi e convogli, e operazioni di difesa nel Pacifico e nell'area del Sud-Est Asiatico. Ha preso parte a varie battaglie, sia in mare aperto che in scenari più specifici come le Isole Solomons. Battaglia del Mar dei Filippini (1944): La Arashio ha partecipato attivamente a battaglie e schermaglie con le forze navali americane, come parte degli sforzi giapponesi per contrastare le forze alleate nel Pacifico. Operazioni di scorta e di attacco: La Arashio ha svolto numerose missioni di scorta, proteggendo convogli di navi e offrendo supporto alle flotte giapponesi più grandi. Ha anche preso parte a operazioni di attacco contro obiettivi navali alleati. Affondamento La Arashio venne affondata il 25 ottobre 1944 durante la Battaglia del Golfo di Leyte, quando la Imperial Japanese Navy cercò di contrastare l'avanzata alleata nelle Filippine. La nave fu colpita da attacchi aerei statunitensi, danneggiata gravemente e affondata durante l'intensa battaglia. Conclusione La IJN Arashio è stata un cacciatorpediniere appartenente alla classe Arare, che ha svolto un ruolo significativo nelle operazioni della Imperial Japanese Navy durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante le sue capacità e l'armamento moderno per l'epoca, la Arashio non è riuscita a sopravvivere alla superiorità navale alleata nel Pacifico, venendo affondata durante la Battaglia del Golfo di Leyte. La sua fine segnò una delle tante perdite per la flotta giapponese in quella fase del conflitto.
Kit nave IJN Cruiser Tenryu in scala 1/700 - modello Hasegawa. La Tenryu è stata una nave leggera da crociera della Imperial Japanese Navy (IJN), la prima unità della classe Tenryu. È stata progettata per il pattugliamento e la protezione delle rotte marittime giapponesi, ma ha anche svolto un ruolo significativo nelle operazioni di combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale. Caratteristiche generali Tipo: Crociera leggera Classe: Tenryu Costruzione: 1918, cantieri navali di Mitsubishi a Yokohama, Giappone Entrata in servizio: 1921 Lunghezza: 162 m Larghezza: 14,5 m Dislocamento: 4.570 tonnellate (standard), 5.300 tonnellate (pieno carico) Velocità massima: 35 nodi (65 km/h) Autonomia: 4.500 km a 14 nodi La Tenryu era una nave progettata per operazioni di supporto a lungo raggio, ma anche per missioni più aggressive in combattimento. Nonostante fosse relativamente piccola per una nave da guerra, la sua velocità e il suo armamento la rendevano una minaccia temibile. Armamento Cannoni principali: 6 cannoni da 140 mm in torri binate Cannoni secondari: 4 cannoni da 76 mm (utilizzati per difesa ravvicinata) Armi anti-aeree: 4 mitragliatrici da 13,2 mm per la difesa contro gli aerei nemici Torpedini: 4 tubi lanciasiluri da 533 mm, per attacchi navali a distanza ravvicinata L'armamento della Tenryu la rendeva una nave ben equipaggiata per attacchi contro navi di dimensioni simili, ma non era progettata per affrontare direttamente corazzate di grosso calibro. Ruolo operativo e utilizzo La Tenryu ha svolto diversi compiti operativi durante la Seconda Guerra Mondiale: Operazioni in Cina (1930-1937): La Tenryu è stata coinvolta in varie operazioni di supporto e pattugliamento nelle acque cinesi, durante il conflitto tra la Cina e il Giappone. In queste operazioni, la nave ha avuto il compito di proteggere le navi di rifornimento e di bombardare le posizioni nemiche. Battaglia del Mar dei Coralli (1942): Durante la Battaglia del Mar dei Coralli, la Tenryu è stata impiegata come parte della forza navale giapponese che cercava di fermare l'avanzata alleata nel Pacifico meridionale. Durante questo conflitto, la nave ha partecipato a diversi attacchi contro le forze navali statunitensi e australiane. Battaglia delle Midway (1942): La Tenryu ha anche preso parte alla Battaglia delle Midway, un'importante sconfitta per la flotta giapponese, durante la quale la nave ha avuto il compito di supportare le operazioni di bombardamento e di mantenere il controllo delle rotte marittime. Operazioni nel Pacifico (1942-1943): La Tenryu è stata impiegata anche in operazioni nel Pacifico centrale, continuando a partecipare a missioni di pattugliamento e combattimento contro le forze alleate. Affondamento Nel 1942, durante le fasi iniziali della Battaglia delle Midway, la Tenryu subì gravi danni a causa di attacchi aerei da parte della Marina degli Stati Uniti. Nonostante i tentativi di riparazione, la nave venne definitivamente affondata il 28 febbraio 1944 a causa di attacchi aerei alleati nel corso della campagna delle Isole Salomone. Conclusione La IJN Cruiser Tenryu è stata una nave cruciale per la Imperial Japanese Navy durante le prime fasi della Seconda Guerra Mondiale. Pur essendo relativamente piccola e meno potente rispetto ad altre navi da guerra giapponesi, la sua velocità e capacità di supporto operativo le permisero di svolgere un ruolo significativo nelle operazioni navali giapponesi. La sua perdita nella Battaglia delle Midway segnò la fine della sua carriera, ma la Tenryu rimane una delle navi storiche della flotta giapponese.
Kit nave IJN Battleship Hiei in scala 1/700 - modello Hasegawa. La Hiei è stata una delle più famose navi da battaglia della Imperial Japanese Navy (IJN) durante la Seconda Guerra Mondiale. Era la prima di una serie di navi da battaglia della classe Kongo e una delle più potenti unità della flotta giapponese all'inizio del conflitto. Caratteristiche generali Tipo: Nave da battaglia (Dreadnought) Classe: Kongo Costruzione: Costruita tra il 1911 e il 1914 dai cantieri navali di Vickers, nel Regno Unito Entrata in servizio: 1914 Lunghezza: 210,8 m Larghezza: 31,7 m Altezza: 23,3 m Dislocamento: 35.000 tonnellate Velocità massima: 28 nodi (52 km/h) Autonomia: 8.000 km a 14 nodi La Hiei era una delle navi da battaglia più potenti e ben armate della sua epoca, con una velocità notevole per una nave di classe Dreadnought. Originariamente costruita come una nave da battaglia di tipo "veloce", la Hiei si distinse per la sua capacità di agire come unità di supporto in operazioni navali avanzate. Armamento Cannoni principali: 8 cannoni da 356 mm in quattro torri binate Cannoni secondari: 12 cannoni da 152 mm Armi anti-aeree: 12 cannoni da 127 mm (più sistemi di difesa per contrastare gli attacchi aerei) Vite a razzo e torpedini: Equipaggiata con torpedini per il combattimento ravvicinato e una protezione contro gli attacchi di sommergibili nemici. Ruolo operativo e utilizzo La Hiei giocò un ruolo cruciale nelle principali battaglie navali del Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Battaglia di Guadalcanal (1942): La Hiei divenne famosa durante la battaglia di Guadalcanal, dove fu coinvolta in uno scontro tra la flotta giapponese e quella alleata. Il suo ruolo principale era quello di supportare le forze di invasione giapponesi, proteggendo il loro avvicinamento e dando supporto aereo e navale. Operazioni di bombardamento: La Hiei fu utilizzata per bombardare le postazioni alleate durante le operazioni navali nel Pacifico, in particolare nelle aree delle isole Salomone. Danno e affondamento La Hiei venne gravemente danneggiata durante la Battaglia di Guadalcanal, il 13 novembre 1942, da una serie di attacchi aerei da parte delle forze alleate. Nonostante i tentativi di salvataggio, la nave subì danni irreparabili e fu costretta a ritirarsi in acque più sicure. Il 14 novembre, la Hiei affondò dopo aver subito un'ulteriore serie di attacchi aerei da parte dei velivoli alleati. La sua morte segnò una delle più grandi perdite per la flotta giapponese durante il conflitto. Conclusione La IJN Battleship Hiei fu una nave da battaglia fondamentale per la Imperial Japanese Navy durante le prime fasi della Seconda Guerra Mondiale, ma il suo affondamento a Guadalcanal segnò la fine della sua carriera. Nonostante fosse progettata come una nave da battaglia veloce e potente, la sua perdita evidenziò la crescente vulnerabilità delle navi da guerra giapponesi contro gli attacchi aerei alleati.
Kit nave IJN Battleship Yamato "1945 Super Detail" in scala 1/450 - modello Hasegawa. La IJN Yamato è stata una delle corazzate più potenti mai costruite e la nave ammiraglia della Marina Imperiale Giapponese (IJN) durante la Seconda Guerra Mondiale. Varata nel 1940, è famosa per il suo enorme calibro di armamento e per essere la più grande corazzata mai costruita, con un ruolo simbolico nella potenza navale giapponese. Caratteristiche tecniche Tipo: Corazzata Dislocamento: 72.800 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 263 metri Larghezza: 38,9 metri Pescaggio: 11 metri Propulsione: 12 caldaie a vapore, 4 turbine a vapore Potenza: 150.000 cavalli vapore (cv) Velocità massima: 27 nodi (circa 50 km/h) Autonomia: 7.200 miglia nautiche a 16 nodi Armamento Cannoni principali: 9 cannoni da 460 mm (18,1 pollici) in tre torrette triple Artiglieria secondaria: 12 cannoni da 155 mm e 12 cannoni da 127 mm Armi contraeree: 24 cannoni da 25 mm e 4 tubi lanciasiluri da 610 mm Altri armamenti: Disponeva anche di numerosi siluri e di una variegata difesa contro aerei. Ruolo storico e battaglie Costruzione e inizio del servizio: La Yamato venne varata nel 1940, entrando in servizio nel 1941, ma fu impegnata soprattutto nei combattimenti più tardi durante la Seconda Guerra Mondiale. La Yamato fu progettata come una risposta alle corazzate statunitensi e britanniche, con l'intento di garantirsi la superiorità nei mari del Pacifico. Battaglia di Midway (1942): Sebbene non coinvolta direttamente nella Battaglia di Midway, la Yamato rappresentava la spina dorsale della flotta giapponese durante la guerra. Battaglia del Golfo di Leyte (1944): La Yamato fu una delle principali unità coinvolte nel Corso della battaglia del Golfo di Leyte, dove venne infine affondata. Destinazione e fine Durante la Battaglia di Okinawa (1945), la Yamato fu utilizzata in una missione suicida come parte di un attacco kamikaze contro la flotta statunitense. Il 7 aprile 1945, la Yamato fu affondata a sud dell'isola di Okinawa da una serie di bombardamenti e attacchi aerei da parte degli Stati Uniti. Nonostante la sua grandezza e il potente armamento, la nave fu vulnerabile agli attacchi aerei, e l'affondamento segnò la fine della sua breve carriera operativa. Conclusione La IJN Yamato rimane una delle navi da guerra più iconiche della storia, simbolo della potenza della Marina Imperiale Giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante fosse una macchina da guerra straordinariamente potente, la sua morte rappresentò anche la fine dell'era delle corazzate come strumento dominante nei conflitti navali, con la superiorità aerea che sarebbe diventata la chiave del dominio marittimo negli anni successivi.
Kit nave IJN Battleship Mikasa "The Battle of the Yellow Sea" in scala 1/350 - modellino Hasegawa. La IJN Mikasa è stata una corazzata pre-dreadnought della Marina Imperiale Giapponese (IJN), costruita nel 1899 e varata nel 1900. Fu una nave storica per il Giappone, famosa per il suo ruolo decisivo nella Battaglia di Tsushima (1905) durante la Guerra Russo-Giapponese, quando la flotta giapponese sconfisse la Marina Imperiale Russa. Oggi, la Mikasa è l'unica corazzata pre-dreadnought superstite al mondo ed è conservata come nave museo a Yokosuka, Giappone. Caratteristiche tecniche Tipo: Corazzata pre-dreadnought Entrata in servizio: 1902 Dislocamento: 15.140 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 131,7 m Larghezza: 23,2 m Pescaggio: 8,3 m Propulsione: 2 motori a vapore a triplice espansione, 2 eliche Potenza: 15.000 HP Velocità massima: 18 nodi (circa 33 km/h) Autonomia: 9.000 km a 10 nodi Armamento Artiglieria principale: 4 cannoni da 305 mm (12 pollici) in due torrette binate Artiglieria secondaria: 14 cannoni da 152 mm (6 pollici) 20 cannoni da 76 mm (3 pollici) Armamento leggero e contraereo: Vari cannoni da 47 mm e 37 mm Siluri: 4 tubi lanciasiluri da 450 mm Ruolo storico e Battaglia di Tsushima (1905) La Mikasa fu l'ammiraglia della flotta giapponese durante la Guerra Russo-Giapponese (1904-1905). Il 27-28 maggio 1905, sotto il comando dell'ammiraglio Togo Heihachiro, guidò la Flotta Combinata giapponese alla schiacciante vittoria su quella russa nella Battaglia di Tsushima. Questo scontro fu decisivo per il Giappone, consolidandolo come potenza navale e segnando una delle più grandi vittorie nella storia delle battaglie navali. Destino e conservazione Dopo la guerra, la Mikasa rimase in servizio fino al 1923, quando fu disarmata in base ai Trattati navali di Washington. Nel 1925, fu trasformata in nave museo e ancorata a Yokosuka, Giappone. È stata restaurata più volte e oggi è l'unica corazzata pre-dreadnought originale ancora esistente al mondo, rappresentando un simbolo della storia navale giapponese. Conclusione La IJN Mikasa è una delle navi da guerra più importanti della storia giapponese, famosa per il suo ruolo nella Battaglia di Tsushima. Oggi è un museo visitabile, simbolo della potenza navale del Giappone imperiale e dell’evoluzione della guerra navale all'inizio del XX secolo.
Kit nave HMS York in scala 1/700 - Modello Trumpeter. La HMS York è stata un incrociatore pesante della Royal Navy britannica, appartenente alla classe York, attiva durante la Seconda Guerra Mondiale. Era una nave moderna per l'epoca, progettata per essere più leggera e veloce rispetto agli incrociatori pesanti precedenti, pur mantenendo un armamento potente. Caratteristiche principali Tipo: Incrociatore pesante Classe: York Entrata in servizio: 1930 Dislocamento: Circa 8.250 tonnellate Lunghezza: 175 metri Larghezza: 17,4 metri Propulsione: Turbine a vapore con quattro eliche Velocità massima: Circa 32 nodi (circa 59 km/h) Autonomia: 10.000 miglia nautiche a 14 nodi Equipaggio: Circa 600 uomini Armamento 6 cannoni da 203 mm (in tre torrette binate) 4 cannoni da 102 mm antiaerei Mitragliatrici antiaeree 8 tubi lanciasiluri da 533 mm Capacità di trasporto di idrovolanti da ricognizione Storia operativa La HMS York fu varata nel 1928 ed entrò in servizio nel 1930. Durante la Seconda Guerra Mondiale, operò principalmente nel teatro del Mediterraneo e dell'Atlantico. Uno dei suoi ruoli più importanti fu la protezione dei convogli alleati e il pattugliamento delle rotte commerciali. Nel 1941, fu impiegata nella campagna di Grecia, supportando le forze britanniche contro l'avanzata dell'Asse. Tuttavia, nel marzo del 1941, durante l'occupazione britannica di Creta, la nave fu gravemente danneggiata da un audace attacco di barchini esplosivi italiani della Xª Flottiglia MAS nel porto di Suda Bay. Questo attacco causò danni irreparabili alla nave, che fu abbandonata e successivamente affondata nel 1942. Conclusione La HMS York fu una delle navi britanniche più moderne della sua epoca, progettata per essere più veloce e leggera rispetto agli incrociatori pesanti standard. Sebbene abbia avuto una carriera relativamente breve, il suo servizio durante la guerra e il suo drammatico affondamento la rendono una nave storicamente significativa per la Royal Navy.
Kit nave Submarine I-370,68 in scala 1/700 - modello Hasegawa. Il Submarine I-370 e il Submarine I-68 erano due sottomarini della Marina Imperiale Giapponese, appartenenti a classi diverse e impiegati in ruoli differenti durante la Seconda Guerra Mondiale. I-370 Caratteristiche principali Classe: Kaidai Tipo: Sottomarino posamine e da trasporto kamikaze Kaiten Dislocamento: Circa 1.450 tonnellate (in immersione) Lunghezza: 73 metri Velocità: 19 nodi in superficie, 8 nodi in immersione Equipaggio: Circa 60 uomini Armamento: 4 tubi lanciasiluri da 533 mm Siluri Kaiten (siluri pilotati suicidi) Mina navali Un cannone da 140 mm Servizio operativo e affondamento Entrato in servizio nel 1944, fu convertito in sottomarino per il trasporto di siluri kamikaze Kaiten. Partecipò a operazioni suicide verso la fine della guerra. Il 26 febbraio 1945, mentre tentava di raggiungere Iwo Jima, fu affondato dal cacciatorpediniere statunitense USS Finnegan con bombe di profondità. I-68 Caratteristiche principali Classe: Kaidai VI Tipo: Sottomarino d'attacco Dislocamento: Circa 2.600 tonnellate (in immersione) Lunghezza: 104 metri Velocità: 23 nodi in superficie, 8 nodi in immersione Equipaggio: Circa 90 uomini Armamento: 6 tubi lanciasiluri da 533 mm Un cannone da 120 mm Servizio operativo e affondamento Partecipò all'attacco a Pearl Harbor (dicembre 1941) come parte della flotta avanzata giapponese. Fu attivo nelle operazioni nel Pacifico contro le forze alleate. Nel 1942, fu rinominato I-168 e fu protagonista dell'affondamento della portaerei USS Yorktown, gravemente danneggiata nella Battaglia di Midway. Fu infine affondato il 27 luglio 1943 da cacciatorpediniere statunitensi con bombe di profondità. Conclusione L'I-370 e l'I-68 furono sottomarini della Marina Imperiale Giapponese impiegati in ruoli diversi. Il primo fu utilizzato nel trasporto di siluri kamikaze Kaiten, mentre il secondo operò come sottomarino d'attacco, contribuendo all'affondamento di una portaerei americana a Midway. Entrambi furono affondati nel corso del conflitto, riflettendo la crescente superiorità tecnologica e tattica delle forze alleate nel dominio sottomarino.
Kit nave Submarine I-361,I-171 in scala 1/700 - modello Hasegawa. Il I-361 e il I-171 erano due sottomarini della Marina Imperiale Giapponese, appartenenti a classi diverse e impiegati in ruoli differenti durante la Seconda Guerra Mondiale. I-361 Caratteristiche principali Classe: Sen-Toku (Type D) Tipo: Sottomarino da trasporto e lanciamissili kamikaze Kaiten Dislocamento: Circa 1.460 tonnellate (in immersione) Lunghezza: 73 metri Velocità: 13 nodi in superficie, 6 nodi in immersione Equipaggio: Circa 50-60 uomini Armamento: 4 tubi lanciasiluri da 533 mm Siluri pilotati Kaiten (siluri suicidi) Un cannone da 25 mm (antiaereo) Servizio operativo e affondamento Originariamente progettato come sottomarino da trasporto, fu successivamente modificato per il lancio di Kaiten. Operò principalmente in missioni di rifornimento per le forze giapponesi nelle isole del Pacifico. Fu affondato il 30 maggio 1945 dal cacciatorpediniere americano USS Owen, colpito da bombe di profondità. I-171 Caratteristiche principali Classe: Kaidai VI (Tipo KD6A) Tipo: Sottomarino d'attacco Dislocamento: Circa 2.600 tonnellate (in immersione) Lunghezza: 104 metri Velocità: 23 nodi in superficie, 8 nodi in immersione Equipaggio: Circa 90 uomini Armamento: 6 tubi lanciasiluri da 533 mm Un cannone da 120 mm Servizio operativo e affondamento Partecipò all'attacco a Pearl Harbor (dicembre 1941) e ad altre operazioni nel Pacifico. Nel 1943, fu impiegato in missioni di pattugliamento e attacco contro le navi alleate. Fu affondato il 1 febbraio 1944 vicino a Kwajalein, colpito da bombe di profondità lanciate da unità della US Navy. Conclusione L'I-361 e l'I-171 erano sottomarini con ruoli distinti: il primo serviva come sottomarino da trasporto e lanciamissili Kaiten, mentre il secondo era un sottomarino d'attacco. Entrambi furono affondati nel 1944-1945, segnando la crescente vulnerabilità dei sottomarini giapponesi di fronte alla superiorità tecnologica e tattica degli alleati.
Kit nave Japanese Navy Heavy Cruiser "KINUGASA" in scala 1/700 - modello Hasegawa. La IJN Kinugasa era un incrociatore pesante della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Aoba. Costruita alla fine degli anni '20, partecipò a diverse operazioni durante la Seconda Guerra Mondiale, principalmente nel teatro del Pacifico. Fu affondata il 14 novembre 1942 durante la battaglia navale di Guadalcanal. Caratteristiche principali Tipo: Incrociatore pesante Classe: Aoba Dislocamento: Circa 9.000 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 185,2 metri Velocità massima: 34,5 nodi Equipaggio: Circa 700-800 uomini Armamento: 6 cannoni da 203 mm (tre torrette binate) 4 cannoni da 120 mm (antiaerei) Numerosi cannoni Type 96 da 25 mm (antiaerei) 12 tubi lanciasiluri da 610 mm (siluri Type 93 "Long Lance") Corazzatura: 76 mm cintura 35 mm ponte 25 mm torrette Servizio operativo L'IJN Kinugasa, entrata in servizio nel 1927, operò intensamente nella guerra nel Pacifico: Battaglia di Hong Kong (1941) → Supportò le operazioni d'invasione giapponese. Battaglia del Mar dei Coralli (maggio 1942) → Coinvolta nella scorta della forza di invasione giapponese. Campagna delle Isole Salomone (1942) → Operò contro le forze americane, supportando gli sbarchi giapponesi. Battaglia dell'Isola di Savo (agosto 1942) → Partecipò all'attacco notturno che distrusse incrociatori alleati. Battaglia navale di Guadalcanal (novembre 1942) → Durante un'azione contro le forze americane, fu affondata. Affondamento Il 14 novembre 1942, durante la seconda battaglia navale di Guadalcanal, l'IJN Kinugasa fu attaccata da aerei imbarcati statunitensi provenienti dalle portaerei USS Enterprise e USS Hornet. Fu colpita da diverse bombe e siluri, che causarono incendi a bordo. Perdette il controllo e iniziò a imbarcare acqua. Affondò rapidamente con la perdita di 511 uomini dell'equipaggio. Punti di forza e debolezze Vantaggi: Buona velocità e manovrabilità, adatta a combattimenti dinamici. Armamento potente, con cannoni da 203 mm e siluri Long Lance. Efficienza in combattimenti notturni, sfruttando la superiorità giapponese nelle tattiche notturne. Svantaggi: Protezione limitata, soprattutto contro attacchi aerei e siluri. Difese antiaeree deboli, non adeguate contro i bombardamenti americani. Obsolescenza rispetto ai modelli più moderni, a causa della sua costruzione negli anni '20. Conclusione L'IJN Kinugasa fu un incrociatore pesante di grande valore per la Marina Imperiale Giapponese, distinguendosi nelle battaglie delle Isole Salomone e Guadalcanal. Tuttavia, come molte navi giapponesi, soffriva di una protezione insufficiente contro gli attacchi aerei, fattore che portò alla sua distruzione nel 1942. Il suo affondamento evidenziò il crescente dominio dell'aviazione statunitense nel Pacifico, segnando un punto di svolta nella guerra navale.
Kit nave IJN Heavy Cruiser Nachi in scala 1/700 - modello Hasegawa. La IJN Nachi era un incrociatore pesante della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Myoko. Costruita alla fine degli anni '20, fu una delle unità principali della flotta giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipando a diverse battaglie nel Pacifico. Fu affondata il 5 novembre 1944 nella baia di Manila da attacchi aerei statunitensi. Caratteristiche principali Tipo: Incrociatore pesante Dislocamento: Circa 13.500 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 203,8 metri Velocità massima: 35,5 nodi Equipaggio: Circa 900 uomini Armamento: 10 cannoni da 203 mm (5 torrette binate) 8 cannoni da 127 mm (antiaerei) Numerosi cannoni Type 96 da 25 mm (antiaerei) 12 tubi lanciasiluri da 610 mm (con siluri Type 93 "Long Lance") Corazzatura: 100 mm cintura 35 mm ponte 75 mm torrette Servizio operativo La Nachi entrò in servizio nel 1928 e fu modernizzata negli anni '30, migliorando armamento e protezione. Durante la guerra, prese parte a numerose operazioni: Invasione delle Filippine (1941-42) → Scortò le forze d'invasione e combatté nelle acque dell'arcipelago. Battaglia del Mare di Giava (1942) → Coinvolta nell'affondamento di navi alleate durante la campagna nelle Indie Orientali Olandesi. Campagna delle Aleutine (1942-43) → Partecipò all'occupazione giapponese di Attu e Kiska. Battaglia del Golfo di Leyte (1944) → Partecipò come parte della flotta giapponese nella più grande battaglia navale della guerra. Dopo la ritirata giapponese dalle Filippine, la Nachi fu danneggiata e riparata a Manila, dove subì diversi attacchi aerei. Affondamento Il 5 novembre 1944, la Nachi fu intercettata nella baia di Manila da una formazione di aerei imbarcati statunitensi provenienti dalla portaerei USS Lexington (CV-16). Nel corso di diversi attacchi: Fu colpita da almeno 5 siluri e 25 bombe, causando esplosioni e incendi a bordo. Si spezzò in due e affondò rapidamente. Oltre 800 membri dell'equipaggio persero la vita. Punti di forza e debolezze Vantaggi: Potente armamento con cannoni da 203 mm e siluri Type 93. Buona velocità e manovrabilità per un incrociatore pesante. Esperienza operativa significativa in molte battaglie navali. Svantaggi: Corazzatura relativamente debole rispetto agli incrociatori pesanti americani. Vulnerabilità agli attacchi aerei, soprattutto nella fase finale della guerra. Siluri esposti sul ponte, che potevano esplodere in caso di colpi diretti. Conclusione La IJN Nachi fu uno degli incrociatori pesanti più attivi della flotta giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Combatté in diverse campagne e sopravvisse a molte battaglie prima di essere affondata nel 1944 a Manila. Il suo destino segnò la crescente vulnerabilità della Marina Imperiale Giapponese nei confronti del dominio aereo statunitense. Oggi rimane un soggetto di studio per storici e appassionati di storia navale.
Kit nave IJN Destroyer Mutsuki in scala 1/700 - modello Hasegawa. La IJN Mutsuki era un cacciatorpediniere della Marina Imperiale Giapponese, capoclasse della classe Mutsuki, progettata negli anni '20 e impiegata durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu utilizzata principalmente in missioni di scorta, pattugliamento e supporto agli sbarchi nelle campagne del Pacifico. Fu affondata il 25 agosto 1942 durante la Battaglia delle Isole Salomone Orientali. Caratteristiche principali Tipo: Cacciatorpediniere Classe: Mutsuki Dislocamento: Circa 1.800 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 102,4 metri Velocità massima: 37,3 nodi Equipaggio: Circa 150 uomini Armamento: 4 cannoni da 120 mm 2 mitragliatrici da 13,2 mm (difesa antiaerea) 6 tubi lanciasiluri da 610 mm (siluri Type 93 "Long Lance") Bombe di profondità per la lotta antisommergibile Servizio operativo L'IJN Mutsuki, entrata in servizio nel 1926, partecipò attivamente alle operazioni del Pacifico: Invasione delle Filippine (dicembre 1941) → Supportò gli sbarchi giapponesi. Battaglia di Wake (dicembre 1941) → Coinvolta nell'assalto all'isola, subendo danni da parte della resistenza americana. Battaglia del Mar dei Coralli (maggio 1942) → Partecipò alla scorta delle forze d’invasione giapponesi. Campagna di Guadalcanal (agosto 1942) → Impiegata in missioni di trasporto truppe e rifornimenti (Tokyo Express). Nel 25 agosto 1942, durante la Battaglia delle Isole Salomone Orientali, fu attaccata da aerei statunitensi mentre cercava di evacuare truppe da Guadalcanal. Affondamento Durante l’evacuazione delle forze giapponesi da Guadalcanal, il Mutsuki fu sorpreso da bombardieri in picchiata SBD Dauntless della USS Saratoga. Fu colpito da diverse bombe, subendo esplosioni a bordo. La nave affondò rapidamente al largo di Tulagi, con gravi perdite tra l’equipaggio. Punti di forza e debolezze Vantaggi: Alta velocità, utile per missioni di scorta e trasporto. Siluri Long Lance, tra i più potenti della guerra. Esperienza operativa, avendo partecipato a numerose battaglie. Svantaggi: Protezione limitata, vulnerabile agli attacchi aerei. Armamento antiaereo insufficiente, specialmente nelle fasi finali del conflitto. Struttura obsoleta, rispetto ai cacciatorpediniere più moderni del periodo. Conclusione L'IJN Mutsuki rappresentava una generazione di cacciatorpediniere giapponesi progettati negli anni '20, con buone capacità offensive ma scarsa protezione. La sua distruzione nel 1942 evidenziò la crescente vulnerabilità delle unità giapponesi agli attacchi aerei statunitensi, specialmente nelle operazioni nelle Isole Salomone.
Kit nave IJN Cruiser Ashigara in scala 1/700 - modello Hasegawa. La IJN Ashigara era un incrociatore pesante della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Myoko. Costruita alla fine degli anni '20, fu impiegata attivamente durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipando a numerose operazioni nel Pacifico e nel Sud-Est asiatico. Fu affondata il 8 giugno 1945 nel Mar di Giava da un sommergibile britannico. Caratteristiche principali Tipo: Incrociatore pesante Dislocamento: Circa 13.500 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 203,8 metri Velocità massima: 35 nodi Equipaggio: Circa 900 uomini Armamento: 10 cannoni da 203 mm (5 torrette binate) 8 cannoni da 127 mm (antiaerei) Numerosi cannoni Type 96 da 25 mm (antiaerei) 12 tubi lanciasiluri da 610 mm (siluri Type 93 "Long Lance") Corazzatura: 100 mm cintura 35 mm ponte 75 mm torrette Servizio operativo L'Ashigara, entrata in servizio nel 1929, operò intensamente durante la guerra: Invasione delle Filippine (1941-42) → Supportò lo sbarco giapponese. Battaglia del Mare di Giava (1942) → Partecipò alla distruzione delle forze navali alleate. Operazioni nell'Oceano Indiano (1942-43) → Attaccò convogli britannici e unità nemiche. Supporto alle operazioni nel Pacifico (1943-44) → Coinvolta nella difesa delle linee di rifornimento giapponesi. Ritiri e trasporti (1945) → A causa delle perdite giapponesi, fu usata per trasportare truppe e materiali nel Sud-Est asiatico. Nel giugno 1945, mentre trasportava truppe da Batavia (oggi Jakarta) a Singapore, cadde vittima di un attacco sottomarino. Affondamento L'8 giugno 1945, mentre navigava nel Mar di Giava, l'Ashigara fu attaccata dal sommergibile britannico HMS Trenchant. Durante l'attacco: Fu colpita da cinque siluri, causando danni gravissimi. Iniziò a imbarcare acqua rapidamente, sbandando e affondando nel giro di un'ora. Dei circa 1300 uomini a bordo, oltre 850 furono salvati da navi di scorta. Punti di forza e debolezze Vantaggi: Potente armamento con cannoni da 203 mm e siluri Type 93. Ottima velocità, che le permetteva di scortare unità più lente o di ingaggiare combattimenti dinamici. Esperienza operativa, avendo combattuto in diverse campagne. Svantaggi: Protezione limitata, specialmente contro attacchi aerei e siluranti. Difese antiaeree insufficienti, rendendola vulnerabile nella fase finale della guerra. Costante riduzione dell’efficienza a causa della mancanza di rifornimenti e manutenzione nel 1945. Conclusione L'IJN Ashigara fu uno degli ultimi incrociatori pesanti giapponesi ad essere affondati nella guerra. La sua lunga carriera dimostra il ruolo chiave degli incrociatori della classe Myoko nelle battaglie navali del Pacifico. Il suo affondamento nel 1945 segna l'inesorabile declino della Marina Imperiale Giapponese, ormai priva di protezione aerea e vulnerabile agli attacchi sottomarini alleati.
Kit nave IJN Aircraft Carrier Zuiho in scala 1/700 - modello Hasegawa. La IJN Zuiho (portaerei della Marina Imperiale Giapponese) era una portaerei leggera della Seconda Guerra Mondiale, convertita da una nave appoggio sommergibili per rispondere alla crescente necessità di portaerei della flotta giapponese. Entrò in servizio nel 1940 e prese parte a numerose operazioni nel Pacifico prima di essere affondata nel 1944 durante la Battaglia del Golfo di Leyte. Caratteristiche principali Tipo: Portaerei leggera Dislocamento: Circa 14.000 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 205 metri Velocità massima: 28 nodi Equipaggio: Circa 785 uomini Armamento: 8 cannoni da 127 mm (antiaerei) 30 cannoni Type 96 da 25 mm (antiaerei) Gruppo aereo: Circa 30-35 velivoli, tra caccia Mitsubishi A6M Zero, bombardieri in picchiata Aichi D3A e aerosiluranti Nakajima B5N Sviluppo e conversione La Zuiho nasce come la nave di supporto sommergibili Takasaki, ma nel 1940 fu convertita in portaerei leggera per aumentare la forza aeronavale giapponese. La sua configurazione la rese adatta al trasporto e all'operatività di un numero limitato di velivoli, sacrificando protezione e potenza di fuoco. Impiego operativo La Zuiho partecipò a diverse operazioni navali nel Pacifico, tra cui: Battaglia delle Isole Salomone Orientali (1942) → Supportò le operazioni aeree della Marina Giapponese. Battaglia delle isole Santa Cruz (1942) → Fu danneggiata, ma riuscì a tornare in Giappone per le riparazioni. Battaglia del Mare delle Filippine (1944) → Subì danni nel grande scontro aeronavale noto come la "Grande Caccia ai Tacchini delle Marianne". Battaglia del Golfo di Leyte (1944) → Colpita da diversi siluri e bombe, affondò il 25 ottobre 1944. Punti di forza e debolezze Vantaggi: Adattabilità e velocità → conversione rapida da nave di supporto a portaerei. Capacità di operare in gruppo con altre portaerei leggere per supportare le forze principali. Discreta velocità e manovrabilità per una nave della sua classe. Svantaggi: Scarsa protezione corazzata e vulnerabilità agli attacchi aerei e siluranti. Limitato numero di aerei rispetto alle portaerei di squadra come la Shokaku o la Zuikaku. Mancanza di una catapulta, rendendo il decollo degli aerei più difficile in certe condizioni. Conclusione La IJN Zuiho rappresentò un esempio della flessibilità della Marina Imperiale Giapponese nella conversione di navi esistenti per soddisfare le esigenze belliche. Sebbene fosse una portaerei leggera con capacità limitate, contribuì attivamente agli scontri nel Pacifico, fino alla sua distruzione durante la Battaglia del Golfo di Leyte. Oggi è ricordata come una delle tante unità sacrificatesi nella difesa della strategia aeronavale giapponese.
Kit nave Heavy Cruiser Haguro in scala 1/700 - modello Hasegawa. La IJN Haguro era un incrociatore pesante della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Myoko. Costruito alla fine degli anni '20, il Haguro partecipò a numerose operazioni della Seconda Guerra Mondiale, compresa la Battaglia del Mare di Giava (1942) e la Battaglia del Golfo di Leyte (1944). Fu affondato nel 1945 da unità britanniche durante la Battaglia dello Stretto di Malacca. Caratteristiche principali Tipo: Incrociatore pesante Dislocamento: Circa 13.500 tonnellate (a pieno carico) Lunghezza: 203,8 metri Velocità massima: 35 nodi Equipaggio: Circa 900 uomini Armamento: 10 cannoni da 203 mm (5 torrette binate) 8 cannoni da 127 mm (antiaerei) Numerosi cannoni Type 96 da 25 mm (antiaerei) 12 tubi lanciasiluri da 610 mm (con siluri Type 93 "Long Lance") Corazzatura: 100 mm cintura 35 mm ponte 75 mm torrette Servizio operativo Dalla sua entrata in servizio nel 1929, il Haguro partecipò a diverse campagne: Invasione delle Filippine (1941-42) → Supportò l'invasione giapponese e combatté nelle acque dell'arcipelago. Battaglia del Mare di Giava (1942) → Partecipò all'affondamento di navi alleate, tra cui il cacciatorpediniere HMS Encounter. Battaglia delle Midway (1942) → Scortò le forze principali della flotta giapponese. Battaglia del Golfo di Leyte (1944) → Partecipò alla missione "Sho-Go", il tentativo giapponese di distruggere le forze anfibie statunitensi. Operazioni di rifornimento (1945) → Trasportò truppe e rifornimenti nelle ultime fasi della guerra. Nel maggio del 1945, il Haguro fu inviato in una missione di rifornimento per guarnigioni isolate nelle Indie Orientali Olandesi, ma cadde in un'imboscata britannica. Affondamento nella Battaglia dello Stretto di Malacca (16 maggio 1945) Il Haguro fu attaccato nella notte del 16 maggio 1945 da cinque cacciatorpediniere britannici della Royal Navy nel Mar delle Andamane, vicino allo Stretto di Malacca. Durante il combattimento: Subì un attacco coordinato con siluri e colpi d’artiglieria. Fu colpito da diversi siluri e cannonate, che causarono gravi danni. Dopo un combattimento di 90 minuti, affondò con la perdita di oltre 900 uomini dell’equipaggio. Punti di forza e debolezze Vantaggi: Ottimo armamento con potenti cannoni e i temibili siluri Type 93 "Long Lance". Alta velocità e manovrabilità per un incrociatore pesante. Ampia esperienza operativa, avendo partecipato a molte delle più grandi battaglie navali del Pacifico. Svantaggi: Corazzatura relativamente debole, che lo rendeva vulnerabile agli attacchi aerei e ai siluri. Difese antiaeree insufficienti, specialmente nelle fasi finali della guerra. Isolamento strategico nel 1945, che lo rese un facile bersaglio per le forze alleate. Conclusione Il IJN Haguro fu uno degli incrociatori pesanti giapponesi più attivi della Seconda Guerra Mondiale, partecipando a battaglie cruciali nel Pacifico. Il suo affondamento nel 1945 segnò uno degli ultimi scontri navali della guerra, dimostrando la superiorità britannica nelle operazioni notturne e la crescente vulnerabilità della Marina Imperiale Giapponese. Oggi, il Haguro è ricordato come un simbolo della potenza navale giapponese e un soggetto di grande interesse per storici e appassionati di guerra navale.
Kit nave Sea Way Model (EX) Series IJN Heavy Cruiser Tone (1944/Battle of Leyte Gulf) in scala 1/700 - modello Fujimi. La IJN Heavy Cruiser Tone è stata una delle navi da crociera pesanti della Marina Imperiale Giapponese, appartenente alla classe Tone, che includeva anche la nave sorella Chikuma. Questi incrociatori furono progettati per svolgere operazioni di ricognizione, scorta, bombardamento e supporto alle operazioni navali durante la Seconda Guerra Mondiale. Caratteristiche principali: Tipo: Incrociatore pesante Classe: Tone Lunghezza: 200 metri Larghezza: 18,9 metri Dislocamento: Circa 14.000 tonnellate a pieno carico Velocità: 35 nodi (circa 65 km/h) Autonomia: Circa 8.000 miglia nautiche a 14 nodi Propulsione: 4 turbine a vapore con 8 caldaie, che generavano circa 100.000 CV Armamento: 8 cannoni da 203 mm (8 pollici) in quattro torrette binate, che costituivano l'armamento principale dell'incrociatore. 8 cannoni da 127 mm (5 pollici) per difesa a medio raggio. 24 mitragliatrici da 25 mm per la difesa contro attacchi aerei. 12 tubi lanciasiluri da 610 mm, che le permettevano di lanciare siluri contro navi nemiche. Corazzatura: Cintura corazzata: Fino a 100 mm in alcune aree. Ponti corazzati: Fino a 50 mm. Torrette: Fino a 150 mm, per proteggere i compartimenti vitali della nave. Storia operativa: Varo: 18 marzo 1937 Entrata in servizio: 31 ottobre 1938 Ruolo durante la Seconda Guerra Mondiale: La Tone fu coinvolta in numerose operazioni durante la guerra nel Pacifico, partecipando a missioni di scorta, ricognizione, bombardamenti navali e scontri con la flotta statunitense. Battaglia di Midway (giugno 1942): La Tone prese parte alla battaglia, ma non ebbe un ruolo determinante, sebbene la flotta giapponese nel suo complesso subì gravi perdite contro la potenza aerea degli Stati Uniti. Battaglia delle Isole Solomon e Guadalcanal (1942-1943): La Tone fu coinvolta nelle battaglie navali che segnarono la lunga campagna per il controllo delle Isole Solomon e la difesa di Guadalcanal. Durante queste operazioni, la nave subì attacchi aerei nemici, ma riuscì a sopravvivere per un lungo periodo. Battaglia di Leyte (ottobre 1944): La Tone fu coinvolta nella Battaglia del Golfo di Leyte, una delle più grandi battaglie navali della Seconda Guerra Mondiale. Sebbene la flotta giapponese fosse stata gravemente danneggiata, la Tone riuscì a sopravvivere all'inizio della battaglia. Affondamento: Nel 1944, durante la Battaglia del Golfo di Leyte, la Tone subì attacchi aerei devastanti da parte degli Stati Uniti. Il 23 ottobre 1944, l'incrociatore fu colpito da numerosi siluri e bombe, che provocarono danni irreparabili. La nave affondò a nord delle Filippine, con la perdita di circa 370 membri dell'equipaggio. Conclusione: La IJN Tone è stata una nave importante della classe Tone, progettata per svolgere ruoli di supporto e combattimento nella guerra navale del Pacifico. Nonostante le sue capacità, la nave fu sopraffatta dalla crescente superiorità aerea e navale degli Stati Uniti. Il suo affondamento riflette la fine dell'era delle corazzate e degli incrociatori giapponesi, che non riuscirono a resistere alla potenza aerea delle forze alleate. La Tone rimane un simbolo della flotta giapponese e delle difficoltà che incontrò durante le fasi finali della Seconda Guerra Mondiale.